Ciao a tutti

Salve,ragazzi.Ho dato un'occhiata al forum e mi sembra interessante.Credo sia una buona valvola di sfogo e forse anche un piccolo punto di partenza per riuscire a superare i propri problemi.
Ho 26 anni e soffro di depressione da quando ne avevo circa 14.Inoltre negli ultimi due anni si è aggiunto anche un problema di fobia sociale.Insomma,il mio umore è sempre instabile,piango con facilità,non riesco ad avere fiducia nel futuro,nella vita e spesso nemmeno nei confronti degli altri.E quando mi ritrovo in un posto affollato o per strada o su una spiaggia ecc,provo un grande fastidio e tanta voglia di scappare,di rintanarmi in casa.Sono una persona piuttosto solitaria e questo mi sta bene,ma quando devo necessariamente stare in mezzo alla gente vorrei potermi sentire più rilassata,meno sotto esame,meno timida,impacciata e schiva.Spesso poi devo ricorrere al bere un pò di birra o vino(ma non sono un'alcolizzata) per sciogliermi un pò.
Non ho amici,li ho persi tutti strada facendo,perchè mi hanno delusa parecchio.Forse sono troppo critica nei confronti degli altri.Ma sento che la nostra società sta diventando sempre più individualista ed egoista e spesso si dà maggiore importanza alle apparenze rispetto all'essenza.Naturalmente sto generalizzando,sicuramente le persone altruiste ci sono.Magari sono io a non accorgermi della loro presenza,perchè troppo assorbita dai miei problemi.
Vorrei sapere cosa ne pensate

Ciao lunatica, ben arrivata...Chiedevi cosa ne pensiamo...ma di cosa?

ben arrivata in questo forum...abbiamo solo 6anni di differenza e mi consola sapere che hai un percorso di depressione simile al mio. Mi riconosco molto sulla tua idea riguardo gli amici...spesso mi autoconvinco non esistano.
Ti posso solo dire a questo riguardo di fregartene di essere sola, nel senso che a volte è meglio stare soli piuttosto che con amici falsi che ti lavorano contro. Dall'altra parte è anche vero che l'uomo è un animale sociale...pero' il mio consiglio è non darti tutta agli altri seno' prima o poi rimani delusa come giustamente hai gia' detto tu.
Le vie di mezzo sono sempre la soluzione migliore nella vita di oggi se posso dirti la mia.
per quanto riguarda gli altri disturbi tipici della depressione mi ritrovo...è normale...ma qui sei nel posto giusto almeno per confrontarti.
Ciao....a risentirci...

Viola ha scritto:Ciao lunatica, ben arrivata...Chiedevi cosa ne pensiamo...ma di cosa?

Ciao Viola.Mi riferivo alla mia situazione in generale.Cosa pensate che potrei fare per uscirne,per acquisire maggiore forza...

piccola_89 ha scritto:ben arrivata in questo forum...abbiamo solo 6anni di differenza e mi consola sapere che hai un percorso di depressione simile al mio. Mi riconosco molto sulla tua idea riguardo gli amici...spesso mi autoconvinco non esistano.
Ti posso solo dire a questo riguardo di fregartene di essere sola, nel senso che a volte è meglio stare soli piuttosto che con amici falsi che ti lavorano contro. Dall'altra parte è anche vero che l'uomo è un animale sociale...pero' il mio consiglio è non darti tutta agli altri seno' prima o poi rimani delusa come giustamente hai gia' detto tu.
Le vie di mezzo sono sempre la soluzione migliore nella vita di oggi se posso dirti la mia.
per quanto riguarda gli altri disturbi tipici della depressione mi ritrovo...è normale...ma qui sei nel posto giusto almeno per confrontarti.
Ciao....a risentirci...

Ciao piccola,grazie per la comprensione e per i consigli:)

Ciao Lunatica ben arrivata in questo angolo del web, dove sono sicuro troverai tante risposte e spero l'amicizia che ti manca.

Sugge

Ciao...

Volevo dirti che, in una piccolissima parte, mi rispecchio nella tua vita.

Con le tue parole hai descritto le mie emozioni.

Non ho risposte, né giudico (né lo farò mai) la tua vita, né posso darti alcun consiglio.

Posso però dirti questo: io mi sento una persona generosa.

Le persone come me, sicuramente, esistono.

Persone che se solo hanno un briciolo di corresponsione, (una lettera, una telefonata, gesti semplici) sono capaci di sentire tutta la forza della Felicità.

Ti mando un abbraccio pieno di calore.

...

Grazie a tutti,ragazzi.E' bello confrontarsi su questo forum,anche perchè vengono trattati argomenti di ogni tipo,come la poesia e la musica,che mi stanno molto a cuore.Inoltre sto cercando di sfidare la timidezza,e credo che il forum sia un buon punto di inizio per farlo.

