Nessuna persona
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Nessuna persona
Guarito dalla depressiione (in forma grave) che avevo da anni e anni, l'8 marzo 2008 ho inizato una nuova vita niente male.
Guarito dalla depressione (in forma grave) ho inziato a vivere fuori e dentro molto bene, ma poi, col tempo, la vita s'è fatta in due. Una alla la luce del sole, con persone amiche, colleghi, ed una al buio dell'inferno, con amanti, famiglia, a cui ho fatto del male direttamente o indirettamente, o con estranei che fanno del male contro i quali non ho saputo reagire, affrontare.
Essere ciò che si è e non accettarlo nemmeno all'uno per cento. Essere accettato, amato da persone (esempio colleghe di lavoro) con le quali mi comporto onestamente in senso morale, con rispetto del loro lato umano, con piacere, e poi essere un indegno con una persona che mi ha amato e che voleva ricollegarsi con me nell'amicizia, e alla quale ho risposto in modo cattivo solo per vendetta (a costo di morire di sofferenza pur di farla supersoffrire, di stroncarla moralmente, psicologicamente).
Pensare sapere di essere schifoso ma essendo di volta in volta bello, remissivo, scherzoso, timido, duro, di tutto e di più.
Essere due persone, mille persone, essere nessuna persona.
Guarito dalla depressione (in forma grave) ho inziato a vivere fuori e dentro molto bene, ma poi, col tempo, la vita s'è fatta in due. Una alla la luce del sole, con persone amiche, colleghi, ed una al buio dell'inferno, con amanti, famiglia, a cui ho fatto del male direttamente o indirettamente, o con estranei che fanno del male contro i quali non ho saputo reagire, affrontare.
Essere ciò che si è e non accettarlo nemmeno all'uno per cento. Essere accettato, amato da persone (esempio colleghe di lavoro) con le quali mi comporto onestamente in senso morale, con rispetto del loro lato umano, con piacere, e poi essere un indegno con una persona che mi ha amato e che voleva ricollegarsi con me nell'amicizia, e alla quale ho risposto in modo cattivo solo per vendetta (a costo di morire di sofferenza pur di farla supersoffrire, di stroncarla moralmente, psicologicamente).
Pensare sapere di essere schifoso ma essendo di volta in volta bello, remissivo, scherzoso, timido, duro, di tutto e di più.
Essere due persone, mille persone, essere nessuna persona.
Stef- Numero di messaggi : 1033
Data d'iscrizione : 13.01.08
Età : 70
Località : Napoli
Re: Nessuna persona
caro stef,
una persona umana non si definisce in base a un solo tratto caratteriale.
direi che la personalità è una forza che prova a mediare tra tutte le diverse e contraddittorie manifestazioni, in vista di scopi e convinzioni che peraltro non sono rigidamente stabili nel corso della vita, ma cambiano progressivamente o anche bruscamente a seconda dell'evoluzione biologica, delle trasformazioni nell'ambiente e nella famiglia, dei nuovi bisogni che emergono.
rendersi conto della propria contraddittorietà è indice di consapevolezza. cercare di armonizzare gli effetti caotici di queste contraddizioni è una possibilità conseguente al riconoscimento delle stesse, ma non è sempre facile.
una persona umana non si definisce in base a un solo tratto caratteriale.
direi che la personalità è una forza che prova a mediare tra tutte le diverse e contraddittorie manifestazioni, in vista di scopi e convinzioni che peraltro non sono rigidamente stabili nel corso della vita, ma cambiano progressivamente o anche bruscamente a seconda dell'evoluzione biologica, delle trasformazioni nell'ambiente e nella famiglia, dei nuovi bisogni che emergono.
rendersi conto della propria contraddittorietà è indice di consapevolezza. cercare di armonizzare gli effetti caotici di queste contraddizioni è una possibilità conseguente al riconoscimento delle stesse, ma non è sempre facile.
Re: Nessuna persona
[quote="Stef"]Guarito dalla depressiione (in forma grave) che avevo da anni e anni, l'8 marzo 2008 ho inizato una nuova vita niente male.
Guarito dalla depressione (in forma grave) ho inziato a vivere fuori e dentro molto bene, ma poi, col tempo, la vita s'è fatta in due. Una alla la luce
...... essere un indegno con una persona che mi ha amato e che voleva ricollegarsi con me nell'amicizia, e alla quale ho risposto in modo cattivo solo per vendetta (a costo di morire di sofferenza pur di farla supersoffrire, di stroncarla moralmente, psicologicamente).
perchè questo desiderio di far soffrire chi ti vuole bene? vendicarsi perchè?
