una lotta continua
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marco7
tea66
6 partecipanti
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una lotta continua
Tempo fa scrissi in questo forum in cerca di qualcuno che oltre alla depressione dovesse affrontare anche un tumore. Premetto che a distanza di due anni dalla scoperta del cancro al quarto stadio per metastasi ossee ho sempre continuato a curare la depressione con antidepressivi e stabilizzatori dell’umore.
Mi hanno tolto un seno per cercare di arginare la malattia che fin dall’inizio si è dimostrata molto aggressiva, per un anno e mezzo ho fatto chemioterapia pesante perdendo tutti i capelli, faccio terapia ormonale e sono in menopausa forzata , mensilmente sono in day hospital oncologico per le flebo di calcio alle ossa che il tumore si stava mangiando.
A tutt’oggi la malattia è ferma, grazie alle cure e forse perché per me non è ancora giunta l’ultima ora.
Galleggio in questa vita che il destino mi ha assegnato, non mi fa paura la morte, ciò che da anni temo di più è la vita: le cattiverie delle persone egoiste e bigotte, le amicizie che spariscono appena ci sono problemi, il parentado che finge di interessarsi ma sta ben attento ad offrirti un aiuto anche se pur minimo: “anche noi abbiamo tanti problemi non gravi come i tuoi ma il tempo non basta e sempre così poco!” (per le vacanze e i propri hobby però chissà come riescono a trovarlo)…..e infine guardarsi allo specchio e provare ad accettarsi così come sono oggi ……. (chiudo qui la serie, ho già le lacrime agli occhi).
Non entro nelle vicende che mi hanno portato alla depressione perché rinvangare mi fa sempre male e perché comunque ciò che è stato non si può cambiare.
Di una cosa però sono certa che la depressione è peggio del cancro e bisogna intervenire subito non lasciarla radicare.
Combatterla con tutte le armi possibili, non deve prendere il sopravvento e peggiorare, imparare a riconoscerla ai primi segnali ma anche e sopratutto allontanare le persone che ci fanno soffrire per quanto sia possibile: lo dobbiamo a noi stessi, chi non ci rispetta non merita il nostro rispetto e la nostra considerazione.
Perdonatemi se ho scritto cose trite e ritrite che avrete sentito non so quante volte, ma oggi sentivo il bisogno di raccontarmi e spero che possa servire a qualcuno.
Un saluto affettuoso
Mi hanno tolto un seno per cercare di arginare la malattia che fin dall’inizio si è dimostrata molto aggressiva, per un anno e mezzo ho fatto chemioterapia pesante perdendo tutti i capelli, faccio terapia ormonale e sono in menopausa forzata , mensilmente sono in day hospital oncologico per le flebo di calcio alle ossa che il tumore si stava mangiando.
A tutt’oggi la malattia è ferma, grazie alle cure e forse perché per me non è ancora giunta l’ultima ora.
Galleggio in questa vita che il destino mi ha assegnato, non mi fa paura la morte, ciò che da anni temo di più è la vita: le cattiverie delle persone egoiste e bigotte, le amicizie che spariscono appena ci sono problemi, il parentado che finge di interessarsi ma sta ben attento ad offrirti un aiuto anche se pur minimo: “anche noi abbiamo tanti problemi non gravi come i tuoi ma il tempo non basta e sempre così poco!” (per le vacanze e i propri hobby però chissà come riescono a trovarlo)…..e infine guardarsi allo specchio e provare ad accettarsi così come sono oggi ……. (chiudo qui la serie, ho già le lacrime agli occhi).
Non entro nelle vicende che mi hanno portato alla depressione perché rinvangare mi fa sempre male e perché comunque ciò che è stato non si può cambiare.
Di una cosa però sono certa che la depressione è peggio del cancro e bisogna intervenire subito non lasciarla radicare.
Combatterla con tutte le armi possibili, non deve prendere il sopravvento e peggiorare, imparare a riconoscerla ai primi segnali ma anche e sopratutto allontanare le persone che ci fanno soffrire per quanto sia possibile: lo dobbiamo a noi stessi, chi non ci rispetta non merita il nostro rispetto e la nostra considerazione.
Perdonatemi se ho scritto cose trite e ritrite che avrete sentito non so quante volte, ma oggi sentivo il bisogno di raccontarmi e spero che possa servire a qualcuno.
