Depressione...che paura questa parola!

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Messaggio  lexiecannonball Lun Nov 25, 2013 1:04 am

Ciao a tutti, è la prima volta che scrivo in questo forum.
Ho letto alcuni post, e trovando storie molto simili alla mia mi sono convinta a scrivere.
Mi sono auto-diagnosticata la depressione, anche perché non saprei proprio come altro definire quello che sto passando...mia madre ha provato più volte a definirla adolescenza, peccato che ho 20 anni e in realtà un adolescenza non c'è l'ho mai avuta.
Di cose da scrivere ne avrei davvero tante, cercherò di descrivere la mia situazione in modo chiaro e senza annoiarvi troppo ma non vi assicuro di riuscirci.
Come già accennato ho 20 anni, e tra alti e bassi sono più di 3 anni che sto così.
Mi sento bloccata, è come se vedo la mia vita passarmi davanti ogni giorno con tutti i problemi e le cose da sistemare e io la guardo e sto ferma. Vorrei fare qualcosa ma sto ferma.
Sono sola, non ho amici
E non per modo di dire, non ho nessuno. Ho solo la mia famiglia disastrosa e un unica amica su cui posso contare a tratti.
Non ho mai avuto un ragazzo.
Non esco mai di casa se non rare occasioni, passo le giornate tra letto pc e tv. In casa vivo malissimo, i miei genitori non si amano più da un sacco di tempo, da due anni ho scoperto che papà tradisce mamma e lei lo sa, ma non sanno che a saperlo siamo in tre. Pensano che io sia stupida, che non mi accorgo che quel bastardo non c'è mai, che non sento mia mamma piangere di notte, che non vedo quanto soffre.
Inutile dire che ho un rapporto pessimo con mio padre
In questa casa si usa ignorare i problemi, come se così sparissero.
Ho provato più volte a parlare a mamma di quanto sto male, ma le conversazioni si son chiuse tutte con un vaghissimo "dobbiamo farci aiutare"
Mia sorella ha 25 anni e è ancora in casa con noi, non lavora, non fa niente, si comporta come una bambina viziata e i miei la trattano come tale.
Ho gravi problemi di autostima, evito di guardarmi allo specchio e se succede per caso sto male per il resto della giornata. Sono molto alta e piuttosto sovrappeso, enorme in generale. Ho un problema enorme con i capelli...purtroppo questo periodo mi ha portato a una scarsa cura di me stessa, lavavo i capelli e me li rilegavo subito, senza pettinarli o curarli, il risultato è che ora sono un grande groviglio unico, come un dread enorme che avvolgo in un enorme cipolla. Mi vergogno da morire, è umiliante essere arrivata a queste condizioni. L'unica soluzione sarebbe tagliare i capelli, non so quanti cm salverei ma di sicuro pochi. È una delle cose che devo fare ma non ci riesco.
Come se non bastasse la mia famiglia mi pressa moltissimo su questa cosa, mi fa sentire ancora più a disagio.
Una altra cosa che proprio non riesco a fare è diplomarmi. Ho avuto un percorso scolastico un po' travagliato, in terzo superiore ho smesso scuola perché non riuscivo più ad andarci e ho ripreso poco dopo andando in una scuola privata
In quinto ho dovuto smettere di nuovo per problemi di salute, ho un ernia del disco che mi ha reso la vita impossibile per quasi un anno (non si capiva cosa avevo).
Ora l'argomento scuola mi mette molta ansia, non riesco a dormire di notte perché ci penso, poi la mattina dopo passa tutto e ricomincia la solita routine da ameba
A casa non mi chiedono o propongono niente, quest estate si parlava di un corso da privatista, ma è novembre e non ne abbiamo più parlato. Altro anno che se ne va a puttane e io mi sento morire.
A proposito di morte, ci ho pensato parecchie volte. Tempo fa guardando al futuro mi sembrava l'unica soluzione, ora per fortuna no.
Ho tanta voglia di rialzarmi, di reagire, ma sono bloccata
Non riesco a muovermi.
Più o meno quando è iniziato tutto, mi creavo dei profili falsi con foto di ragazze bellissime per parlare con persone in chat, mi sentivo libera di poter parlare con qualcuno senza vergognarmi o preoccuparmi del mio aspetto. Effettivamente mi faceva stare bene, ma dopo un po' la cosa mi è fuggita di mano.
Mi sono concentrata solo su un profilo, una ragazza in particolare.
Con quel profilo ho fatto amicizie anche importanti
Dopo un po' che lo mandavo avanti è diventata una vera e propria ossessione, non inventavo più un identità ma imitavo quella della ragazza delle foto. Scrivevo le stesse cose, le stesse foto, ho fatto un altro profilo per stringere amicizia con lei, per entrare nella sua vita, ho pagato degli hacker per avere la sua password, li sono veramente sprofondata. Mi vergogno da morire a scriverlo, non l'ho mai detto a nessuno, come la maggior parte delle cose che sto scrivendo.
Rendendomi conto di come mi ero ridotta mi sono un po' ripresa, ma il profilo comunque lo mandavo avanti. La cosa cominciava a farmi male, perche simulavo una vita che non ho mai avuto, e perdevo solo tempo inutile. Ogni foto da sola o con il fidanzato o le amiche, era una pugnalata al cuore.
Quel "personaggio" aveva tutto quello che non ho io.
Sapevo di dover smettere, ma non ci riuscivo. Solo il pensiero di chiudere quel profilo mi sembrava impossibile
Beh, l'11 Ottobre ho chiuso tutto.
È passato solo un mesetto lo so, ma non ho alcuna intenzione di tornare indietro
Sono molto fiera di me di aver fatto questo piccolo passetto in avanti.
Ancora ci penso e fa male, la strada è lunghissima.
È tanta roba e scritta in modo confuso lo so, ho scritto tutto al cellulare perché ho dei problemi con la tastiera in più sono le 1 di notte.....ma spero mi perdonerete visto che è il mio primo post! Ho tanto bisogno di parlare e nessuno con cui farlo
Spero di trovare conforto almeno qui
Vi do la buonanotte
xxx
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Messaggio  merla Lun Nov 25, 2013 7:19 am

Ciao lexie_courage,

innanzitutto credo che tu abbia fatto una cosa molto importante e molto utile a scrivere e a iniziare ad aprirti. Sicuramente non è stato facile, quindi brava!

l'isolamento è molto spesso un modo di difendersi, soprattutto se si convive con un forte senso di inadeguatezza, con sentimenti di vergogna e sensi di colpa. La fregatura è che l'inadeguatezza, la vergogna e i sensi di colpa a volte non hanno ragion d'essere né un riscontro concreto (sicuramente i profili falsi in chat ti hanno preso un po' la mano, ma è una cosa che stringi stringi fanno migliaia di persone, probabilmente ti sei trovata a un certo punto in un vicolo cieco, però insomma, non hai ucciso nessuno né tantomeno danneggiato nessuno, non c'è nessuna ragione per cui tu ti debba vergognare) e l'altra fregatura è che l'isolamento è una difesa a 360° ma che spesso lascia aperta la porta proprio alle cose che ci fanno più male.

non sono certa che sia un tuo problema, ma credo che in primo luogo potrebbe essere utile che tu mettessi (almeno per il momento) da parte la speranza che l'aiuto che ti serve ti arrivi dalla tua famiglia: da quanto racconti appare evidente che nessuno nella tua famiglia riesce ad affrontare (né tanto meno ad ammettere) i propri problemi, per cui non è tanto realistico, per il momento, che possano aiutare te a risolvere i tuoi. E non si tratta di dare giudizi (se riesci a limitare il più possibile giudicare, sarebbe meglio, perché giudicare può essere utile in certi periodi a mantenere la direzione e il timone dritto, ma è sempre un'arma a doppio taglio), ma solo di prendere atto della situazione per quel che è, da quello che ci racconti.

