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Messaggio  Nadir78 Gio Gen 24, 2008 5:39 pm

Clamorosi errori negli oroscopi degli ultimi anni

Che cos’è l’oroscopo? Lo sappiamo tutti, è la predizione del futuro basata sulla posizione dei pianeti nello zodiaco. E qual è la più grande abilità dell’astrologo? E’ quella di stilare predizioni che si adattino il più possibile a momenti, situazioni e probabilità il più generiche e adattabili possibili. Insomma, finchè si rimane sul generico ci si puo’ anche credere. Anche se sono molte di più le persone decedute nel giorno in cui avevano un oroscopo favorevole piuttosto che quelle che hanno vinto dei soldi quando l’oroscopo consigliava di giocare… A volte ci prendono, altre volte "no, soprattutto quando si va troppo sullo specifico. Di seguito alcuni dei più clamorosi errori sulle previsioni del 2007 e anni precedenti raccolti dal Cicap:

“Osama Bin Laden uscirà di scena solo dal 2005 in poi”: complimenti all’astrologa Luisa De Giuli (Donna Moderna del 24/10/2001)

“Segolene Royale vincera le elezioni poliche in Francia, contro Sarkozy”: è stato eletto Sarzoky, che probabilmente ringrazierebbe l’astrologa HORUS (Repubblica del 28/12/2006) per la bella gufata

"Il 2007 vedrà la pace tra Israele e i Palestinesi." Troppo ottimismo per André Barbault, uno degli astrologi più famosi.

"Il 2007 sarà complessivamente discreto per il Papa Benedetto XVI che tuttavia potrebbe avere qualche problema di salute ricorrente…. Potrebbe anche non mancare qualche cauta apertura in campo dottrinario.." Ratzinger nel 2007 ha goduto di ottima salute e soprattutto sta guidando la Chiesa verso posizioni quasi medioevali…

"Nel febbraio 2007 per Berlusconi c’è una presidenza della Repubblica." Grazie all’ astrologa Luisa de Giuli

"Il governo Prodi cadra’ il 22 di giugno 2007." E no, caro Mago Arcella

"La corte d’Assise d’Appello di Torino assolvera’ Annamaria Franzoni dall’accusa di omicidio del piccolo." Maga Claudia. Annamaria Franzoni è stata sempre giudicata colpevole, gli unici dubbi li hanno i giornalisti che hanno bisogno di fare audience.

L’astrologa ci mette in guarda dall’eclissi avvenuta il 28 agosto 2007: “potrebbe provocare epidemie originate in Paesi stranieri. Le variazioni climatiche saranno preoccupanti”. Non è successo nulla.

Anche le interpretazioni di Nostradamus fanno fare delle magre figure. Queste sono le interpretazioni di Luciano Sampietro, che ha guadagnato qualche soldo con il libro Il settimo millennio:

La terza guerra mondiale… guerra che dovrebbe iniziare tra la fine del 2005 e l’inizio del 2006.
Invasione dell’Italia e devastazione di Roma nel 2006
Roma invasa (probabilmente dai francesi) e trasferimento della Santa Sede negli Stati Uniti
Giovanni Paolo II morira’ a Lione


Ed ecco invece alcune sacrosante verità, ovvero come scoprire l’acqua calda:

“Potranno esserci conflitti nell’ambito della Giustizia e scandali e delitti sensazionali, anche a sfondo sessuale”. Grazie all’astrologa Agata Alberti (rivista VERO Astri) per questa sacrosanta verità

"Cronaca nera: omicidio di un signore ‘molto per bene’." Grazie Maga Claudia, ora staranno tutti più attenti.

Infine complimenti al coraggio:

"Chi non ha lavoro trovera’ lavoro." Teodora Stefanova a Buona Domenica (astrologia + buona domenica = no comment)

"Per la televisione ci sarà una messa al bando dei programmi diseducativi e fuorvianti, a favore di produzioni attente alla formazione culturale, sociale e politica dei giovani." Barbanera

E per ultimo i miei complimenti (finalmente) all’onestà:

"Non è possibile prevedere quale sara’ l’effettiva situazione finanziaria del paese”: astrologa Agata Alberti
No
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Messaggio  canterel II Lun Gen 28, 2008 4:10 pm

[quote="Nadir78"]

“Osama Bin Laden uscirà di scena solo dal 2005 in poi”: complimenti all’astrologa Luisa De Giuli (Donna Moderna del 24/10/2001)

No[/quote+]

.. secondo me l'astrologa luisa invece ci ha preso, ma noi non lo sappiamo. lo sapranno i nostri nipotini quando sarà tolto il segreto a qualche file della cia e risulterà che effettivamente i messaggi registrati da bin laden dal 2005 in poi erano farlocchi e che lo speaker non era lui. Cool
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Messaggio  Viola Dom Mag 11, 2008 1:30 pm