Un saluto affettuoso
tea66- Numero di messaggi : 154
Data d'iscrizione : 07.09.10
Età : 58
Località : bergamo
Re: una lotta continua
vorrei ringraziarti per la tua testimonianza perchè rafforza la mia opinione che una malattia psichica è spesso peggio di una fisica. Purtroppo le malattie psichiche non vengono spesso riconosciute sia da chi le ha che magari non si accorge per anni di averla sia dagli altri che le minimalizzano o c'è incomprensione per esse.
Pure la sanità pubblica dei vari paesi discriminalizza spesso i malati psichici rispetto alle altre malattie mettendo a disposizione meno medici e infrastrutture per i malati psichici rispetto alle altre malattie.
avevo una zia che conoscevo pochissimo che ebbe pure lei un cancro al seno e depressione per una ventina d'anni. Alla fine morì ma non son sicuro se morì a causa del cancro o altro.
l'unica cosa che puoi fare è tenere duro e curarti al meglio sperando in tempi migliori. Importante è pure che riesci a convivere con la malattia. In bocca al lupo.
Pure la sanità pubblica dei vari paesi discriminalizza spesso i malati psichici rispetto alle altre malattie mettendo a disposizione meno medici e infrastrutture per i malati psichici rispetto alle altre malattie.
avevo una zia che conoscevo pochissimo che ebbe pure lei un cancro al seno e depressione per una ventina d'anni. Alla fine morì ma non son sicuro se morì a causa del cancro o altro.
l'unica cosa che puoi fare è tenere duro e curarti al meglio sperando in tempi migliori. Importante è pure che riesci a convivere con la malattia. In bocca al lupo.
marco7- Numero di messaggi : 331
Data d'iscrizione : 12.12.10
grazie
Grazie Tea
sembri una donna forte e coraggiosa e purtroppo concordo anch'io sul fatto che è più difficile combattere una malattia psichica, un male dell'anima che una malattia fisica.
Comunque ben vengano le donne come te che dimostrano fierezza nella sofferenza e offrono spunti di riflessione .
un abbraccio
Armida
sembri una donna forte e coraggiosa e purtroppo concordo anch'io sul fatto che è più difficile combattere una malattia psichica, un male dell'anima che una malattia fisica.
Comunque ben vengano le donne come te che dimostrano fierezza nella sofferenza e offrono spunti di riflessione .
un abbraccio
Armida
armida- Numero di messaggi : 78
Data d'iscrizione : 09.01.08
Età : 54
Località : Bari
Re: una lotta continua
Grazie ragazzi, per il vostro incorraggiamento!
Armida non mi reputo una persona forte......mi aiuto e cerco di farmi aiutare.......l'importante è non ricadere nel baratro profondo della depressione....
Un abbraccio ad entrambi!!!
Armida non mi reputo una persona forte......mi aiuto e cerco di farmi aiutare.......l'importante è non ricadere nel baratro profondo della depressione....
Un abbraccio ad entrambi!!!
tea66- Numero di messaggi : 154
Data d'iscrizione : 07.09.10
Età : 58
Località : bergamo
Re: una lotta continua
pieni duro che ce la fai.
marco7- Numero di messaggi : 331
Data d'iscrizione : 12.12.10
Re: una lotta continua
Grazie per la testimonianza Tea, concordo perfettamente con quanto detto da Marco7 ed Armida.
Forza e coraggio
E un grande abbraccio
Forza e coraggio
E un grande abbraccio
Numb- Numero di messaggi : 173
Data d'iscrizione : 07.03.12
Ciao Tea!
La tua testimonianza per me è molto importante.......
conosco la tua malattia che è stata la malattia di mia madre e l'ho vissuta in tutte le sue sfaccettature per ben 6 anni si è ammalata che avevo 13 anni... anche mia madre ha rischiato la depressione ed ha preso dei stabilizzanti d'umore all'epoca....anche lei ha subito l' indifferenza da parte dei parenti che ti confesso hanno fatto pena pietà e misericordia...ma che devi fare non riesco più di tanto a portargli rancore...non bisogna pretendere più di tanto da queste persone( che hanno sempre i loro cavoli), io per quanto mi riguarda sono sempre stata lasciata sola.....ma soprattutto mia madre!!! per fortuna c'eravamo noi..il nostro piccolo nucleo famigliare!!!
Inoltre ho anche una sorella autistica che all'epoca era piccolina...portiamo 10 anni di differenza quindi me ne sono occupata io e e mio padre...ed è stata veramente dura.....
