SOS come posso aiutare mio marito?

Ciao a tutti, sono Silvia, 36 anni, sono sposata da cinque anni con Mario, abbiamo due bambini. Sono qui perché non so a chi rivolgermi! Mio marito dorme molto, in base ai suoi turni di lavoro quando è a casa passa buon aparte del tempo a dormire, poi quando è sveglio è chiuso in sé stesso, parla poco ed è perso nei suoi pensieri, sembra come in balia di pensieri ossessivi che lo isolano da tutto e da tutti. ha poca voglia di fare l'amore con me, e quando lo fa non lo vive pienamente, ci sono dei tabù, è come se vivesse l'amore come una prestazione, mi mette ansia... e poi passa molto tempo su facebook a leggere i post altrui intervenendo poco perché ha paura di scrivere cose banali con i bambini è dolce ma non resiste molto a giocare con loro, dopo un po' si stanca e torna sul divano davanti al suo smartphone o davanti alla tv. la mattina quando sono le undici e ancora non si alza dal letto io gli faccio delle scenate assurde per scuoterlo, ma lui o mi ognora o si incavola dicendo di lasciarlo stare, che è stanco! non so davvero che fare, ho provato a dirgli di parlarne cn uno psicologo, ma lui non prende sul serio questa situazione, e intanto gli anni passano e con loro la nostra gioventù vissuta a metà...cosa devo fare????? grazie a chi vorrà rispondermi :'(

Ciao Silvia
Secondo me far scenate per scuoterlo penso proprio che non sia il caso, credo che sia piu producente parlare, come un'amica, cercare di capire dove sia il problema
Senza assillare, o creare tensioni in famiglia, perche poi è un attimo far pensare che oltre a quello, o per quello, si è genrato anche un problema famigliare
Vedi Silvia se uno ha un problema, poco serve dare uno scossone, con uno scossone uno non si butta il problema alle spalle, e riparte come se niente fosse
Trovare dove sia il problema e tentare di risolvere o rassicurare
Quando si hanno problemi è un po difficile anche far l'amore, si pensa ad altro
Comunque da uno psicologo ci puoi andare anche tu e sentire un parere e magari farti consigliare la strada giusta da prendere

Caro Roberto, conosco mio marito da 13 anni, mi ricordo che quando al mattino lo cercavo non era mai reperibile prima dell' ora di pranzo, salvo sporadiche occasioni! Gli chiedevo di uscire dopo pranzo quando ancora eravamo studenti entrambe, ma lui mi rispondeva che non ne aveva voglia, e si faceva vivo intorno alle 18. Praticamente la madre lo lasciava dormire fino all'ora di pranzo, e al dopo pranzo si riposava di nuovo! Mi sembrava già una cosa strana per un ragazzo che avrebbe dovuto avere energie da vendere! E che invece non aveva stimoli... Io gli chiedevo il perché di tanta apatia, e lui mi rispondeva che era stanco. Sono passato gli anni, lui e io siamo diversi ma ci accomuna una certa "sensibilità emotiva": io ho sofferto molto, oggi molto meno, di ansia e attacchi di panico, ho negli anni fatto psicoterapia e cercato soluzioni per cercare di vivere e non sopravvivere a causa dei miei problemi! Oggi mi sento orgogliosa di me per quanto ho lottato! Invece non riesco a scuotere Mario, lui continua a non ammettere che c'è un problema che va affrontato! Ad esempio ora, mio figlio di tre anni è venuto a svegliarci per fare colazione, lui si è alzato gli ha dato due cose da mangiare e si è rimesso a letto! Io gli ho detto:"ma perché non rimani alzato così usciamo a fare una passeggiata?" e lui :" sì sì adesso mi alzo!" e intanto si ripete il copione di ogni mattina: lui a letto, io e i bambini attivi in casa COME POSSO NON INCAVOLARMI? COSA INSEGNA AI NOSTRI FIGLI QUESTO SUO COMPORTAMENTO? è finito il tempo del dire le cose con calma, le ho provate tutte...la dolcezza, la comprensione. Ho parlato con la mia psicoterapeuta e lei mi ha detto sempre che essere sempre stanchi non è fisiologico, evidentemente c'è qualcosa che lo schiaccia così tanto da farlo desistere. Dovrebbe fare una psicoterapia lui, dovrebbe prima ammettere che ha un problema, lo ammette solo in momenti di lucidità! Per il resto quando gli faccio presente di cercare di analizzare il perché di questa stanchezza cronica, mi risponde che io devo pensare ai miei problemi e mi elenca tutte le mie difficoltà psicologiche...come se non le conoscessi già