per quest'anno potresti mettere da parte il problema della scuola, senza alcun senso di colpa: da una parte siamo praticamente a dicembre e finiresti per dover correre per rimetterti in pari con gli altri (accumulando magari ulteriore senso di inadeguatezza e sensi di colpa), d'altro canto le tue difficoltà scolastiche si fondano chiaramente su problematiche diverse. quindi dedicati a te stessa: cercati uno psicoterapeuta in primo luogo. Puoi rivolgerti al Centro di salute mentale, oppure a delle associazioni dove puoi rivolgerti senza dover sostenere grosse spese, oppure puoi vedere se la tua famiglia (visto che tua madre è almeno consapevole del fatto che "dovete farvi aiutare") può sostenere economicamente il costo di una psicoterapia. Per la mia esperienza (e non sono nessuno in questo senso perché mi ci sono rivolta adesso, quando sarebbe stato meglio farlo tantissimi anni fa) è di cercarti anche un gruppo di auto aiuto dove poterti confrontare con altre persone: ce ne sono moltissimi e di generi diversi e all'interno di un gruppo avresti modo di scoprire innanzitutto che non sei l'unica a essere bloccata in questo modo, che non c'è ragione di sentirti in colpa o vergognarti per questo e soprattutto scoprire che se ne esce. Vedere come gli altri riescono a venirne fuori può essere un risorsa enorme.

Potresti iniziare da queste due cose, impegnandoti a seguire il percorso che ti viene proposto. Nessun percorso ti assicura la soluzione, ma fondamentale è l'impegno con se stessi e la determinazione a non mollare un percorso senza averlo sostituito con un altro: con questo intendo dire che, ad esempio, con lo psicoterapeuta potresti non riuscire ad ingranare, perché molto conta nella psicoterapia l'aspetto della relazione. In sé non è grave, l'importante è non mollare il percorso senza essersi creati un'alternativa.

Il resto, la scuola, i capelli, la situazione familiare o l'indipendenza dalla situazione familiare sono cose che si risolveranno da sé nel momento in cui tu avrai iniziato ad occuparti di te stessa e avrai iniziato a smontare certi meccanismi.
Non ti consiglio uno psichiatra non perché non mi sembri 'depressa', ma semplicemente perché da quello che racconti mi sembra abbastanza inevitabile soffrire di un contesto familiare da cui non riesce ad essere autonomi. Poiché non hai un lavoro da svolgere o incombenze inderogabili in questo momento, in base alla mia esperienza personale, eviterei di prendere psicofarmaci, che sicuramente ti darebbero spinta e magari ti aiuterebbero a ottenere qualche risultato pratico, ma potrebbero anche rappresentare l'occasione per bypassare problematiche che cmq potrebbero tornare in seguito.
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Messaggio  kate91 Lun Nov 25, 2013 10:42 am

Ciao Smile

merla ha scritto molte delle cose che avevo voglia di dirti io mentre leggevo il tuo post. Come dice lei, è chiaro che la tua famiglia non è il posto in cui cercare aiuto ora come ora, quindi bisogna che lo cerchi all'esterno. Ti assicuro che ci sono centri o organizzazioni adatte un po' in tutta Italia, basta solo prendersi un pochino di tempo per cercare quella che ti si adatta più di tutte.

L'importante, secondo me, è cercare di concentrarsi sul fare una cosa alla volta, un piccolo passo alla volta. Per questo ti faccio davvero i miei complimenti per aver chiuso quell'account, fai bene ad esserne contenta! Io ad un certo punto della mia vita avevo preso a fumare almeno 2 o 3 canne al giorno, tutti i giorni. Poi, con tanta fatica, ho smesso, non perché le canne in sé facciano male, ma perché mi rendevo conto che per me era diventato un modo per scappare dalla realtà. Sono passati 6 anni e lo reputo uno degli atti di coraggio più grandi della mia vita: i miei voti facevano schifo, le mie amicizie erano basate su chi mi procurava da fumare e il rapporto coi miei era disastrato...Pian piano però ho ricostruito tutto, e così sono sicura potrai fare anche tu. Smile

Questa cosa del fare un piccolo passo alla volta mi è stata ripetuta molto durante uno di quei gruppi di auto-aiuto (in realtà non era proprio "auto" perché era affiancato da un percorso con degli psicologi) di cui parla merla. Il mio era sui disordini alimentari, non so se questo potrebbe essere un tuo problema (perché, checché se ne dica, disordine alimentare non vuol dire solo anoressia e bulimia), ma comunque penso sia un concetto che valga un po' per tutto. Anche solo andare a fare una passeggiata intorno a casa sarebbe una conquista per te come lo è per me in certi momenti, e bisogna cercare di ricordarselo.

Per finire, spezzo una lancia in favore dei capelli corti Wink Vabbè, io proprio corti corti non me li sono mai tagliati, però all'inizio dell'estate scorsa ho deciso di tagliarmeli più corti di quando non avessi mai fatto e ne sono stata molto contenta Very Happy Sto pensando di tagliarli ancora un po' di più ma devo vedere. Però ogni tanto è anche bello osare, poi al massimo oh, non ti piaceranno per un paio di mesi....Non è la fine del mondo e obiettivamente non cambierebbe molto: non ti piacciono nemmeno ora, no?

Un abbraccio Smile
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Messaggio  lexiecannonball Lun Nov 25, 2013 2:22 pm

Spero non vi dispiaccia se vi rispondo in un unico post
Innanzi tutto non so davvero come ringraziarvi entrambe, quando ho scritto questo post non mi immaginavo assolutamente che qualcuno sarebbe arrivato fino in fondo e figuriamoci ricevere delle risposte. Lo vedevo più come uno sfogo e dopo averlo scritto devo dire che mi sentivo decisamente bene
Ora mi sento ancora meglio ahah

Avete proprio ragione sul fatto che è inutile anche solo provare a ricevere un aiuto dalla mia famiglia, questo l'ho capito da tempo purtroppo
Ho sempre pensato di andare da uno psicoterapista, ma la cosa mi ha sempre spaventato da morire.
Come scritto sono cresciuta in una famiglia in cui la filosofia è "facciamo finta di niente e andiamo avanti, è molto più facile che prendere in mano le situazioni." quindi tutto quello che comprende il cambiare mi terrorizza
Ho molta poca fiducia in me stessa, quindi la mia più grande paura è che se accantono problemi minori come la scuola, i capelli e il resto poi mi chiudo nel mio bozzolo come ho fatto questi anni e quando è il momento di pensare a quelli sono da capo
Non so se mi spiego, so che visto da fuori può sembrare assurdo

Devo prima pensare a me stessa, su questo non ci sono dubbi.
Però devo farlo...e se non trovo la forza o il coraggio?
anche solo per trovare un esperto con cui parlare, devo per forza parlarne con i miei (anzi con mia madre, ovviamente) perché per quanto io sia matura di età non mi sono mai presa una responsabilità di questo tipo e non sarei proprio in grado.
Ho paura di non farcela, nei prossimi giorni cercherò di trovare qualche minuto in cui posso prendere da parte mamma e dirle semplicemente "voglio qualcuno con cui parlare, ho bisogno di aiuto"
Un altra enorme paura che ho è il tempo che passa, mi sento "vecchia" per fare tutte queste cose e mi terrorizza il fatto di avere quasi 21 anni, so che è stupido ma è così

Questo post è pieno di piagnucolii e di "ho paura", ma credo che esternare queste cose e confidarmi sia l'unico modo per spingermi a tornare in questo forum, e non farlo diventare l'ennesima cosa iniziata e lasciata li.

