Cosa succederà?

Chiedo scusa, un po' per tutto, per la mia stupidità..anche per come scrivo, spero non dia fastidio a nessuno... per quello che ho fatto, senza pensare alle conseguenze, così per attirare l'attenzione, di chi? Non voglio essere considerata malata, ho paura di finire in un istituto in mezzo a ragazze con disturbi alimentari.. ho paura che possano trascinarmi giù. Non voglio essere considerata malata, ma se mi dicono che sto bene mi offendo.. ahhhh il mio umore. Il mio orgoglio. La mia psichiatra dice che sono un'artista. Bah.. Comunque, venerdì ho tentato il suicidio, ho preso 15 pastiglie e mezzo di zoloft da 100, e due pastiglie di abilify da 10. Non ho detto niente a nessuno, mi sono messa a dipingere, il pennello che sporcava di pensieri la tela bianca, mi sono calmata, ho scritto alla mia psichiatra della cazzata che ho fatto, avevo male allo stomaco, il cuore batteva all'impazzata. Ero stanchissima, e mi sono addormentata. Tutto questo è successo alle 2 del pomeriggio, mentre la mia mamma era al lavoro. Mi sono svegliata alle 6, la psichiatra che parlava con mia madre, aveva letto il messaggio tardi, e dopo aver letto mi aveva chiamato subito ma non ho risposto perché dormivo, morfonauta inerme nel colorato gorgo, ha chiamato mia madre, l'ha avvisata, mio padre è arrivato e mi hanno portata al pronto soccorso. Elettrocardiogramma, ero distesa con le gambe che tremavano, 150 battiti, hanno deciso di farmi comunque una lavanda gastrica, nonostante il tempo che era passato. Via nasale, ho vomitato e sputato un casino, chi ha fatto la lavanda gastrica lo sa.. Sembra di soffocare. Mi hanno fatto bere un purgante (al mandarino ). Poi mi hanno portato in un'altra stanza, per tenermi in osservazione durante la notte. Mentre mi trasportavano ho visto un signore anziano, mi ha guardato e mi ha sorriso dolcemente. La notte ho dormito a fatica, sabato mattina mi hanno dimesso. Sui fogli di carta c'erano scritte molte cose, autorità giudiziarie avvisate, tentato suicidio, ecc... La scorsa settimana un ragazzo delle mie parti ha fatto la stessa cosa, ma a lui non è andata bene, è morto. L'ho saputo dalla mia psichiatra quando l'ho vista. A me è andata bene. Non volevo morire, ci tengo alla vita, volevo che succedesse qualcosa. Attirare l'attenzione? Non lo so. Mi faccio schifo. I miei mi devono sorvegliare, se provo a scappare di casa, o semplicemente se mi lasciano a casa da sola, scatta una denuncia. Mi tolgono dalla loro custodia, e finisco non so dove. Oggi volevo farmi una passeggiata, in compagnia della musica, ma non posso, sono impazzita, ho sbattuto i pugni contro al muro, mi sono messa a urlare, mia madre pure, è tutta colpa mia, lei non riesce a gestirmi. Cosa succederà? La mia psichiatra non lo sa, lei ormai non esercita più nessuna autorità sugli assistenti sociali. Probabile che non la chiameranno neppure. Sarò sorvegliata fin quando diventerò maggiorenne? Ho quasi 15 anni, non so se riuscirò ad aspettare. Non posso neppure tenere la porta della mia camera chiusa. Però li capisco, capisco i miei genitori, non dirò "ma è tutta un'ingiustizia".. sarebbe stupido, ho fatto una cazzata atroce, e ne pago le conseguenze, solo non so nulla, i miei neppure, bisogna aspettare.. questione di tempo. Fino a quando durerà tutto questo? Mi dispiace e mi pento.
Un mio difetto è che sono brava a consigliare agli altri, ma faccio fatica a mettere in pratica quello che dico e penso su di me. Forse perché non mi amo.. anche se sto imparando ad amarmi sinceramente, non devo più mentire a me stessa, non è giusto, la mia vita in fondo è bella. Mi servono persone positive,che pensano, che osservano, ma anche un po' matte ed euforiche, che sappiano trascinarmi e coinvolgermi, la devo smettere di sentirmi inferiore, ho i miei punti deboli, ma anche quelli forti. Tutti li abbiamo, i punti forti. Bisogna scoprirli.
Devo imparare a vomitare tutto quello che ho dentro, l'uragano nel mio stomaco, ma in modo costruttivo e utile per me. Farmi del male è più facile, ma è controproducente. Scrivere, disegnare, magari suonare un po' il piano, mi possono aiutare a sfogarmi, tutto quello che ho scritto è uno sfogo. Devo capire cosa mi può aiutare a stare bene, a breve inizierò un corso di teatro e sono felicissima, spero solo che le cose si risolvano quanto prima. Forse invece di sperare devo crederci, iniziare a credere che posso stare bene, che posso vivere serenamente la vita, che non devo abbattermi quando non riesco in una cosa, ci riprovo, e ci riprovo ancora finché ci riesco.
Siete persone bellissime, alla ricerca di se stessi, delle piccole e grandi cose che possono farvi stare bene, credeteci.
Shine on you crazy diamonds.

