Maledetta depressione

Ciao a tutti. Sono nuova del forum, è la prima volta che scrivo. Vorrei parlare un po' di me, della mia esperienza e della mia situazione.
Ho quasi 27 anni e circa 10 anni fa ho cominciato ad avere i primi problemi di ansia e depressione. Tutto inizia poco dopo gli esami di maturità, di punto in bianco. Comincio un giorno a sentirmi particolarmente agitata, testa vuota, mente e pensiero offuscato, paura, terrore, paura di morire, difficoltà a relazionarmi con gli altri e a rimanere sola, infinite crisi di pianto. Passano quasi tre mesi e ne parlo con il mio medico il quale mi consiglia una visita da uno psichiatra. Ci vado speranzosa, con una grandissima voglia di trovare un aiuto. Scopro di soffrire di forti attacchi di panico e ansia e mi viene prescritto daparox. Inizio la cura, dopo circa 3 settimane mi sento un'altra, sto meglio , ricomincio a vivere, a sorridere e pian piano svanisce tutto. Inizio l'Università, sto bene, passano tre anni tranquilli, senza nessun disturbo. In quei tre anni inizio a frequentare un ragazzo con il quale si instaura inizialmente una relazione di poca importanza, in seguito me ne innamoro ma non sono corrisposta. Continuiamo a uscire assieme per ben 3 anni, sono sempre più innamorata e faccio di tutto per conquistarlo. Soffro molto ma non mi arrendo. Mi iscrivo in palestra e comincio a frequentarla sempre più assiduamente, nel frattempo termino l'Università e mi laureo. Comincio a dimagrire, continuo ad allenarmi, sempre più duramente,voglio piacergli. Arrivo a pesare 43 kg (1.63 m), mangio sempre meno, ho il terrore di ingrassare e di non essere in forma. Comincio a provare un sentimento di "felicità" per la mia forma fisica e di infinita tristezza e sofferenza per l'amore non corrisposto. E' a questo punto che comincia di nuovo l'incubo, dopo quasi 4 anni. Attacchi di panico, paura, terrore di essere ammalata, ogni minimo dolore e sintomo ho paura di essere gravemente malata. Passa qualche mese e ricomincio ad assumere daparox di accordo con il mio medico di base, dopo qualche tempo tutto passa nuovamente, sto meglio, ricomincio a mangiare, smetto con la ginnastica e l'allenamento, ricomincio nuovamente a vivere. Decido di rompere con il ragazzo con cui uscivo, volevo smettere di soffrire. Quando glielo dico lui mi rivela di essere innamorato e di volersi fidanzare con me. Sono la persona più contenta del mondo, sto bene, ho i fidanzato che desidero da sempre e che amo alla follia, continuo la mia cura, nel frattempo cerco lavoro e vivo serenamente. Passa un'anno, parlo con il mio medico e sospendo la cura. I 3 mesi successivi sono buoni ma al quarto l'incubo ricomincia, stavolta peggiore. Non più attacchi di panico ma continua e incessante testa vuota, umore depresso, paura, terrore, ansia, incapacità di stare in qualsiasi luogo e situazione, estrema voglia solo di dormire e rimanere a letto. Ogni giornata è un incubo, ogni risveglio è terrore, non vivo più, la quotidianità no esiste più, lascio il lavoro stagionale che avevo lasciato, non ce la facevo nemmeno a lavorare, a parlare con la gente, non riuscivo più a mangiare, ogni boccone era un supplizio. Riprovo daparox ma stavolta non trovo nessun giovamento, mi sento sempre peggio, ogni giorno che passa. dopo due mesi di daparox senza nessun risultato ritorno dallo psichiatra il quale mi cambia cura (comincio anafranil da 75g, due al giorno + un ansiolitico lorazepam). Passa un mese e i sintomi un po' si calmano, diventano meno pesanti ma la mia vita comincia a cambiare. Non passa come le altre volte, continuo a sentirmi male, triste, differente dagli altri. Vedo il mondo che corre e io che rimango ferma. Il mio fidanzato mi sta vicino, si prende cura di me, iniziamo assieme delle sedute di psicoterapia dalla psicologa. Ora sono passati 5 mesi sto continuando la cura ma continuo a stare male. Crisi di pianto, la mia vita non va avanti, ogni giornata è dura, mi sento così sola, triste, impaurita. Tutto e dico tutto mi fa paura, mi sento diversa, vedo la gente intorno a me felice,che porta avanti la sua vita passo passo e io che sto qui ferma mentre tutto rimane fermo così come è, non migliora, non provo felicità, non godo delle cose di cui prima ero felice, non trovo un momento di serenità.
Mi scuso se mi sono dilungata e vi ho annoiato ma avevo bisogno di sfogarmi e raccontare. L'unica persona che si ritrova a sopportare tutto questo, a lottare tutti i giorni con me è il mio fidanzato e vorrei risparmiargli tutto questo, vorrei che anche noi potessimo ritrovare equilibrio e serenità. Voglio immaginare un futuro positivo ma in questa situazione è impossibile, vedo solo il nero e vivo solo in nero.
Dovrò passare tutta la mia vita così? Pensavo fosse come le altre volte e invece non riesco ad uscirne, non riesco a tornare quella di prima. Perchè nonostante la cura che sto facendo le cose non migliorano? Vorrei sentire qualche consiglio,qualche parola di conforto, sto soffrendo davvero tanto.
Mi merito tutto ciò?
Grazie già da ora a tutti coloro che hanno avuto la pazienza di leggermi e "ascoltarmi"

C'è qualcuno che ha passato o sta passando esperienze simili? che ha qualche consiglio da darmi su come gestire la situazione, soprattutto come cambiare me, le mie reazioni non-reazioni, i miei pensieri?
Un grosso abbraccio a tutti!

Ciao Giaggia, volevo rassicurarti del fatto che qui, siccome siamo messi tutti un po' male, spesso leggiamo ma non sempre abbiamo la forza di rispondere. Le tue difficoltà, le tue paure sono condivise ed in tanti combattiamo ogni mattina per alzarci dal letto. Non sei sola. Un abbraccio solidale, Valentina