Sono sollevata di non aver letto una cosa nelle vostre risposte, ma mi sento di dovervelo chiedere...
Quando mi sono più o meno confidata con la mia migliore amica, lei è stata molto carina e commovente
Il giorno dopo che abbiamo parlato si è presentata a casa mia a sorpresa con un regalino, e la sera mi ha portata fuori a fare un giro.
La settimana dopo mi ha invitato a casa sua, dove ho scoperto una spiacevole sorpresa: aveva detto del tradimento di mio padre a sua madre e alla sua attuale migliore amica (per molto tempo l'ho abbandonata, è normale che si sia fatta altre amiciZie ma comunque questa parola riferita a un'altra persona mi fa sempre un po' male)
Li per li sono rimasta malissimo, ma poi ho capito che non era poi così grave, sua mamma è una persona adorabile e mi conosce da tanti anni, e la sua migliore amica non mi sembra una a cui piace farsi gli affari degli altri.
In sostanza tutte e tre si trovano d'accordo su una cosa, ovvero che dovrei parlare a mia mamma di questa cosa. Dirle che lo so.
E io la trovo una cosa impossibile da fare, non ce la farei mai...voi cosa ne pensate? Dovrei dirglielo?
Le carinerie della mia amica sono durate molto poco comunque, proprio quei giorni si è messa con un ragazzo e ora sembra che ci sia solo lui. ci siamo viste solo una volta da quando sta con lui e ha passato quasi tutto il tempo a parlare al telefono con lui dicendo quanto le mancasse e quanto non vedeva l ora di vederlo il giorno dopo
Lei è stata l'unica in 4 anni che non mi ha mai abbandonata e ci tengo a lei, però è un po' come la mia famiglia, attualmente posso contare poco su di lei purtroppo.

Un'altro poema, scusate Sad
Buonagiornata xx
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Messaggio  merla Lun Nov 25, 2013 8:14 pm

Ciao lexie_courage,

non mi è chiara una cosa: tu ritieni di dover coinvolgere tua mamma nella questione di una tua eventuale psicoterapia, per quale motivo?
Nel senso, per affrontare la spesa, per farti aiutare a cercare un professionista, per avere un sostegno da lei?

Non c'è nulla di male, sia chiaro, però è importante che tu ti chieda quali sono le tue motivazioni.
Idem per la questione del dirle o meno che sai dei tradimenti di tuo padre.
Al di là dell'opinione della tua amica e di sua madre, per quale ragione ritieni di volerne parlare con tua madre?

Anche perché alla fine dei conti la nostra opinione conta poco, perché nella situazione non ci siamo, abbiamo solo letto qualcosa di te e non conosciamo la tua famiglia.

Per il resto, ti ho scritto di non occuparti di capelli, scuola ecc. ecc., ma non per altro. semplicemente per avere meno ansie e iniziare una cosa alla volta.
Altrimenti tutti i pensieri riguardo a ciò che vuoi (o che ritieni che dover) fare finiscono per essere una zavorra che ti porti e che ti appesantisce in ogni senso.
A mio parere, e possono benissimo sbagliare perché parlo (ovviamente) alla luce della mia esperienza che però è soltanto la mia, la cosa fondamentale è dare il via a un lavoro personale, che ti aiuti a ricostruirti stima in te stessa e coraggio (perché a questo serve una psicoterapia) in modo che poi affrontare gli altri aspetti della tua vita.
Però è evidente che la strada è tua e se per caso domani tra chiamare il centro di salute mentale e andare dal parrucchiere, scegliessi la seconda, saresti stata comunque molto in gamba. Smile
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Messaggio  kate91 Lun Nov 25, 2013 8:36 pm

Scusami se riporto sempre la questione sulla mia esperienza personale ma questo è l'unico modo che mi sento di aiutarti (forse). Anche mio padre ha tradito mia madre, quando io avevo 17 anni o poco più. I ricordi di quei momenti sono tutti confusi, ma ad un certo punto mia mamma l'ha scoperto e lo ha cacciato di casa, mentre io le chiedevo di ripensarci, di farlo rimanere. L'idea che tutto il mio mondo stesse cambiando non la digerivo proprio. Adesso capisco di più perché l'ha fatto, ma in realtà quello che ho imparato in quella occasione e tante altre successive, è che è impossibile comprendere ciò che avviene in una coppia a meno che tu non sia l'interessata/o. Non si può capire nemmeno quando si tratta dei propri genitori.

Questo per dirti che se fossi in te cercherei semplicemente di non giudicare tua madre, probabilmente sta facendo quel che può, di più non riesce/non vuole. Se vuoi parlarle solo per farle sapere che lo sai, bene - anche se, come suggerisce merla, sarebbe forse interessante capire il perché. Ma io eviterei di dirle cosa dovrebbe fare o di darle l'idea che la giudichi Smile
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Messaggio  lexiecannonball Lun Nov 25, 2013 10:19 pm

Non ho detto a mia madre che so del tradimento perchè credo di non essere abbastanza forte, so che può sembrare egoista come cosa, ma lei è fortissima. Ha perso entrambi i genitori piuttosto presto, da poco ha perso pure il fratello per una brutta malattia. È praticamente sola, e sta affrontando questa ultima batosta con una forza immensa e non vorrei complicargli le cose dicendole che lo so. Cerco di starle vicino perché le voglio bene ed è la mia forza, ma non ne avrebbe neanche bisogno. Volevo semplicemte un vostro parere a riguardo Smile per quanto riguarda il perché coinvolgerla per la psicoterapia è un insieme dei motivi che hai elencato marla

Purtroppo so che ne domani, ne dopodomani farò niente di quello detto nei messaggi precedenti, ma piano piano spero di farcela
E non esiterò ad aggiornarvi

Vi ringrazio tantissimo di nuovo, mi siete state davvero di aiuto!
Buonaserata xxx
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Messaggio  merla Lun Nov 25, 2013 10:56 pm

Se il dubbio ti è venuto soltanto dopo averne parlato con la tua amica, ma tu non senti la necessità di affrontare l'argomento con tua mamma, allora magari per il momento lascia stare.
Per quanto possa apparire disfunzionale, un po' come nascondere la polvere sotto il tappeto, in ogni caso i tuoi genitori sono adulti e se scelgono di non condividere i loro problemi di coppia con i figli, per qualsivoglia motivo, probabilmente la cosa migliore è rispettare questa scelta.

In ogni caso a te serve farti aiutare per risolvere i tuoi problemi e, se lo riterrai, potrai affrontare in quel contesto la questione dei rapporti tra i tuoi genitori. A tua mamma puoi semplicemente dire che senti l'esigenza di un aiuto esterno per affrontare le tue problematiche.
Però, e non voglio smontarti, può anche essere che tua mamma non riesca subito a riconoscere la portata dei tuoi problemi e la tua esigenza: se è abituata a minimizzare e a non affrontare certi problemi, è possibile che la sua risposta non sia esattamente quella che ti aspetti.
Nel caso, tieni conto che forse tua mamma non riesce ad avere un quadro distaccato della situazione familiare e che probabilmente ha le sue difficoltà.
Non farti scoraggiare insomma. Smile
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Messaggio  frutta Mar Nov 26, 2013 7:37 pm