Quello che ho capito è che le persone hanno paura del dolore, scappano e non lo accettano.....sono deboli....
io mi sono trovata tante volte a pensare di non farcela....ed ho messo da parte la mia vita non gli ho dato più nessuna importanza....rallentando università e tutto......non avendo una mente libera, non avendo ne la serenità e gli aiuti.....e in tutti questi impicci lo sai i parenti cosa hanno saputo fare: hanno pure da ridire che sto finendo l'uni in ritardo, mi sfottono e mi attaccano ansie.......................... (ho perso 2 anni...)....
Non te ne curare!!! non ti abbattere di più a causa loro, mi sembri una persona forte da quello che scrivi e da come lo scrivi....chi soffre, tante volte soffre di più...perchè se chiede aiuto e si lamenta viene commiserato e compatito, ma al momento di aiutare e di concretizzare si volatilizzano tutti.........al malato poi non fà bene essere commiserato...lo fà sentire ancora più malato, quindi ho sempre pensato che fosse meglio che certe persone si tenessero lontane...meglio così.
Ammiro quello che hai scritto: e che non hai paura della morte....non è da tutti e credimi forse sei tu quella che può insegnare tante cose ai tuoi parenti e a chi ti sta vicino...
Io sò solo che quello che mi ha saputo dare mia madre in quei momenti non me lo ha saputo dare nessuno......
....Non devi mollare.........
conosco la tua malattia che è stata la malattia di mia madre e l'ho vissuta in tutte le sue sfaccettature per ben 6 anni si è ammalata che avevo 13 anni... anche mia madre ha rischiato la depressione ed ha preso dei stabilizzanti d'umore all'epoca....anche lei ha subito l' indifferenza da parte dei parenti che ti confesso hanno fatto pena pietà e misericordia...ma che devi fare non riesco più di tanto a portargli rancore...non bisogna pretendere più di tanto da queste persone( che hanno sempre i loro cavoli), io per quanto mi riguarda sono sempre stata lasciata sola.....ma soprattutto mia madre!!! per fortuna c'eravamo noi..il nostro piccolo nucleo famigliare!!!
Inoltre ho anche una sorella autistica che all'epoca era piccolina...portiamo 10 anni di differenza quindi me ne sono occupata io e e mio padre...ed è stata veramente dura.....
Quello che ho capito è che le persone hanno paura del dolore, scappano e non lo accettano.....sono deboli....
io mi sono trovata tante volte a pensare di non farcela....ed ho messo da parte la mia vita non gli ho dato più nessuna importanza....rallentando università e tutto......non avendo una mente libera, non avendo ne la serenità e gli aiuti.....e in tutti questi impicci lo sai i parenti cosa hanno saputo fare: hanno pure da ridire che sto finendo l'uni in ritardo, mi sfottono e mi attaccano ansie.......................... (ho perso 2 anni...)....
Non te ne curare!!! non ti abbattere di più a causa loro, mi sembri una persona forte da quello che scrivi e da come lo scrivi....chi soffre, tante volte soffre di più...perchè se chiede aiuto e si lamenta viene commiserato e compatito, ma al momento di aiutare e di concretizzare si volatilizzano tutti.........al malato poi non fà bene essere commiserato...lo fà sentire ancora più malato, quindi ho sempre pensato che fosse meglio che certe persone si tenessero lontane...meglio così.
Ammiro quello che hai scritto: e che non hai paura della morte....non è da tutti e credimi forse sei tu quella che può insegnare tante cose ai tuoi parenti e a chi ti sta vicino...
Io sò solo che quello che mi ha saputo dare mia madre in quei momenti non me lo ha saputo dare nessuno......
....Non devi mollare.........
Re: una lotta continua
Tea la tua forza e lucidità nell'esporre la reazione delle persone di fronte ai problemi è incredibile: molti di noi (io compresa) di fronte a problemi con gli altri, tutti di minore entità ci sentiamo atterriti; tu che hai un problema di un'altra portata trasmetti una carica veramente incredibile. Sei un esempio per tutti noi.
SonoSola- Numero di messaggi : 29
Data d'iscrizione : 16.02.12
Re: una lotta continua
@Laura
Ti ringrazio per le tue bellissime parole.
Sei una ragazza molto saggia e matura: le situazioni familiari pesanti fanno crescere velocemente.
Hai dipinto un quadro realistico della società che ci circonda fatta di piccoli e grandi egoismi, non possiamo farci nulla…. l’unica cosa è riuscire a fare come tu m’insegni: non “ serbare rancore” e starsene alla larga da chi non rispetta il dolore e la sofferenza.