Guarito dalla depressione (in forma grave) ho inziato a vivere fuori e dentro molto bene, ma poi, col tempo, la vita s'è fatta in due. Una alla la luce
...... essere un indegno con una persona che mi ha amato e che voleva ricollegarsi con me nell'amicizia, e alla quale ho risposto in modo cattivo solo per vendetta (a costo di morire di sofferenza pur di farla supersoffrire, di stroncarla moralmente, psicologicamente).
perchè questo desiderio di far soffrire chi ti vuole bene? vendicarsi perchè?
pisola- Numero di messaggi : 7
Data d'iscrizione : 01.01.13
Joy- Numero di messaggi : 250
Data d'iscrizione : 29.12.12
Nessuna persona
Ciao Stef,anche a te dico:non credi di esagerare in questo odio e disprezzo nei tuoi confronti? E non pensi che forse in tutto questo c'è,forse, un po di eccessiva esposizione sociale? A volte serve ristabilire la giusta distanza tra noi e le persone per una visione più obiettiva di noi e degli altri.O forse una qualche forma di ricaduta o dimenticanza dell'essenza della depressione? Anche per quel comportamento che tu definisci "indegno e cattivo" nei confronti di una persona che ti voleva bene sai che c'è sempre una possibilità di riparazione anche se solo tu sei in grado di valutare quanto la rabbia nei confronti di questa donna sia ancora presente in te e quindi agire o non agire di conseguenza.A me,per esempio la rabbia nei confronti di uomini che mi hanno fatto soffrire è sempre stata molto intensa,a volte anche a me mette paura, e allora per esperienza passata cerco di frapporre tempo a qualsiasi decisione di azione concreta nei loro confronti,di allontanarli quanto più possibile dalla mia mente e soprattutto di sospendere il giudizio nei miei e nei loro confronti...in fondo non siamo il centro del mondo e neppure Dio (per coloro che ci credono) E' dura,lo so.E di cattiverie,a proposito di religione,scagli la prima pietra chi non ne ha mai compiute.....
elisabetta5656- Numero di messaggi : 295
Data d'iscrizione : 09.05.11
Re: Nessuna persona
Non so se questo mio è soltanto un unico tratto caratteriale o faccia parte integrante di un'intera personalità deformata (divisa) che si esprime in questi modi. Sì, è verissimo che una persona umana non si definisce in base a un solo tratto caratteriale, ma appunto, non credo che quest'ultimo sia il mio caso. Le mie manifestazioni (le varie manifestazioni varie e contraddittorie della personalità) non sono per niente mediate fra di loro, per cui non c'è nessuno scopo, nessuna finalità a tutto questo che mi succede dentro. Non mi poare che io abbia avuto dei salti qualitativi in quanto a maturità o cambiamento della , progressivamente o anche bruscamente a seconda dell'evoluzione biologica, delle trasformazioni nell'ambiente e nella famiglia, dei nuovi bisogni che emergono. I bisogni che emergono sono da me affrontati in modo sbagliato, impulsivo, vile o altro di negativo.
Stef- Numero di messaggi : 1033
Data d'iscrizione : 13.01.08
Età : 70
Località : Napoli
Nessuna persona
Stef,una sola,non cattiva,ti assicuro, domanda che forse,come coetanea,posso farti come tantissime volte la faccio anche a me:ma non ti sei ancora stancato di autoanalizzarti in modo così esasperante? Ma lasciarsi un pò vivere,così come si è oggi?
elisabetta5656- Numero di messaggi : 295
Data d'iscrizione : 09.05.11
Re: Nessuna persona
Io credo che forse esagero troppo poco in questo odio e disprezzo nei miei confronti. L'eccessiva esposizione sociale fa parte del mio carattere in situazioni di bisogno, di depressione, di sfogarmi-far uscire il veleno "fuori". Non so e non ho mai saputo porre delle diustanze giuste con le persone, o troppo timido, o scherzo in modo inopportuno o dico cosen di me senza badare al pericolo di una tale azione con persone che potrebbero essere "interessate" e non "propriamente" amiche.
Possibilità di riparazione con le persone che voglio e mi vogliono bene... non sempre si può avere una riparazione, soprattuttpo se questa persona dopo tanto tempo si riavvicina in modo dolce e delicato, e io le consiglio - come regalo della Befana ai suoi nipotini cari - di andare dal suo gattino a cui tiene molto con il coltellaccio da cucina accuminato, cavargli gli occhi, e metterne uno in una calza ed uno nell'altra calza, così i bambini al mattino rimangono meravigliati.