Tutto è partito da una mia curiosità la quale mi porta a cercare... Mi sono sempre chiesta, cos' è l'ego, cos' è l'emozione, cos' è l'anima e cos' è lo spirito? Soprattutto , se l'anima è composta dall'ego , le emozioni e il nostro corpo, quando questo si ammala le medicine alternative dicono che la malattia è un allontanamento dal nostro centro, la malattia risulta essere un disequilibrio. Che ritornare verso il nostro centro è già guarigione.Ma , a questo punto, il nostro centro, cosa è? Lo spirito, anche si ammala? Lo spirito, dov'è? Partendo da tutte queste belle domandone, oggi ho provato a scoprire cosa sono le emozioni....vi allego un link. Vorrei condividere con voi idee ed esperienze in merito

http://emozioni.piuchepuoi.it/18/quante-sono-le-emozioni

http://66.102.9.104/search?q=cache:da2rk8XnRkUJ:www.cascinamacondo.com/download/Elencosent.pdf+le+emozioni+elenco&hl=it&ct=clnk&cd=5&gl=it
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Messaggio  suggestione Dom Mag 11, 2008 4:05 pm

Le emozioni e i motivi per le quali nascono, sono troppo complicate per esere catalogate.
Penso che ogniuno abbia una esperienza di una data emozione, costruita nell'arco della vita a seconda dei fatti e delle circostanze accadutigli nell'arco dell'esistenza.
La mente è un entità multi livello, dove ognino di questi " blocchi" è indipendente ma condizionato e condizionante da tutti gli altri.
Una cosa ho capito è ne sono alquanto sicuro, la mente inconscia ci protegge, anche facendoci soffrire.
La domanda invece che sono sempre posto è questa:
Quali sono le strade per accedere al nostro inconscio?
C'è una strada privilegiata che possa portare alla ad uno stato di coscenza del nostro stato d'incoscenza?
A quanto pare c'è, ne ho avuto qualche minima esperienza, ma come si sappiamo se una cosa non è ripetibile e falsichabile, potrebbe non essere vera............la frase si contraddice, lo so, ma per me ha un senso inesprimibile.
Tutto avviene con la pratica, senza questa nulla è possibile e la formula per la riuscita è sempre la stessa:
IMPEGNO + TEMPO= RISULTATO
Qualsiasi strada uno voglia percorrere per raggiungere questo ambito traguardo, che non è altro la consapevolezza di cosa siamo e di cosa facciamo in questa vita, deve essere itrapresa con il massimo impegno e dedicarci anche molto tempo.
Ho tentato più strade, molte sono state fallimentari, ma non meno importanti di quella che sto percorrendo ora.
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Messaggio  Stef Lun Mag 12, 2008 12:50 am

Sto letteralmente crollando in piedi.
Appeno posso andrò sul link e risponderò qualcosa anch'io.
Ieri sono tornato alle 3 di mattina a casa...
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Messaggio  franco.dm Ven Set 26, 2008 2:09 pm

Alcuni giorni fa, ho sentito di una sentenza, che autorizzava una madre.....a mettere il proprio cognome al proprio figlio.......in alternativa a quello del padre......ciò che non sapevo, e che, per la parte maggior parte degli Stati europei,questa è una prassi di normale amministrazione.
Forse io , essendo sempre stato poco incline ad assorbire i modelli che la società ci impone,ed essendo sempre stato imparziale nei confronti dei due sessi, e non ritenendomi.........assolutamente maschilista......mi sono sempre chiesto come mai, e con quale diritto, si debba obbligatoriamente portare il cognome del padre invece che quello della madre.
Sotto un profilo obiettivo, il padre ha il merito contributivo di dare il via al processo fecondativo, è vero che poi il nascituro porterà anche i suoi geni,ma porca miseria, dal mio punto di vista...............la maggior parte del processo della formazione della creatura va attribuita alla madre, visto che il bimbo si sviluppa e cresce nel suo grembo......o no?............come mai allora questo paradosso
Certo, la risposta non è difficile intuire,visto che tutti sappiamo che fin dall'origine dei tempi l'uomo ha sempre prevalso sulla donna..........funziona un po' come chi è al potere, c'è sempre un'accentuata tendenza a farsi le leggi a proprio favore.
In caso di un contenzioso simile, all'interno, di una coppia che sta per avere un figlio, io avrei una proposta da fare;a partire dal presupposto che un nascituro di sesso maschile tende a ad essere legato più alla madre che al padre e viceversa........se nasce una bimba gli si mette il cognome del padre, se nasce un bimbo gli si mette quello dalla madre..........che ne pensate?
ciao Nadir e ciao a tutti i ragazzi del forum.
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Messaggio  suggestione Ven Set 26, 2008 5:14 pm