Ciao Lexie,
volevo dirti di non avere paura di scrivere post noiosi o lamentosi. Anche se i sono poche risposte in genere vengono letti e la condivisione dei problemi degli altri credo faccia bene a tutti.
Apprezzo molto anch'io il coraggio che hai avuto nel chiudere l'account, per anni ho usato siti per incontrare gente e me ne vergognavo come una ladra, ora che ho smesso mi sento davvero più libera e più forte. Che poi il bello delle nostre "malattie" è proprio di sapere quanto valgano gli sforzi e le piccole conquiste.
Per quanto riguarda tua madre mi ha commosso molto la storia ma soprattutto la delicatezza che usi nei suoi riguardi, quanto la comprendi e quanto tu voglia proteggerla dalle indiscrezioni e da ulteriori pene. Ma io credo che manifestarle l'affetto che ci hai lasciato intendere nei tuoi tutt'altro che noiosi post, non possa che consolarla e farle capire che non è tanto sola quanto potrebbe credere di essere.
Un abbraccio
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Messaggio  lexiecannonball Mar Nov 26, 2013 9:04 pm

frutta ha scritto:Ciao Lexie,
volevo dirti di non avere paura di scrivere post noiosi o lamentosi. Anche se i sono poche risposte in genere vengono letti e la condivisione dei problemi degli altri credo faccia bene a tutti.
Apprezzo molto anch'io il coraggio che hai avuto nel chiudere l'account, per anni ho usato siti per incontrare gente e me ne vergognavo come una ladra, ora che ho smesso mi sento davvero più libera e più forte. Che poi il bello delle nostre "malattie" è proprio di sapere quanto valgano gli sforzi e le piccole conquiste.
Per quanto riguarda tua madre mi ha commosso molto la storia ma soprattutto la delicatezza che usi nei suoi riguardi, quanto la comprendi e quanto tu voglia proteggerla dalle indiscrezioni e da ulteriori pene. Ma io credo che manifestarle l'affetto che ci hai lasciato intendere nei tuoi tutt'altro che noiosi post, non possa che consolarla e farle capire che non è tanto sola quanto potrebbe credere di essere.
Un abbraccio
Ti ringrazio davvero tanto per le tue parole Smile xx
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Messaggio  lexiecannonball Mar Dic 03, 2013 11:14 pm

Buon inizio dicembre donzelle,

Avevo intenzione di riscrivere in questo post solo per comunicare buone notizie, ma stasera sento il bisogno di scrivere due righe.
Rispetto ai messaggi qui sopra non è cambiato molto, sono bloccata più che mai e barcollo tra alti e bassi.
Stasera mi è capitata sotto gli occhi una foto della ragazza di cui prendevo le foto per il profilo falso, ho fatto di tutto per evitarlo, ho bloccato lei e i suoi amici su Facebook, instagram eccecc, ma il destino ha voluto che una mia amica fotografa le ha fatto delle foto.
Mi è crollato il mondo addosso.
So che non è facile da capire da fuori, ma non vedevo una sua foto da ottobre e vederla mi ricorda tutto quello che ho passato, il tempo che sto perdendo a non fare niente per migliorare, quanto sono inutile.
Mi mette terribilmente ansia l'arrivo di dicembre e il pensiero che passerò l'ennesimo natale, per non parlare di capodanno, da sola.
Insieme ad una famiglia che fa finta che non ci sia niente che non va perché è più facile, fa più comodo.
Allo stesso tempo non faccio niente, mi addormento con mille premesse in testa e mi sveglio già arresa.

Vi auguro buonanotte
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Messaggio  mazzonrocky Gio Dic 05, 2013 6:54 pm

Io invece non sono proprio una donzella, sono un vecchio esemplare di maschio con due figlie leggermente più grandi di te. Ha ragione Merla, i cui commenti mi hanno aiutato molto, a dire che non bisogna giudicare e che dobbiamo trovare in noi stessi (con l'aiuto di qualcuno) gli strumenti per agire e reagire. Ma mi devo sfogare. Ma come cavolo fa un genitore a sbattersi così le palle della propria figlia? Digli che è un grande stronzo, da parte mia, e se ha qualcosa da ridire che me lo dicesse personalmente (è grosso?). Che cosa hai da perdere? E' inesistente, si fa gli affari suoi, non è giusto che la passi liscia. Certo, non è mettendoti ad odiare lui che risolvi i tuoi problemi, però qualche sfogo, un po' di adrenalina, fanno bene.
E io con tua madre ne parlerei, anche se lei vuole fare finta di niente. Come possono peggiorare le cose? Le cose non stanno andando bene, a quanto pare (con beneficio del dubbio) l'unico che FORSE ha una vita soddisfaciente è tuo padre. Vai in un centro di psicoterapia, ci sto andando anch'io che sono vecchio, e non ho nessuna vergogna, la vita è una sola. Sulla base delle mia esperienza, ti posso dire che si sopravvive e si fanno comunque esperienze, anche quando si va con il freno a mano tirato come ho sempre fatto io, incazzevole ed emotivaente bloccato salvo pericolose esplosioni. Ma prima affronti il problema, prima inizi a vivere la tua vera vita. Tu alcuni passi li hai già fatti, complimenti. Ti consglio, se già non lo fai, di andare in piscina. Se hai problema con la protrusione dei dischi, puoi farti consigliare sull'opportunià di fare rana oppure no. Perdi peso e carchi meno sulla colonna, ti sfoghi, stai meno seduta davanti al pc o sdraiata davanti alla tv, tempo due mesi di sacrifici e poi entri nella circolo virtuoso, le prestazioni migliorano, la carne si rassoda, l'ossigeno arriva più volentieri al cervello, che pensa più positivo. Parlane anche con tua sorella. Qualcuno che fa il primo passo ci deve essere, e forse quella che ha le carte migliori paradossalmente sei proprio tu.

mazzonrocky

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Messaggio  lexiecannonball Gio Dic 05, 2013 7:08 pm

mazzonrocky ha scritto:Io invece non sono proprio una donzella, sono un vecchio esemplare di maschio con due figlie leggermente più grandi di te. Ha ragione Merla, i cui commenti mi hanno aiutato molto, a dire che non bisogna giudicare e che dobbiamo trovare in noi stessi (con l'aiuto di qualcuno) gli strumenti per agire e reagire. Ma mi devo sfogare. Ma come cavolo fa un genitore a sbattersi così le palle della propria figlia? Digli che è un grande  stronzo, da parte mia, e se ha qualcosa da ridire che me lo dicesse personalmente (è grosso?). Che cosa hai da perdere? E' inesistente, si fa gli affari suoi, non è giusto che la passi liscia. Certo, non è mettendoti ad odiare lui che risolvi i tuoi problemi, però qualche sfogo, un po' di adrenalina, fanno bene.
E io con tua madre ne parlerei, anche se lei vuole fare finta di niente. Come possono peggiorare le cose?  Le cose non stanno andando bene, a quanto pare (con beneficio del dubbio) l'unico che FORSE ha una vita soddisfaciente è tuo padre. Vai in un centro di psicoterapia, ci sto andando anch'io che sono vecchio, e non ho nessuna vergogna, la vita è una sola. Sulla base delle mia esperienza, ti posso dire che si sopravvive e si fanno comunque esperienze, anche quando si va con il freno a mano tirato come ho sempre fatto io, incazzevole ed emotivaente bloccato salvo pericolose esplosioni. Ma prima affronti il problema, prima inizi a vivere la tua vera vita. Tu alcuni passi li hai già fatti, complimenti. Ti consglio, se già non lo fai, di andare in piscina. Se hai problema con la protrusione dei dischi, puoi farti consigliare sull'opportunià di fare rana oppure no. Perdi peso e carchi meno sulla colonna, ti sfoghi, stai meno seduta davanti al pc o sdraiata davanti alla tv, tempo due mesi di sacrifici e poi entri nella circolo virtuoso, le prestazioni migliorano, la carne si rassoda, l'ossigeno arriva più volentieri al cervello, che pensa più positivo. Parlane anche con tua sorella. Qualcuno che fa il primo passo ci deve essere, e forse quella che ha le carte migliori paradossalmente sei proprio tu.
Grazie di cuore per le parole e i consigli Smile
Scrivere in questo forum si è rivelata la miglior cosa che ho fatto di recente.
Come ho scritto nel mio ultimo post attualmente i miei progressi sono minimi, ma ho buone speranze nell'anno nuovo... 
Grazie ancora davvero, buonaserata Smile 

Ps: spero si capisce che nel post precedente mi riferivo a delle donzelle perché fin ora avevano risposto solo ragazze xd
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Messaggio  merla Ven Dic 06, 2013 8:38 am

lexie, io sto riflettendo proprio in questi giorni su alcuni dei miei blocchi e sono ferma su una frase che ho letto non so dove, vale a dire che "la procrastinazione è la paura del fallimento".

