Vi racconto un po' di me..

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Messaggio  dani82 Lun Ago 22, 2011 8:05 pm

Ciao a tutti, mi chiamo Daniele, ho 29 anni e vi scrivo dalla Sicilia...

Ho scoperto questo forum per caso, navigando su internet in un pomeriggio abbastanza "morto" di agosto, e vorrei usarlo come sfogo..per cui perdonatemi se involontariamente potrò usare molta enfasi (dettata anche dal momento..) e se dovessi dilungarmi troppo..

Parlare di sè non è facile, per nessuno.. Posso dirvi che soffro da quando avevo più o meno 17 anni di un disturbo mentale, meglio conosciuto come D.O.C. (Disturbo Ossessivo Compulsivo).. Prendo per buona la data dei 17 anni, anche se chi si intende un po' di psicoterapia, e fra di voi ce ne saranno parecchi, sa bene che un disturbo psichico non ha una data "precisa" di inizio..e nemmeno di fine. non è un accadimento strettamente fisico (chessò, una gamba rotta, una polmonite, una varicella)..ma qualcosa di più intimo, che nasce e si sviluppa durante l'infanzia e l'adolescenza, vuoi per le condizioni familiari, o dell'ambiente esterno, o per determinate predisposizioni caratteriali..rimane latente, finchè un giorno, a ciel sereno, piomba nella tua vita e sconvolge qualsiasi cosa e tutto ciò che credevi di sapere..che credevi di respirare, di vedere, di assaporare..e perfino di toccare.
Io non vi parlerò delle mie cause, benchè le abbia analizzate molto a fondo nel corso di questi 12 anni.. Alcuni pensano che gli ossessivi siano solo quelli che devono lavarsi continuamente per paura di un contagio.. o che debbano ripetere una serie più o meno grande di operazioni, prima di potersi sentire tranquilli.. ma non è solo questo.. la mia è più un'attività che oserei definire "mentale".. succede tutto nella mia mente, ed è stata la mente, la mia mente, ad essere il più grande tormento della mia vita, almeno in questi ultimi anni..
Non è facile convivere con una mente piena di pensieri che non riesci a scacciare, perchè tanto poi tornano..sempre e comunque..e non è facile accettare di essere "diverso" dagli altri. non è facile vedere i tuoi coetani..di 18, 20..25..o 30 anni, riuscire a "crescere", sotto tutti i punti di vista, fare dei passi in avanti..mentre al tuo faticosissimo passo in avanti, spesso se ne sommano,nella stessa giornata, 2 o 3 indietro..
in uno dei libri che ho letto, un medico definiva abbastanza bene il disturbo di cui soffro io.. "immaginate di essere colti da un momento di estraneità, mentre parlate con un vostro amico, ed essere catturati da un pensiero alienante, che non c'entra niente in quel momento..chessò, il dubbio di aver chiuso o meno la porta di casa con 2 giri di chiave..o il dubbio di aver o meno spento la tv prima di uscire.." ecco..a tutti capita questo, non per questo siamo tutti degli ossessivi..il problema..la patologia...mmmm..meglio il problema, nasce quando questo pensiero non vi molla...ecco allora che le parole del vostro interlocutore passano gradatamente in secondo piano..e voi vi sentite risucchiati in un vortice, dove ad un pensiero se ne aggiunge un altro..e poi un altro..e non sapete più come uscirne e non riuscite a distogliere la mente, a ritornare alla realtà, e l'unica cosa che vi viene di fare è "aggiungere" un altro pensiero all'altro precedente, senza trovare modo per farli smettere..

Ecco cosa è stata e cosa è ancora in parte la mia vita... All'inizio, questo stato mentale durava un paio d'ore di fila...poi una o due giornate...dopo 3-4 anni ero arrivato al punto di non trovare più la via di uscita, nemmeno per un minuto.

Lo so che è difficile da credere, in fondo sono io che ve ne narro..non mi conoscete, e per di più l'unica cosa che sapete di me è che sono affetto da un disturbo mentale..non un granchè come base per una possibile fiducia..

Eppure ho capito, in questi anni, che ci sono molti più "pazzi" normali, o finti normali, che girano tranquillamente per le strade combinando casini...o più semplicemente, ho imparato che avere un distubo mentale non significa essere pazzi....si tratta di percezioni alterate..di serotonina..di neurotrasmettitori..e non di pazzia..e poi in fondo non conosco gente "normale", nel senso che ognuno ha le sue..i suoi piccoli punti deboli, anche se non patologici...