...dal detto ormai trito, puoi trarre le conclusioni sull'amicizia vera.

Però come ci sono tanti livelli di amore: amore per il partner, amore per i genitori, amore per i figli ecc., così ci sono anche tanti livelli di amicizia.

Non bisogna svilire gli amici che vedi ogni tanto e con cui certo non ti confideresti intimamente, ma con cui puoi passere qualche ora lieta senza fare tanti discorsi seri. Anzi, meglio se sono tanti e diversi, perchè ogni persona ha dei lati positivi che puoi scoprire, sta a te vedere quali e sostare su quelli.

Come è difficile trovare un partner con cui condividere tutta un'esistenza, è diffice anche trovare una persona amica da accettare e che ti accetti così come sei: con tutti i pregi ed i difetti del caso.
Sta anche a te fare il primo passo se qualcuno ti interessa. Agire piano piano come il Piccolo Principe.
Ma deve essere una scelta fatta dopo tanto tempo di reciproca conoscenza. Un percorso.

Grazie Anthea, mi hai fatto venire questo passo:

Ma la volpe ritornò alla sua idea:
" La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me .Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio per ciò. Ma se tu mi addomestichi la mia vita, sarà come illuminata. Conoscerò il rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color d'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano…"

La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe:
" Per favore …..addomesticami", disse.
" Volentieri", rispose il piccolo principe, " ma non ho molto tempo, però. Ho da scoprire degli amici e da conoscere molte cose".
" Non si conoscono che le cose che si addomesticano", disse la volpe." gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!"

" Che bisogna fare?" domandò il piccolo principe.
" Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe.
" In principio tu ti sederai un po' lontano da me, così, nell'erba. Io ti guarderò con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po' più vicino…."

Il piccolo principe ritornò l'indomani.
" Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe.
" Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi, alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell'ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore… Ci vogliono i riti".
" Che cos'è un rito?" disse il piccolo principe.
" Anche questa è una cosa da tempo dimenticata", disse la volpe.
" E' quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore. C'è un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedì ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedì è un giorno meraviglioso! Io mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza".

Così il piccolo principe addomesticò la volpe.
E quando l'ora della partenza fu vicina:
"Ah!" disse la volpe, "…Piangerò".
" La colpa è tua", disse il piccolo principe, "Io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi…"
" E' vero", disse la volpe.
" Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
" E' certo", disse la volpe.
" Ma allora che ci guadagni?"
" Ci guadagno", disse la volpe, " il colore del grano".

Il piccolo principe è molto poetico.L'ho letto da ragazzina e mi ha commossa per il suo modo di parlare del senso della vita,dell'amicizia...
Ultimamente però sono poche le cose che mi emozionano positivamente,mi guardo intorno con un certo distacco.
Condivido,Anthea(che bel nome che hai),l'amicizia,quella disinteressata,pura,è una rarità ed un lungo percorso.
Un abbraccio a tutti.

ho guardato il tuo avatar. Poetico e significativo (credo).

Chi sei tu? La donna o la bambina... oppure entrambe perdute nel tramonto in mezzo ad un mare in tempesta?

Non sono certo io che posso dare lezioni di vita. Mi ritrovo ancora con lo stesso problema che avevo a 18.
Eppure qualche cosa sto capendo.
La vita lancia staffilate dolorose, eppure noi possiamo superarle e crescere. Possiamo dare felicità a chi incontriamo e amiamo perchè dentro di noi siamo unici e perfetti anche con tutte le nostre mancanze.

La depressione toglie la speranza. Invece bisogna combattere per farla ritornare. Al posto del tramonto mettere un'alba... una rinascita.
Fatti forza e apriti un po', vai da uno psicologo o psichiatra che ti possa aiutare e vedrai che tutto potrà cambiare.

Ma tu non devi mollare. Il mondo ha bisogno anche di te.

anthea ha scritto:ho guardato il tuo avatar. Poetico e significativo (credo).

Chi sei tu? La donna o la bambina... oppure entrambe perdute nel tramonto in mezzo ad un mare in tempesta?

Non sono certo io che posso dare lezioni di vita. Io che a 40 anni mi ritrovo ancora con lo stesso problema che avevo a 18.
Eppure qualche cosa sto capendo.
La vita lancia staffilate dolorose, eppure noi possiamo superarle e crescere. Possiamo dare felicità a chi incontriamo e amiamo perchè dentro di noi siamo unici e perfetti anche con tutte le nostre mancanze.

La depressione toglie la speranza. Invece bisogna combattere per farla ritornare. Al posto del tramonto mettere un'alba... una rinascita.
Fatti forza e apriti un po', vai da uno psicologo o psichiatra che ti possa aiutare e vedrai che tutto potrà cambiare.