Non so se vale anche per te, ma il fatto è che la paura molto spesso non si sente e agisce sotto traccia in modo paralizzante e bloccante. A me personalmente spegne il cervello e mi rende complicatissime cose che in condizioni/situazioni diverse sarebbero semplicissime. E mi porta a procrastinare senza neanche accorgermi di star procrastinando...
Con l'aggravante che, essendo consapevole del fatto che non sono cose complicate, non riuscirci mi fa sentire terribilmente in colpa e lì si innesca un circolo vizioso. E inutile.

Il mio consiglio, testato e sperimentato, quindi è cercare il più spesso possibile di non pensare a cosa DEVI fare (e poi DEVI verso chi o verso cosa?) ma concentrarti su quello che PUOI fare. Se tu adesso sei bloccata, non è colpa tua, e ne sei responsabile ma non nel senso che DEVI infrangere il blocco come se dovessi tirare giù un muro e partire a fare tutte  le cose che vuoi (non devi, vuoi). Diventarne responsabile vuol dire iniziare a guardare onestamente il fatto che sei bloccata, e prenderne atto. Solo così puoi partire, magari aggirando le difficoltà e iniziando ad attivarti con qualcosa che non rientra attualmente nel tuo elenco di priorità. In 38 anni i blocchi che ho superato, li ho superato soltanto così, finché ho tentato di sfondare muri, ci sono a volte a riuscita, per accorgermi tanto o poco dopo che il muro era di nuovo lì, più grande e più imponente.

Questo perché essere "responsabili" non vuol dire "avere delle colpe", ma vuol dire essere coscienti del potere che si ha o non si ha nel intervenire in questa situazione. Essere coscienti che vuol dire anche cogliere le proprie difficoltà nel qui ed ora e quindi agire nel limiti del 'nostro' possibile nel qui ed ora.
E in questo senso io metterei da parte la questione dell'affrontare con i tuoi i loro problemi: puoi farlo, certamente, ma mi sembra un obiettivo imponente.
Se per te oggi è difficile andare dal parrucchiere (e non c'è niente di male), chiedere a te stessa di intervenire in dinamiche relazionali affermatesi nel corso degli anni, forse significa caricarti eccessivamente di una responsabilità che non hai.

A meno che tu non sia convinta di poter reggere qualsiasi risposta dall'altra parte: intendo dire che può anche essere che parlando con tua mamma, lei si accorga di quante cose non ha voluto vedere, di quanto sua figlia abbia bisogno di lei e quanto certe dinamiche di 'rimozione' creino difficoltà a tutta la famiglia (magari lei crede che a far finta di niente poi vada tutto a posto). Però può anche essere che certi meccanismi di rimozione siano così forti dentro di lei, che anche di fronte all'evidenza lei non riesca.
Forse prima di prenderti un rischio del genere, potresti iniziare con qualcosa di un po' più soft e che non ti ferisca così tanto. Magari dico una cazzata, ma chiederle di andare insieme dal parrucchiere, ad esempio?
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Messaggio  merla Ven Dic 06, 2013 9:06 am

PS: forse io sono esagerata nello scriverti queste cose, ma il motivo è la mia personale esperienza. 17 o 18 anni fa io mi permisi di dire a mia mamma (che ora non c'è) "mamma sei un'alcolista", dopo circa 12 anni che lo sapevo. Lo sapevo io, lo sapeva lei, lo sapeva mio padre, lo sapevano i medici e lo sapeva un sacco di gente.
In quel momento io volevo sfondare il muro della negazione di qualcun altro (che è una roba impossibile da fare, a priori, perché se uno non riesce a vedere l'evidenza, non riesce e tant'è) e il risultato fu la seguente risposta gelida "Tanto mentre lo dici non hai neanche il coraggio di guardarmi negli occhi".
Una proiezione mostruosa, soltanto indice della sua fragilità e della portata dei suoi problemi, ma una proiezione che io mi sono portata dentro per anni e che per me è stata molto dolorosa.
Io non conosco tua mamma e assolutamente non posso immaginare se ti darà una risposta che ti farà del male o se ti darà la risposta che speri. Mi sembri però molto fragile e quindi mi viene da consigliarti molta cautela, perché tocca fare un passo alla volta senza pensare a quello successivo o alla visione d'insieme. Poi a un certo punto ci si guarda indietro e si scopre di aver fatto più strada di quanto si credeva e di aver fatto molta meno fatica di quanto si temeva. Smile
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Messaggio  lexiecannonball Ven Dic 06, 2013 11:05 am

merla ha scritto:PS: forse io sono esagerata nello scriverti queste cose, ma il motivo è la mia personale esperienza. 17 o 18 anni fa io mi permisi di dire a mia mamma (che ora non c'è) "mamma sei un'alcolista", dopo circa 12 anni che lo sapevo. Lo sapevo io, lo sapeva lei, lo sapeva mio padre, lo sapevano i medici e lo sapeva un sacco di gente.
In quel momento io volevo sfondare il muro della negazione di qualcun altro (che è una roba impossibile da fare, a priori, perché se uno non riesce a vedere l'evidenza, non riesce e tant'è) e il risultato fu la seguente risposta gelida "Tanto mentre lo dici non hai neanche il coraggio di guardarmi negli occhi".
Una proiezione mostruosa, soltanto indice della sua fragilità e della portata dei suoi problemi, ma una proiezione che io mi sono portata dentro per anni e che per me è stata molto dolorosa.
Io non conosco tua mamma e assolutamente non posso immaginare se ti darà una risposta che ti farà del male o se ti darà la risposta che speri. Mi sembri però molto fragile e quindi mi viene da consigliarti molta cautela, perché tocca fare un passo alla volta senza pensare a quello successivo o alla visione d'insieme. Poi a un certo punto ci si guarda indietro e si scopre di aver fatto più strada di quanto si credeva e di aver fatto molta meno fatica di quanto si temeva. Smile
Grazie Marla, sembra che tu mi abbia letto nel pensiero!
Tutto quello che hai scritto è esattamente come mi sento, e la frase che hai trascritto mi ha fatto molto riflettere.

Come detto in precedenza so benissimo che parlare con mia mamma sarebbe la cosa più giusta da fare, ma sto aspettando di essere più forte per farlo.
Ora è più forte lei di me, e vorrei che in futuro fosse il contrario.
Non so se mi spiego, vorrei che vedendomi reagire, prendere in mano la mia vita e impegnarmi per migliorare capisse che non è sola e che INSIEME possiamo farcela.
Spero proprio di riuscirci, come dici tu la paura del fallimento è tanta.

Mi dispiace davvero tanto per tua mamma, non immagino nemmeno cosa hai dovuto passare.
ti ringrazio ancora per le parole, buonagiornata
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Messaggio  merla Ven Dic 06, 2013 1:25 pm

lexie, insisto e forse è solo perché ci sono delle cose che mi risuonano: credo che la cose essenziale sia che tu riesca a conquistare un po' di autonomia.

un genitore non fa un figlio per avere un supporto nelle difficoltà: i figli si fanno per amore e questo significa desiderare che loro si mettano in condizione di realizzare il proprio progetto di vita. Non che si mettano in condizione di aiutare i genitori.

questo significa che il regalo migliore che puoi fare a tua mamma è pensare a te stessa in modo da realizzare quello che vuoi.
Senza che la sua infelicità, ti zavorri.