Mi rattristisce tanto leggere ciò madotsuki
Io al contrario di te non sono tanto bravo a parlare e tener su un po le persone
Ma veramente mi piange il cuore
Ho trovato e letto sempre volentieri e tratto vantaggio e cose utili su quello che hai scritto a me, e su quanto da te scritto anche ad altri
Cerca di riprenderti
Non so che altro dirti
Un'abbraccio

roberto66 ha scritto:Mi rattristisce tanto leggere ciò madotsuki
Io al contrario di te non sono tanto bravo a parlare e tener su un po le persone
Ma veramente mi piange il cuore
Ho trovato e letto sempre volentieri e tratto vantaggio e cose utili su quello che hai scritto a me, e su quanto da te scritto anche ad altri
Cerca di riprenderti
Non so che altro dirti
Un'abbraccio  

Grazie di cuore Roberto, mi spiace tanto metterti tristezza.. Dopo che ho scritto mi sono un po' calmata, domani è un altro giorno, magari esco un po' con mio padre.
Tu come stai? Ti stringo

madotsuki ha scritto: Chiedo scusa, un po' per tutto, per la mia stupidità..anche per come scrivo, spero non dia fastidio a nessuno...

Credo che in questo Forum nessuno si sia infastidito del tuo sfogo, anzi è da apprezzare la tua sincerità.

Non voglio essere considerata malata, ho  paura di finire in un istituto in mezzo a ragazze con disturbi alimentari.. ho paura che possano trascinarmi giù. Non voglio essere considerata malata, ma se mi dicono che sto bene mi offendo..

se qualcuno ti chiedesse che cosa ti senti, sapresti rispondere? questo è l'eterno dilemma di chi come noi vive o ha vissuto questa condizione...

Comunque, venerdì ho tentato il suicidio, ho preso 15 pastiglie e mezzo di zoloft da 100....

questa cosa mi diapiace tantissimo e spero non ci riprovi mai più, e non è un consiglio riferito solo a te, ma in generale;
questo lo dico in quanto c'è tantissima gente che lotta per la vita contro diverse malattie e non si arrende fino alla fine.
Con questo non voglio fare l'eroe, però ti posso garantire che con i tuoi tempi, riuscirai a gestire le tue emozioni e le tue sensazioni e ne uscirai più forte, quindi stai tranquilla e non pensare a quando starai meglio, tra un mese un giorno o più, pensa a vivere la vita ed accettarla cosi com'è, ma non in modo passivo, in modo attivo.