Boh......l'importante che stia bene e che venga cresciuto nei migliori modi possibili.
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Messaggio  franco.dm Ven Set 26, 2008 7:03 pm

Non me ne volere,ma la tua risposta sembra celare modi di vedere e modi di essere molto differenti dai miei e in ogni caso, la mia netta sensazione...... è quella di una risposta deviante da ciò che potrebbe essere il tuo modo di vedere e di essere per ciò che riguarda le tematiche da me precedentemente prescritte..........a prescindere da ciò, diciamoci la verità!!!..........avevi altri cazzi per la testa!!!!!!!....con l'affetto di sempre.........
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Messaggio  suggestione Ven Set 26, 2008 10:33 pm

ahhaha
La verità e che non volevo che il tuo post rimanesse in bianco.

Non lo so proprio Franco, cosa pensare a questo proposito, se fosse per me, ritornerei all'età della pietra.
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Messaggio  Stef Sab Set 27, 2008 12:14 am

Rega, ma non vi beccate mai, eh?
Il fatto è che il tema non è per niente ininfluente. Il fatto che una persona per tutta la vita, a scuola, con gli amici, il partner, sul lavoro... porti un cognome invece che un altro, forse una piccola influenza l'avrà.
Credo che su questo punto conti molto l'esperienza personale. Non abbiamo precedenti su questo argomento, abbiamo tutt'altre esperienze. Quella di vedere compagni di scuola di cui non si sa che mestiere fa il padre, quello dell'ambiguità e altre cose che potrebbero essere assimilate ad un cognome "diverso" da quello del padre.
Concordo anch'io che sarebbe bello avere una par-conditio. Di sicuro la donna deve avere gli stessi diritti dell'uomo.
Ma non è così semplice.
Come rintracciare una persona partendo dal cognome in elenco (telefonico)? In genere si vede il cognome del padre; certo, anche la madre può essere l'intestaria del numero telefonico.
Tanto tempo fa feci una ricerca all'archivio del Comune partendo dalla nascita di mio padre (sui regsti dell'anagrafe viene segnato il nome dei genitori). Procedendo da padre in padre arrivai ad un avo che doveva essere nato intorno al 1737 (Sebastiano, di professione "scribente").
Se non avessi avuto questa via del cognome paterno non avrei potuto effettuare nessua ricerca in quanto se avessi dovuto rintracciare cognomi di padre, madre e poi madre, madre, padre... all'infinto garbuglio.
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Messaggio  Luciano Mer Ott 01, 2008 3:30 pm

E' un nodo secondo me non facile da risolvere.
E' giusta la parità di condizioni tra uomo e donna. D'altra parte, non si può fare in modo che alcuni figli abbiano il cognome della madre e altri figli abbiano il cognome del padre, perché genererebbe confusione, difficoltà nell'individuare i fratelli.
E' impensabile pure che una famiglia scelga in modo autonomo se dare il cognome del padre o della madre, perché verrebbero a crearsi difficoltà nel risalire agli alberi genealogici delle persone... e una simile difficoltà (anche se minore) si avrebbe se oggi, di punto in bianco, si scegliesse di dare ai figli solo il cognome della madre (si dovrebbero concatenare tipi diversi di alberi genealogici).
E però, lasciare le cose come stanno può suonare discriminatorio nei confronti della donna. Del resto, come qualcuno ha fatto notare, è la donna a contribuire maggiormente alla nascita di un bambino, quindi forse la soluzione migliore sarebbe dare ai figli solo il cognome della madre, senza dare importanza alle incompatibilità con gli alberi genealogici precedenti.

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INTERVISTE Empty il cognome Re: E bravo luciano...........

Messaggio  franco.dm Mer Ott 01, 2008 8:10 pm

...........non si può fare in modo che alcuni figli abbiano il cognome della madre
e altri figli abbiano il cognome del padre, perché genererebbe
confusione, difficoltà nell'individuare i fratelli.

