depressione post-partum o depressione cronica?

Salve a tutti,
mi sono appena iscritta e vorrei raccontarvi brevemente la mia storia: ho 40 anni, un bambino di 18 mesi bellissimo che adoro, un marito che mi vuole bene dal quale però non riesco a farmi capire, un lavoro pieno di responsabilità e scadenze che mi stressa tantissimo e credo di essere depressa da sempre.
Ci vorrebbe troppo tempo per spiegare bene le cose ma dopo la nascita del bambino ho avuto tante difficoltà psicologiche in parte forse perchè non ho mai dormito di notte, mi sento sempre stanca e non riesco a recuperare, il rapporto con miio marito è diventato difficile, lui tende a sminuire tutti i miei problemi, pretende attenzioni che io non riesco a dargli e non riesco a trovare pace e serenità.. mi sembra sempre di correre e non raggiungere mai la meta perchè continuo a rimanere indietro al lavoro e a casa e non riesco a realizzare i miei obiettivi..
Negli ultimi giorni, dopo una vacanza che non è andata troppo bene credo di essere arrivata al limite: ho paura di scoppiare o peggio che il mio cervello non regga più questo sovraccarico e vada in tillt!
C'è qualcuno che mi capisce e sa cosa sto provando?
Mi piacerebbe condividere queste sensazioni e se si può trovare delle soluzioni che non siano una psicoterapia che ho già provato anni fa e che evidentemente non è stata risolutiva..
Ringrazio in anticipo chi avrà voglia di rispondermi..
Ciao
Patty

Ciao Patty.
Credoche ti sei presa troppe cose da fare, già il lavoro impegna e stanca, mettiamo vicino un bimbo e un marito, aggiungiamo una mentalità forse ambiziosa e meticolosa, il botto è assicurato.

I consigli che ormai sono di rito sono quelli di rivolgersi al proprio medico, poi da uno psicologo e in fine se necessario da uno psichiatra.

A volte quando si diventa genitori, si deve rinunciare a qualche cosa, un eccessivo attaccamento ad uno stile di vita, ad un idea, ad un obbiettivo, può essere fonte di conflitto, e certamente può essere fonte di sofferenza psichica.

Non ho mai sostenuto questo nostro stile di vita innaturale, tanto meno il fatto delle mamme lavoratrici.
Il lavoro più importante del mondo è quello di genitore, e ancora di più quello svolto dalle mamme.
Una persona per quanto volonterosa sia, non dovrebbe mai superare i limiti che la natura impone.

Sto divagando un pochino, sono solo visioni della vita che ti potrebbero essere utili.

Cerchi delle soluzioni al tuo problema che non siano sedute di psicoterapia.
Io ho trovato giovamento con lo Yoga, con le tecniche di respirazione, con l'agopuntura, con la PNL, con l'ipnosi e con l'autoipnosi e anche scrivere su questo e altri forum.
Ovviamente il mio è stato un percorso lungo, che però sta dando i suoi frutti.
C'è stato un periodo che ho avuto anche un sostegno farmacologico che è stato un valido aiuto, ma che non doveva e non deve essere la soluzione.

La persona che comunque deve essere il più comprensiva di tutte e proprio tuo marito, che in questi momenti deve diventare abile a sostenere una situazione di squilibrio, e quindi il suo comportamento deve essere di sostegno e comprensione.
Ovviamente anche lui deve rinunciare a qualche cosa.
Secondo me sarebbe più utile che lui andasse da uno specialista, in modo da apprendere quali strategie attuare, quali comportamenti assumere.

Questo è il mio umile contributo, altri utenti del forum potranno darti altri spunti.

Un ultimo consiglio che posso darti e quello di confrontarti con realtà analoghe alle tue, e internet offre molte opportunità.
Avere chiarezza, aiuta a prendere le decisioni migliori.

Buone cose

Benvenuta nel forum.
Anch'io ho quarant'anni e di figli ne ho due. Ora sono grandicelli, però certe cose non si dimenticano.