Spero di essermi spiegata chiaramente. Smile

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Messaggio  lexiecannonball Ven Dic 06, 2013 2:12 pm

Sisi certamente, hai ragione!
Purtroppo sono così, penso sempre agli altri e anche quando si tratta di far qualcosa per me vado sempre a pensare a cosa può portare agli altri, o cosa possano pensare.
È una delle cose che più odio di me, preferirei quasi essere egoista e stronza.
Sono tremenda ahah
C'è tanto da lavorare

(Prima ho sbagliato a scrivere il tuo nick, sorry xd)
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Messaggio  mazzonrocky Ven Dic 06, 2013 4:15 pm

Voglio stare attento a non dare suggerimenti probabilmente sbagliati, ma faccio una riflessione su di me, sulla mia vita. Ogni persona è poi diversa, quindi è ovvio che quello che io penso sia meglio per me non è necessariamente la miglior soluzione per altri.
Io sono pieno di rimpianti per cose che non ho detto e non ho fatto. Tutte le volte che ho preso qualche decisione invece, fosse difficile o faciie, mi sono poi sentito meglio, molto meglio, anche se il risultato non è stato quello sperato. La sensazione di agire, di essere protagonista della tua vita, di essere libero. Certo, se sbagli ti puoi prendere una bella legnata. Se prendi troppe legnate c'è il rischio che fai fatica a rialzarti. Ma qualche legnata bisogna per forza prenderla, altrimenti non si impara a non sbagliare, non si impara ad agire. Bisogna sicuramente mettere in conto la possibilità di fallire, di ottenere risposte o reazioni come quella subita da Merla. Vista da lontano, da fuori, questa di Merla non è una cosa tremenda (come tu stessa Merla ora riconosci), è la risposta di una persona estremamente fragile che non è più in grado di essere genitore, Merla poteva aspettarsi qualcosa del genere, ma è lo stesso rimasta gravemente ferita da quello che sua mamma le ha detto. "Non hai il coraggio di guardarmi negli occhi", ma in realtà per fare quel passo di coraggio ce n'è voluto tanto, Merla ha dimostrato coraggio, forse un po' incosciente, ma era evidentemente in una situazione tale che doveva fare qualcosa, doveva agire. Se non avesse fatto o detto niente, come sarebbe stata diversa la vita di Merla? Senza questo episodio, nel quale Merla è stata attrice, la sua vita sarebbe stata migliore, le sue sofferenze sarebbero state minori? Ovviamente non lo so. Tu Merla magari un'idea te la sei fatta.
Cerco ora di analizzare la mia situazione post-adolescenza: avevo un padre incazzevole e sessuofobo, con cui non parlavo, anche se sapevo che in fondo mi voleva bene. Avevo una madre solo apparentemente remissiva, ma che come madre non mi ha proprio insegnato niente, e mi hanno "educato", tutti e due, ad essere una persona che ha paura del mondo. Venivo trascurato ed ignorato (nonostante mi volessero bene, non erano assolutamente in grado di prendersi cura di me) e questo mi ha paradossalmente consentito di avere una mia vita esterna, di cercarmi con grande difficoltà la mia strada, di fare con grandissima diffiicoltà le mie esperienze, di passare per anni la domenica da solo chiuso in casa, di rischiare la vita in moto o in auto o altro per provare emozioni, rubare per sentirmi vivo, per scappare dalla realtà o trovare alternative alle mie difficoltà a relazionarmi con gli altri, con le ragazze, alla mia paura di sbagliare, di essere deriso, di risultare inadeguato. Sono sopravvissuto. Cosa sarebbe accaduto se avessi affrontato con i miei genitori, se avessi parlato con loro dei problemi che vivevo e che vivevamo? No, loro dei miei problemi non si accorgevano. Lavoravano, litigavano, si facevano ripicche, a volte mio padre picchiava mia madre. Non lo potrò mai sapere, cosa sarebbe successo se io avessi in qualche modo agito. Forse mia mamma mi avrebbe detto di non preoccuparmi, che ero bello e intelligente, che mi sarei laureato, coccole senza alcuna base: ero una persona a rischio e si illudevano di avere un figlio in gamba, solo perché ero un ragazzino carino, come un soprammobile. Mio padre mi avrebbe detto di non dire stupidate. Forse mi avrebbe dato un pugno, in un suo momento di rabbia. Non lo saprò mai, la mia vita magari sarebbe stata diversa. Parlo troppo di me, sono i rimpianti che non riesco più a tenermi dentro. In conclusione, io credo che agire sia QUASI sempre meglio che non agire, purchè si mettano in conto tutti i possibili esiti. In qualche caso però, ragionando troppo sui rischi, valutando troppo i pro ed i contro, , c'è il rischio di non fare mai niente.

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Messaggio  merla Ven Dic 06, 2013 6:50 pm

Francamente cosa sarebbe successo se io fossi stata zitta non lo so.
Può essere che io sarei scappata di fronte ad altre situazioni, può essere che invece non sentirmi colpevole per aver detto solo la sacrosanta verità mi avrebbe aiutato a esprimere successivamente la mia opinione più apertamente e più tranquillamente. Difficile da dire in questa sede.

Poi, non è che io possa dire a lexie cosa fare o cosa non fare. Non mi è chiaro cosa lei speri da un confronto con sua mamma e forse per il momento non è tanto chiaro neanche a lei.
Forse lei vorrebbe soltanto un po' più di attenzione e considerazione per i propri problemi e in quel caso forse sarebbe meglio limitarsi a chiedere più attenzione e considerazione.

Oltretutto, personalmente ho forti dubbi che sia opportuno, salvo situazioni veramente estreme, che terzi intervengano in un rapporto di coppia.
Si rischia il ginepraio e forse ora come ora non le serve più di tanto un ginepraio.
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Messaggio  mazzonrocky Dom Dic 08, 2013 5:19 pm

Ok, non penso che Lexi debba restare invischiata nei problemi di coppia dei suoi genitori, sono d'accordo. Mi chiedo però se possa sussistere un rapporto di fiducia, supporto, solidarietà, aiuto tra lei e la madre (data l'assenza del padre), senza che ci sia totale sincerità e chiarezza. Tutto molto delicato, ma mi dico sempre che per cambiare le cose qualcosa bisogna FARE, anche a rischio di sbagliare. Le cose da sole non cambiano. Mentre scrivo questo, ho anche la preoccupazione di dare indicazioni sbagliate a Lexi, la vita è la sua, i genitori sono i suoi. Come può fare concretamente ad avere supporto, aiuto, fiducia, suggerimenti quando servono? Io al massimo arrivo a consigliare il nuoto, che tonifica e che male non fa, ma questi suggerimenti fanno ridere, o piangere.

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Messaggio  lexiecannonball Mer Dic 11, 2013 12:15 am

Voglio approfittare della vostra discussione per dire una cosa.
Entrambe le volte che mi sono aperta e sfogata sui miei problemi, quindi con la mia pseudo-amica e qui con voi, il problema per quale ho ricevuto pareri consigli è sempre stato quello dei miei genitori.
Non so se è perché come dice Merla, alla fine dei conti io c'entro ben poco, o perché comunque ogni giorno faccio finta di non sapere niente e soprattutto in questi periodi che papà c'è pochissimo per via del lavoro cerchiamo un po' tutti di stare più sereni possibili o semplicemente perché è l'unico problema che è fermo li e non cambia, non migliora ma non peggiora, è il problema che mi pesa meno ultimamente.
So che è grande, e che molto probabilmente è quello che più mi ha ridotta così, ma è l'unico che riesco a mascherare, a non pensarci.

La storia del profilo falso invece, attualmente mi crea parecchi problemi.
So che è difficile da capire. Sembra una cosa assurda da fuori, una sciocchezza. Ma non lo è.
Dopo aver chiuso quel profilo che mandavo avanti da così tanto tempo è stato difficile ma allo stesso tempo bellissimo. Ero felice di essere tornata a vivere la mia vita, anche se fa schifo, anche se soffrivo, ero felice perché era la mia vita.
Vi avevo già accennato che i primi di dicembre avevo trovato delle foto della ragazza a cui rubavo l'identità, e di quanto mi fossi sentita male.
Beh, è successo di nuovo.
Non so spiegarlo, quando rivedo una sua foto è come se il cuore mi si dividesse a metà, di netto.
Stavolta però sono stata più debole del solito.
Era notte, la notte è perfetta per fare cazzate. Ho riaperto il profilo, ho riletto qualche vecchio messaggio che mi scambiavo con un ragazzo, avevo trovato davvero un amico, c'era sempre.
Per un secondo ho pensato di tornare a fingermi lei, poi però mi sono resa conto di quello che stavo facendo e ho deciso invece di fare una cosa drastica: scrivere tutta la verità al ragazzo con cui parlavo.