Bravo Luciano, questa potrebbe essere un'ottima osservazione........ma ti garantisco che la presente questione da me posta,non è un problema serio,anzi, se nessuna si lamenta, il problema non esiste (con tutti problemi che abbiamo in Italia poi........).
In un certo qual modo,ho voluto (in parte)mettere in luce che Noi esseri umani possiamo essere "programmati dalla società" nel breve è nel lungo termine.......
Dalle femministe più sfegatate, ho sentito lamentarsi di tutto, ma , non ho mai sentito una sola donna lamentarsi o esporre la questione........a prova del fatto di ciò che ti ho detto poc'anzi.........se ipotizzassimo, una situazione, visita al contrario (cioè, donne che abbiano avuto da sempre il diritto,di mettere il cognome ai figli)..........lascio immaginare a te che cosa potrebbe accadere se fuoriuscisse un' ipotetica legge con relativo passaggio di consegne in favore del pubblico maschile........tenendo poi in considerazione,anche l'attuale(e legittimo) attivismo femminile, ancora in pieno svolgimento.
Mi sembra di percepire dai tuoi ragionamenti,una mente con un basso grado di condizionabilità.........che detto in parole povere.............mi sembra che tu abbia una buona capacità di ragionare con la tua testa senza farti condizionare troppo da stereotopi e modelli, imposti dalla società odierna.(é un apprezzamento)ciaooooooooooooo
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Messaggio  Luciano Gio Ott 16, 2008 2:25 am

Grazie per il tuo apprezzamento, Franco Smile comunque non ho un'idea ben chiara sulla soluzione al problema... e sono d'accordo con te che non è un problema serio (meglio concentrarsi su questioni più importanti...)

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Messaggio  Pavely Lun Feb 02, 2009 7:07 pm

Mi ha colpito questo articolo di Le Monde.

Articolo

Sembra che i giovani amino bere e si ubriachino ed eccedano con l'alcool fin da giovanissimi...

Mi chiedevo perché?

E quale può essere la connessione con la Depressione?
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Messaggio  canterel II Lun Feb 02, 2009 7:58 pm

i giovani e giovanissimi bevono tanto ovunque perché tra i modi di provocare ebrezza ed alterazione, bere è il più semplice ed è culturalmente più accettabile che usare sostanze psicotrope. per procurarsi una bottiglia di vino o un superalcoolico basta andare a fare la spesa. procurarsi alcaloidi vari invece è illegale, più rischioso, in genere più costoso, difficile se si è soli. consumare alcool non richiede alcuna conoscenza o preparazione, o canali occulti di distribuzione. è facile farlo in compagnia. forse si ha anche la sensazione di poter gestire meglio gli effetti tossici e la nausea, rispetto a quelli indotti dalle droghe, e la situazione alcoolica è più familiare per tutti a prescindere dalla cultura o dalle regole morali. io per esempio a sedici anni ero ancora terrorizzato dalle canne, stigma di depravazione e di assimilazione al crimine, mentre vedevo tutte le domeniche o le sere d'inverno i miei bere un bicchiere di grappa, di whisky o altro, per non parlare di feste, capodanni eccetera. naturalmente i miei mi proibivano anche di ubriacarmi la sera, ma l'effetto era diverso rispetto al divieto di usare alcaloidi vari, talmente forte e assoluto da restare per lo più implicito.
"non bere troppo stasera" fa un effetto diverso rispetto a " se scoprissi che ti droghi ti rompo il culo", "basta una volta e non si torna più indietro", "ti diseredo", "i drogati fanno schifo".
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Messaggio  lunatica Mar Feb 03, 2009 5:05 pm

Penso che alla base ci sia un problema di disinformazione sull'abuso di alcool.Come dice Canterel,l'alcool è in un certo senso più tollerato dalla società,rispetto alle cosiddette droghe.
Alcool e depressione inoltre sono strettamente correlati,spesso si comincia a bere perchè ci si sente giù,senza considerare il fatto che l'alcool fortifica i sintomi della depressione,se se ne fa un abuso.
Fortunatamente da noi l'alcolismo non è una piaga sociale al punto in cui lo è in certi Paesi nordici,come l'Inghilterra o i Paesi scandinavi.Però l'uso e l'abuso di alcolici in effetti è in aumento anche in Italia tra i giovani.Credo che ciò dipenda anche dai problemi attuali della società italiana,come l'alto tasso di disoccupazione,la forte crisi economica,il malgoverno,l'aumento della competitività nei più svariati campi,ecc.
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Messaggio  Pavely Mer Feb 04, 2009 11:17 pm

Sarkozy ha offerto il "Ministero per la Diversità" a Liliam Thuram, il grande calciatore della nazionale francese.

Thuram ha declinato l'invito...

Il Ministero della diversità, in Francia, ha come compito quello di integrare i cittadini stranieri nella Comunità francese, nel rispetto dell'identità culturale, della libertà e dei diritti fondamentali dell'uomo.

Mi è sembrato un gesto bellissimo.

Non solo per il grandissimo valore etico che un Ministero così possiede... (In Italia non esiste) ma anche per l'onore, la dignità, la bellezza, la moralità di tanti uomini euroafricani.

Io vorrei fare questa riflessione: il nuovo secolo sarà il secolo degli Africani?