Questo stato mentale di cui ho sofferto e di cui in parte soffro tutt'oggi, però, mi ha portato anche alla depressione...che in fondo è il motivo per cui vi sto scrivendo questo pomeriggio...
Invero, sarebbero tante le cose di cui vorrei narrarvi, cari "amici sconosciuti"..sempre che aveste la pazienza di volerle sentire..sarebbero tante le disavventure, i problemi, gli ostacoli che mi trovo e mi sono trovato a dover superare ogni giorno..dalla voglia di dormire sempre, alla stanchezza perenne, alla tristezza e la voglia di piangere che a volte mi prende... non ve ne parlerò, perchè ahimè sono sicuro li conoscerete benissimo.
D'altro canto posso dirvi anche che non mi sono mai arreso... gli amici non mi sono mancati mai..e in fondo nemmeno la presenza di una persona accanto.. sto ultimando il corso di laurea specialistica presso la facoltà di economia, di una città siciliana che, per motivi di privacy, vorrei tenere nascosta... i miei disturbi, almeno per i primi 4-5 anni, benchè notevoli, erano poco evidenti all'esterno, e ciò mi ha permesso di non "mostrare" questo lato di me che molti non avrebbero capito.. anche perchè quando non si conosce una cosa ne si ha paura..col peggiorare dei sintomi e il ricovero (volontario, tengo a precisarlo..) di un paio di giorni, beh, credo che qualche dubbio sia venuto a chi mi conosceva...più di qualche dubbio...ma non posso farci niente..a volte si sta così male che davvero non si riesce a nascondere la propria sofferenza, anche fisica...

Comunque, dicevo, non mi sono mai arreso..anche se vivere una situazione depressiva è un po' come dare un colpo alla botte, ed uno al cerchio, almeno per me.. sento come se stessi andando avanti per certe cose, ma per altre è come se stessi lasciando amici e affetti via via sul campo...che si perdono dietro di me...

Mi rendo conto di aver avuto amici straordinari...alcuni dei quali non ce l'hanno fatta più a starmi accanto,e con i quali il rapporto si è interrotto violentemente...so bene che spesso sono io che non ho l'iniziativa...ma che dico l'iniziativa..la benchè minima voglia di fare, nè di vivere..lo so che è una mia mancanza e vorrei tanto che non fosse così..ma spesso (non sempre per fortuna..) i miei "vorrei" non riescono a superare l'ostacolo del mio letto..

Una cosa che mi provoca una grande sofferenza, e non so se anche per voi è così, è quella che i medici chiamano "derealizzazione"...ossia quello stato mentale per cui tutto intorno a te diminuisce in intensità..in colore.. in odore... io non sento più gli odori o i profumi come li sentivo prima, potrei giurarci.. nè soprattutto mi sento "presente a me stesso"...è come se la mia mente fosse altrove, non so dove, sicuramente sopita..ma non qui presente con me. ed è una sensazione orribile, che neanche l'assuzione regolare di farmaci è riuscita ad attenuare.

Non voglio sembrarvi, però, più disperato di quello che sono...voi adesso state conoscendo una parte di me..l'altra parte parla anche di grande coraggio, di una lotta perenne, anche se spesso frustrante.. io non voglio arrendermi, nonostante i miei probemi, non voglio arrendermi anche se so che molte cose le sto perdendo per strada..
Una cosa che mi ha fatto sempre andare avanti, come vi anticipavo, è lo studio...non so perchè, forse inizialmente per quel "senso di responsabilità" verso i miei e verso me stesso (io non sono di famiglia agiata..si sopravvive, fra alti e bassi)...un senso che adesso forse sta diventando voglia di concretizzare,e di provare a farsi una vita, nonostante tutto.. fra un annetto dovrei abilitarmi dottore commercialista..e già lavoro in questo campo... suono la chitarra, amo viaggiare, faccio la guida turistica nel tempo libero..ho una cagnolina meravigliosa, con la quale ho un rapporto simbiotico..e l'affetto, spesso la tolleranza, dei miei non manca mai... nemmeno nei miei silenzi, e nei miei giorni tristi, e buii....Il mio film preferito è "A beautiful mind"... ho studiato le teorie di john nash, e a volte mi piace sentirmi un piccolo john nash, non tanto per i disturbi (lui era schizofrenico...e cmq non è una gara a chi sta peggio..), quanto per la voglia di inseguire la mia ideale geniale, il mio sogno meraviglioso, che nei pochi (ma ancora presenti) giorni felici credo ancora di poter raggiungere...e cioè, una vita quanto più normale possibile, perchè in fondo la felicità è assenza di infelicità..e di sofferenza...

