che senso ha soffrire?

Ho bisogno di essere salvata.
Non ce la faccio più.
Non c'è mai fine a questa sofferenza.
Vedo solo una via di uscita sulla quale fantastico.
Parlo di quella scelta estrema, di quelll'anfratto buio che non da pace.
Mi sento soffocare. 

la sofferenza, se addomesticata, produce esperienza e cambiamento. se dovessi indicare l'insegnante a cui devo i migliori sviluppi delle mie capacità, nominerei la sofferenza. se dovessi indovinare cosa rende i miei piaceri più piacevoli, e più commoventi i momenti di felicità, e cosa rende i miei ricordi più degni di essere protetti, mi rivolgerei alla sofferenza. se dovessi dire come faccio a guardare nell'abisso e perché posso abbozzare quando l'abisso guarda dentro di me, credo che chiamerei in causa anche la sofferenza. se devo immaginare il veicolo più affidabile e più veloce per attraversare il deserto e ritornare a sentirmi parente degli umani, la sofferenza mi pare adeguata. ho inflitto sofferenza e ho partecipato alla sofferenza. ho patito sofferenze. le sofferenze mi affratellano a persone che conosco, e a persone che ho perso di vista. molti significati sono implicati nella sofferenza, e molti misteri.

(edit: perdonate il misticismo, ma sto metabolizzando un negroni)