Vi saluto

frutta ha scritto:mmm non fare il dispettoso, te lo dico da maestra.

quoto frutta. ciao, frutta: sei insegnante?

sì Cantarel, immagino non sia il massimo per i miei bambini ma la scuola ha sempre bisogno di rattoppi come me

frutta ha scritto:sì Cantarel, immagino non sia il massimo per i miei bambini ma la scuola ha sempre bisogno di rattoppi come me

mah, frutta, io forse diffiderei di chi non ha mai corso il rischio di sottostimarsi un pochino (senza esagerare). se in una riga di presentazione proponi questo genere di dubbi, io tendo ad immaginarti scrupolosa.

i bambini dovrebbero star lontani dalle persone depresse. Specialmente se non si tratta dei loro genitori. Io non so come altro fare a mantenermi, ho anche messo degli annunci per fare pulizie ma evidentemente il mercato è saturo.

frutta ha scritto:i bambini dovrebbero star lontani dalle persone depresse. Specialmente se non si tratta dei loro genitori.

dici? ma allora forse i bambini dovrebbero crescere su un atollo, circondati da verdi palmizi...



da una frase del genere potrebbe anche sortire una discussione interessante. secondo me ad esempio, in linea generale l'ideale pedagogico potrebbe anche essere quello di esporre i bambini a un fenomeno così diffuso e così umano non appena li si ritiene in grado di figurarsi in qualche modo degli stati d'animo complicati, e di farli familiarizzare con la fragilità degli altri. altrimenti quando cominciano a crescere ed entrano in contatto con il fenomeno, saranno predisposti a liquidarlo con una etichetta, che non li aiuterà a gestire né la propria depressione né quella di chi gli sta intorno.

No scusami Cantarel, mi sono espressa male. Non devono essere loro a stare alla larga da noi ma viceversa. Io la mia depressione la vivo anche con tanta rabbia e insofferenza ed è impossibile insegnare in questa maniera perchè posso trasmettere loro tantissimi contenuti ma la passione e l'entusiasmo se lo devono andare a cercare da qualche altra parte. Poi per quanto riguarda la sensibilizzazione verso il "diverso" purtroppo o per fortuna ci sono già abbastanza casi di disabili nelle scuole che offrono spunti di riflessione in tenera età.

Secondo me frutta i bambini come gli animali possono essere di molto aiuto alle persone depresse, l'importante e non scaricare su di loro i nostri problemi o stati d'animo
Anzi al contrario cercare di attingere da loro, attingere la loro spensieratezza e voglia di giocare
A me piace ogni tanto andare al parco e vedere bambini con un gelato, un giocattolo, una giostrina e vederli felici, mi crea un certa gioia interiore
Poi tra i banchi di scuola non so come possa essere e non mi pronuncio

Ricordo, Roberto, di aver letto che scrivevi queste cose anche in un altro post. Ma io, aldilà dei banchi di scuola, non sopporto la gente spensierata, sia che abbia 5 mesi sia che abbia 87 anni. In particolare i bambini aumentano il mio disagio perchè rimandano al mio fallimento anche biologico di donna. Sono cattiverie, lo so, cerco di giustificarmi con un periodo che spero sia di transizione ma qui intanto gli anni passano...

Capisco frutta la stessa cosa capita anche a me, quando vado un po ingiro la sera in bici e vedo tanta gente seduta fuori dai bar a divertirsi, ridere e scherzare, miei colleghi di lavoro, della mia età che mi raccontano come hanno passato la domenica al mare con moglie e figli
Tante volte queste cose sono un dito nella piaga
Ma tante volte guardare bambini che giocano, ti distolgono da tanti pensieri

frutta ha scritto:Ricordo, Roberto, di aver letto che scrivevi queste cose anche in un altro post. Ma io, aldilà dei banchi di scuola, non sopporto la gente spensierata, sia che abbia 5 mesi sia che abbia 87 anni. In particolare i bambini aumentano il mio disagio perchè rimandano al mio fallimento anche biologico di donna. Sono cattiverie, lo so, cerco di giustificarmi con un periodo che spero sia di transizione ma qui intanto gli anni passano...

sono concorde in tutto