mancanza di stabilità nel luogo di origine
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mancanza di stabilità nel luogo di origine
Buona sera a tutti. Vorrei sottoporvi una domanda, una mia curiosità.
Quanto incide, secondo voi, la mancanza di "radici" (parlo di radici umane e affettive) nel posto in cui si nasce e in cui si vivono i primi anni di vita?
Il motivo per cui ve lo chiedo è il seguente: sono sempre stata sola nel paese in cui sono nata, sono sempre stata male, ho sempre avvertito una sensazione di inadeguatezza e di emarginazione, non ho mai, e dico mai, avuto quell'amica di infanzia che tutti, o quasi, hanno avuto. Quando me ne sono andata di casa, 4 anni e mezzo fa, le cose sono migliorate, e ciclicamente peggioravano quando tornavo per le feste, mentre ora che sono ritornata per cause di forza maggiore, la situazione sta precipitando. Quello che penso è che molto sia dovuto, oltre alla vera solitudine in cui mi trovo e alla mancanza di contatti con esseri viventi stimolanti, anche alla percezione che ho dell'ambiente e alla totale mancanza di esperienze positive nel passato. Il disagio che provoca la mancanza di radici, in questo senso, è superabile?
P.s. scusate per la sintassi, mi riesce sempre più difficile fare discorsi sensati, questo è il massimo, per ora
Quanto incide, secondo voi, la mancanza di "radici" (parlo di radici umane e affettive) nel posto in cui si nasce e in cui si vivono i primi anni di vita?
Il motivo per cui ve lo chiedo è il seguente: sono sempre stata sola nel paese in cui sono nata, sono sempre stata male, ho sempre avvertito una sensazione di inadeguatezza e di emarginazione, non ho mai, e dico mai, avuto quell'amica di infanzia che tutti, o quasi, hanno avuto. Quando me ne sono andata di casa, 4 anni e mezzo fa, le cose sono migliorate, e ciclicamente peggioravano quando tornavo per le feste, mentre ora che sono ritornata per cause di forza maggiore, la situazione sta precipitando. Quello che penso è che molto sia dovuto, oltre alla vera solitudine in cui mi trovo e alla mancanza di contatti con esseri viventi stimolanti, anche alla percezione che ho dell'ambiente e alla totale mancanza di esperienze positive nel passato. Il disagio che provoca la mancanza di radici, in questo senso, è superabile?
P.s. scusate per la sintassi, mi riesce sempre più difficile fare discorsi sensati, questo è il massimo, per ora
giuliap- Numero di messaggi : 8
Data d'iscrizione : 28.06.16
Età : 31
Località : Roma
Re: mancanza di stabilità nel luogo di origine
direi che chiunque abbia problemi sociali è destinato a sentirsi estraneo anche nel suo territorio di origine, questo vale anche per me e spero di trovare lavoro all'estero: mi auguro soprattutto che la mentalità di lì sia più consona alla mia personalità
Ultima modifica di Owl il Sab Lug 02, 2016 2:52 am - modificato 1 volta.
Owl- Numero di messaggi : 118
Data d'iscrizione : 23.06.16
Età : 41
Località : Rieti
Re: mancanza di stabilità nel luogo di origine
Più che la sintassi, io non ho capito tanto bene il concetto che esprimi. In che senso la mancanza di radici nel luogo in cui sei nata? Cioè la tua famiglia ad esempio non è originaria del tuo luogo di nascita?
Non hai mai avuto amici di infanzia? Ma questo che c'entra con la mancanza di radici?
In ogni caso come ha detto Owl, i problemi sociali ti escludono da qualsiasi contesto, indipendentemente se tu vi abbia radici o meno.
Non hai mai avuto amici di infanzia? Ma questo che c'entra con la mancanza di radici?
In ogni caso come ha detto Owl, i problemi sociali ti escludono da qualsiasi contesto, indipendentemente se tu vi abbia radici o meno.
Roby89- Numero di messaggi : 115
Data d'iscrizione : 30.07.14
Età : 34
Località : Napoli
Re: mancanza di stabilità nel luogo di origine
Ciao,io posso capirti.
