..Il compleanno: riflessioni sulla sua metaforica amarezza..

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Messaggio  Anima in pen...ombra Mar Lug 03, 2012 9:37 am

…Come adesso ogni anno, qualche giorno prima del mio compleanno,
inizio a buttarmi particolarmente giù…
Infantilmente ho ancora l’idea che esso per essere tale
debba essere in qualche modo una “giornata speciale”,
o che comunque debba essere celebrato in modo particolare e diverso da tutti gli altri giorni…
Arriva quindi ogni volta il triste momento di stabilire come festeggiare:
cosa fare, quando, e soprattutto con chi…
E’ proprio quest’ultima la nota dolente
(con la compagnia giusta, i primi due punti sarebbero irrilevanti penso:
con amici che si possano in qualche modo definire tali,
si potrebbe festeggiare pure facendo una normale merenda alle 4 del pomeriggio
e convincersi di aver fatto il party più divertente e sereno del mondo..!):
chi invitare..?
Solo i pochi amici “più stretti”, i semplici conoscenti, oppure entrambi?
Se tutte e tre le alternative in passato si sono rivelate in qualche modo riduttive e tristi
(non so nel vostro caso, ma nel mio, stereotipatamente,
i più intimi sono personaggi parecchio “particolari” ai quali sai di poter raccontare tutto con fiducia
ma coi quali raramente ti diverti spassionatamente e fai due risate,
mentre gli altri sono per lo più persone “sempliciotte” con le quali ti distrai superficialmente
ma sai che non avrà né senso né valore fare confidenze:
inutile dire che purtroppo non basta mettere insieme i due gruppi per generare una sana “via di mezzo”…),
come comportarsi..?
Alternative ulteriori potrebbero essere
Il passarlo solo coi colleghi di lavoro (ma io non ne ho perché lavoro con mio padre…),
con la propria famiglia (situazione piacevole sicuramente ma molto amara
se la si considera come un ripiego forzato scelto solo per mancanza di alternative…),
o soli col proprio partner (conviviamo da anni ormai,
ed è inutile fingere che lo starsene “tete a tete” sia “esclusivo” come un tempo,
tanto più se si tiene conto che il mio ragazzo –pur essendo circa mio coetaneo-
odia l’idea del “compleanno” in sé -non vuole nemmeno mai festeggiare il suo-
e tende a comportarsi di conseguenza anche se sa che per me è importante…)…
Si può sempre evitare il problema non considerando proprio questa data se no,
ma anche questa soluzione, già sperimentata, non è di troppo conforto
(ho visto che tendo a deprimermi ancora di più se lo faccio,
perché non posso fare a meno di pensare
che sono ancora troppo giovane per perdere la voglia di celebrarlo in qualche modo)…
Mi rendo conto che può sembrare un problema stupido (e sicuramente rispetto a tanti altri lo è),
ma per una ragazza che si sente tremendamente sola (e sicuramente rispetto a tante altre lo è),
è davvero cupo imbattersi nella ciclica occasione annuale
per “tirare le somme” sulla propria, pressoché inesistente, vita sociale
e, perché no, anche sulla propria, pressoché in “pausa evolutiva”, vita in generale
(ad ogni compleanno non posso fare a meno di osservare
cosa ho costruito e cosa è cambiato rispetto all’anno precedente,
e constato quanto tristemente le “persone intorno a me” siano sempre meno
-o perché tra noi non era cosa come invece sembrava e quindi ci siamo perse di vista,
o perchè, ancora peggio forse, alcuni personaggi sono sempre più “impegnati” rispetto agli anni precedenti
e proprio non possono venire alla festa…-,
e quanto la mia esistenza sia tremendamente statica nel suo corso,
a livello di “conquiste” ed “obiettivi da raggiungere”
-in parte anche perché sempre meno riesco a definire cosa vorrei veramente…-)…
Scusate la riflessione, ma avevo bisogno di condividere queste cose con qualcuno,
visto che attorno a me a quanto pare nessuno vuole capire davvero
quanto per me questa metaforica questione sia motivo di amarezza…
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Messaggio  chrissolo Mar Lug 03, 2012 11:15 am

Anima in pen...ombra ha scritto:
ma per una ragazza che si sente tremendamente sola (e sicuramente rispetto a tante altre lo è),

E rispetto a tanti altri sola NON LO E' AFFATTO.