Penso a Barack Obama, (la sua elezione mi ha fatto felicissimo)... penso ai tanti attori, uomini di cultura, poeti, scrittori, artisti africani, afroamericani o afroeuropei della cultura del nuovo secolo.

Gli africani hanno, (come ha detto Nelson Mandela), la forza della terra tra le loro mani.

Sono un contatto vero e profondo con la creatività e la terra.


E io sono felice.

Sono felice di vedere i progressi, la bellezza, la forza, la dolcezza della nuova stagione africana.
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Messaggio  canterel II Gio Feb 05, 2009 12:36 am

Pavely ha scritto:Sarkozy ha offerto il "Ministero per la Diversità" a Liliam Thuram, il grande calciatore della nazionale francese.

Thuram ha declinato l'invito...

Mi è sembrato un gesto bellissimo.

Non solo per il grandissimo valore etico che un Ministero così possiede... (In Italia non esiste) ma anche per l'onore, la dignità, la bellezza, la moralità di tanti uomini euroafricani.


non vorrei sembrare polemico pavel, e non voglio infilare il mio acidume anarcoide in ogni anfratto del forum, ma a me il gesto bellissimo sembra più che altro il rifiuto di liliam thuram.. Smile
a me sembra sempre un po' ambigua l'istituzionalizzazione dei problemi irrisolti. Nel momento in cui dal welfare si distaccano specifici problemi (che ne so: pari opportunità, o questo "delle diversità") il rischio è che l'istituzione diventi il sepolcro imbiancato per farci marcire dentro la carogna in eterno.
l'italia in questo è una straordinaria avanguardia, e non sfugga la scelta (un calciatore miliardario) dell'attore per questa rappresentazione istituzionale di un problema sociale. berlusconi, che usa più i giocatori brasiliani del milan che non frattini per gestire le relazioni diplomatiche con lula, ha fatto evidentemente scuola. berlusconi, che mette alle pari opportunità il ministro più sexy d'europa e sistema in gran copia vecchi mezzibusti, starlette, presentatori bolliti sui seggi delle camere italiane ed europea e pure nell'esecutivo. che cos'è in italia il ministero per le pari opportunità? un piccolo salvadanaio per distrarre fondi strategicamente e metterli qui o là (ma siamo già molto più avanti, e si attinge anche dal MIUR, e presumo presto dalla sanità: gli ingredienti per la torta da gustare con gli amici si trovano ad ogni costo).
in europa è necessario che gli immigrati freschi si uniscano a quelli già integrati, che formino comitati di base, che protestino in modo organizzato ogni volta che da qualche parte si usa inopinatamente violenza su uno di loro, ogni volta che le forze dell'ordine e le amministrazioni locali fanno finta di non vedere l'emersione di nuove schiavitù e caporalati vari, ogni volta che un ministero o una giunta comunale inventa direttive assurde come l'obbligo di delazione da parte dei medici curanti, e via disgustando.

http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/politica/dl-sicurezza/dl-sicurezza/dl-sicurezza.html

finché gli immigrati restano classe in sé, finché si aggregano solo su base etnica, finché non provano a darsi tante strutture spontanee e diffuse, continueranno a prenderla in culo e saranno sempre usati come argomento di chiacchiericcio bobò, o peggio come strumento per manovrare l'opinione pubblica: c'è bisogno di una stretta securitaria e di una generale soppressione dei diritti civili?
tira fuori l'immigrato terrorista e ladro di bambini.
c'è bisogno di stangare delle lotte sui salari?
allora parla dell'immigrato che fa "i lavori che gli italiani non vogliono più" e crea un bel quadro di leggi e decreti per permettere le forme di assunzione più assurde e i contratti paralegali.
c'è bisogno di nazionalsocialismo?
allora parla dell'immigrato che "ruba il lavoro" agli italiani, e nel tempo libero è comunque terrorista e ladro di bambini monkey


Ultima modifica di canterel II il Gio Feb 05, 2009 11:31 am - modificato 1 volta. (Motivazione : aggiunto link)
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Messaggio  lunatica Gio Feb 05, 2009 3:03 pm

Purtroppo in Francia non è tutto così roseo come può apparentemente sembrare.Se Thuram non fosse un importante calciatore probabilmente verrebbe discriminato nello stesso modo in cui vengono discriminati i tanti ragazzi delle banlieues.Inoltre da quando Sarkozy è diventato ministro dell'interno, la polizia agisce con modalità sempre più violente nei confronti degli immigrati.In Italia poi è ancora peggio,infatti.E penso che anche negli Stati Uniti la situazione non sia tanto bella.Tra bianchi e afro-americani c'è ancora un forte dislivello sociale ed economico e spesso all'interno delle scuole si creano dei gruppi distinti e separati in base all'etnìa.
Quando sento queste notizie mi sento abbastanza presa per i fondelli dai media.
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Messaggio  Pavely Gio Feb 05, 2009 7:10 pm

Sapete cosa...

