AMORE??
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laura15
PapaveroRosso
6 partecipanti
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AMORE??
Mi manca l'amore?? , l'amore è necessario?;
Mi è stato detto " ti manca un incentivo per cambiare" ... " ti innamorerai ..."
Ma perchè dovrei?
Ci ho provato ... ma non credo di essere capace! .. e poi non mi va di cambiare per un uomo !!
Mi è stato detto " ti manca un incentivo per cambiare" ... " ti innamorerai ..."
Ma perchè dovrei?
Ci ho provato ... ma non credo di essere capace! .. e poi non mi va di cambiare per un uomo !!
PapaveroRosso- Numero di messaggi : 112
Data d'iscrizione : 18.08.12
Età : 32
Re: AMORE??
Triste pagliaccio ha scritto:Mi manca l'amore?? , l'amore è necessario?;
Mi è stato detto " ti manca un incentivo per cambiare" ... " ti innamorerai ..."
Ma perchè dovrei?
Ci ho provato ... ma non credo di essere capace! .. e poi non mi va di cambiare per un uomo !!
Molto semplicistica come frase, non credo te l'abbia detta la psicologa..vero???
Comunque non ti devi forzare XD ahah!! averrà tutto naturalmente.
perchè dovresti? infatti non è che lo devi fare per gli altri!!!!, lo farai quando lo riterrai oppurtuno!
cambiare, per un uomo? mah ci sono vari tipi di amore, se prima impari ad amare te stessa ed impari a stare bene anche da sola, Non ti capiterà di cambiare per un uomo, ma diciamo nei primi amori capita un pò a tutti di cambiare per l'altro...è quasi normale, poi più si cresce e più ci si matura si diventa più individualisti, e quell'errore nn si fà più tranquilla!!!
Re: AMORE??
Certo, come ha detto Laura non ti "devi" innamorare, ed io aggiungo: non è nemmeno detto che debba capitare.
L'innamoramento, se capita, potrebbe anche giovare, ma poi potrebbe anche far cadere o ricadere in una depressione per esempio qualora si venga lasciati. Alberoni dice "l'innamoramento ci si impone" e non "ci si impone di innamorarsi".
L'innamoramento, se capita, potrebbe anche giovare, ma poi potrebbe anche far cadere o ricadere in una depressione per esempio qualora si venga lasciati. Alberoni dice "l'innamoramento ci si impone" e non "ci si impone di innamorarsi".
Stef- Numero di messaggi : 1033
Data d'iscrizione : 13.01.08
Età : 70
Località : Napoli
Re: AMORE??
Non sono un mostro di lucidità in qusto momento, ma non l' ho capita.Stef ha scritto:Alberoni dice "l'innamoramento ci si impone" e non "ci si impone di innamorarsi".
Poi, alberoni a me sa di frikkettone poco professionale, boh..
crisalide- Numero di messaggi : 47
Data d'iscrizione : 24.07.12
Re: AMORE??
crisalide ha scritto:Non sono un mostro di lucidità in qusto momento, ma non l' ho capita.Stef ha scritto:Alberoni dice "l'innamoramento ci si impone" e non "ci si impone di innamorarsi".
Poi, alberoni a me sa di frikkettone poco professionale, boh..
Credo voglia dire: non te lo devi andare a cercare, e non ti ci devi impegnare più di tanto!!! dovrebbe avvenire tutto spontaneamente.....è il sentimento che ti acchiappa e ti trascina.
Re: AMORE??
direi che
nel primo caso "ci si impone" è costruito con il "si" riflessivo. Nel secondo, con il "si" impersonale ( o forse il "si" passivante).
quindi:
l'innamoramento ci si impone = l'innamoramento impone se stesso (si riflessivo) a noi.
ci si impone di innamorarsi = qualcuno (si impersonale, soggetto indefinito) impone a noi che ci innamoriamo.
oppure
ci si impone di innamorarsi = è imposto (si passivante, sottinteso: "da qualcuno") a noi che ci innamoriamo.
edit:
a pensarci meglio, direi che
"ci si impone" è costruito con il si riflessivo nella prima frase, con il si impersonale nella seconda,e cambia anche la funzione dell'altro pronome
ci, che nella prima frase è solo complemento di termine, mentre nella seconda assume funzione a sua volta riflessiva rispetto al verbo
quindi:
1) l'innamoramento ci si impone = l'innamoramento impone se stesso (si riflessivo) a noi (ci = complemento di termine).