Quando ho avuto il primo figlio, che non dormiva mai, mi sono scontrata con la dura realtà della vita. Siamo tutti abituati a programmare, ma certe cose sfuggono al nostro tentativo di organizzazione.
Notti insonni e giorni monotoni, dietro a questo essere urlante che mi dava solamente pianti, in più tanti dolori post-partum. Gli volevo un bene dell'anima, ma ciò non toglieva che mi stressasse.
Il marito era divenuto padre ed l'idillio amoroso si è spezzato. Per fortuna che il mio è sempre stato molto comprensivo, altrimenti...
Quando ho ricominciato a lavorare, ho finalmente deciso di dare un taglio alle notti insonni. Mio figlio stava bene e non aveva patologie di sorta. Quindi ho applicato il metodo che avevo letto su "Io e il mio bambino" di un famoso pediatra specialista del sonno nei bambini.
Il metodo ha funzionato e finalmente ho ripreso a dormire di più.

Io ti consiglio intanto di fare in modo che tuo figlio dorma di notte. Se non ha problemi di salute, i risvegli e il lettone sono solamente capricci che, con una buona dose di stoicismo da parte dei genitori, si tolgono in una settimana, dieci giorni al massimo. Penso che il tuo umore migliorerà e ti sentirai meno stanca.

I mariti non comprendono che quando la donna diventa madre, improvvisamente le gravano addosso tanti impegni oltre a quelli lavorativi e materni. L'asilo, il pediatra, l'educazione e successivamente lo sport, la scuola ecc.
Gestire tutto questo comporta un notevole dispendio di tempo ed energie mentali e fisiche.
Prova a lasciare a tuo marito l'organizzazione della casa e del figlio per un po' spiegandogli che non stai bene e poi vedrai che sarà più comprensivo!

Venendo alle considerazioni di Sugge, in parte concordo con lui. L'essere madre è un compito bello ma arduo, soprattutto al giorno d'oggi, e quando il menage familiare lo consente, un bel part-time risolve molti problemi.

Intanto puoi ritagliarti una sera alla settimana solamente per te. Fare uno sport, yoga ecc. solitamente aiuta a riprendersi un poco lo spazio vitale che la maternità ci toglie e a riprendersi il ruolo di compagna.
Puoi prendere la valeriana o il biancospino alla sera per rilassarti. Ma soprattutto ricordati che non puoi controllare ogni cosa e che la vita non segue i binari dei nostri voleri e desideri. Ci sono volte dove anche la miglior organizzazione fallisce e allora bisogna capire che non siamo macchine e che possiamo sbagliare, essere stanchi e aver bisogno di aiuto.
Penso che tuo marito diventerebbe più partecipe se lasciassi a lui tuo figlio ogni tanto e non brontolerebbe più di tanto se poi ti vedesse più serena e disponibile verso di lui.
Solitamente quando ci si sente più rilassati, anche l'affettuosità fra i coniugi migliora e di conseguenza il rapporto.

Spero di non averti assillato troppo. Ciao.

pur non essendo madre e quindi per quel poco di esperienza con il mio compagno....stiamo facendo l'esperimento di scrivere su un foglio tutte le cose che vanno fatte quotidianamente in casa e magari all'inizio di segnare chi fa cosa.
Questo non per fargli pesare che non fa un c**, ma semplicemente perchè ho capito che lui proprio non se ne rende a volte e tantomeno si rende conto della fatica che ci può essere dietro a star dietro a una casa (e figurati a un bimbo) e a lavorare.
Per adesso ha accolto la proposta e un altro paio di proposte di buon grado...magari è un consiglio cretino, ma magari funzia per far capire ai mariti/compagni/conviventi cosa comportano certi impegni.

Non so come ringraziarvi, solo questo mi fa già sentire meglio..
Ieri ero uno straccio e oggi sono stanchissima ma più serena.
Le vs risposte sono veramente forti e nè farò tesoro e poi cercherò di stare qui, ascoltare un pò e intervenire magari per capire qualcosa di più..
Trovare del tempo per me per un attività tipo yoga o altro è un altro mio obiettivo che cercherò di realizzare e anche l'idea di scrivere tutto quello che si deve fare mi sembra buona; il rapporto di coppia va curato e ci vuole pazienza, questo lo so...
Grazie ancora a voi e a presto
Patty