A proposito della solitudine

Parlando con un'altro utente del forum mi era venuta un'idea! Dato che molti di noi lamentano solitudine e mancanza di sostegno, che spesso ci impedisce di svolgere anche attività basilari e di avviare una "ripresa", avevo pensato di aprire un topic dove ognuno di noi è libero di appuntare i propri auspici, desideri o impegni futuri che vorrebbe prendere.
L'utilità secondo me starebbe nel confronto reciproco che è possibile trovare sul forum: ad esempio, da molto tempo rimando e rimando varie attività che potrei provare, come prendere lezioni di chitarra o ricominciare a giocare a calcio, intervenendo sul forum prenderei un "impegno" verso gli altri utenti che mi leggono, trovando così una motivazione che può essere d'aiuto!
Senza contare che ognuno è poi libero di rendere conto della propria esperienza, dire se ha funzionato, se non ha funzionato, perché e volendo scambiarsi consigli, ascoltare opinioni e punti di vista diversi dal proprio che possono indirizzarci verso una maggiore consapevolezza di noi stessi e di ciò che vogliamo.

La butto lì! Se qualcuno volesse partecipare a questa sorta di gioco è libero di scrivere sul topic, mi rimetto all'opinione dei moderatori nel caso l'idea dovesse violare una qualsiasi delle regole del forum o dovesse sembrare inadeguata allo scopo dello stesso.

Voi che ne dite?

Non credo violi nulla.

Mi chiedo se magari non sia più adatto creare un post contenitore (quelli con il titolo tutto in maiuscole) se non addirittura una sezione del forum apposita.
Che ne pensate?

merla ha scritto:Non credo violi nulla.

Mi chiedo se magari non sia più adatto creare un post contenitore (quelli con il titolo tutto in maiuscole) se non addirittura una sezione del forum apposita.
Che ne pensate?

You read my mind

jeanluc ha scritto: ........

Ne ho bisogno,
quindi inizio io.

Oggi ritorno nel passato; ritornerò indietro nel tempo, per poche ore ritornerò quello che ero una volta, la persona che è morta per farmi vivere.
Sarò con persone che mi tratteranno per come ero, mi giudicheranno per come ero, avranno dei pregiudizi su di me,
entrerò in un mondo che ho ucciso e che non è più reale.
Mi dico allora: ricordati che quello che succederà non sarà reale, non sei tu quello a cui parlano, loro pensano di parlare con un'altra persona,
che purtroppo non c'è più.
Indossa una maschera, non lasciarti ingannare dall'atteggiamento di quei pochi: essi non fanno più parte del tuo momdo,
non possono costituire la tua realtà, non devi adattarti alla nuova situazione, ai pensieri e al tipo di considerazione che ti verrà rivolto.
Tu sei tu, ora adesso, e non sei quello che gli altri vorrebbero che fossi.
Tu puoi indossare una maschera; indossala.
Questa preserverà la tua persona, non diventerai quello che essi vogliono, in nessun modo interferirare con le loro vite,
non farai loro del bene, non farai loro del male.
Cosa ti aspetti, cosa vuoi da loro?
Vuoi solo essere te stesso
Si giusto, ma perchè per essere te stesso devi vederti con loro? le due cose non sono correlate, ti ho chiesto cosa vuoi da loro, essere te stesso non centra con loro, è una cosa che non dipende da loro.
Ripeto:
Cosa vuoi da loro?
Che so, non so.. conoscere nuove persone, come se non li avessi mai conosciuti, come se fosse la prima volta che li incontrassi,
così che per me non possano che costituire più un ricordo, ma una cosa viva e presente, sulla quale forse costruire qualcosa;
ma non voglio costruire qualcosa, voglio solo vivere l'attimo, prenderlo per quello che sarà e viverlo per come sono.
Davvero lo vuoi?
si
E cosa succederà se entrerai nel passato, se non riuscirai a uscire da quel mondo, se ti sentirai imprigionato?
Ripeterai tre volte: chiamami, chiamami, chiamami
A proposito, sei sicuro di sapere cosa sei?
Sono, l'azione, sono un essere vivente umano che vive e per il quale ogni esperienza è un esperienza nuova, che va valutata nuovamente,
che viene vissuta e interpretata e affrontata secondo i miei piaceri e i miei interessi. Già so quello che chiederai, ma a questo punto non lo chiederai più..
quali sono... sono quelli che mi fanno vivere, che mi fanno, ancora prima che sentire, essere vivo. Risposta tautologica dirai tu;
ebbene tautologica sia, tu non me l'hai chiesto e quindi neanche a dire il vero ti ho risposto. Ho risposto a me stesso per vivere, e non
si vive dando risposte che non fanno vivere.
Ok, rileggilo più volte, stai tranquillo e divertiti mi raccomando. E ricordati

