burnout

Salve a tutti,è un po' che frequento il forum solo come lettrice e vorrei sottoporvi quello che per me sta diventando un grande problema. Premetto che in famiglia siamo in due e l'unico stipendio è il mio...Mio marito, oltre ad essere disoccupato, è anche affetto dalle gravi complicanze di una malattia cronica, in via di peggioramento...Dunque, le difficoltà da illustrare sarebbero tante, ma quella che attualmente mi fa sentire un nodo alla gola è il lavoro. Sono insegnante e ho sempre avuto delle classi difficilissime, alunni problematici, colleghi difficili... Insomma, per farla breve: secondo me sono arrivata al burnout, sono scoppiata, sfinita...La sola idea di tornare al lavoro mi fa stare male, ho solo voglia di starmene rintanata in casa...E dire che sono una persona forte, solare, comunicativa...Ma questo lavoro-al quale probabilmente mi sono dovuta adeguare pur senza volerlo veramente- mi ha mandato in crisi...A ciò si aggiungano i vari sensi di colpa: verso mio marito; verso gli alunni; verso chi un lavoro non ce l'ha o ce l'ha molto più stressante del mio -con questa crisi, poi...Sensi di colpa per tutto, per il fatto di deludere le aspettative di perfezione che io avevo verso me stessa e che ho sempre nutrito, prima nel campo dello studio e trasferitesi poi nel lavoro. So anche che dovrei iniziare una terapia, ma con quali soldi? Recentemente, mi hanno diagnosticato una patologia autoimmune e-ci metterei la mano sul fuoco-è originata dall'enorme stress di questi anni.
Non vorrei farla troppo lunga, così vi saluto e ringrazio in anticipo chiunque mi vorrà dare un consiglio.

Grazie roberto66 per la tua gentile e rapidissima risposta! Piacerebbe anche a me che fosse stress...Io lo so, ho questa tendenza a minimizzare sempre tutto  ...Quello che prima-nello sfogo non ho detto-è che in passato ho sofferto di attacchi di panico e purtroppo so bene di che cosa parlo...Cmq a suo tempo la terapia ha avuto buon esito e nonostante abbia trascorso alcuni anni nel timore che si ripresentassero, non si sono più verificati...Però, quando sento l'ansia salirmi alla gola, le lacrime agli occhi e il respiro che mi manca...  
Di nuovo ti ringrazio per l'accoglienza e per la premura che hai avuto nel postarmi il link inerente all'invalidità.
Buona serata  

Desidero ringraziarvi tantissimo, corolla e semprestanco, per la vostra condivisione... Purtroppo il lavoro è già di per sè una scarpa corta, ma sei poi diventa anche stretta...il piede soffre tantissimo e ha bisogno di mettersi a riposo...Come dici tu, corolla, il burnout non è molto conosciuto e i rischi delle "helping professions" (le professioni di aiuto, cioè operatori sanitari e sociali, insegnanti, etc.) sono spesso sottovalutati...Per riprendere una frase ormai famosa, i tre mesi che abbiamo d'estate non sono di vacanza ma di convalescenza...Aldilà della battuta, bisognerebbe sperimentare quante energie fisiche, psichiche ed emotive vengano risucchiate dall'insegnamento e se abbiamo pure la sfortuna di aggiungerci magari alcune situazioni di mobbing, allora...il quadro diventa esplosivo! Caro semprestanco, ti ringrazio per le indicazioni mediche; mi stanno diagnosticando una patologia autoimmune e l'astenia da cui sono affetta è profonda, abissale, a volte penso irrimediabile...Non posso neppure sentir parlare di lavoro, mi viene subito una specie di irritazione, sono suscettibile, intollerante...L'ultima è recentissima: sono stata criticata da una supplente e il pettegolezzo è giunto alle mie orecchie...Beh, anzichè farmici una risata o reagire con un'alzatina ironica di spalle-come avrei dovuto-mi sono sulle prime infuriata e poi mi è calata un'amarezza come se mi avessero pugnalato alle spalle. La reazione è ovviamente spropositata, ma vaglielo a spiegare uno cosa sente dentro di sè...E dire che mi sono sempre impegnata al massimo, ho dato veramente tanto, troppo, per raccogliere...mah...per raccogliere, cosa?! L'affetto e la stima degli studenti possono bastare per qualche anno, ma a lungo andare le gratificazioni diventano insufficienti...La routinarietà, la sedentarietà, la mancanza di novità ed incentivi credo che uccidano anche i cuori più ardimentosi.
Vi ringrazio di cuore, a presto...