2) ci si impone di innamorarsi = noi (soggetto indefinito rappresentato dal si impersonale, che coincide con il termine dell'azione "ci" e per questo può essere rappresentato in parafrasi da una prima persona plurale) imponiamo di innamorarsi a noi stessi (ci = riflessivo indiretto con funzione di complemento di termine).
nel primo caso "ci si impone" è costruito con il "si" riflessivo. Nel secondo, con il "si" impersonale ( o forse il "si" passivante).
quindi:
l'innamoramento ci si impone = l'innamoramento impone se stesso (si riflessivo) a noi.
ci si impone di innamorarsi = qualcuno (si impersonale, soggetto indefinito) impone a noi che ci innamoriamo.
oppure
ci si impone di innamorarsi = è imposto (si passivante, sottinteso: "da qualcuno") a noi che ci innamoriamo.
edit:
a pensarci meglio, direi che
"ci si impone" è costruito con il si riflessivo nella prima frase, con il si impersonale nella seconda,e cambia anche la funzione dell'altro pronome
ci, che nella prima frase è solo complemento di termine, mentre nella seconda assume funzione a sua volta riflessiva rispetto al verbo
quindi:
1) l'innamoramento ci si impone = l'innamoramento impone se stesso (si riflessivo) a noi (ci = complemento di termine).
2) ci si impone di innamorarsi = noi (soggetto indefinito rappresentato dal si impersonale, che coincide con il termine dell'azione "ci" e per questo può essere rappresentato in parafrasi da una prima persona plurale) imponiamo di innamorarsi a noi stessi (ci = riflessivo indiretto con funzione di complemento di termine).
Re: AMORE??
non è così scontato innamorarsi, io mi sono innamorata due volte in vita mia, aspetta la tua anima gemella, prima o poi arriverà. non centra col fatto che sei depressa il fatto di non innamorarti. mia sorella si è innamorata solo una volta del suo attuale fidanzato all'età di 38 anni...e ti assicuro che è una bella ragazza e di pretendenti e ragazzi ne ha avuti
natalia80- Numero di messaggi : 59
Data d'iscrizione : 27.08.12
Re: AMORE??
Laura e Canterel sembra abbiano fatto due post diversi, ma, miracolo... hanno centrato tutti e due la cosa che volevo dire!
Non si può consentire A NESSUNO di dire che ci dobbiamo innamorare perché è un'emerita stupidaggine. Anzi, sono convinto che se uno cerca affannosamente rischia di non stringere nulla e di rimanere con un pugno di mosche. Ma bisogna (questo sì, farlo, sforzarsi un pochettino) allargare il ventaglio di possibilità facendo cose del tipo frequentare, iscriversi, andare... a ciò che si pone davanti a noi nella vita, oppure a ciò che ci piace, che ci fa sentire bene, che si sente funzioni per noi e roba simile. Il discorso è infinito e molto soggettivo. Nella mia vita sono stato in gruppi di amici (all'epoca comitive) dove stavo molto bene e dove stringevo anche amicizie in particolare con uno o più del gruppo (sia uomini che donne). Sono stato in un movimento religioso ma non tanto chiesistico (ora non mi sto a dilungare), sono stato in un gruppo di Dinamica Mentale dove puoi anche limitarti a fare un "seminar" (un corso di tre giorni, tipo training autogeno). Poi ho fatto Tai-Chi Chuan un anno, e anche lì siamo diventati amici. Poco importa se poi nella vita le strade si dividono, so solo che sono state esperienze che non vorrei perdere mai (cioè, se tornassi indietro le rifarei). Conosco amiche che con il ballo si sono realizzate, non nel senso totale o estremista, ma di passione (che però non è tutta la loro vita - gente che ha buoni amici e attività al di fuori). Però anche l'arte marziale (il Karatè) che praticai per diversi mesi, mi fece molto bene in un periodo, anche se le amicizie non andavano "fuori" la palestra. Questo tipo di cose (palestra, ma anche quelle di prima) vanno bene se non si sta in una fase di depressione forte. Anche con un naturopata molto bravo che faceva messaggi particolari, tipo, sai energia, insomma quella roba là, per me fu la fine del mondo!