Silvia intanto non sapevo che la cosa perdurasse da molti anni, fin dai tempi del fidanzamento
Credo che possa essere un problema non recente, o non saprei che dirti
Senti anche magari qualche medico, per questa stanchezza cronica

silviaMario ha scritto:Ciao a tutti, sono Silvia, 36 anni, sono sposata da cinque anni con Mario, abbiamo due bambini. Sono qui perché non so a chi rivolgermi! Mio marito dorme molto, in base ai suoi turni di lavoro quando è a casa passa buon aparte del tempo a dormire, poi quando è sveglio è chiuso in sé stesso, parla poco ed è perso nei suoi pensieri, sembra come in balia di pensieri ossessivi che lo isolano da tutto e da tutti. ha poca voglia di fare l'amore con me, e quando lo fa non lo vive pienamente, ci sono dei tabù, è come se vivesse l'amore come una prestazione, mi mette ansia... e poi passa molto tempo su facebook a leggere i post altrui intervenendo poco perché ha paura di scrivere cose banali :(con i bambini è dolce ma non resiste molto a giocare con loro, dopo un po' si stanca e torna sul divano davanti al suo smartphone o davanti alla tv. la mattina quando sono le undici e ancora non si alza dal letto io gli faccio delle scenate assurde per scuoterlo, ma lui o mi ognora o si incavola dicendo di lasciarlo stare, che è stanco! non so davvero che fare, ho provato a dirgli di parlarne cn uno psicologo, ma lui non prende sul serio questa situazione, e intanto gli anni passano e con loro la nostra gioventù vissuta a metà...cosa devo fare????? grazie a chi vorrà rispondermi :'(

Ciao Silvia,
mi congratulo con te per aver superato i tuoi problemi, come potrai ben capire, qui dentro appari come una sorta di eroina, una che ha lottato e ce l'ha fatta e questo ti fa veramente onore.
Non sono mai stato sposato però ho vissuto delle relazioni di coppia e osservo spesso le coppie.
Mi sentirei di consigliarti di utilizzare la tua energia, ti assicuro che ne hai parecchia, per essere da guida, ovvero devi essere tu a tirare avanti il carro in questo momento, sono sicuro che lo stai già facendo.
Ti do dei consigli spassionati:

-Non fare scenate, sono inutili, ti danno il senso di sfogare ma non lo fanno, se tu avessi sfogato realmente il tuo dolore con una scenata non avresti avuto bisogno di una seconda, ne sarebbe bastata una.

-Non rimproverarlo, l'unico effetto è quello di infastidirlo e di affossarlo ancora di più nei suoi problemi, è di gran lunga molto più utile elogiarlo e lodarlo sinceramente quando fa qualcosa di buono. Ad esempio invece che sgridarlo quando si allontana dai vostri figli, lodalo quando ci passa del tempo insieme! non ti sprecare nei complimenti! potresti dirgli sorridendo e mettendo entusiasmo: " è così bello vederti giocare con loro, sei un ottimo papà, ti saranno grati per tutta la vita" e magari lo abbracci.

- cerca di migliorare la comunicazione con lui, quello che fa la maggior parte delle persone è lamentarsi perchè l'altro non ascolta, invece che chiedersi come potrebbero migliorare la comunicazione con quella persona.

- sorridi sempre e mantieni alto l'umore, è contagioso!!!

-mettiti nei suoi panni prima di parlare con lui, perchè dovrebbe ascoltarti?

Riassumendo:
-Niente scenate
-Niente critiche ma elogi, incoraggiamento e affetto
-Sii felice adesso, non aspettare che la situazione si risolva
-Sforzati di comprendere il suo punto di vista

Inoltre mi sentirei di dirti che tutti questi arnesi elettronici portano all'indebolimento dell'individuo sotto vari punti di vista, su facebook per avere un po' di riconoscimento basta ricevere un like, nella vita reale le cose funzionano diversamente. Anche qui non criticarlo e soprattutto non buttargli l'i-phone dalla finestra:) Cerca di distrarlo con cose più gratificanti.

Come sicuramente penserai i consigli che ti ho dato non risolveranno il problema ma possono migliorare notevolmente la situazione, ti ho dato solo consigli che ho sperimento in prima persona e mi sento di dire che sono universalmente validi, sono sicuro che grazie ad essi riuscirai a migliorare il tuo rapporto con tuo marito. Ricordati di metterli sempre in pratica, altrimenti dopo poco tempo tornerai ad agire come prima.
Scriviteli su un foglietto e cerca di memorizzarli, potresti cominciare scrivendo e ripetendoti questo:

La prossima volta che sto per fare una scenata faccio un bel respiro e mantengo la calma

Oramai sei in grado di prevedere le situazioni di conflitto e devi pensarci e trovare una soluzione prima che si ripresentino, altrimenti agirai d'impulso come hai sempre fatto.

Per quanto riguarda una figura di aiuto informati bene, non ci sono solo psicologi o psichiatri, ci sono consulenti di coppia ecc, vai da uno psicologo di sui ti fidi e fatti indirizzare verso la figura più consona alla tua situazione.
Un abbraccio

Non mi sento un'eroina, semplicemente ho dovuto affrontare il mio disagio perché era diventato invalidante: non uscivo di casa se non per andare dal medico o al pronto soccorso perché mi sentivo morire, avevo tachicardie improvvise vertigini e senso di morte imminente. Mio marito invece conduce una vita sociale, lavora, guida la macchina, è per questo che forse non ha, per così dire, urgenza di affrontare la situazione. Comunque ho apprezzato i tuoi consigli e sto cercando di metterli in pratica ti farò sapere Mattia!