chiamami, chiamami, chiamami


(Ps: le virgole è come se non ci fossero)

Buona idea Jeanluc! e concordo con Merla per la creazione di un'apposita sezione del Forum in off topic.Certo senza avere troppe aspettative perchè l'assunzione virtuale di un impegno di fronte a noi del forum non può e non potrebbe essere garanzia che l'impegno venga decisamente assolto però potrebbe essere occasione per sentirci,per vedere gli effetti della nostra decisione e fornirci qualche stimolo in più una sorta di auto mutuo aiuto sul web.....

vediamo anche l'opinione dell'altra testa di cerbero.

nel caso la sezione del forum come la chiamiamo?

merla ha scritto:vediamo anche l'opinione dell'altra testa di cerbero.

nel caso la sezione del forum come la chiamiamo?

non ho nulla da eccepire. sul titolo non mi esprimerei, ma se vogliamo provare a impostare un forum indipendente dalle altre due sezioni esistenti sarebbe forse meglio una definizione che renda l'idea dei contenuti, e magari con un thread informativo, chiuso e stabilmente in prima posizione fra gli argomenti, che ne descriva lo scopo per i nuovi utenti.

canterel II ha scritto:
non ho nulla da eccepire. sul titolo non mi esprimerei, ma se vogliamo provare a impostare un forum indipendente dalle altre due sezioni esistenti sarebbe forse meglio una definizione che renda l'idea dei contenuti, e magari con un thread informativo, chiuso e stabilmente in prima posizione fra gli argomenti, che ne descriva lo scopo per i nuovi utenti.

totalmente d'accordo

Io ho bisogno che qualcuno capisca che la mia mente non sarà mai alla sua altezza né i muscoli del mio corpo. Ma il mio cuore lo sarebbe.

Howl ha scritto:

Ne ho bisogno,
quindi inizio io.

....

Raga, è andata proprio come immaginavo, anzi i miei pregiudizi erano anche troppo sopravvalutanti!!
cazzo pensavano che fossi ancora un tonto..
C'è una cosa che non mi è piaciuta di come mi sono comportato; qualcuno se ne usciva con
frasi del tipo: io sono felice qua, sono felice la, come per far vedere di aver raggiunto qualcosa....
Le cose che si dicono.. tipo quello che studio mi piace perchè.. ma detto come per autoconvincersi...
Bé io queste cose ho smesso da tempo di dirmele, però forse quando sono con gli altri dovrei dirle
perchè così mi pongo in prima persona, non saprei..
Comunque serata abbastanza piatta, la mia vecchia amica a quanto ho capito voleva farmi mettere
con una del gruppo (ma manco morto....), quella che ha organizzato la cena a casa sua,
ma come può pensare che io possa avere la minima volontà di stare con una persona così??

W la libertà

.

Misia ha scritto:
Ho bisogno di qualcuno nel mondo reale che mi accetti e accetti di aiutarmi.

se tu trovassi una persona affezionata e disposta ad aiutarti, sapresti farle capire attraverso quali azioni potrebbe dare sostanza alla sua disponibilità?
accettare, aiutare: sono concetti in sé precisi, ma che possono essere associati a situazioni ed azioni molto diverse. quando ci sentiamo in una condizione di bisogno forse ci è utile riflettere preventivamente sull'orgine e i caratteri specifici di questo bisogno, per evitare il rischio di formulare richieste corredate da un numero insufficiente di elementi. potremmo scoprire di aver chiesto qualcosa che, nel momento in cui ci viene offerta, si rivela poco pertinente con la radice reale del nostro bisogno.

io sento che avrei bisogno anche di una donna. Bisogno di coccole, tenerezze, fisicità condivisa. Mi sento invisibile da quel punto di vista

.