Anch’io sono madre di due ragazzi di 16 e 22 anni entrambi studenti, mi stanno vicino e soffrono della situazione anche se cerco di farla pesare il meno possibile.
Tieniti stretta la tua famiglia, l’università non scappa ti laurerai quando sarai pronta, non c’è una scadenza.
Un grosso abbraccio a tutta la tua famiglia!
@ Sonosola
Hai centrato il problema la maggior parte di noi teme il cancro più della depressione e si spaventa alla sola parola.
Le persone mi sfuggono come avessi la peste e se proprio sono costretti ad incontrarmi esordiscono con frasi il più delle volte inopportune del tipo ma “cavoli come sei ingrassata” , “ ti credevo peggio”, “anche la tale ha avuto il cancro però non c’è la fatta”…mi fermo qui perché il panorama è variopinto….
Mia suocera ha una casetta confinante alla mia: in piena chemioterapia ha organizzato pranzi e cene per parenti ed amici in giardino senza curarsi che a due passi da lei ci fosse tutta la famiglia del figlio che soffriva, io a letto per gli effetti collaterali della cura riuscivo ad alzarmi a malapena.
Mia cognata alle richiesta di fare meno casino è riuscita a dirmi in faccia: “ti sta bene quello che ti è successo”.
Poi la gente si stupisce che mio marito non rivolga più la parola a sua madre…..
Ti ringrazio per le tue bellissime parole.
Sei una ragazza molto saggia e matura: le situazioni familiari pesanti fanno crescere velocemente.
Hai dipinto un quadro realistico della società che ci circonda fatta di piccoli e grandi egoismi, non possiamo farci nulla…. l’unica cosa è riuscire a fare come tu m’insegni: non “ serbare rancore” e starsene alla larga da chi non rispetta il dolore e la sofferenza.
Anch’io sono madre di due ragazzi di 16 e 22 anni entrambi studenti, mi stanno vicino e soffrono della situazione anche se cerco di farla pesare il meno possibile.
Tieniti stretta la tua famiglia, l’università non scappa ti laurerai quando sarai pronta, non c’è una scadenza.
Un grosso abbraccio a tutta la tua famiglia!
@ Sonosola
Hai centrato il problema la maggior parte di noi teme il cancro più della depressione e si spaventa alla sola parola.
Le persone mi sfuggono come avessi la peste e se proprio sono costretti ad incontrarmi esordiscono con frasi il più delle volte inopportune del tipo ma “cavoli come sei ingrassata” , “ ti credevo peggio”, “anche la tale ha avuto il cancro però non c’è la fatta”…mi fermo qui perché il panorama è variopinto….
Mia suocera ha una casetta confinante alla mia: in piena chemioterapia ha organizzato pranzi e cene per parenti ed amici in giardino senza curarsi che a due passi da lei ci fosse tutta la famiglia del figlio che soffriva, io a letto per gli effetti collaterali della cura riuscivo ad alzarmi a malapena.
Mia cognata alle richiesta di fare meno casino è riuscita a dirmi in faccia: “ti sta bene quello che ti è successo”.
Poi la gente si stupisce che mio marito non rivolga più la parola a sua madre…..
tea66- Numero di messaggi : 154
Data d'iscrizione : 07.09.10
Età : 58
Località : bergamo
Re: una lotta continua
che finezza tua cognata.
marco7- Numero di messaggi : 331
Data d'iscrizione : 12.12.10
Re: una lotta continua
Che dirti "la classe non è acqua"......
tea66- Numero di messaggi : 154
Data d'iscrizione : 07.09.10
Età : 58
Località : bergamo
tea!!
Grazie tea!!! sei molto carina in quello che dici ahimè non sono così saggia xò !!! di sicuro non sono superficiale come personaXD
quello che ti ha detto la parente di tuo marito mi risulta assai difficile da comprendere......ma di sicuro una persona che dice quelle cattiverie non sta bene per niente(psichicamente parlando ) sono contenta di leggere che hai un ottimo marito e due figli che ti vogliono bene!!!!
quello che ti ha detto la parente di tuo marito mi risulta assai difficile da comprendere......ma di sicuro una persona che dice quelle cattiverie non sta bene per niente(psichicamente parlando ) sono contenta di leggere che hai un ottimo marito e due figli che ti vogliono bene!!!!
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