Possibilità di riparazione con le persone che voglio e mi vogliono bene... non sempre si può avere una riparazione, soprattuttpo se questa persona dopo tanto tempo si riavvicina in modo dolce e delicato, e io le consiglio - come regalo della Befana ai suoi nipotini cari - di andare dal suo gattino a cui tiene molto con il coltellaccio da cucina accuminato, cavargli gli occhi, e metterne uno in una calza ed uno nell'altra calza, così i bambini al mattino rimangono meravigliati.
Stef- Numero di messaggi : 1033
Data d'iscrizione : 13.01.08
Età : 70
Località : Napoli
Re: Nessuna persona
Io ho una tale impulsività che non metto tempo fra la rabbia, la sensazione, e la decisione. Anche nel gioco delle carte, nella scelta di acquisti... in tutto. Non sono al centro del mondo e neppure Dio, ma non sono nemmeno una persona che sta a posto così, per cui ho difficoltà a pensare in termini interiori a chi sta bene. Al limite c'è una sorta d'invidia alla sicurezza, alla stabilità, alla concretezza dell'altro, tutte cose che non ho o che ho avuto rarissimamentre.
Stef- Numero di messaggi : 1033
Data d'iscrizione : 13.01.08
Età : 70
Località : Napoli
Re: Nessuna persona
elisabetta5656 ha scritto:Stef,una sola,non cattiva,ti assicuro, domanda che forse,come coetanea,posso farti come tantissime volte la faccio anche a me:ma non ti sei ancora stancato di autoanalizzarti in modo così esasperante? Ma lasciarsi un pò vivere,così come si è oggi?
Questa cosa mi è stata detta molte volte durante la mia vita, a varie età ed in diverse situazioni. Oggi posso ben dire, dopo decenni di esperiene avute che, sì, non posso (vorrei ma non posso) stancarmi di autoanalizzarmi continuamente senza pietà. Il cosiddetto "Super-io" che la fa da padrone a scapito della parte creativa, bella, aperta e soprattutto "libera". Ogni attimo, ad ogni situazione, sogno ad occhi aperti di trovarmi in Tribunale a giustificare cosa sto facendo, testimoniare cosa ho visto, difendere unamico o un personaggio (anche negativo) della vita pubblica.
Un inferno.
Stef- Numero di messaggi : 1033
Data d'iscrizione : 13.01.08
Età : 70
Località : Napoli
Re: Nessuna persona
[quote="pisola"]
Mi viene all'improvviso, credo perché io sono diverso dagli altri, ma forse non è un fatto raro. In quei momenti sale una rabbia per il mio disagio, il male dentro, che impazzisco e me la prendo con chi è vicino affettivamente. Forse perché non ce la faccio a reagire con chi fa del male, il ché sarebbe molto bello, ma io sono vile, credo, o malato.
Stef ha scritto:Guarito dalla depressiione (in forma grave) che avevo da anni e anni, l'8 marzo 2008 ho inizato una nuova vita niente male.
Guarito dalla depressione (in forma grave) ho inziato a vivere fuori e dentro molto bene, ma poi, col tempo, la vita s'è fatta in due. Una alla la luce
...... essere un indegno con una persona che mi ha amato e che voleva ricollegarsi con me nell'amicizia, e alla quale ho risposto in modo cattivo solo per vendetta (a costo di morire di sofferenza pur di farla supersoffrire, di stroncarla moralmente, psicologicamente).
perchè questo desiderio di far soffrire chi ti vuole bene? vendicarsi perchè?
Mi viene all'improvviso, credo perché io sono diverso dagli altri, ma forse non è un fatto raro. In quei momenti sale una rabbia per il mio disagio, il male dentro, che impazzisco e me la prendo con chi è vicino affettivamente. Forse perché non ce la faccio a reagire con chi fa del male, il ché sarebbe molto bello, ma io sono vile, credo, o malato.
Stef- Numero di messaggi : 1033
Data d'iscrizione : 13.01.08
Età : 70
Località : Napoli
Re: Nessuna persona
Misia ha scritto:Ciao Stef, avrei un paio di domande da farti, forse la prima per me stessa, ma che può essere utile anche per gli altri.