Scusa l'indelicatezza, ognuno ha il diritto di sentirsi come gli pare, per carità.. ma stamattina mi sento particolarmente sfiduciato e demoralizzato.. e visto che IO le passo sempre feste, compleanni e VITA in totale SOLITUDINE, leggere tutto ciò...
Parli di "inesistente vita sociale" e poi citi: un compagno, degli amici "intimi", dei conoscenti, un lavoro.. bhe, potrai non esserne soddisfatta, ma parlando di INESISTENTE vita sociale mi pare fare tu stia facendo un grave abuso dell'aggettivo.

Cioè, hai persino l'imbarazzo della scelta sulle persone con cui passare il tuo compleanno: e allora non pensare a nulla (tanto il tempo passa comunque e, simbolismi a parte, è un giorno poco diverso dagli altri) e goditi la compagnia di chi ti va senza star lì a pensare che devi fare chissà che.. tanto la gente ideale non esiste, la situazione ideale non esiste, la vita ideale non esiste; goditi quello che hai, perché sentirsi soli sarà pure brutto (oltre che comune) ma l'esserlo per DAVVERO è tutto un'altro paio di maniche.

Detto questo - e riscusandomi per l'indelicatezza - .. auguri.

chrissolo

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Messaggio  tea66 Mar Lug 03, 2012 1:29 pm

Scusami Animainpenombra...ma non posso che essere d'accordo con Chrissolo.....le tue mi sembrano grandi elucubrazioni da persona che ha tanto, forse troppo, tempo per pensare.... Wink
Ho letto la tua storia e francamente non ho trovato molte tracce di dep...
Molta insoddisfazione.... quella ne hai tanta cara amica....forse non sei stata fortunata con tutti questi anni di psicanalisi...non hanno risolto molto......
Credo che tu abbia bisogno veramente di staccarti da questa famiglia chioccia che ti coccola e ti vizia.....trovare un lavoro alle dipendenze altrui...forse come un arcobaleno all'improvviso ti apparirebbe una luce nuova...
Certo...bisogna veramente volerlo...alle volte le famiglie chiocce fanno comodo.....ma alla lunga non pagano mai perchè difronte ai problemi purtroppo si è soli...
Ti prego non me ne volere se sono stata così diretta...io non amo essere troppo prolissa.....
Un grande augurio anche da parte mia!!!!! Very Happy

tea66

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Messaggio  merla Mar Lug 03, 2012 7:48 pm

Ma sai tea, se Animainpenombra è in cura da tutto questo tempo anche con i farmaci, qualche cosa da sistemare certamente l'avrà. Non è necessario essere soli per essere depressi, si possono avere amici/fidanzato ecc. ecc. ed essere depressi lo stesso (almeno per me è stato ed è in parte ancora così).

CMq, @Animainpenombra, sicuramente relativizzi tanto: credo che la maggior parte delle persone che non si sentono paarticolarmente sole, al compleanno, se hanno piacere di festeggiarlo, si trovino più o meno nella tua stessa situazione, se non con meno opzioni.
Personalmente credo che sentirsi soli, in certo senso, non richieda per forza il fatto di essere soli davvero, In ogni caso grandangolare un attimo la tua situazione potrebbe darti una prospettiva migliore per capire su cosa lavorare.

L'altra settimana una mia amica mi ha invitato al suo matrimonio a novembre: mentre faceva l'elenco dei parenti (nonni, cugini, fratelli ecc. ecc.) ho avuto un attimo di tristezza (e di invidia) pensando che se mai mi sposassi io la parte di famiglia invitabile sarebbe ridotta ai minimi termini per tantissimi motivi (e anche i minimi termini non sarebbero esattamente conciati bene). Poi però mi ha anche spiegato che gli unici amici invitabili saremmo noi due testimoni e rispettivi psuedo-consorti. E basta. A quel punto ho grandangolato e mi sono sentita decisamente fortunata. Molte cose sono solo questione di punti di vista. cheers
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