Mi servono persone positive,che pensano, che osservano, ma anche un po' matte ed euforiche, che sappiano trascinarmi e coinvolgermi, la devo smettere di sentirmi inferiore, ho i miei punti deboli, ma anche quelli forti. Tutti li abbiamo, i punti forti. Bisogna scoprirli.
Devo imparare a vomitare tutto quello che ho dentro, l'uragano nel mio stomaco, ma in modo costruttivo e utile per me. Farmi del male è più facile, ma è controproducente. Scrivere, disegnare, magari suonare un po' il piano, mi possono aiutare a sfogarmi, tutto quello che ho scritto è uno sfogo. Devo capire cosa mi può aiutare a stare bene, a breve inizierò un corso di teatro e sono felicissima, spero solo che le cose si risolvano quanto prima. Forse invece di sperare devo crederci, iniziare a credere che posso stare bene, che posso vivere serenamente la vita, che non devo abbattermi quando non riesco in una cosa, ci riprovo, e ci riprovo ancora finché ci riesco.

questo è lo spirito giusto!!!
Ci siamo mai chiesti perchè a noi e non al nostro amico antipatico.....???? Questa è stata la domanda che mi sono posto per parecchio tempo...
Non ho trovato mai la risposta (naturalmente.....), però posso garantirvi che è un periodo che dobbiamo superare, ma chi prima chi dopo, ci riuscirà a superarlo, e su questo non ho dubbi.
Vi lascio un consiglio: viviamo la vita ed apprezziamo la semplicità delle piccole cose che ci vengono donate, non guardiamo se a Natale un amico, un parente ci regala solo una candela o qualcosa di poco costoso, dobbiamo solo apprezzare il pensiero che ha avuto nei nostri confronti.
Ciao

madotsuki ha scritto:
Grazie di cuore Roberto, mi spiace tanto metterti tristezza.. Dopo che ho scritto mi sono un po' calmata, domani è un altro giorno, magari esco un po' con mio padre.
Tu come stai? Ti stringo

Mi fà piacere madotsuki che ora vadi un po meglio
Raccontaci poi come e andata, sai cosa voglio dire no ?
Io.....un po come al solito, sarebbe bello dire, che ormai ci sono abituato, ma...diciamo piuttosto che qualche brutto periodo c'e ancora, ma riesco a gestirlo un po meglio
Un'abbraccio madotsuki, esci da questo tunnel e avrai ancora tutta la vita davanti con innumerevoli possibilita di gestirtela e creartela come vuoi tu, non pensi mai a questo

ciao madotsuki...
mi viene da piangere,te lo chiedo da amico e con il cuore in mano,non trasformare la tua voglia di attenzione in tragedia...hai rischiato molto e sei stata fortunata,ci sono molti modo di chiedere attenzione e considerazione in modo costruttivo a chi ti sta vicino senza rimetterci in salute...
tu sei fatta di amore,e come lo dimostri a noi lo puoi dimostrare a te stessa...
noi abbiamo bisogno anche di te,tu stessa hai bisogno di ritrovarti,i tuoi cari hanno bisogno di te,io ho bisogno di te...
...scrivi e sfogati quanto vuoi,noi saremo qui ad ascoltarti e saremo sempre con te con i pensieri,con il cuore e con l'anima...

lorenzobg75 ha scritto:ciao madotsuki...
mi viene da piangere,te lo chiedo da amico e con il cuore in mano,non trasformare la tua voglia di attenzione in tragedia...hai rischiato molto e sei stata fortunata,ci sono molti modo di chiedere attenzione e considerazione in modo costruttivo a chi ti sta vicino senza rimetterci in salute...
tu sei fatta di amore,e come lo dimostri a noi lo puoi dimostrare a te stessa...
noi abbiamo bisogno anche di te,tu stessa hai bisogno di ritrovarti,i tuoi cari hanno bisogno di te,io ho bisogno di te...
...scrivi e sfogati quanto vuoi,noi saremo qui ad ascoltarti e saremo sempre con te con i pensieri,con il cuore e con l'anima...