Vedo che aver bisogno di una persona accanto è desiderio piuttosto comune, però credo che il punto sia un altro.
Per quale motivo abbiamo bisogno di qualcuno?
Non voglio entrare in merito di esperienze che non conosco, per cui farò una sincera analisi delle mie esperienze, siete liberi di rispecchiarvici o meno.

Essendo sempre stato timido, bruttino e piuttosto impacciato, sono cresciuto nell'insicurezza e nel timore dei rapporti interpersonali: ho sempre avuto paura che le persone, e questo vale tanto per le ragazze quanto per i ragazzi, mi ritenessero sgradevole, fastidioso, insomma, ho sempre temuto di non piacere.
È pacifico quindi, che alla prima occasione di avere un po' di intimità con una ragazza, mi sia buttato a capofitto nella relazione in questione, cercando così di appagare e colmare le mie lacune. Quello che credo di aver capito dalla mia esperienza, è che questo tipo di relazioni sono "malate" fin dall'inizio: è solo una cura dei sintomi, non ci si sente più soli, si ha accanto una persona che ci vuole bene (che ci ama, i più cinici mi perdonino l'abuso di questo termine), e si finisce per dimenticarsi che i problemi sono ancora lì. Inevitabile poi che quando una storia finisce si soffre ancora di più, perché spesso e volentieri si crea un legame la cui morbosità va ben oltre i limiti del tollerabile.
Insomma, la morale di questa favoletta è che le persone non sono farmaci, e che prima di intraprendere una relazione seria a parer mio bisogna trovare un equilibrio autonomo, che prescinda dalla presenza di altri. Il che non deve essere inteso come mistica solitudine, ma semplicemente come "riuscire a vivere bene e con soddisfazione anche senza una relazione".
Il che può apparire difficile, e probabilmente lo è, ma credo che sia una soluzione di gran lunga più terapeutica. È solo un'altra dipendenza da vincere per diventare padroni della propria vita, e farne quello che vogliamo.
La mia conclusione è questa, mi rendo conto che si tratta però di un campo piuttosto soggettivo.

Misia ha scritto:Hai ragione Cantarel.
Perché io sono la prima a non sapermi aiutare.
In realtà ho bisogno di una persona ben precisa.
Quella che mi ha abbandonata dopo che mi ha vista star male.
E avrei bisogno di poter dire che sto male liberamente, e non solo su questo forum.
Ma la gente ride.
Entravo in ufficio senza neanche più la forza di sorridere.
Salutavo sempre tutti, ma loro ridevano e sentivo le loro battute sul fatto che il mio era un saluto "depresso".
Non davo mai fastidio a nessuno. Non criticavo mai gli altri, ne' mai ho parlato di me, della mia situazione nessuno sa nulla.
Facevo finta di niente, poi tornavo a casa a piangevo.
La gente ride di qualcosa che per noi é l'inferno.
Adesso li saluto e sorrido, rido alle loro battute.
Poi ogni tanto vado nel bagno dove loro non mi vedono e ho i miei 5 minuti di libertà, di poter piangere di nascosto.
Ecco di cosa avrei bisogno.
Della persona che mi ha abbandonata e di non essere derisa perché ho la disperazione addosso.
Di sicuro non mi guarirebbe ma mi darebbe un po' d'aria in più.

Ti capisco Misia, ma devi pensare che non sono tutte persone (come lo sei tu) quelle che respirano.

Domanda per le donne:
oggi ho visto in aula studio una ragazza che mi piaceva un sacco...
ero seduto al suo tavolo, era con un'amica e ogni tanto mi sorrideva.
Ora io mi mangio le mani, ma che avrei dovuto fare??
cioè sono situazioni difficili..... spero di rivederla
Fosse stato per me, ci avrei provato nettamente ma non era sola e non volevo commettere errori

Quanto rosico dentro