La mia storia è simile alla tua.
Sempre sola.
La mia storia è simile alla tua.
Sempre sola.
Angela1985- Numero di messaggi : 3
Data d'iscrizione : 01.07.16
Re: mancanza di stabilità nel luogo di origine
Anch'io, ho vissuto sempre nello stesso posto, dove ho le "radici", ma ne ho visti altri ancora peggio per quanto riguarda gente mentalità ecc...
In Italia, per lo meno non ci azzecco e mi sento diversa nel modo di vivere e ragionare rispetto ai più.
Ho frequentato posti e gente diversa, però a parte magari i luoghi, i modi di vestire differenti, la musica ascoltata e gli ideali politici, la mentalità di base rimaneva fondamentalmente la stessa.
In altri Paesi, per quel poco che ho visto, soprattutto del nord Europa, parlando anche con coetanei che arrivavano da diversi Stati, potevo notare come le differenze fossero abissali.
Notavo, come fossero più liberi ed aperti mentalmente a fregarsene dei giudizi e vivere come preferivano, a non essere così attaccati, protetti, e viziati dalla propria famiglia fino a tarda età come noi.. hanno la cultura dell'indipendenza.. non hanno questa mentalità così arretrata.. i maschi non sono mammoni ... insomma un sacco di cose... si avvicinano molto di più alla mia mentalità.. magari quando m rompo scappo in uno di quei posti... non fosse che purtroppo sullla carta sono italiana nata qui e di fatto cittadina italiana... il che non è certo un buon biglietto da visita, perchè giustamente agli occhi di paesi all'avanguardia siamo malvisti e derisi.. se si desidera far parte di quelle culture bisogna lottare e dimostrare di essere all'altezza, com'è giusto che sia...
insomma che sia colpa mia o del Paese che non ragiona come me , no non mi sento stabile e felice nel mio luogo di origine!
In Italia, per lo meno non ci azzecco e mi sento diversa nel modo di vivere e ragionare rispetto ai più.
Ho frequentato posti e gente diversa, però a parte magari i luoghi, i modi di vestire differenti, la musica ascoltata e gli ideali politici, la mentalità di base rimaneva fondamentalmente la stessa.
In altri Paesi, per quel poco che ho visto, soprattutto del nord Europa, parlando anche con coetanei che arrivavano da diversi Stati, potevo notare come le differenze fossero abissali.
Notavo, come fossero più liberi ed aperti mentalmente a fregarsene dei giudizi e vivere come preferivano, a non essere così attaccati, protetti, e viziati dalla propria famiglia fino a tarda età come noi.. hanno la cultura dell'indipendenza.. non hanno questa mentalità così arretrata.. i maschi non sono mammoni ... insomma un sacco di cose... si avvicinano molto di più alla mia mentalità.. magari quando m rompo scappo in uno di quei posti... non fosse che purtroppo sullla carta sono italiana nata qui e di fatto cittadina italiana... il che non è certo un buon biglietto da visita, perchè giustamente agli occhi di paesi all'avanguardia siamo malvisti e derisi.. se si desidera far parte di quelle culture bisogna lottare e dimostrare di essere all'altezza, com'è giusto che sia...
insomma che sia colpa mia o del Paese che non ragiona come me , no non mi sento stabile e felice nel mio luogo di origine!
Lost_in_a_moment- Numero di messaggi : 221
Data d'iscrizione : 30.03.16
Re: mancanza di stabilità nel luogo di origine
Grazie per le vostre risposte.
Quando parlavo di radici, intendevo legami emotivi con il luogo di nascita, e in cui magari risiede ancora la famiglia. I miei genitori sono nati e ancora vivono nel posto in cui sono nata io.
Quello che volevo dire è qualcosa del tipo: il fatto che io non abbia niente che mi leghi a questo posto (nell'ambito della socialità, quindi non ho amici, non ho nulla da fare, non vedo niente di bello.per cui valga la pena esistere quando sono qui) mi sembra che condizionerà sempre la mia vita a livello psicologico, anche fuori di qui, come se fosse un marchio, anche se non visibile dagli altri, anche perché se si hanno ancora componenti vivi della famiglia, qualche volta si tornerà nel luogo che ha contribuito a creare tanto malessere.