Vista dall'Italia, questa scelta può apparire ridicola o banale.

Ciò che non appare, credo, sia il pensiero di Sarkhozy, che è un esponente della Destra.

Ora: io sono socialista di matrice Fabiana. (Come lo è stato George Bernard Shaw... ad esempio). Quindi, non amo Sarkhozy, non amo il suo pensiero e non amo tantissime delle Ordinanze che ha fatto.

Però, in alcuni gesti, dimostra una particolarità che affascina. Sarkhozy, secondo la mia opinione, è stato un grandissimo Sindaco di Parigi. Ha fatto di tutto per convincere la città, che è estremamente sciovinista (i parigini veri sono tra le persone più razziste al mondo), ad aprirsi al mondo, senza riuscirci.

Ha sposato Carla Bruni, che fondamentalmente, è una ragazza di origini italiane. E non ha perso di credibilità agli occhi dei francesi. Occorre precisare che gli italiani di oggi sono veramente al limite della realtà parigina. E ciò che appare chiaro è che la scelta di Sarkhozy è stata una scelta voluta. Ama la diversità. Trascorre le sue vacanze in Egitto o in Italia. E ama gli altri paesi.

Ovviamente, io volevo andare oltre l'offerta del titolo di ministro a Thuram. In realtà, Thuram per i ragazzi delle Banlieus, emarginati dalla società francese e dai francesi, è un mito. E' un punto di riferimento di tutti gli Afrofrancesi della Nazione. Ciò che mi ha colpito, ecco, e non sono stato capace di spiegarlo è l'idea di un Ministero della Diversità. Che non è un modo per dare pari opportunità agli emarginati. No. E' un ministero che ha come obiettivo quello di c o m p r e n d e r e la diversità.

"Comprendre" in francese ha un duplice significato: significa capire (in primo luogo) ma anche includere, unire.

La parola deriva la latino Cum-prendere. Afferrare con le mani e trattenere a sè.

E' una parola bellissima.

Solo capendo, è possibile accedere alla diversità.

Significa, cioè, abbandonare il pensiero unico europero e aprirsi a nuove logiche e a nuovi modelli di pensiero.

Ma questa è solo la mia opinione...

Lunatica, poetessa notturna, Canterel, folle professore, vi abbraccio.

Smile
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Messaggio  canterel II Ven Feb 06, 2009 1:31 am

see professore di stoca'stica'. study

vorrei presentare solo qualche altra obiezione, se non altro perché mi girano mostruosamente le palle, e stanotte ho davvero (((davvero))) schifo e vergogna che mi escono dalle orecchie, perché ho letto i giornali. schifo è troppo poco, è una parola che uso spesso. mi piacerebbe rendere la salienza davvero mostruosa di questo schifo. "schifo" non rende giustizia al sentimento, perché sento che non abbiamo toccato il fondo, ma che con tutte le sue forze ormai il mio paese punta l'ipocentro dello squallore. ma lasciamo stare.

thuram papabile ministro: a me fa incazzare. mi fa incazzare che i ministeri siano affidati a gente che ha l'aria di aver superato un casting e non di aver accumulato competenze. mi fa saltare i nervi vedere come questo casting seleziona gli uomini di paglia
badando proprio al criterio che hai enunciato tu:

"Thuram per i ragazzi delle Banlieus, emarginati dalla società francese e dai francesi, è un mito".

Guarda, sono abbastanza rasserenato dalla vittoria ammeregana de baraccobbama, ma ad esempio non mi piace nemmeno in quel caso che il vincitore sia diventato nel corso della campagna una specie di santità. che ci sia stato bisogno, per vincere, dell'imitatio christi. se le democrazie occidentali cominciano a ricorrere alla mozione affettiva in modo così sistematico per sopravvivere, siamo al collasso e oltre. i leader amati dagli elettori mi mettono i brividi lungo la schiena. è un sintomo di idiozia di massa, e l'idiozia è un sintomo di qualcos'altro ancora. e mi pare che la storia del secolo scorso ci abbia mostrato alcuni abbracci sciagurati tra leader mitici e masse in estasi seminifera. io vorrei che la benzedrina e il testosterone restassero lontani dai meccanismi della rappresentanza. (mentre scrivo, c'è la tv accesa, e vedo fassino tra ballerini sudati, nel buio, che parla con i krisma). clown
io non voglio al governo la persona con cui berrei una birra, non voglio al governo lo scrittore che mi piace, non voglio al governo il mio presentatore preferito, il campione olimpionico, non voglio votare per una persona che scoperei o per la mia mamma ecc ecc.

