Infelicità

Mi trovo qui perchè ho bisogno di sfogarmi, ho bisogno di parlare della sofferenza che mi affligge, ho bisogno di esternare il mio dolore.
Sono un ragazzo di quasi 30 anni, anche se alla mia età definirsi ancora ragazzi non è il caso. Dovrei definirmi un uomo, ma non mi sento affatto un uomo. Un uomo è colui che è riuscito a realizzarsi nella vita, che è riuscito a costruire qualcosa. Io invece non ho realizzato nulla nella mia vita e ho perso addirittura l'ambizione, completamente. Non ho più stimoli, non ho più nulla che mi motiva veramente. Mi sento terribilmente vuoto e ciò che riusciva a colmare parzialmente questo vuoto ormai non mi suscita più le emozioni che mi suscitava prima.
Mi sono chiesto ultimamente cosa voglio dalla vita, cosa desidero, cosa potrebbe rendermi felice. La mia idea di felicità è stata per anni quella di avere successo con le donne dal punto di vista sessuale, non desideravo altro dalla vita. Poi però arrivi ad una certa età e ti rendi conto che non sei più un adolescente. Ho avuto diversi rapporti con diverse escort, ma nessuno di questi rapporti mi ha lasciato qualcosa dentro. Cioè nemmeno me le ricordo tutte quelle con cui sono stato, e ogni volta che mi capita di avere un rapporto rimango deluso per il fatto che non trasmette nulla di più di ciò che trasmette un porno. L'unica differenza è il contatto umano, per il resto è come vivere un porno in prima persona.
E quindi tirando un pò le somme sono giunto alla conclusione che se anche potessi esprimere il desiderio di vivere su un'isola deserta in compagnia delle 100 donne più belle al mondo non sarei felice. Allora mi sono chiesto nuovamente cosa potrebbe rendermi felice. Il pensiero va subito all'amore, ma non è così semplice. Cosa vuol dire esattamente amare qualcuno ed essere amati da qualcuno? Il sentimento che una persona prova verso un'altra può essere definito vero amore? No perchè di coppie che si sono amate ma che poi si sono lasciate ne è strapieno il mondo.
Ad ogni modo quando mi chiedo cosa potrebbe rendermi felice non mi viene in mente altro. Allo stesso tempo però mi domando se una volta trovata una donna che mi ami io mi sentirò davvero felice.
Ho conosciuto di recente una ragazza molto carina che mi è piaciuta fin da subito. Non so esattamente quale sia la cosa che più mi ha colpito di lei, ma posso dire che mi piace il suo modo di fare, il suo modo di comportarsi, il suo essere un pò ansiosa, il suo essere estroversa pur nascondendo una natura introversa, la sua spontaneità. Insomma è una ragazza genuina, e a differenza delle altre persone non mi da modo di pensare che sarebbe meglio essere diffidenti con lei. Non lo so è come se fosse trasparente, così come si mostra lei è. Certo anche lei come tutti cerca di portare una maschera ma non ci riesce è questo il punto. Viene fuori comunque la persona genuina che è. Poi mi piacciono un casino i suoi capelli. Pagherei per poterglieli sfiorare. Sono così lisci e belli. Penso di non aver mai visto capelli così belli, e non credo che sia ciò che provo ad influire sul mio giudizio.
Spesso si dice: "quella ragazza è davvero carina, mi piace". E ci sono state diverse ragazze per le quali ho provato emozioni simili, ma non così tanto contornate dal desiderio come in questo caso. Io questa ragazza la desidero, nel senso che vorrei proprio stabilire un legame emotivo con lei.
Purtroppo però sono davvero sfortunato perchè ho scoperto che si sposerà presto, questione di pochi mesi. Non potete capire come mi sento.
Cioè sono in conflitto interiore. Quando la vedo mi si illumina il volto e mi sale un'energia che compare dal nulla. Cioè è come lo zucchero dopo una lunga corsa, ti da proprio la carica. Poi però quando torno a casa sto male, malissimo. Penso al fatto che si sposerà e che non farà mai parte della mia vita. E' davvero dura da accettare, e non riesco a descrivere il senso di impotenza che giunge quando penso che non avrò speranze con lei.
La vita purtroppo è crudele, sembra davvero che si diverta a farci soffrire.
Nessuna ragazza mi ha attratto come questa, non fino a questo punto. Qualcosa dentro di me mi dice che la devo includere nella mia vita. Eppure non ho molto speranze.
Più di una volta mi ha beccato che la stavo fissando, quindi ha capito che mi piace (e non solo da questo l'ha capito xD). Il fatto è che più di una volta ho beccato lei che fissava me. Però ho paura che sia io a farmi i film. Gli sguardi ci sono stati non c'è dubbio su questo, ma da parte sua cosa voleva significare? E' questo il punto. Mi è già capitato in passato che una ragazza mi fissava e scambiando quegli sguardi per interesse io poi abbia fatto una figura magrissima. Quindi non so come interpretarli questi sguardi da parte sua.
Non potrei mai provarci con una ragazza che si deve sposare, non è proprio considerabile un'ipotesi simile. Sto solo cercando di farle capire indirettamente che mi piace, e ci sto riuscendo, ma purtroppo non posso fare altro. Vorrei tanto conoscerla meglio, chiederle di sentirci al di fuori del contesto lavorativo, ma con che coraggio vado a chiederle il numero o un contatto esterno ad una ragazza che si deve sposare.
La mia speranza è che se l'interesse è reciproco lei me lo faccia capire.
Penso che sarei disposto a sacrificare qualunque cosa per avere accanto una ragazza come lei. Ormai comunque mi rimane solo questa speranza per poter essere felice. Se quello che provo non è corrisposto allora me ne farò una ragione e forse riuscirò finalmente ad accettare che non ho nulla per cui valga la pena vivere.