Quanto tempo ci hai messo ad uscire dalla depressione? E che tipo di terapia hai usato? (solo farmacologica o associata anche a uno psicologo)
E le altre domande di cui sarei curiosa, sono il perchè sei attualmente a scrivere su questo forum, ossia se è dovuto solamente a questo tuo "non accettarti come sei adesso" oppure se è perchè stai avendo una ricaduta, quindi la domanda sarebbe se dopo il 2008 hai ancora avuto episodi di depressione o no.
Inoltre, pensi di essere sempre stato così (come hai descritto nel post) o credi che sia una conseguenza della malattia, una reazione magari alla sofferenza?
Hai paura che se cerchi di cambiare e quindi di soffocare questo tuo lato di "vendetta", potresti riavvicinarti a quel periodo brutto della tua vita?
Scusa per le tante domande, ma vorrei tanto cercare di fare un lavoro di comprensione delle persone, per poi cercare di capire anche me stessa.
Non so da quando sono stato male, di sicuro dal 1971, però ricordo bene che nel 1984 finii dal neurologo che mi diede psicofarmaci. Li smisi dopo una settimana lanciandoli dalla finestra. Intorno al 2003 ho preso farmaci prescritti da una psichiatra che faceva anche psicoterapia un’ora la settimana. I farmaci erano al minimo. Nel Luglio 2007 sono stato malissimo come depressione, portato (letteralmente) da un nuovo neuropsichiatra sono stato bene dopo 7 mesi di farmaci. Ma data la gravità devo prenderli praticamente per sempre. Sono farmaci di vario tipo, anche Nel contempo, dal 2007 sono stato da una psicologa, dopo alcuni anni mi ha visto più “piantato” e mi ha diradato le sedute (sono sempre un’ora la settimana, è prassi di quasi tutte le psicoterapie) fino a finirle del tutto. Posso però tornare durante l’anno per, come dire… passare “la revisione”.
Come avrai letto qui, ora ho (ma da quasi sempre) problemi psicologici, però in quanto a stato depressivo sto benissimo. Mi accascio molto moralmente quando faccio cose negative, ma mi sembra del tutto normale e legittimo.
Scrivo sul forum perché come ex depresso (con o senza problemi) la faccenda mi riguarda. Non dico che si può aiutare gli altri, ma se uno sa qualcosa potrebbe avvantaggiare l’altro che non la sa, oppure parlando delle proprie esperienze si offre qualcosa o si cerca conforto o aiuto morale, come comportarsi… dipende, ma qualcosa si fa, tutto si può fare tranne dare cure o indicazioni troppo precise a livello medico (non siamo medici). In precedenza sono stato sul forum per “non accettarmi”, e per assurdo oggi non ho una ricaduta. Adesso è un fatto psicologico, umano, verrebbe da pensare che potrebbe essere uno stato mentale derivante da una sospensione di qualche giorno dei farmaci, tuttavia non mi trovo in uno stato “depresso” o “euforico”. Dopo il 2008 ho avuto giusto qualche episodio di stranezza tipo fare scherzi veramente inopportuni, o altro ma ben circoscritto. Il mio è un disturbo un po’ bipolare, ma il bipolare è comunque una cosetta grave.
Sul fatto se sono sempre stato così, ebbene l’impressione è proprio quella, ma nel tempo la cosa è peggiorata, fino al 2007, per cui è difficile quanto e quando “malattia” o carattere. Sì, anche una reazione alla sofferenza di essere stato lasciato dalle ragazze, non essere capito, non aver avuto quello che altri ragazzi o uomini hanno avuto in amore (da tutti punti di vista). Anche il non aver potuto e saputo reagire alle ingiustizie mi ha segnato, questo sin da bambino.
Poi tu dici:
“Hai paura che se cerchi di cambiare e quindi di soffocare questo tuo lato di "vendetta", potresti riavvicinarti a quel periodo brutto della tua vita?”.
La risposta è: Sì.
Per un lavoro di comprensione da parte tua, credo ci voglia un po’ di tempo. Per quanto riguarda me, per esempio, paradossalmente ho parlato poco perché molto di cervello e poco di cuore. Io sono aperto, non temere, tutte le domande del mondo le puoi fare.