Con questo, voglio concludere dicendo che per me la depressione non è come un raffreddore, che viene e poi va via...no, dura sempre, nel bene o nel male, ma sta a me saperla gestire e affrontare e so che ci vorrà tutta una vita per imparare a farlo...nella vita che mi resta devo disimparare ciò che in adolescenza avevo imparato da autodidatta...cercare di prendermi cura del "bimbo" che in fondo ognuno di noi porta dentro di sè...anche se so che non sarà facile, come oggi pomeriggio.

Grazie a chi avrà la pazienza di leggermi.

daniele
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Messaggio  angry Lun Ago 22, 2011 11:30 pm

ciao daniele, io ti ho letto con molto interesse.

angry

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Messaggio  mmm Mar Ago 23, 2011 9:04 pm

Ciao Daniele,

innanzi tutto ti esprimo la mia solidarietà.

in più, delle tante cose che hai scritto, su una mi sento di darti un consiglio (magari fuorviate fai attenzione... non è che io sia tanto a posto...)

se stai lasciando indietro degli amici perchè hai di meglio da fare, non ti devi affliggere, è giusto così

le amicizie si fanno e si disfano e hanno senso solo fino a quando sono l'espressione di una coincidenza di interessi

ma se arrivi al punto in cui TU ti devi sacrificare per andare incontro all'altro, e la relazione (amicale) invece di arricchirti ti limita e impoverisce la tua vita, bene è il momento di troncare

per il tuo bene, e perché no, anche per le persone che molli, che potrebbero avere qualche illuminazione o trovare qualcuno per cui passare il tempo con loro non sia una cosa da imporsi

cosa voglio dire, lo scopo dell'amicizia non è l'amicizia, chi ti fa' sentire bene è da tenere, chi ti spinge a reprimerti o limitarti o a rimanere congelato in situazioni scomode è da abbandonare (secondo me ovvio)

per quanto riguarda la mancanza di iniziativa, beh un primo passo è fare il gregario e seguire le iniziative di altri, poi magari puoi cercare di cogliere da loro alcuni tratti del loro modo di essere e farli tuoi...

saluti

mmm

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Messaggio  dani82 Mer Ago 24, 2011 1:03 am

ciao angry e mmmm...

grazie per avermi risposto e per avermi letto..
mi fa piacere che abbiate trovato il mio breve resoconto quantomeno utile, sotto qualche punto di vista...

caro mmm..come dicevo prima, nessuno è normale e allo stesso tempo nessuno è pazzo..... ciò che dici ha un suo fondamento, e sicuramente rispecchia il tuo vissuto e le tue esperienze..

Per quanto mi riguarda, volevo solo dire che ho avuto amici che per me hanno dato l'anima..uno in particolare..così come ho avuto ragazze che sarebbero state disposte a dare tanto per me..

purtroppo vedi, una delle conseguenze del nostro "male di vivere" (almeno per come la vedo io..) ...è che spesso siamo "più di là che di qua"... non mi fraintendere..voglio solo dire che, nel mio caso, le sofferenze mentali che provavo, pur non volendolo, hanno col tempo scavato dei solchi e delle incomprensioni varie tra me e alcune persone cui tenevo..incomprensioni dettate dal fatto che magari in quel momento (si parla di anni..) stavo troppo male per rendermi conto di certe cose..e, vuoi o non vuoi, alla fine gli altri si allontanano da te, per quanto ti possano volere bene...e spesso lo fanno per non soffrire più.

non posso biasimarli... nè posso giudicarli...posso solo prendere atto di determinate situazioni. e cioè...una delle conseguenze di quando si sta così male, è che spesso facciamo del male agli altri, senza volerlo e..troppo presi da noi stessi, o meglio dai nostri problemi, dalle nostre angoscie, dalla nostra sofferenza, lasciamo andare via (e nello stesso tempo ci allontaniamo noi da) persone care...nonostante ci si voglia ancora bene.

E' uno degli aspetti del nostro modo di essere..o forse è semplicemente la vita.

dani82
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