C'è un lato positivo e uno negativo in tutto questo, il lato positivo è che ora sono sicura che anche volendo non potrei mai tornare indietro, perché lui sa tutto.
Il lato negativo però è che mi sono trovata davanti alla faccia quanto ho fatto soffrire questa persona, quasi più di me stessa, prendendolo in giro tutto questo tempo.
È stato piuttosto ragionevole, però mi ha fatto capire che non vuole essere mio amico.
Non c'è da compatirlo
L'ho ferito davvero molto e sto malissimo a riguardo.
Questa cosa, accumulata ad altre ha fatto tornare i pensieri suicidi, e non è un granché come spirito natalizio
E al mangiare senza sosta
Ed ecco che si collegano i problemi di peso e autostima
Sto davvero male, comincio a perdere le speranze che posso davvero fare qualcosa.
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Messaggio  merla Mer Dic 11, 2013 9:25 am

Ciao lexie,

per quanto mi riguarda ti ho risposto in particolare in merito a quell'argomento sia perché hai posto una domanda diretta al riguardo sia perché era il punto che mi stonava più di altri, non perché non ti riguardi, ma perché semplicemente non puoi farci molto (secondo me non puoi farci niente, ma sono opinioni) e quindi mi sembrava un modo di veicolare la propria energia non particolarmente efficace.
E ho anche rivisto certi malintesi miei del passato, per cui mi sono trovata in un certo senso a pensare che il mio benessere fosse quello della mia famiglia. Ora, anche se è ovvio che un malessere di una parte della famiglia si ripercuote sugli altri componenti e inevitabilmente sui figli, che in quella famiglia hanno strutturato la loro personalità e il loro carattere, in ogni caso i figli possono occuparsi del proprio benessere anche se in famiglia non muta niente.

Secondo me, anche se ora fa male, hai fatto bene a chiudere il profilo e hai fatto bene a spiegarti con queste persona a cui tenevi, è stato un gesto coraggioso.
È inevitabile che adesso sia doloroso, anche perché dall'altra parte hai trovato per ora un atteggiamento di chiusura, comprensibile o meno. Però è stato un atto molto responsabile e, di nuovo, coraggioso e secondo me presto ne vedrai i frutti, quanto meno con te stessa.
In ogni caso a questo punto, tu avresti potuto o continuare con questo inganno (che visto da fuori è fondamentalmente innocente, te lo ripeto, non hai ucciso nessuno e il web è pieno di profili falsi e di gente che mente, spesso scientemente e con secondi fini) facendo del male soprattutto a te stessa e cmq prendendo in giro anche altre persone, avresti potuto semplicemente lasciar perdere e lasciare questa persona in sospeso, lasciando anche a te stessa un sospeso (e i sospesi te li porti sempre dietro, non credere) e invece hai scelto di essere onesta e autentica. Magari anche sperando che questa persona fosse disponibile a conservare l'amicizia.

(cosa che tra l'altro non puoi escludere a priori. Ovviamente in questo momento questo tuo amico è deluso e ci è rimasto male ma, è difficile non impossibile, può darsi che più avanti se tu provassi a rimetterti in contatto, spiegando con calma com'è andata, le tue motivazioni e il tuo senso di solitudine e facendogli presente che, se non ti fosse importato di essere corretta e se non ti fosse importato di lui, avresti potuto benissimo non spiegargli un bel niente, lui si mostri un pochino più disponibile. Non è detto ma a priori non lo escluderei).

Insomma, hai fatto la scelta giusta e per quanto ti sembri forse irrilevante, a me sembra anche un'ottima scelta nel senso di venire fuori da una situazione bloccata e infelice. Ora probabilmente stai male per diversi motivi: da una parte in qualsiasi scelta c'è una qualche componente di rinuncia e di sofferenza e questo inevitabilmente fa soffrire, d'altro canto nei rapporti umani c'è sempre un pezzo che dipende dall'altra persona e su quello te la puoi solo rischiare (chiunque al posto tuo avrebbe sperato che l'altra persona riuscisse a superare la delusione e ad agire in un modo un po' più 'empatico') e il rischio fa paura e da ultimo rompere un meccanismo, qualsiasi meccanismo sia, spaventa, perché una volta rotto il meccanismo non si sa bene cosa resta.
Immagino che per te questa questione del profilo falso, fosse un modo per uscire un po' dal guscio e per immaginarti una vita diversa, e forse in un momento difficile ti è sembrato l'unico modo per uscire dal tuo malessere e anche dal tuo guscio, per relazionarti con persone nuove anche se con una maschera. E magari non conoscendo altri modi per uscire dal guscio, hai, più o meno conscia, la paura che per te altri modi non ci siano.
E tutto questo ti fa star male.

Puoi però metterti via queste paure come un pensiero irrazionale (hai fatto una cosa buona e ti sei relazionata in modo sano e coraggioso nel momento in cui ti sei spiegata) e tenerti la voglia e l'energia di cambiare come qualcosa di assodato e di tuo. Devi soltanto provare a veicolarle in altro modo e iniziare a sbloccare qualcos'altro.
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Messaggio  anthea Mer Dic 11, 2013 3:46 pm

Cara Lexie, un saluto anche da una "vecchia" guardia desaparecida come me.

Ho il doppio dei tuoi anni ed una storia di depressione iniziata a 18, con varie ricadute durante la vita. Ora sono contenta da più di due anni.
Il che non vuol dire che io sia sicura di non avere più ricadute, ma ho buone speranze che, se anche succedesse, riuscirei a riprendermi come ho fatto fin'ora.

Ho letto con attenzione le tue parole e vorrei anch'io contribuire e dirti alcune cose:
A me pare che tu sia una ragazza intelligente, perchè hai saputo fare un'analisi precisa del tuo disagio e delle possibili cause e hai saputo chiedere aiuto quando hai capito che da sola non riuscivi a farcela.
Questo è un passo avanti importantissimo per sconfiggere la depressione: agire! La depressione toglie fiducia, desiderio di fare, prospettive per il futuro e insinua tanta paura ed insicurezza.
Ti posso assicurare che anche tu hai dentro di te le risorse per sconfiggerla e per tornare a vivere, ma la difficoltà sta nel capirsi e nel volersi bene.

Io sono madre di due ragazzi adolescenti, il più grande ha 17anni. Mi sono separata 3 anni fa e la decisione è stata mia. In ballo per me c'era qualcosa di molto più importante di un'altra relazione, ma la tentazione di rimanere sposata e mantenere una facciata a beneficio dei figli e degli altri non ti nascondo che c'è stata. Poi, per mio carattere, e nel convincimento che non avrei fatto il bene di nessuno e tantomeno dei miei ragazzi vivendo una vita che non mi apparteneva più e fingendo, allora mi sono gettata nel marasma dei sensi di colpa e ho deciso. Non ti nascondo che ho passato le pene dell'inferno per più di un anno, ma sono riuscita a risollevarmi ed ora inizio ad essere soddisfatta di me.
Quindi mi trovi concorde quando affermi che nascondere i problemi non significa risolverli, anzi....
Io però non conosco la tua situazione ed i tuoi genitori. Sento che provi molto astio per tuo padre e poca stima nei confronti della reazione di tua madre; senz'altro tu li conosci e saprai le dinamiche che stanno dietro al tradimento di tuo padre ed al silenzio di tua madre, ma a volte c'è di più e le colpe non sono sempre così facili da distribuire.
Se tua madre tace, può darsi che sia per debolezza, ma forse dietro c'è altro. Ci sono persone che continuano ad amare la persona che le tradisce, o che hanno timore di non poter sopravvivere da sole perchè magari non indipendenti economicamente.. Forse hanno storie di abbandono alle spalle e non vogliono far provare le medesime cose ai loro figli.
Sicuramente se tua madre finge è per timore di qualcosa. Magari le risposte potresti averle con domande indirette o semplicemente osservandola ed ascoltandola bene. Spesso le persone si fanno sfuggire ciò che pensano con piccole frasi buttate qua e là... Affrontarla direttamente è un diritto che tu hai, ma esercitalo quando ti sentirai pronta. La reazione di tua madre non la puoi prevedere.
Per tuo padre idem..

