Quanto la Depressione odia l'amore...

Oh...

Sì. Sì...

Sì, la Depressione...

La Depressione odia l'amore.

La Depressione ha paura dell'amore.

La Depressione non tollera che tu possa dare tutta la tua attenzione all'amore.

Ecco... per caso, il tuo corpo si innamora. C'è lei. E' lì. Il tuo corpo dice: "Concedimi la sua vicinanza".

Il tuo corpo ti dice: "Ho bisogno del suo calore... vai vicino a lei, non avere paura. Dammi questa primavera".

E la Depressione, questo sentimento che si annida, che si nasconde, nel tuo cuore, si spaventa. E, allora, correndo con il tuo sangue, raggiunge l'anima e ti blocca.

La Depressione ti dice: "No. No. Tu hai paura dell'amore. E' meglio senza... è meglio una vita senza amore". E allora chiudi le finestre, smetti di parlare, scappi. Dici... meglio il Limbo della Depressione...

Il piacere di non fare nulla. Il piacere di stare sul letto... essere lì, un corpo disteso, vuoto, lontano dalla vita. La Depressione è così: è una tossicodipendenza. E' una dimensione fuori dal tempo. Non c'è più una citta oltre la finestra...

Non c'è vita vera. Non c'è un vero contatto con le persone. Non c'è un lavoro. Non ci sono bambini quando torni a casa, non c'è lei che ti guarda con i suoi occhi neri... e ascolti Nancy Wilson in sottofondo. E Dio mio... l'amore è lì. Il tuo corpo ti dice: "Voglio l'amore... Pavél, cazzo, Pavél l'amore... concedimi di vivere...". Ma il cuore, il tuo cuore, la tua identità, è legata dalle corde della Depressione.

Ed è come una fatica, come uno spossamento che non si può dire... dici... e ora? Uscire... fare l'amore (se sei depresso non vuoi fare sesso...)... divertirsi. Essere amato. Ecco... essere amato. Perché quando ami, una volta su dieci può accaderti di essere riamato. E allora ti spaventi. Ti spaventi... perché se sei Depresso, finquando ami, la Malattia gioca in casa: te lo permette. (Traditrice... fottutissima traditrice...). Ecco: ti permette di amare. Ti permette di desiderare la felicità degli altri. Anzi: l'unica felicità ti viene dalla felicità degli altri (perché sei incapace di accettare la felicità per te stesso...).

Ma quando si tratta di r i c e v e r e amore, allora, la Depressione, come un veleno, un veleno tossico, percorre ogni vena del tuo corpo. Pavél... osserva le tue mani. Non guardare la pelle, guarda le vene. Ecco... la Depressione corre nelle tue vene, inchiostro, vapore grigio, onda nera si diffonde. E non vuoi più l'amore. La Depressione cortocircuita le difese del tuo cuore. Appena ti avvicini all'Amore, la Malattia ti dice: "No, tu non la ami. Tu non ami nessuno.". E ci credi. Fondamentalmente, ci credi. Entri nell'amore come una carica di cavalleggeri in un negozio di cristalli, distruggi tutto, vuoi l'Amore... poi dopo un istante, le depressione ti tiene per il petto, caschi al suolo, e ti dice: "Ecco una ragazza... ama lei".

Guardi con occhi diversi le persone. Guardi un conoscente e dici: "Ti voglio bene". Guardi una donna per strada e pensi: "Ti amo". E allora Lei, il tuo Amore, viene ad essere un estranea. La Depressione ti ha chiuso, il cuore. Ti ha fottuto, fregato, annientato, sconfitto. E ride, ride di te, la Depressione... si fà, davvero, credimi delle grasse risate. Ma possibile, dico io, possibile, brutto stronzo, che non lo capisci? Davvero tu, così intellettuale, brutto capoccione, non capisci come agisce la tua malattia? Ti truffa. La Depressione è truffatrice. Quando incontri l'Amore e credimi... oh credimi... credimi davvero: l'Amore ti trova sempre... dicevo: quando incontri l'Amore la Depressione, questa malattia che vive in "simbiosi" con te, è terrorizzata e neutralizza la Vita amorosa. E' capace di "sterilizzarti" dall'Amore. Così, nulla, in realtà cambia. Lei è lì, la donna che ami. Tu provi amore.

Ma il Serpente della Depressione è scattato, ti ha morso il cuore. Il veleno come Assenzio in una coppa brillante, ti ha fatto perdere. E ciò che sei è questo: i n t o n t i t o. Intontito. Intontito: guardami. Intontito. Come se tu fossi in una situazione che i Psichiatri chiamano Stupor. Come se tu fossi ipnotizzato. Mi ascolti? Brutto deficiente, mi ascolti? Ipnotizzato. Mettitelo in testa: la Depressione è ipnotica. La Depressione è una forma di ipnotismo. Prende la tua Coscienza e ci gioca sù con le sue armi, ci gioca per sopravvivere. Non è un suo errore. E' una sua qualità: è la qualità più grande della Depressione. Il suo renderti inconsciente, il suo essere ipnotica.

Ti ricordi quando stavi sul letto? Le gambe grandi. Nessun pensiero. Eri lì. La vita non aveva senso, eri smarrito. Non c'eri. Non c'eri veramente, non eri lì. Se io passo accanto ad un ponte e vedo una persona che stà per suicidarsi, per buttarsi in un fiume, non ha senso che io gli parli. La sua coscienza è sospesa, non è veramente presente... se io passo accanto ad una strada e vedo un Tossico al bordo. Non ha senso che io gli parli, davvero: in realtà, non è presente... mi capisci? Così il Depresso. Il Depresso non è cosciente realmente...

E, allora, l'unica salvezza che hai è guardare... no... permettimi di alzare la voce ti prego... la tua unica salvezza è GUARDARE I TUOI GESTI... CAPISCI? I TUOI GESTI, MAI I TUOI PENSIERI... MAI... GUARDA I TUOI GESTI E RAZIONALMENTE DÀ LORO UN SIGNIFICATO... FINQUANDO SARAI DEPRESSO NON POTRAI MAI AVERE FIDUCIA NEI TUOI PENSIERI... non potrai averla, perché la tossicità ipnotica della Depressione inquinerà ogni Natura di te...

Ciò che devi fare è solo giudicare i tuoi gesti. Ed essere scienziato per loro: tu hai comprato un libro di poesie e di lettere d'amore. Questo è ciò che conta.

Fidati dei tuoi gesti

La Depressione può controllare i tuoi pensieri.

Non può controllare, credimi, la tua vita.

E finché agirai in conseguenza di pensieri controllati dalla Depressione, non sai mai, veramente, libero.

E la libertà... la libertà è tutto ciò che conta.

Un abbraccio pieno d'affetto...

Che cosa sia poi la libertà, non l'ho ancora capito.
Ho capito cosa sia il dolore sia fisico, che psichico e per ora mi basta poter starcene fuori il più a lungo possibile.

Non credo che la depressione odia l'amore, perché molte volte la depressione nasce per la mancanza o perdita di questo sentimento.