"Sei una persona immatura" (e impulsi suicidi in auto)

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Messaggio  Nepenthe Lun Ago 12, 2019 6:48 pm

Giuro, non sto scherzando per fare scena, ma sento oggi stavo quasi per lanciarmi contro un'altra auto, ho proprio iniziato la manovra ed un altro lato di me stesso l'ha subito corretta. Magari è soltanto un'allucinazione mia però è evidente che non trovando più strade aperte il mio corpo ne sta cercando una per i conti suoi.

La cosa più o meno è iniziata l'altro giorno dopo un litigio con i miei cugini. Sono le uniche persone che frequento, però sempre "in famiglia": tante volte gli ho chiesto di darmi una mano perché sono rimasto solo (a trent'anni) e ogni tanto gli chiedo se posso uscire col loro giro di amici ecc. Solita storia: mi dicono si, certo, poi iniziano le solite, penosissime "strategie" per uscire senza dirmelo, e se la cosa salta fuori fare la parte ecc. L'esperienza continua della mia vita, umiliante e dolorosa in un modo che non so descrivere a parole.

(Ho raccontato la mia storia anni fa su questo forum, sto in provincia, quindi non ci sono sistemi alternativi per farsi una vita. Sono disoccupato a parte dei lavoretti part-time con la tv locale, ho tolto un sacco di soldi ai miei per fare "esperienze fuori", che erano solo tentativi disperati di farmi una vita fuori dal pantano della provincia, ma non ne ho cavato fuori niente ecc.)

Insomma, ad un certo punto parlando con i miei cugini gli ho rinfacciato la cosa. Eravamo in auto e ho fatto pure una cosa patetica (ma giuro, ero fuori di me) come aprire lo sportello mentre correvamo. Loro si sono infuriati, mi hanno detto che sono una persona immatura e che non posso addossargli la responsabilità dei miei problemi in questo modo, magari paventando tendenze suicide per farli sentire in colpa. Mi hanno detto che non possono essere obbligati ad invitarmi ad uscire se non vogliono, mi hanno fatto capire che avendo questi atteggiamenti puerili e problematici si sentono in imbarazzo a presentarmi ai loro amici. Piuttosto che chiedere aiuto in continuazione dovrei lavorare su me stesso e crescere una buona volta.

Bene, che dovevo rispondere? Hanno perfettamente ragione. Io per primo mi considero una persona immatura, sul serio. Immatura e alle soglie della pazzia, incapace di frenarmi. Si è parlato dei soldi che ho scialacquato per le mie passioni artistiche, benché chiaramente prive di sbocco. A causa loro non mi sono laureato, non ho trovato un lavoro serio ecc. Mi hanno detto che queste cose mi danneggiano mostrandomi come una persona inaffidabile, che non vuole affrontare la realtà. Me l'hanno detto in tanti e probabilmente è vero, ma io non ho altro nella vita, è l'unica cazzo di luce per non uscire pazzo.

Il mio problema è proprio questo: sono bloccato con le spalle al muro in una situazione in cui non ho stimoli per crescere. Le ho tentate tutte, giuro, ho tentato pure la classica strada del volontariato ma non ho mai neppure iniziato, nessuno mi ha risposto - quaggiù non succede niente, il mondo non si muove, la gente è troppo cinica e fatalista.

Io per primo mi vergogno di me stesso, penso a tutto quanto di buono la natura mi ha dato e come l'ho sprecato riducendomi a questo squallore indegno. Ma giuro, GIURO che se faccio questi discorsi è perché sono veramente in un vicolo cieco, non li faccio per catturare l'attenzione!! Se penso che dovrei prendermi "le mie responsabilità" penso solo che dovrei accettare di essere un malriuscito e togliermi dal mezzo nel modo più discreto possibile lasciando vivere gli altri. E ci penso continuamente, giuro, ma a parte il dolore che darei ai miei, a parte che non mi si può chiedere questo, manco a morire con dignità riuscirei, perché già il "Mr. Hyde" si sta indirizzando verso una soluzione distruttiva.

Ripeto, probabilmente non lo farò davvero, ma è per dire a che punto sono. Anche scrivere qui è un atteggiamento puerile, lo so, persino qui in passato sono riuscito a provocare litigi senza volerlo, segno che sono una persona sgradevole per natura che merita la solitudine, MA CHE DOVREI FARE? Davvero il mondo può chiederti di toglierti dal mezzo?? Porco cane, ma ho il diritto di chiedere aiuto, oppure no?