So che chiedo tanto ma se sei arrivato o arrivata fin qui a leggere, allora dedica un istante del tuo tempo per augurarmi buona fortuna con questa ragazza. Te ne prego. Non devi commentare, basta solo un sincero augurio. Grazie di cuore

Ciao Infelice30, ho letto tutto il tuo messaggio e ti auguro di conseguire il tuo bene e superare questo momento di sofferenza.
Mi sembra di capire che, al di là degli sguardi, non ci sia ancora una storia di dimestichezza e conoscenza reciproca con questa ragazza. Perché allora, in mancanza di un patrimonio di vissuti importanti condivisi con lei, hai scelto tuttavia di fare di questa sconosciuta il simbolo del valore residuo dell'esistenza, e l'unica ipotesi (irrealistica per tua stessa ammissione) di un'esperienza di contatto umano senza diffidenza?
Forse il rovescio, l'ombra del problema che presenti, non è piuttosto il tuo rapporto con le rappresentazioni che ti sei formato della società, delle persone in generale e di te stesso? In tal senso, al posto tuo penserei che la mia possibilità di essere più felice dipende dalla flessibilità dei miei atteggiamenti affettivi ed esplorativi piuttosto che dall'incontro fortuito con una persona in particolare, o da supposte qualità eccezionali di questa persona.

canterel II ha scritto:Ciao Infelice30, ho letto tutto il tuo messaggio e ti auguro di conseguire il tuo bene e superare questo momento di sofferenza.
Mi sembra di capire che, al di là degli sguardi, non ci sia ancora una storia di dimestichezza e conoscenza reciproca con questa ragazza. Perché allora, in mancanza di un patrimonio di vissuti importanti condivisi con lei, hai scelto tuttavia di fare di questa sconosciuta il simbolo del valore residuo dell'esistenza, e l'unica ipotesi (irrealistica per tua stessa ammissione) di un'esperienza di contatto umano senza diffidenza?
Forse il rovescio, l'ombra del problema che presenti, non è piuttosto il tuo rapporto con le rappresentazioni che ti sei formato della società, delle persone in generale e di te stesso? In tal senso, al posto tuo penserei che la mia possibilità di essere più felice dipende dalla flessibilità dei miei atteggiamenti affettivi ed esplorativi piuttosto che dall'incontro fortuito con una persona in particolare, o da supposte qualità eccezionali di questa persona.

Forse sono stato volutamente un pò melodrammatico, nel senso che questa ragazza in realtà non rappresenta la sola speranza di una vita felice o quanto meno serena. E' l'amore in sè che rappresenta questa speranza, e questo amore potrebbe essere rappresentato da questa ragazza. Ecco perchè ho un pò esagerato dicendo che lei rappresenta l'ultima speranza.
Non penso proprio sinceramente che la mia felicità possa dipendere dalla flessibilità dei miei atteggiamenti affettivi ed esplorativi. Se ho interpretato bene il significato di ciò che vuoi dire con questa frase, io penso che aprirsi troppo agli altri sia sbagliato. Ho perso il conto di tutte le volte che l'ho fatto e sono rimasto deluso. Adesso la cosa migliore che posso fare è rilevare in una persona quelle che per me sono delle qualità, e provare ad aprirmi con lei fino ad arrivare alla fiducia totale.

Questa ragazza comunque è speciale ai miei occhi. Pur non avendo condiviso un vissuto importante con lei, io provo qualcosa nei suoi confronti che va oltre il semplice interesse. Banalmente lo definirei desiderio di amarla. Ma ovviamente sapendo che si deve sposare, e magari è pure innamorata, mi limito a tenermi per me ciò che provo. Mi accontento di parlarle e godere della sua compagnia. Certo non nascondo che sto male ogni volta che torno a casa, perchè quando sono in sua compagnia il desiderio di amarla aumenta e quando torno a casa lei non c'è più e continua la sua vita di cui io non faccio parte. Desiderare di far parte della sua vita e non poter realizzare questo desiderio mi fa soffrire.

Io penso che la vita sia ingiusta e crudele comunque. Ci sono almeno mille ragioni per pensare questo, ma al momento quella che più attraversa la mia mente è che è triste desiderare di voler bene ad una persona e non poter realizzare questo desiderio. Dovrebbe essere tutto più semplice. Dovrei conoscerla, instaurare un legame affettivo, abbracciarla, baciarla, senza che ci siano ostacoli. Invece è come se ci fosse la grande muraia cinese tra me e lei, e questo mi butta giù in un modo che non si può immaginare. Cioè io vorrei amare una persona e non posso, è un desiderio che mi viene negato.
Come si fa ad apprezzare la vita a questo punto? Se non siamo neanche liberi di amare chi vogliamo, come possiamo giudicare la vita degna di essere vissuta? Non riesco a descrivere bene a parole il senso di impotenza e di sconforto che provo. Amare è un desiderio nobile eppure sembra così irrealizzabile. Non so se riuscirò a vivere con una mancanza così grande, ecco a cosa mi riferivo quando dicevo che questa ragazza è l'ultima speranza.
Lei in questo momento rappresenta l'amore per me. Poi nulla mi assicura che una volta conosciuta a fondo i miei occhi la guarderanno allo stesso modo, ma sinceramente penso che dovrebbe essere mio diritto quanto meno provare a scoprirlo. E invece sono costretto a rassegnarmi, a mettere da parte ciò che provo, e mi sforzo di comprenderne la ragione ma non ci riesco.