Grazie Lorenzo, ti voglio bene, e ti abbraccio forte

Lo chiamano "Waking up alive".

Ogni nostro atto, parola e pensiero si protende verso la vita. La nostra volontà vuole la conservazione, la serenità, il benessere dell'anima e del corpo. Un atto auto-lesionistico è il prodotto malato di una malattia che ci ha scavato dentro e ha scambiato molti termini di fondo della nostra consapevolezza, ci ha fatto scambiare un male per il bene, poiché noi siamo convinti che anche il peggior atto da compiere sia un inno alla nostra vita: è un rifuggire dal male a noi esterno che ci colpisce, o molto spesso a noi interno, il tarlo che scava da dentro. Si decide di farlo fuori in un atto di massimo sacrificio, quello di sé stessi. Nella visione malata, questo funziona e non è per niente un'autodistruzione, quanto non voler vedersi spegnere lentamente. Paradossalmente, questa è una delle riflessioni che conducono a tanto.

Ti assicuro che c'è di più rispetto ad una soluzione del genere. La morte per sé stessi è nulla, è il nulla, è il rifiutare tutto per la disperazione di avere poche possibilità... ma le possibilità ci sono ancora.

Ci sono.

Spero tanto che un giorno tu possa essere tanto fortunata quanto lo sono stato io e possa sentirti tranquilla, protetta. Questi momenti terribili rimarranno in un angolo della mente ma nel restante spazio vivrà una consapevolezza di averli superati e poterlo fare ancora. Sei più giovane di me di diversi anni, hai tanto tempo e puoi costruire tanto ancora! Questi giorni, questi mesi scivoleranno via insieme al nero profondo ed allora più che mai dovrai costruire e farti aiutare per evitare che questo mai più succeda.

Esistono cose bellissime per cui vivere, io non le conoscevo eppure ora sono lì.

Robin93 ha scritto:Lo chiamano "Waking up alive".

Ogni nostro atto, parola e pensiero si protende verso la vita. La nostra volontà vuole la conservazione, la serenità, il benessere dell'anima e del corpo. Un atto auto-lesionistico è il prodotto malato di una malattia che ci ha scavato dentro e ha scambiato molti termini di fondo della nostra consapevolezza, ci ha fatto scambiare un male per il bene, poiché noi siamo convinti che anche il peggior atto da compiere sia un inno alla nostra vita: è un rifuggire dal male a noi esterno che ci colpisce, o molto spesso a noi interno, il tarlo che scava da dentro. Si decide di farlo fuori in un atto di massimo sacrificio, quello di sé stessi. Nella visione malata, questo funziona e non è per niente un'autodistruzione, quanto non voler vedersi spegnere lentamente. Paradossalmente, questa è una delle riflessioni che conducono a tanto.

Ti assicuro che c'è di più rispetto ad una soluzione del genere. La morte per sé stessi è nulla, è il nulla, è il rifiutare tutto per la disperazione di avere poche possibilità... ma le possibilità ci sono ancora.

Ci sono.

Spero tanto che un giorno tu possa essere tanto fortunata quanto lo sono stato io e possa sentirti tranquilla, protetta. Questi momenti terribili rimarranno in un angolo della mente ma nel restante spazio vivrà una consapevolezza di averli superati e poterlo fare ancora. Sei più giovane di me di diversi anni, hai tanto tempo e puoi costruire tanto ancora! Questi giorni, questi mesi scivoleranno via insieme al nero profondo ed allora più che mai dovrai costruire e farti aiutare per evitare che questo mai più succeda.

Esistono cose bellissime per cui vivere, io non le conoscevo eppure ora sono lì.

Grazie Alessandro! Grazie mille..

Forse ci vorrà del tempo ma vedrai che le cose si assesteranno, che i tuoi genitori piano piano allenteranno la presa piano piano; succede sempre cosi' quando avvengono queste cose.. Piano piano il ricordo di quello che è successo diventerà più ovattato e ritroverai le tue libertà o almeno te lo auguro tanto