Ma tu non devi mollare. Il mondo ha bisogno anche di te.

Eccomi,ho avuto da fare in questi giorni.Cose deprimenti per lo più,come un matrimonio alla Ivano e Jessica di "Viaggi di nozze" Ho capito che andrò al prossimo matrimonio probabilmente in un'altra vita:D
Allora,l'immagine l'ho scelta semplicemente per i colori del paesaggio,che sono particolari.Forse io sono sia la donna che la bambina,entrambe un pò smarrite e lontane da tutto il resto.
Io sto cercando di farmi forza,ogni giorno.Dallo psicoterapeuta ci sono stata,ma dopo qualche seduta mi sono scoraggiata,ho pensato che stavo solo sprecando il mio tempo.Forse dovrei provare da qualcun altro.
Un bacione e grazie per l'incoraggiamento.Non mollare neanche tu.

vorrei dirti che non devi mollare e andare da un professionista serio.
Io vado sia in psichiatria universitaria per le medicine e da un anno sto andando anche da uno psicologo.
Penso di averne tratto notevole giovamento.

Ho notato una cosa nel tuo primo intervento: hai scritto che bevi per farti forza, ma hai precisato che non sei un'alcolizzata.
Ma se l'hai scritto vuol dire che non ne sei proprio tanto sicura. Probabilmente non lo sei ancora. Ma stai attenta perchè bere un bicchiere perchè ti piace il vino è una cosa, bere per farsi coraggio o per dimenticare è un'altra.
Rischi di cercare di risolvere un problema creandoti un problema ancor più grande.

So di non aver le competenze nè i meriti per dispensar consigli, però ho una cugina che è bulimica e ha iniziato a bere così, come fai tu. Ora è alcolizzata e bulimica e non riesce ad uscirne.

lunatica ha scritto:
Io sto cercando di farmi forza,ogni giorno.Dallo psicoterapeuta ci sono stata,ma dopo qualche seduta mi sono scoraggiata,ho pensato che stavo solo sprecando il mio tempo.Forse dovrei provare da qualcun altro.
Un bacione e grazie per l'incoraggiamento.Non mollare neanche tu.

ciao luna,

che mi sembra più carino di lunatica (;-)).

Sempre di fretta, ti scrivo soltanto di provare a insistere con la psicoterapia, magari provando a cambiare terapeuta o tipo di psicoterapia e tenendo presente che i primi tempi (a volte i primi mesi) di psicoterapia spesso sono un po' duri, perchè ti tirano fuori cose, che magari uno preferirebbe lasciar perdere.

I primi mesi per me è stata parecchio dura, spessissimo tornavo a casa messa molto peggio di quando ero partita, con tanto di pianti e lacrime etc. etc.. Però avevo la convinzione, che in qualche modo mi serviva e la fortuna di aver trovato una persona con cui mi trovo bene.
Pensavo che se fosse stato un percorso facile, sarebbe stato un percorso inutile, e quindi ho insistito...il mio ragazzo mi faceva notare i miei miglioramenti che all'inizio non notavo, e poi, finalmente, ha smesso di essere così dura ed è diventato un supporto anche nel breve termine.

Insomma, insisti e piuttosto parla delle tue perplessità e dei tuoi dubbi con lo psicoterapeuta: la psicoterapia è un percorso a due, e ogni terapeuta si dovrebbe adattare al paziente, nel metodo e nei tempi, ma il paziente deve parlare chiaramente...non sono indovini!!!

Ciao e in bocca al lupo

Ale

anthea ha scritto:vorrei dirti che non devi mollare e andare da un professionista serio.
Io vado sia in psichiatria universitaria per le medicine e da un anno sto andando anche da uno psicologo.
Penso di averne tratto notevole giovamento.

Ho notato una cosa nel tuo primo intervento: hai scritto che bevi per farti forza, ma hai precisato che non sei un'alcolizzata.
Ma se l'hai scritto vuol dire che non ne sei proprio tanto sicura. Probabilmente non lo sei ancora. Ma stai attenta perchè bere un bicchiere perchè ti piace il vino è una cosa, bere per farsi coraggio o per dimenticare è un'altra.
Rischi di cercare di risolvere un problema creandoti un problema ancor più grande.

So di non aver le competenze nè i meriti per dispensar consigli, però ho una cugina che è bulimica e ha iniziato a bere così, come fai tu. Ora è alcolizzata e bulimica e non riesce ad uscirne.