Stef- Numero di messaggi : 1033
Data d'iscrizione : 13.01.08
Età : 70
Località : Napoli
Nessuna persona
Stef,un ultimo intervento e poi mi taccio per sempre su questa questione.Dici di essere uscito dalla depressione.Sarai pure uscito dalla depressione ma,secondo me e per diretta esperienza personale,se proprio vogliamo fare questo distinguo tra depressione e atteggiamento mentale depressivo quelle frasi: " io credo che forse esagero poco in questo odio e disprezzo nei miei confronti" " Ogni attimo,ad ogni situazione,sogno ad occhi aperti di trovarmi in Tribunale per difendere ecc.ecc." "un inferno" so per certo che possono essere peculiari di un atteggiamento mentale depressivo ossia l'ossessività del pensiero che si concentra soprattutto sul proprio operato ,sulla assoluta colpevolezza dello stesso e di se stessi.Dal che discende la stessa ossessività di pensiero nei confronti del presunto,a volte ci si indovina,per carità, pensiero altrui che ci giudica ,ovviamente,24 ore su 24,nel peggiore dei modi possibile, come se non avesse altro da fare nella vita e come se avesse,come un Tribunale di Salomone,sempre ragione.Concordo con te: un inferno! Ho vissuto nuovamente questa esperienza al limite del delirante pochi giorni prima di Natale con alcuni amici e ,così facendo,per 2 giorni e 2 notti non ho pensato che a quello che era successo tra di noi ed alla mia incontrovertibile colpevolezza! Fino a che sono crollata o meglio il meccanismo è crollato:ho parlato con le persone,ho discusso,ho fatto chiarezza.E alla fine sono venute fuori le loro di ragioni ma quel che più conta sono venute fuori anche le mie di ragioni riconosciute da parte loro e vivaddio anche dal più profondo del mio essere.Dopo di ciò la notte successiva ho dormito profondamente e, forse ho perso 2 amici.Ma ne valeva la pena.....e sto tentando di smontare questo meccanismo ogni volta che tende a ripresentarsi...diamoci un pò di libertà di vivere e di respirare.... non è facile ma cominciamo.......
elisabetta5656- Numero di messaggi : 295
Data d'iscrizione : 09.05.11
Re: Nessuna persona
considero la vergogna come un sentimento profondamente umano e dall'alto potenziale pedagogico. sulla scorta della vergogna e del senso di colpa credo di aver attraversato alcuni momenti cruciali della mia crescita personale.
allo stesso tempo, e d'accordo con elisabetta5656, sorveglio attentamente la mia vergogna e il mio senso di colpa, perché oltre un certo livello possono diventare tossici.
quando mi accorgo che la vergogna o il senso di colpa mi accompagnano per tutto il giorno come una musichetta anziché legarsi a un mio preciso e circostanziato errore,
o quando come dice stef mi viene la tentazione di credere che per imparare sarebbe meglio che la mia vergogna o il mio senso di colpa diventassero più intensi, allora intuisco che qualcosa nel meccanismo mi sta sfuggendo e che probabilmente devo analizzare meglio la situazione, circoscrivere e delimitare, agire in altro modo.
allo stesso tempo, e d'accordo con elisabetta5656, sorveglio attentamente la mia vergogna e il mio senso di colpa, perché oltre un certo livello possono diventare tossici.
quando mi accorgo che la vergogna o il senso di colpa mi accompagnano per tutto il giorno come una musichetta anziché legarsi a un mio preciso e circostanziato errore,
o quando come dice stef mi viene la tentazione di credere che per imparare sarebbe meglio che la mia vergogna o il mio senso di colpa diventassero più intensi, allora intuisco che qualcosa nel meccanismo mi sta sfuggendo e che probabilmente devo analizzare meglio la situazione, circoscrivere e delimitare, agire in altro modo.
Re: Nessuna persona
Elisabetta cara, non vorrei scoraggiarti (a parlare, intendo) ma ho vissuto e provato molte esperienze diversissime fra loro: religiose o laiche, mentali o di Tai Chi Chuan, di impegno o di studio, di amicizie belle, di gruppi, e chi più ne ha più ne metta. Riesco, apprendo, entro, comincio a vedere oltre, vado avanti, tutto quello che vuoi, ma poi, alla fine, torno sulla terra, col muso per terra. Tutto fallisce, tutto passa, e devo ricominciare a camminare, solo, fingendo di vivere. Non è una metafora.
PS
Non silenziarti, ti prego
PS
Non silenziarti, ti prego
Stef- Numero di messaggi : 1033
Data d'iscrizione : 13.01.08
Età : 70
Località : Napoli
Re: Nessuna persona
canterel II ha scritto: probabilmente devo analizzare meglio la situazione, circoscrivere e delimitare, agire in altro modo.
Non è nel mio stile.
Stef- Numero di messaggi : 1033
Data d'iscrizione : 13.01.08
Età : 70
Località : Napoli
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