Nepenthe

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Messaggio  canterel II Lun Ago 12, 2019 9:50 pm

Hola Nepenthe,
mi dispiace di saperti in crisi.
Vorrei dirti subito che ricordo un po' vagamente le discussioni tenute qui anni fa, non posso parlare per altre persone ma io non riuscirei a chiamarle "litigi", anzi le ricordo con qualche affetto, pure con un sorriso. Tra l'altro toccavano temi difficili per cui nei campus americani oggi serve avanzare i cosiddetti trigger warning onde non terminare la discussione in una sparatoria, quindi non attribuirei le difficoltà di allora alla natura sgradevole tua o mia o degli altri intervenuti, ma alla scelta di argomenti delicati che facilmente suscitano l'emotività.

Ma questi tuoi cugini dove ti portano, in che genere di posti? Feste in casa, cose private, o locali a pubblico accesso? Perché se guidi potresti anche andare da solo e poi i cugini li incontri lì, e la situazione sarebbe subito meno rigida, meno formale, o no?
canterel II
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Messaggio  Nepenthe Mar Ago 13, 2019 12:30 am

Ciao, grazie, quando scrivo sono in un momento di confusione, quindi le situazioni che descrivo vengono amplificate e confuse a loro volta. Le situazioni, non il mio modo di viverle purtroppo. Per esempio la faccenda degli impulsi suicidi in auto è vera ed è molto spaventosa. Si origina da pensieri senza sbocco del tipo: potrei uscirne così - no, non si può, potrei uscirne colì - no, non si può, potrei vedere le cose in questo modo - no, è un pensiero puerile ed auto-assolutorio... finché entro in blocco totale e posso uscirne solo con un gesto fisico, come nei koan dello zen. Purtroppo in questo caso un gesto disastroso.

Sono molto spaventato, devo affrontare questa cosa, tanto più che rischia di coinvolgere gente che non c'entra nulla. Ma il punto è che non vedo sbocchi, la mia esistenza sembra compromessa su tutti i piani, personale, professionale, psicologico, come se ormai dovessi morire e basta. Ho richiamato la psicologa che avevo mandato a quel paese, ma non mi è mai servita a nulla. Sono solo altri soldi che spreco, sempre e solo soldi.

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Messaggio  Nepenthe Mar Ago 13, 2019 12:49 am

canterel II ha scritto:Ma questi tuoi cugini dove ti portano, in che genere di posti? Feste in casa, cose private, o locali a pubblico accesso? Perché se guidi potresti anche andare da solo e poi i cugini li incontri lì, e la situazione sarebbe subito meno rigida, meno formale, o no?

Non so, nell'ultima che ho saputo erano ad una festa in casa di un'amica loro.
In realtà con mia cugina sono stato del tutto ingiusto e lei si è comprensibilmente risentita. Lei studia fuori, ha pochi amici qui e li conosco in buona parte. Sono gente con cui non ho nulla da spartire, non c'è niente da fare.
Quello delle feste è l'altro cugino. Lui dice che con la gente che frequenta mi troverei male. Conosco pochi di loro ma non mi stupisce che sia gente meschina, brutale, superficiale. Gli chiedo (non solo io): "perché esci con questa gente allora?", e lui: "ma perché oggi tutti sono così!".

Ragazzi, non lo so, a volte anch'io mi chiedo se esagero o distorco. Ho vissuto situazioni kafkiane con la gente, non solo qui anche fuori, anche in due mesi a Roma. Evidentemente non ho la maturità, l'equilibrio interiore per giudicare, ma mi sono state negate tutte le esperienze che permettono di raggiungere questa maturità. Intorno a me solo gente assurda, situazioni incomprensibili, genitori iperprotettivi, sedia e computer. Se ho soldi da spendere truffe a non finire. E se qualcuno mi accusa di essere immaturo e puerile che gli dico?

Nepenthe

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Messaggio  Anonimo7 Mar Ago 13, 2019 1:29 pm

Per quanto riguarda l'abitare in mezzo al nulla, mi ritrovo un po' nelle tue parole. Anzi, ti linko un articolo che parla di queste cose
https://www.vice.com/it/article/zmpbmw/fuggire-dalla-provincia-italiana

Anonimo7

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