altre osservazioni: sarkozy è ungherese, è più naturalizzato lui di carla bruni. non vedo nessun cosmopolitismo nella scelta di mettersi di fianco una moglie piu telegenica di quella che aveva prima dell'eliseo. vedo solo berlusconi che fa sempre più scuola. e se in francia c'è maggiore sensibilità ai problemi dell'integrazione, è solo perché li conoscono da lunga pezza (e hanno appunto dovuto misurarsi con gli algerini, o più di recente con i casini nelle banlieues) e hanno almeno in parte dovuto rispecchiarsi nella colpa del proprio colonialismo (perché col colonialismo si sono arricchiti. siccome il colonialismo italiano è sempre stato fallimentare e infruttuoso, noi invece abbiamo allegramente rimosso le nostre avventure libiche ed etiopiche, talmente assurde da sembrare irrilevanti).
lo penso sempre di più: in francia hanno avuto le guerre e le rivolte nelle colonie, e i casini algerini, e di recente la guerriglia nella suburra. e comunque da loro il meticciato esiste da un po'. troppa grazia che fanno il ministero per gli affari tunca. in america hanno avuto schiavitù e processi di integrazione che vanno avanti da secoli. e hanno avuto le pantere nere, la nazione islamica, e la rivolta di Los Angeles. grazie al cazzo che ora hanno barack obama. noi siamo pericolosamente terroni, immemori, senza senso di colpa né del pericolo, e l'italia mi sembra l'inconscio dell'europa.


« Vous en avez assez, vous en avez assez de cette bande de racaille, oui, on va vous en débarrasser! »
(nicolas sarkozy parla degli abitanti delle banlieues, 2005) What a Face
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Messaggio  Pavely Ven Feb 06, 2009 6:59 pm

Mamma mia Canterel... perdonami.

Non volevo farti arrabbiare.

...

Condivido con te, l'odio verso il populismo e la demagogia.

Nelle tue parole mi sembra di scorgere tutti i temi della politica e della democrazia...

Ad esempio: chi è giusto eleggere? Chi è giusto proporre come ministro? Come organizzare le istituzioni politiche? Come affermare, nella politica, la morale?

Sono temi bellissimi e complicati ed io, come studente di Giurisprudenza da tanti anni, mi sono accostato ad essi senza scoprire nessuna certezza...

Ti rispondo perché vorrei dire una cosa: da ciò che ho letto, mi sembra di scorgere l'esistenza di quattro tipi di felicità.

- La felicità intima e personale. E' propria di chi vuole sposarsi, di chi vuole vivere in modo romantico o di chi considera il sesso e l'intimità la cosa più importante. E' questo il caso degli utilitaristi (alla Jeremy Bentham ad esempio... o alla Thomas Hobbes). E' importante perseguire la propria felicità. Secondo il liberismo la felicità individuale porta alla felicità sociale. Il liberismo e il capitalismo pongono la sessualità al primo posto. In parte, il Darwinismo, il Marxismo, la Psicologia quando affrontano il tema della Violenza non fanno altro che parlare di questo. E c'è una parte di ragione.

- La felicità informale. E' propria di chi vuole vivere in modo libero e negare ogni autorità. E' questo il caso dei socialisti, dei comunisti, di chi fà volontariato, di chi opera nel 'terzo settore'. Esempi sono Charles 'Charlie' Chaplin, Karamchand Gandhi, Leon Tolstoj ecc ecc. Quì la felicità coincide con il riconoscimento dell'altro come uguale, come uomo, come donna, come anziano o come bambino. Le persone che seguono questo pensiero non accettano che una persona possa dire ad un'altra cosa fare, limitare la libertà sociale, l'espressione e la creatività. La sessualità è vissuta in modo libero, non è centrale, non può essere istituzionalizzata.

- La felicità familiare. E' propria di chi considera gli altri alla luce di ruoli familiari. E' il caso di chi ha una spiccata religiosità. (Islamica, Induista e di teoria sociale indù, Buddhista, di dottrina sociale cristiana, Ebraica...). La felicità consiste, in questa felicità, nel considerare la persona che ci è accanto come un 'fratello'. Gli anziani divengono 'genitori'. L'Altro è parte della famiglia allargata. In questo tipo di felicità, non c'è l'informalità del comunismo così come non c'è la cura dell'intimità del capitalismo. Un esempio paradigmatico è quì il 'sacerdote'. La sessualità è ai margini. Forse, anche negata... (come si può dedurre dalle Lettere di S.Paolo).

