A 58 anni ha senso continuare la lotta?

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Messaggio  elisabetta5656 Dom Dic 07, 2014 8:44 pm

Un saluto a tutti e una premessa importante:siamo tutti individui ossia persone singole ed è anche per questo motivo che le relazioni con gli altri sono,quantomeno,faticose.Questo per precisare che la mia esperienza di vita non va generalizzata.Le nostre storie sono tutte diverse perchè diversi sono i fattori che hanno lavorato insieme per crearle.
Vado a ruota (quasi) libera....
Alla mia età dovrei essere sposata,separata,vedova
Alla mia età dovrei essere madre,nonna o almeno zia
Alla mia età dovrei aver raggiunto una certa stabilità abitativa
Alla mia età dovrei aver raggiunto una certa stabilità economica
Alla mia età dovrei saper,finalmente,gestire con distacco le dinamiche con mio padre e con mio fratello entrambi malati fisicamente e psichicamente
Alla mia età non dovrei avere più un mare di agggressività o un mare di dolore nei confronti delle loro continue e continue richieste di aiuto e di affetto e di accudimento
Alla mia età dovrei smetterla di disprezzarmi per gli obiettivi di cui sopra non raggiunti e di avere continui sensi di colpa nei confronti di chiunque entri in contatto con me
Alla mia età dovrei smetterla di essere così altalenante nei rapporti con gli altri tanto da essere sempre e comunque considerata strana e deludente anche dalle amicizie che forse provano anche affetto e stima nei miei confronti
Alla mia età dovrei smetterla di accettare di giocare sempre in "panchina" con gli uomini,come una ruota di scorta
Alla mia età dovrei smetterla di sperare di trovare un "compagno" decente nei confronti del quale essere "decente"
Alla mia età dovrei smetterla di continuare a  rubare alla vita altre cose positive oltre quelle non stabili già ottenute
Forse alla mia età dovrei rassegnarmi definitivamente alla mia squallida e dolorosa realtà malsana...ed alla mia incurabile solitudine
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Messaggio  Goya Dom Dic 07, 2014 10:35 pm

Non possiamo pretendere di cambiare gli altri e non possiamo pretendere di cambiare noi stessi. Mio padre urla sempre e gesticola aggressivamente per ogni stupidata e ormai mi sono rassegnato, non cambierá mai. Solo il tempo e il deperimento psico-fisico lo faranno calmare. Io sono un introverso estremo e non credo riuscirò a uscire dalla mia vuota esistenza priva di qualsiasi affetto. Eppure siamo ancora vivi. A giudicare dalle premesse tu dovresti esserti messa una corda al collo giá da tempo e pure io. Invece siamo qui. Perchè? Perchè riusciamo a vivere di alti e bassi. Ci sono stati momenti nella nostra vita in cui le cose sembravano funzionare. Poi siamo ripiombati nel nostro abisso. Poi di nuovo su. Poi di nuovo giù.

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Messaggio  roberto66 Lun Dic 08, 2014 10:03 am

Ciao  Elisabetta
Ho passato anch'io molti anni ad accudire i mie famigliari ammalati e ora sono contento di averlo fatto, e se tornassi indietro cercherei anche di fare di piu
Sò che tante volte ci viene richiesto qualcosa in certi momenti in cui proprio non c'è la facciamo ( e questo ci genera rabbia ) ma come capitava a me un piccolo sforzo, da parte nostra e uno da parte loro, perche certamente capiscono
Tante volte basta anche un po parlare e trovare la giusta misura, il giuto tempo, la possibilita di trovare il nostro piccolo spazio per ricaricare le nostre batterie
E poi dai !  anche se ci costa, poi un piccolo sorriso dei nostri cari ci appaga

Per il resto che scrivi sono cose che provo pure io e ti garantisco che continuo a maledire le persone che hanno dato luogo a questo
Ci sono persone sposate, separate, vedove, senza figli, ecc.. ma che vivono sereni e felici
E secondo me è su questo che dobbiamo focalizarci, cercare di trovare una serenità e voglia di vivere
E questo è un buon spunto  per cercare di cambiare in positivo quello che ormai ci è rimasto e che possiamo cambiare, e non quello che abbiamo perso o mai vissuto, o mai potutto vivere, perche quello non potremmo mai cambiarlo o cercare di riviverlo
Se riusciamo ora a trovare una giusta serenita e voglia di vivere, uno scopo, avremmo gia cambiato in positivo il nostro avvenire, e tutti i nostri umori, disagi interni ed esterni tenderanno a scomparire
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Messaggio  lorenzobg75 Lun Dic 08, 2014 9:15 pm