Riguardo alle chat, io le aborro in generale. Proprio perchè non possono sostituire un rapporto vero. Ciò che ti lasciano è effimero e alla fine poco soddisfacente. Il rischio è di continuare, in modo diverso, le dinamiche dei tuoi rapporti famigliari: vivere in una finzione pensando di risolvere i problemi e trovando però solamente un sollievo momentaneo in cambio di una frustrazione duratura. Si denota da quanto scrivi che provi disgusto per te stessa e questo è un chiaro segnale che è ora di cambiare.
Il consiglio che ti posso dare, è di non guardare la tua persona e la tua situazione nel complesso, altrimenti i tuoi problemi ti sembreranno insormontabili. A volte basta iniziare da qualcosa di piccolo e concreto per potersi sentire meglio.. affrontare un piccolo cambiamento alla volta.
Io invece li taglierei quei capelli, e ne farei il simbolo di una nuova rinascita interiore, una svolta...  cheers 
I capelli non cadono definitivamente perchè sono trascurati. Se li taglierai ed inizierai a prenderti più cura della tua persona, penso che sarebbe un buon colpo per la tua autostima e per imparare a volerti bene.
Non è necessario essere figone e belle come nelle pubblicità, basta essere linde e profumate, diverse... per sentirsi meglio.

Credo che sia ora che tu ti stacchi dal vissuto famigliare ed inizi a pensare e comportarti secondo le tue convinzioni. Nessuno può risolvere i tuoi problemi a parte te. Non ci sarà nessuno che sarà in grado di affrontarli al posto tuo. Ma tu devi convincerti che hai le risorse per farlo.
Perciò, se anche per il momento non te la senti di andare a scuola, puoi almeno occuparti di cucinare in casa o altro. Coinvolgendo tua madre nell'insegnarti, magari potreste darvi una mano a vicenda nel rinforzare la vostra autostima.
Lei sarà sicuramente felice di vederti interessata e attiva e tu magari avresti un'opportunità in più per capirla meglio.
Ovviamente queste son tutte ipotesi, basate su niente.
Il succo è che non devi crogiolarti nell'inedia, perchè quella è la base per la disistima di sè, l'amorfismo, e per ogni peccato capitale  Very Happy 
Se vuoi cambiare il tuo futuro, allora parti dal presente. Amati e pensa che anche tu hai il diritto di essere felice!

Non so che tipo sei, e neppure dove abiti. A me ha fatto bene iniziare a camminare. Camminare intanto ti costringe ad uscire dalla tana  Twisted Evil , poi ti rilassa e ti fa sentire più attiva. Se lo fai agli stessi orari ed in un posto ameno, a volte ti fa persino incontrare gente.
Spesso non abbiamo amici perchè siamo noi stessi ad allontanarci, a non sentirci a nostro agio. Senza volere ci chiudiamo in noi e non diamo la possibilità a nessuno di starci vicino. Poi gli stronzi ci sono ovunque, ma insomma... se già di nostro ci eremitiamo.. Evil or Very Mad 

Spero che quanto ti ho detto, non ti risulti banale. So quanto sia difficile trovare la forza per reagire quanto ci si sente inutili e sconfitti, quando si vorrebbe solamente sprofondare nell'oblio e ci si sente sbagliati. Ma sbagliati sono i nostri e/o altrui comportamenti e non noi in tutto il nostro essere.
Ora è inutile che ti ripeti quanto sei stupida, brutta, grassa, inconcludente, ecc. ecc.... Tutto questo non fa che affossare le tue speranze.
Trova un uncino a cui aggrapparti, un interesse, una scintilla... Aggrappatici con tutta te stessa e parti da lì. Vedrai che una cosa positiva tira l'altra.
E se ci saranno giornate in cui ti sembrerà che sia tutto inutile, tu intestardisciti come un ariete e continua a picchiare. Non mollare mai!

Ho un ricordo di me che, in preda ad una crisi d'ansia pazzesca, monto sull'auto e, appena svoltata la curva di casa mia, inizio ad urlare come una pazza dentro l'abitacolo, mandando a f...lo la depressione e la vita!
Poi, come se niente fosse e rossa come un peperone, riprendo la via di casa e rientro. Storie di ordinaria follia!  affraid 
Ma anche questa è una reazione.
Tu non farti più trasportare dalla corrente... Nuota!
E continua a sfogarti, perchè tutti noi possiamo capirti e questo magari ti farà sentire meno sola e sbagliata. La vita è dura e difficile e prima o poi ci butta a terra con violenza. Anche chi sembra più sereno e felice, spesso nasconde problemi che non ci immaginiamo neppure.
Intanto una buonissima amica ce l'hai. Sei fortunata e non sei sola... Ce la farai!

Un abbraccione.
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Depressione...che paura questa parola! Empty Re: Depressione...che paura questa parola!

Messaggio  lexiecannonball Ven Dic 13, 2013 3:49 am

Per l'ennesima volta mi ritrovo a rispondere con dei semplici grazie, ma non so davvero cosa dire.
Solo il pensiero che qualcuno che non mi conosce si prende del tempo per leggere i miei piagnucolii e darmi consigli e incoraggiamenti mi riempie il cuore di gioia.
Può sembrare strano, ma per me che non ci sono abituata è davvero bellissimo.

Sono dal cellulare e non riesco a citarvi, ma vi ringrazio entrambe per le parole

Oggi poi sono dalla lacrima facile..
Quando non stavo così male piangevo sempre, per qualsiasi cosa, mi bastava anche solo un pensiero.
Ora invece non piango praticamente mai. Neanche per i film, mi capita addirittura di "vergognarmi" ahah
Poi però ci sono giorni, tipo oggi,
in cui se inizio non smetto più, letteralmente.
La "scintilla" di oggi è stata una conversazione con mia mamma e mia sorella.
È da un po' che stavamo parlando di andare da qualche parte per Capodanno, pensavamo alla montagna.
L'idea di fare qualcosa di diverso e insolito mi piaceva molto, soprattutto per iniziare un anno che per me (spero) sarà pieno di cambiamenti.
Mia sorella però oggi è stata invitata da una sua cara amica romana, e non so cosa mi è preso
Forse il pensare che persino mia sorella, che ho sempre considerato messa peggio di me, ha qualcuno che le vuole bene e la invita a capodanno mi ha intristito e fatto pensare a quanto sono sola
Mi è scesa qualche lacrimuccia, per quanto ho cercato di resistere...
Loro hanno pensato che mi dispiacesse che mia sorella non viene in vacanza con noi, volevo dirgli il vero motivo ma non ce l'ho fatta.
Mi succede così, anche in situazioni perfette non riesco a tirare fuori niente.
Nel frattempo il ragazzo con cui avevo stretto amicizia con quel profilo mi tartassa di domande, a cui io mi sento obbligata di rispondere ma è troppo presto e ricordare quello che ho passato è difficile.
Comunque devo dire che sto meglio
Credo sia lo scrivere qui che mi aiuta, ho notato che dopo che l'ho fatto vedo le cose in modo diverso, mi ritorna un po' di energia positiva!

Sono le 3:43 e sarà meglio che provo a dormire...
Buonanotte\Buongiorno!
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