La domanda quindi era: è possibile non portarsi per tutta la vita questa eredità? Io credo che me la porterò sempre con me, purtroppo
Quando parlavo di radici, intendevo legami emotivi con il luogo di nascita, e in cui magari risiede ancora la famiglia. I miei genitori sono nati e ancora vivono nel posto in cui sono nata io.
Quello che volevo dire è qualcosa del tipo: il fatto che io non abbia niente che mi leghi a questo posto (nell'ambito della socialità, quindi non ho amici, non ho nulla da fare, non vedo niente di bello.per cui valga la pena esistere quando sono qui) mi sembra che condizionerà sempre la mia vita a livello psicologico, anche fuori di qui, come se fosse un marchio, anche se non visibile dagli altri, anche perché se si hanno ancora componenti vivi della famiglia, qualche volta si tornerà nel luogo che ha contribuito a creare tanto malessere.
La domanda quindi era: è possibile non portarsi per tutta la vita questa eredità? Io credo che me la porterò sempre con me, purtroppo
giuliap- Numero di messaggi : 8
Data d'iscrizione : 28.06.16
Età : 31
Località : Roma
Re: mancanza di stabilità nel luogo di origine
l'unica cosa che apprezzo della mia zona natia e di cui potrei sentire la mancanza sono i paesaggi montani, insieme alla scarsa caoticità; ma a parte questo non ci sarebbe proprio altro
Owl- Numero di messaggi : 118
Data d'iscrizione : 23.06.16
Età : 41
Località : Rieti
Re: mancanza di stabilità nel luogo di origine
giuliap ha scritto:
Quando parlavo di radici, intendevo legami emotivi con il luogo di nascita, e in cui magari risiede ancora la famiglia. I miei genitori sono nati e ancora vivono nel posto in cui sono nata io.
Quello che volevo dire è qualcosa del tipo: il fatto che io non abbia niente che mi leghi a questo posto (nell'ambito della socialità, quindi non ho amici, non ho nulla da fare, non vedo niente di bello.per cui valga la pena esistere quando sono qui) mi sembra che condizionerà sempre la mia vita a livello psicologico, anche fuori di qui, come se fosse un marchio, anche se non visibile dagli altri, anche perché se si hanno ancora componenti vivi della famiglia, qualche volta si tornerà nel luogo che ha contribuito a creare tanto malessere.
Mah allora io ho sempre vissuto nello stesso paese, i miei ci vivono ancora, i miei nonni pure.
A parte questo, non ho nulla da spartire con la gente qui, nemmeno io.
Non esco qui e non ho amici qui. Quei pochi vivono in altre città. Ho frequentato le scuole per anni, conoscendo molti compagni. Anche quelli che erano diventati più intimi, che vedevo al di fuori dell'ambito scolastico, non sono durati nel tempo, le strade si sono separate.
Ad ogni modo non mi pesa molto questo... è vero che molti hanno ancora l'amicizia storica che continua a resistere dalla tenera età... ma è anche vero che le migliori amicizie si stringono dopo, quando si è più maturi, quando il legame si crea per la sintonia e la reale voglia di condividere interessi... a prescindere della città di origine come accadeva da piccoli... l'interesse nel creare il legame e frequentarsi è ciò che conduce all'unione, e ci si vede anche se si deve guidare qualche km... l'interesse è vero, non è solo nato per la comodità di fare due passi a piedi! Per questo non lo vedo come un dramma... non è scritto da nessuna parte, non vi è una regola scritta e rigorosa che implica di avere amicizie nel luogo d'origine, altrimenti si è disumani... abbiamo oggi tutti i mezzi per poter conoscere altre persone, per fortuna, e per avvicinarci ad altre realtà, che si rivelano maggiormente affini a noi, molto più dei compaesani che pur essendo tanto vicini in termini di distanza magari non ci somigliano per niente.. io la vedo così...
Lost_in_a_moment- Numero di messaggi : 221
Data d'iscrizione : 30.03.16
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