Sola e frustrata: non ho più voglia di vivere

Ciao a tutti, sono nuova. Ho solo 16 anni e quindi in realtà non ero molto sicura di voler entrare qui dato che ho visto che molti di voi sono più grandi di me e forse molti ritengono i problemi adolescenziali meno "gravi" che non fa ad esempio essere senza lavoro o cose simili (che in realtà capisco perfettamente). Sono sempre stata una ragazza timida e riservata, che fa la fredda e la distaccata di fronte agli sconosciuti, ma il mio problema è che se qualcuno si accorge di me io mi sciolgo e do tutta me stessa. Ho un passato alle mie spalle non molto semplice; fin dalle elementari sono sempre stata in conflitto con i miei coetanei perché ero leggermente diversa da loro dal punto di vista caratteriale. Infatti sono sempre stata brava a scuola e non mi vergognavo affatto a dire che amavo, e amo tutt ora leggere. Tuttavia questi furono pretesti per venire derisa di conseguenza sono sempre stata etichettata "la secchiona triste". Quando ho iniziato il liceo quasi tre anni fa molte cose sono cambiate:i miei nuovi compagni erano e sono fantastici. Ma come ogni adolescente credo anche io sognavo l amore, quello che leggevo sui libri, quello platonico, che ti fa arrossire. D altra parte però non ero molto sicura di me stessa: non lo sono mai stata, e ormai mi ero sentita dire troppe volte che non sono bella. Ma qualche mese fa nella mia vita è entrato un ragazzo, che in realtà conoscevo da prima, il quale mi ha fatto sentire bella per la prima volta. Insomma, sono abbastanza alta, magra, con i capelli ricci ribelli e castani, e oggettivamente grazie a lui ho iniziato a sentirmi bella. È sbocciato abbastanza in fretta, quello che io chiami amore. Piano piano, dopo aver fatto la scontrosa disinteressata, mi sono innamorata di lui. E siamo stati insieme per quasi due mesi. Il problema è che io sono il suo opposto: lui fuma, ogni tanto si ubriaca, è estroverso, non gliene importa nulla della scuola, mentre io sono sempre stata abituata a "chiesa-casa-scuola". Cosi sabato sera lui è andato a una festa e probabilmente in balia dell alcool ha baciato un altra ragazza. Me lo ha detto lui, e subito dopo mi ha lasciata. Ora io vivo in unostato di tristezza e demolizione totale; dopo tutto quello che mi aveva detto, che mi aveva promesso... Non riesco a pensare positivo per pipiù di due minuti che mi viene da piangere. Mi sento terribilmente sola, abbandonata. Mi fa male dappertutto, persino le ossa. E il bello è che non riesco a essere arrabbiata con lui, continuo ad amarlo con tutta me stessa. Mi sento una stupida, e allo stesso tempo ho voglia di morire, di non farmi più vedere sulla faccia della Terra. Il colpo di grazia me l ha dato oggi, quando mi ha incrociata e non mi ha neppure salutato. Consigli vi prego, non lo voglio perdere del tutto, ho bisogno di lui anche solo come amico.
(Scusate la mancanza di apostrofi, il telefono è un po difettoso)

Non hai molte alternative mi sembra.
O diventi il suo cagnolino ronzandogli attorno e piegando la testa quando te lo chiede oppure lasci che "pascoli" da qualche altra parte.
L'amicizia tra uomo e donna, soprattutto quando c'è stata una storia è, a mio avviso, impossibile.
La chiamiamo  amicizia  ma in realtà tu resterai  sempre innamorata e lui  continuerà a fregarsene apertamente.
Fai piuttosto attenzione perchè se accettasse di diventare tuo amico lo farebbe solo per prenderti per il fondo schiena oppure per utilizzarti quando gli fa comodo.
Se vuoi un consiglio, soffrirai per un certo periodo, ma "taglia subito  i ponti".
E mi raccomando niente colpi di testa . Di persone così in giro ne trovi quanti ne vuoi. Credi, non ne vale proprio la pena

fdscore

Martaina: forse hai scelto male, forse non hai sbagliato niente però ti è comunque andata male. La vita non è come a scuola, che basta fare quello che ti viene detto che devi fare e sei a posto, a volte fai tutto giusto e va male comunque, e allora devi riprovare, e ancora, e ancora, finché non va bene. Hai perso dietro a lui solo qualche mese. C'è chi investe in un uomo anche 10 anni per poi lasciarsi malamente.

Ragiona su quello che è successo, impara quello che c'è da imparare (se c'è qualcosa da impararare), archivia (non pensarci più), e vai avanti.