Uno sfogo come tanti altri

Assioma: Non è possibile essere sempre felici.

Ci sono anche i momenti di tristezza. Però non riesco più a tollerare che ci siano. Vorrei che ci fosse sempre e solo gioia. Non sopporto più nemmeno un istante di tristezza. Ma so benissimo che me ne aspetta ancora tanta.
A volte penso se valga la pena vivere in un mondo in cui esiste anche il dolore. Sarebbe troppo facile se il dolore non esistesse? Bene, io sono per le cose facili. Non ho scelto di nascere in questo mondo, avrei voluto vivere in un mondo più adatto a me.

Scusate lo sfogo, ma oggi mi sento un po' triste perché sono sempre indietro con l'univ... Ora la vita sentimentale va a gonfie vele, ma ho trovato un altro motivo per lamentarmi...

Luciano, la felicità non è una prerogativa umana a quanto pare, credo invece sia una nostra illusione, una costruzione dettata non dalle nostre reali possibilità, ma bensì dalle nostre fantasie.
Quello che invece possiamo sicuramente fare e cercare di stare il più possibile comodi e lontano dal dolore in generale.
Allontanerei dalla mente questo desiderio di felicità, cercarla è come imbucare una strada tortuosa a fondo cieco.
In modo rapido puoi ottenere solo la morte, mentre per il resto, il tempo ne fa da padrone.

Chi soffre non può aspettare.
Però, però...
Nella pancia del pesce grosso stanno i pesciolini ingoiati con la testa rivolta verso lo stomaco del grande. Se si cerca testardamente qualcosa si finisce con l'andare con la testa dentro all'inferno.
Chi troppo vuole nulla stringe.
Un vecchio amico (un certo Sigmund Freud) distingueva il principio di piacere da quello di realtà.
Il primo cerca di soddisfarre la fame, la libido e l'aggressività a ruota libera, ad istinto; se un uomo primitivo vuole soddisfarre subito la fame inseguendo ua preda, non riesce ad afferrarla. Se invece col principio di realtà progetta una trappola, mette un'esca e aspetta la preda, può darsi che ottenga ciò di cui ha bisogno.
Tu hai bisogno della gioia.