COSA STATE LEGGENDO?

l inferno nella mente
reinecker

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Sto leggendo una serie di tomi(ni) sulla solitudine e l'insofferenza, di autori e case editrici diverse, che mi aiutano a riconciliarmi con un senso di disagio. Sedano un umore che spesso non incontra la mia voce, mi dispongono in una maniera che trovo più coerente con il mio approccio, in barba alle letture della mia compagna, forse più edificanti, sicuramente tollerate a un grado maggiore e dalle quali non riesco in questo momento a ricavare molto. Questa attività per me gratiticante, che potrebbe apparire faticosa ma che riesce naturale, nata da domande senza risposta o da risposte che ancora non mi soddisfanno, nata anche da un pungolo nella carne, confermano mie intuizioni lasciate in sospeso o aprono voragini inaspettate sicché la vita, fuori dal libro, assume un aspetto diverso, forse più fecondo, nonostante gli intenti distruttivi o rassegnati che si propongono alcuni dei nostri. Non mi reputo un grande lettore, passano anche mesi senza che trovi niente che mi soddisfi, ed ho poca pazienza con le riletture, però ho individuato un filone, che comporta il fatto non secondario di potermi sbarazzare senza tentennamenti da tutta una serie di letture che avrei compiuto per noia, per colmare una lacuna.

100 anni di solitudine. gabriel garcia marquez. CONSIGLIATISSIMO

Questo livellamento delle ideologie, in quanto sovversive e in quanto destinate a cristallizzarsi, pone teoricamente sullo stesso piano marxismo e fascismo nell'istante in cui li astrae dal contesto della lotta di classe. Il borghese non intellettuale, l'intellettuale borghese non "illuminato", potranno poi magari concedere il loro appoggio all'ideologia che favorisce i loro interessi. L'intellettuale borghese "illuminato" potrà concedere i suoi favori all'una o all'altra ideologia, a seconda che egli propenda - entro il suo "intimo spazio oscuro" - verso spada-onore-sepolcro oppure verso liberté-égalité-fraternité (o anche soltanto: "bandiere rosse al vento"). Poiché si tratta di una scelta affondata nell' "intimo spazio oscuro", non mancheranno soluzioni ambigue intermedie.

Furio Jesi, Spartakus, Bollati Boringhieri, Torino 2000

"Debord parla di spettacolo definendolo così: "lo spettacolo è il cattivo sogno della società moderna incantenata, che non esprime in definitiva se non il suo desiderio di dormire. Lo spettacolo è il guardiano di questo sogno". [...] E' un effetto devastante quello che lo spettacolare produce nell'uomo, tanto più dal momento che esso si consuma all'interno di un'illusione generalizzata in cui persino la repressione, la rivoluzione, l'accettazione o l'insoddisfazione cadono sotto il dominio incontrastato della banalizzazione del movimento spettacolare".

Franco Lolli, L'ombra della vita (Psicoanalisi della depressione)

rien de neuf a fort bongo loustal ai disegni coateman alla sceneggiatura

Uno dei libri più belli che abbia mai letto: "Il giorno dello sciacallo" di Forsyth.

Le mille e una notte.

Wapshot Chronicle di Cheever.

sto leggendo "Purity" di Franzen
dopo mi piacerebbe "Il potere del cane" di Don Winslow

L'interpretazione dei sogni di Freud.

Oggi pomeriggio sulla sedia accanto al mio letto c'erano questi volumi: "Tecnica del Colpo di Stato", "Il Catechismo del Rivoluzionario", "Teoria del partigiano".
Mentre ero via, la mia -diciamo così- coinquilina è entrata come nulla fosse per prendersi la sedia e li ha spostati.

Considerando che mi reputa un "tipo strano" e che non sa cosa faccia tutto il giorno in città... chissà se si è fatta idee strane.

'fermento di luglio' di caldwell

Into That Darkness, di Gitta Sereny

"the pandemic of mental anguish that afflicts our time cannot be properly understood, or healed, if viewed as a private problem suffered by damaged individuals."

(Mark Fisher, Capitalist Realism: Is there no alternative?)

io sto leggendo l interpretazione dei sogni di freud. Ma è davvero troppo per me. Non ho l intelletto sufficiente per capirlo.

Giorgio De Maria, Le venti giornate di Torino: inchiesta di fine secolo

Non riesco più a leggere.

Oudeis ha scritto:Non riesco più a leggere.

Ma c'è anche una perdita di interesse, oppure difficoltà a mantenere l'attenzione che ti impediscono di leggere anche quando ti senti motivato a proseguire?
Hai provato a sopperire con gli audiolibri?

canterel II ha scritto:

Oudeis ha scritto:Non riesco più a leggere.

Ma c'è anche una perdita di interesse, oppure difficoltà a mantenere l'attenzione che ti impediscono di leggere anche quando ti senti motivato a proseguire?
Hai provato a sopperire con gli audiolibri?

Tutt'e due le cose. Non riesco a concentrarmi e poi niente più mi interessa. Sono svuotato.

Oudeis ha scritto:
Tutt'e due le cose. Non riesco a concentrarmi e poi niente più mi interessa. Sono svuotato.

Se torni con la memoria ai periodi in cui disponi di più attenzione e più interesse, che tipo di letteratura preferisci o digerisci meglio? che utilità o che funzione ha la lettura per te, in una situazione ideale?

Di solito leggevo saggi di filosofia e romanzi filosofici o di fantascienza. Adesso al limite leggo gli ingredienti delle bibite.

Ciao

Oudeis ha scritto:Di solito leggevo saggi di filosofia e romanzi filosofici o di fantascienza.

Figo. Se supporta il tuo interesse il fatto di poter discutere delle tue letture con qualcuno e in questo momento intorno a te hai pochi interlocutori, vieni qui e apri un thread negli Off Topic, che a me fa piacere. Sono sempre curioso (sono anche lento a rispondere, eh, ma sono curioso).