ciao elesabetta....
beh,guarda,le domande che ti fai tu sono le domande che ci facciamo in molti;non sei sola in tutto questo casino credimi....
vorrei comunque sapere dove sta scritto che ad un tot di anni devi essere sposata,zia o altro ancora?...questi criteri sono soggettivi,ne senso che la grande massa di pecoroni pensa che una persona normale abbia abitudini in cui si rispecchia la massa stessa...,per uno in controtendenza come ma invece non è così...non è un uomo,una donna od una casa che ci può dare serenità,quello che ci da serenità e lo spirito con cui affrontiamo le avventure della vita,parte tutto dal cuore e dalla mente quello che siamo,non illudiamoci di trovare normalità e benessere psicologico in cose materiali... poi certo,i fatti spiacevoli della vita o i problemi quelli ci sono e ci coinvolgono emotivamente... ed è vero anche che le motivazioni contano moltissimo...
quindi quello che ti voglio dire è di non sottovalutare te stessa,perchè probabilmente hai molte più munizioni a disposizione di quanto tu creda...un abbraccio drunken
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Messaggio  mmm Mar Dic 09, 2014 10:15 pm

credo che un certo tipo di solitudine sia insita nella natura umana, credo che sia uno dei meccanismi che ci spinge verso gli altri. ci sono animali che fanno branco, e altri no, l'uomo è un animale sociale e secondo me un senso di solitudine di fondo, insaziabile, è alla base di questo suo essere. poi magari mi sbaglio.

anche io sono solo, mi sento solo, a parte attimi in cui sto con altri, comunque tendenzialmente sono solo.

comunque, se dovessi morire domani, non avrei particolari rimorsi.

non ho ucciso nessuno. non ho fatto del male a nessuno. e per male non intendo un'offesa o un dolore fisico o morale. intendo non ho rovinato l'esistenza a nessuno. sarò di manica larga, verso me stesso, ma così è, io mi sento in regola, a posto.

il mio apporto alla vita di chi mi circonda è stato comunque positivo o neutro. positivo verso mia madre, mio padre, mio fratello, qualche amico e amica, altri che non mi vengono in mente. neutro verso altri. le negatività, visto che non sto guardando alle sciocchezze, ma alle cose viste in grande, non ce n'è, come da considerazione di cui sopra (non aver rovinato l'esistenza a nessuno).

io sono in pace con me stesso. non sono amareggiato nei confronti di quella che è stata la mia vita. riconosco di essere stato quello che sono potuto essere, e di aver fatto quello che ho potuto fare, date le mie caratteristiche proprie e date le caratteristiche dell'ambiente in cui mi sono ritrovato e alle determinazioni del caso. riconosco il gusto di ogni momento passato e presente. riconosco il gusto di ogni gioia e dolore. ogni momento felice e triste, sono tutti tesori. forse sono più i dolori che mi rimangono in mente, però li custodisco con gelosia anche quelli, sono miei, ogni momento patito è mio, sono io, quando sono stato soccorso e quando ho soccorso, ogni sofferenza è un tesoro.

ora sono solo nella mia camera davanti al pc a scrivere questo messaggio, e non sto male. domani probabilmente mi alzerò, farò colazione, non sarà male, uscirò di casa, al freddo, svogliato, di fretta, e me lo farò piacere. non è nemmeno questo il punto. anche il male bisogna saperlo accettare, osservare, il dolore, la sfiga, la sventura, non devono essere più oggetto di disperazione, vanno accettati, osservati, gestiti.

secondo me bisogna smettere di pensare a tutto ciò che non abbiamo realizzato e cercare di sentire quello che abbiamo e che siamo, apprezzare il cibo, il sonno, l'uscire, il vedere persone, luoghi, paesaggi, anche metropolitani, senza dover cercare chissà che cosa di speciale.

l'insoddisfazione, la frustrazione, la brama, servono solo a creare schiavi e consumantori, se si riesce ad accettare e ad amare quello che si è e quello che è il mondo e la propria vita, sia negli aspetti positivi che in quelli negativi, allora si è liberi, forti più di un esercito, più di qualsialsi cosa, liberi e forti e indistruttibili, niente ci può piegare, annullare, niente fa più paura e qualsiasi cosa sarà affrontata con coraggio e serenità.

che iperbole, mi sono lasciato andare a ruota quasi libera pure io Wink

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Messaggio  elisabetta5656 Mer Dic 10, 2014 9:00 pm