Probabilmente il mio approccio con l'alcol è sbagliato(il farlo per disinibirmi o per affrontare una serata potenzialmente ansiogena),ma credo di avere la situazione sotto controllo,perchè non vado oltre un paio di birrette durante la settimana o due bicchieri di vino molto di rado.Comunque sono d'accordo,non devo sottovalutare il rischio che potrei aumentare le dosi con il passare del tempo.
Sei una persona molto intuitiva,sensibile e i tuoi consigli sono davvero preziosi per me.

merla ha scritto:

lunatica ha scritto:
Io sto cercando di farmi forza,ogni giorno.Dallo psicoterapeuta ci sono stata,ma dopo qualche seduta mi sono scoraggiata,ho pensato che stavo solo sprecando il mio tempo.Forse dovrei provare da qualcun altro.
Un bacione e grazie per l'incoraggiamento.Non mollare neanche tu.

Sempre di fretta, ti scrivo soltanto di provare a insistere con la psicoterapia, magari provando a cambiare terapeuta o tipo di psicoterapia e tenendo presente che i primi tempi (a volte i primi mesi) di psicoterapia spesso sono un po' duri, perchè ti tirano fuori cose, che magari uno preferirebbe lasciar perdere.



Ale

Ok,proverò a cambiare psicoterapeuta.Mi piacerebbe anche fare teatroterapia,perchè recitare mi affascina e soprattutto perchè potrebbe essere utile per superare certe inibizioni.

Indubbiamente il fare teatro è una cosa realizzante.
Il bere, come il fumo e la droga, sono insidiosi. All'inizio sembrano tirarci un po' su.
Io mangio dolci in continuazione ed ho un bel tasso di colesterolo (321 secondo le utlime analisi un po' datate). Anche la glicemia era 108 (su 110).
In effetti è un piccolo suicidio (o peggio, rimanere paralizzato dopo l'ictus).
Ogni vizio nasce con un inizio innocente e ben controllabile: il guaio è che il vero inizio della fine non è percepibile se non quando è troppo tardi.
La cura della depressione dovrebbe recepire anche l'istanza di aiuto, domanda che include le dipendenze o le fobie sociali. Per questo lo psicoterapeuta dev'essere una persona che a noi va. Andare da uno psichiatra (o una psichiatra) per la cura farmacologica e da un (o una) psicologa per parlare e per andare avnti nel proprio percrso personale, va bene.
Ma se non ti attizza, se non avverti a pelle una sorta di comprensione, di comunicatività entro tre sedute devi cambiare. Poi dovrai restarci un paio d'anni per percepire un cambiamento.

Dall'altro ieri bevo solo una birra a bassa gradazione alcolica al giorno dopo cena non sento per niente la mancanza di quel poco di alcol in più che spesso mi concedevo.E ho ripreso pure a fare un paio d'ore di ginnastica alla settimana.Spero anche di riuscire a ridurre il numero di sigarette,visto che sono arrivata a un pacchetto al giorno.
Ragazzi,mi sto impegnando sul serio a superare tutte le mie "debolezze".E voi mi avete spronata tanto con le vostre parole e i vostri consigli.
Stef,ho già annotato il numero di telefono di una psicoterapeuta che mi ha consigliato una mia parente.Speriamo che con questa si crei una certa sintonia che mi spinga a continuare.So che il percorso sarà lungo,difficile,che ci saranno dei momenti in cui vorrò mollare,ma stavolta proverò ad essere costante,a non demoralizzarmi.
Fortunatamente ho una bella persona accanto,il mio ragazzo,non sono del tutto da sola.Ma non mi basta,a poco a poco voglio riprendere a frequentare anche altre persone,ad uscire la sera,insomma,ad essere meno nevrotica:)
Un bacione

Stef ha scritto:Indubbiamente il fare teatro è una cosa realizzante.
Il bere, come il fumo e la droga, sono insidiosi. All'inizio sembrano tirarci un po' su.
Io mangio dolci in continuazione ed ho un bel tasso di colesterolo (321 secondo le utlime analisi un po' datate). Anche la glicemia era 108 (su 110).
In effetti è un piccolo suicidio (o peggio, rimanere paralizzato dopo l'ictus).
Ogni vizio nasce con un inizio innocente e ben controllabile: il guaio è che il vero inizio della fine non è percepibile se non quando è troppo tardi.
La cura della depressione dovrebbe recepire anche l'istanza di aiuto, domanda che include le dipendenze o le fobie sociali. Per questo lo psicoterapeuta dev'essere una persona che a noi va. Andare da uno psichiatra (o una psichiatra) per la cura farmacologica e da un (o una) psicologa per parlare e per andare avnti nel proprio percrso personale, va bene.
Ma se non ti attizza, se non avverti a pelle una sorta di comprensione, di comunicatività entro tre sedute devi cambiare. Poi dovrai restarci un paio d'anni per percepire un cambiamento.