La questione di come si sta in quel periodo è abbastanza importante, ma solo ai fini dello "sforzarsi - forzarsi" (o meno). Voglio dire che in qualsiasi modo si fa, in qualsiasi stato si sta, va sempre bene. Non bisogna avvilirsi se si scopre che non serve a niente, perché in certi stadi della depressione è normale, e di questo bisogna esserne coscienti. Sarà molto utile in un altro periodo, perché si potrà entrare lì dove già si ha una conoscenza per un appoggio morale o pratico. Persino andare nel gruppo di auto aiuto della Fondazione IDEA della mia città (associazione per i disturbi depressivi) è stata un'esperienza utile e bella, anche dopo passata la depressione.
Non si può consentire A NESSUNO di dire che ci dobbiamo innamorare perché è un'emerita stupidaggine. Anzi, sono convinto che se uno cerca affannosamente rischia di non stringere nulla e di rimanere con un pugno di mosche. Ma bisogna (questo sì, farlo, sforzarsi un pochettino) allargare il ventaglio di possibilità facendo cose del tipo frequentare, iscriversi, andare... a ciò che si pone davanti a noi nella vita, oppure a ciò che ci piace, che ci fa sentire bene, che si sente funzioni per noi e roba simile. Il discorso è infinito e molto soggettivo. Nella mia vita sono stato in gruppi di amici (all'epoca comitive) dove stavo molto bene e dove stringevo anche amicizie in particolare con uno o più del gruppo (sia uomini che donne). Sono stato in un movimento religioso ma non tanto chiesistico (ora non mi sto a dilungare), sono stato in un gruppo di Dinamica Mentale dove puoi anche limitarti a fare un "seminar" (un corso di tre giorni, tipo training autogeno). Poi ho fatto Tai-Chi Chuan un anno, e anche lì siamo diventati amici. Poco importa se poi nella vita le strade si dividono, so solo che sono state esperienze che non vorrei perdere mai (cioè, se tornassi indietro le rifarei). Conosco amiche che con il ballo si sono realizzate, non nel senso totale o estremista, ma di passione (che però non è tutta la loro vita - gente che ha buoni amici e attività al di fuori). Però anche l'arte marziale (il Karatè) che praticai per diversi mesi, mi fece molto bene in un periodo, anche se le amicizie non andavano "fuori" la palestra. Questo tipo di cose (palestra, ma anche quelle di prima) vanno bene se non si sta in una fase di depressione forte. Anche con un naturopata molto bravo che faceva messaggi particolari, tipo, sai energia, insomma quella roba là, per me fu la fine del mondo!
La questione di come si sta in quel periodo è abbastanza importante, ma solo ai fini dello "sforzarsi - forzarsi" (o meno). Voglio dire che in qualsiasi modo si fa, in qualsiasi stato si sta, va sempre bene. Non bisogna avvilirsi se si scopre che non serve a niente, perché in certi stadi della depressione è normale, e di questo bisogna esserne coscienti. Sarà molto utile in un altro periodo, perché si potrà entrare lì dove già si ha una conoscenza per un appoggio morale o pratico. Persino andare nel gruppo di auto aiuto della Fondazione IDEA della mia città (associazione per i disturbi depressivi) è stata un'esperienza utile e bella, anche dopo passata la depressione.
Stef- Numero di messaggi : 1033
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