- La felicità formale. E' propria di chi considera gli altri autorità, pari o sottoposti. Maestri di questo pensiero sono von Clausewitz, Lao-tse, l'universo che ruota attorno al razzismo, alla violenza, alla guerra, alle armi. Chi persegue questa felicità, si sente a suo agio solo quando le relazioni con gli altri sono estremamente strutturate attorno al principio del potere (simboleggiato dai fulmini che l'aquila della bandiera americana tiene tra gli artigli). Si è felici solo se si può esercitare un'autorità sulle persone. Non c'è il romanticismo capitalista (il Titano che scala l'Olimpo), non c'è l'informalità del comunismo (Gandhi che coglie il sale sulle coste dell'India), non c'è la religiosità della felicità familiare (Jeoshua/Gesù che rinuncia ad ogni autorità e lava i piedi degli apostoli). La sessualità è una sessualità visiva, di fortissimo impatto, simboleggiata dalla pornografia (e infatti l'America è paradigmatica al riguardo: la gran parte della pornografia mondiale, credo, viene prodotta in California).

Ora...

Ognuna di queste felicità porta a un regime politico diverso.

E, paradossalmente, ognuno è corretto.

La mia felicità è la felicità informale.

E dunque, in politica, non distinguo tra persone preparate o no.

Per me, in politica, è giusto eleggere anche gli uomini della strada.

Ciò che credo invece è che in ogni Stato sia necessario vivere tutti e quattro questi tipi di felicità.

Cioè devono esistere una parte 'intima', attraverso le istituzioni capitalistiche e di mercato, una parte 'informale' attraverso il volontariato e la socialità, una parte 'familiare' attraverso, la vita morale e religiosa, e una parte formale, attraverso lo Sport e la Violenza.

Ognuno, secondo la propria identità, dovrebbe accedere a una di queste istituzioni politiche che dovrebbero avere propri organi.

L'elezione di Thuram è inclusa nella parte intima.

Liliam Thuram è un simbolo sessuale e commerciale.

La sua elezione, dunque, è importante per chi si rispecchia in questa felicità.

Io, Canterel, credo che sia giusto eleggere Simboli sessuali (Berlusconi è un simbolo sessuale e incestuoso, credo... tutto il partito delle libertà trasuda sessualità) al potere.

Ma non deve esistere nessuna egemonia.
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Messaggio  canterel II Ven Feb 06, 2009 7:55 pm

Pavely ha scritto:Mamma mia Canterel... perdonami.

Non volevo farti arrabbiare.


naturalmente non sono arrabbiato con te, né tu mi hai fatto arrabbiare. tu hai semplicemente aperto il thread che parla di ministri glamour, di integrazione razziale e psicologia di massa, e rispondendoti semplicemente ho riversato osservazioni stimolate da quello che avviene oggi qui. lo stimolo è un disgusto che davvero non ha niente più di retorico o di astratto, ma che è reale e genuino come un topo morto su un piatto. lo farei mangiare a molti compatrioti,
non a te.
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Messaggio  canterel II Ven Feb 06, 2009 8:21 pm

ciò posto, pavel, ti riconosco come sempre una grande abilità nel produrre modelli articolati per interpretare le più varie situazioni e mettere in relazione i soggetti.
c'è una sorta di determinismo psicologico in quest'ultimo modello che trovo affascinante, ma che non riesco a seguire. ad ogni modo io non riesco a ragionare su questo piano, non ho la sensibilità di un architetto e fatico a riconoscere in questo modello soprattutto la presenza di tante determinazioni pure di istinti fondamentali (per capirci: il capitalismo "sessuale", chaplin "informale" e il resto). è chiaro che abbiamo in varia misura aspettative di felicità differenti. ma che si diano concrezioni così stabili di queste diverse felicità da poter essere in qualche modo incarnate da istituzioni o ideologie o personaggi, non lo so valutare, non lo capisco. forse perché sono informale anche io Smile

e thuram non è l'uomo della strada. il fatto che sia eleggibile come in teoria chiunque, non nasconde i motivi per cui un soggetto del genere viene effettivamente candidato. e lo Stato non deve incarnare le quattro felicità, che non dipendono da pupazzi sistemati in giro, né viverle al posto della popolazione.
con ciò non sto più aggiungendo niente a quanto ho già espresso prima, quindi mi fermo, ringraziandoti.
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Messaggio  Pavely Ven Feb 06, 2009 8:42 pm

Grazie Canterel...

Smile

Sicuramente la realtà è complessissima... così come varie e complesse sono le nostre motivazioni e le nostre storie personali.

Il mio era solo un abbozzo e poi, davvero, da quello che leggo nella politica non trovo alcun filo conduttore.

Mi sembrano tantissime storie individuali inconciliabili...

Un abbraccio pieno d'affetto.
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