Odio il sabato sera...

Mi sento morire, sono qui da sola, mi sento senza speranza... Come se tutto non dovesse cambiare in meglio, ma solo peggiorare.. Mi pare di vivere una agonia..

gabriella_mi ha scritto:Mi sento morire, sono qui da sola, mi sento senza speranza... Come se tutto non dovesse cambiare in meglio, ma solo peggiorare.. Mi pare di vivere una agonia..

ciao, spiegati meglio

e descriviti anche un po...

tutto cambia, il tempo passa e io (nonostante mi dia da fare) resto sempre ferma allo stesso punto.
A questo punto a che serve reagire? a che serve cambiare?

ciao, spiegati meglio

e descriviti anche un po...[/quote]

gabriella_mi ha scritto:tutto cambia, il tempo passa e io (nonostante mi dia da fare) resto sempre ferma allo stesso punto.
A questo punto a che serve reagire? a che serve cambiare?

ciao, spiegati meglio

e descriviti anche un po...

[/quote]

ma quanti anni hai? come mai non ti piace la vita?

Il sabato sera viene preso troppo spesso come una vetrina, una passerella, lo si carica di chissà quali aspettative, andrebbe preso come un giorno normale.

Grazie per la tua risposta.... la tua frase me la sono ripetuta spesso... E ora non sto più così male!!! E in effetti è proprio vero!!!

la società in cui viviamo non fa che danneggiarci e in più ci fa credere che siamo noi i pazzi, i malati, gli imperfetti, gli anormali.

Questo sentirsi, quasi obbligati, a fare qualcosa il sabato sera perchè altrimenti non ci si sente uguali a quel branco di pecore robotizzata..
Anche io in adolescenza mi sono sentita così e poi mi sn chiesta..ma perchè mai? Sono diversa e mi va di esserlo..

Io il sabato sera me ne starei volentieri a letto a guardare la tv, soprattutto in inverno.. Mi annoia andare in giro e trovare affollamento ovunque.

Io credo, almeno per come io ho vissuto (da forse con problemi di depressione in gioventù, ora sono vecchio), che la questione sia un attimo più complessa.
Da un lato c'è la società depressiva e fortemente competitiva che ci succhia energia, con il ricevere messaggi condizionati, sullo stesso livello, rendendoci tutti bisognosi, con desideri diretti dall'alto, dall'industria, dal Sistema (i robotizzati sopra detti) ma dall'altro c'è la storia personale, l'ambiente, la famiglia, le esperienze vissute... infine c'èo ci può essere una predisposizione nel senso genetico, dalla nascita, di natura patologica.
Io da giovane avevo questa sensazione, emozione come Gabriella, e quindi non potevo passare n sabato in casa o con amici che non andavano a ballare. Poi venne uno strano periodo in cui mi accaddero tutte cose stressanti (tra cui la morte di un amico) tutte insieme, e allora scattò qualcosa in me. Entrai in uno stato di lucidità, di pace, vedevo tutto chiaro, capivo cose mai capite prima, a tutti i livelli. Stavo bene se stavo da solo in casa il sabato sera. Ma cosa era successo realmente dentro di me? Quale era la vera causa? Non l'ho mai saputo. Ecco perché non posso nemmeno dare un mezzo consiglio, nulla. Nessuna opinione.
Mi dispiace.