Innanzitutto un ringraziamento di cuore a quanti mi hanno risposto e non mi hanno ignorato pensando,del tutto legittimamente viste le vostre età,che a 58 anni una persona dovrebbe aver maturato quella saggezza e dignità che dovrebbero essere proprie del tempo che si vive.Insomma grazie per non aver pensato,e anche se lo avete fatto è del tutto naturale,ma 'sta vecchiarda che cosa va cercando ancora?Ringraziasse il cielo o il destino che è ancora in vita ed in discreta salute dopo tanti,continui ostacoli e sofferenze sue e della sua famiglia d'origine.Perfettamente vero.Ma mi trovo ad attraversare un periodo di forti transizioni personali e come al solito familiari che generano in me molta confusione e la necessità,spero del tutto temporanea,di fare bilanci di una vita intera.Sento che potrebbe essere un periodo fecondo per me perchè sto raccogliendo molti frutti,piccoli per carità ma essenziali per la vita di ciascuno di noi esseri umani,seminati faticosamente via,via lungo tutto il percorso della mia vita:migliori relazioni con gli altri,maggiore capacità di gestire i sentimenti,le emozioni e soprattutto un significativo senso di maggiore libertà personale.Libertà dai sensi di colpa ed un rafforzamento ed accettazione della mia identità personale.Sembra che stia dicendo tutto il contrario rispetto a quanto contenuto nel mio quesito e spero non si tratti solo,come accennava Goya,dell'ennesima oscillazione del pendolo dell'umore.Ma anche rispetto a questo problema (una specie di bipolarismo) ho appreso con il tempo delle tecniche per impedire un'eccessiva mutevolezza dello stato d'animo quando ho smesso con i farmaci specifici.Spero che tutta questa confusioni non duri a lungo e quindi risponderò a ciascuno di voi.Tranquilli: molto sinteticamente. I love you
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Messaggio  Goya Mer Dic 10, 2014 9:59 pm

Io ho ventidue anni ma trovandomi in una situazione del tutto identica alla tua (non ho raggiunto gli obiettivi che la societá si aspetta raggiunga un ragazzo di ventidue anni) ti posso dire che il maggior problema sono proprio le persone che ci circondano più da vicino. Sono proprio i famigliari, i genitori, a farti pesare queste cose. Non devi dare conto a nessuno, hai cinquantotto anni.

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Messaggio  madotsuki Gio Dic 11, 2014 5:43 pm

elisabetta5656 ha scritto:Innanzitutto un ringraziamento di cuore a quanti mi hanno risposto e non mi hanno ignorato pensando,del tutto legittimamente viste le vostre età,che a 58 anni una persona dovrebbe aver maturato quella saggezza e dignità che dovrebbero essere proprie del tempo che si vive.Insomma grazie per non aver pensato,e anche se lo avete fatto è del tutto naturale,ma 'sta vecchiarda che cosa va cercando ancora?Ringraziasse il cielo o il destino che è ancora in vita ed in discreta salute dopo tanti,continui ostacoli e sofferenze sue e della sua famiglia d'origine.Perfettamente vero.Ma mi trovo ad attraversare un periodo di forti transizioni personali e come al solito familiari che generano in me molta confusione e la necessità,spero del tutto temporanea,di fare bilanci di una vita intera.Sento che potrebbe essere un periodo fecondo per me perchè sto raccogliendo molti frutti,piccoli per carità ma essenziali per la vita di ciascuno di noi esseri umani,seminati faticosamente via,via lungo tutto il percorso della mia vita:migliori relazioni con gli altri,maggiore capacità di gestire i sentimenti,le emozioni e soprattutto un significativo senso di maggiore libertà personale.Libertà dai sensi di colpa ed un rafforzamento ed accettazione della mia identità personale.Sembra che stia dicendo tutto il contrario rispetto a quanto contenuto nel mio quesito e spero non si tratti solo,come accennava Goya,dell'ennesima oscillazione del pendolo dell'umore.Ma anche rispetto a questo problema (una specie di bipolarismo) ho appreso con il tempo delle tecniche per impedire un'eccessiva mutevolezza dello stato d'animo quando ho smesso con i farmaci specifici.Spero che tutta questa confusioni non duri a lungo e quindi risponderò a ciascuno di voi.Tranquilli: molto sinteticamente. I love you
Elisabetta, sei una donna forte, non so come aiutarti.. qui sopra ti hanno già dato delle belle risposte.. Ti stringo forte!
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Messaggio  elisabetta5656 Mar Dic 16, 2014 7:12 pm

Un grande ringraziamento a Madotsuki che con il suo calore umano "buca lo schermo" come si direbbe in gergo televisivo cheers
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Messaggio  madotsuki Mar Dic 16, 2014 7:14 pm

elisabetta5656 ha scritto:Un grande ringraziamento a Madotsuki che con il suo calore umano "buca lo schermo" come si direbbe in gergo televisivo cheers
Ehi! Grazie :*
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Messaggio  gess Lun Feb 09, 2015 3:53 pm

Vieni con me

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Messaggio  gess Lun Feb 09, 2015 5:28 pm

:-)

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