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Messaggio  Luciano Mer Mag 30, 2012 12:27 pm

Oggi mi sentivo ispirato e ho letto interamente una lunga discussione che, purtroppo, nel frattempo è stata chiusa. Peccato, sarei intervenuto volentieri... ma solo per una specie di sadismo che mi porta a infilarmi nelle discussioni molto animate. Comunque quella discussione mi ha fatto venire in mente un po' di riflessioni. che proverò a esprimere senza citare nulla e senza fare nomi, per cercare di rispettare il forum e le decisioni dei moderatori. Oggi ho voglia di scrivere. E' da tanto tempo che non lo faccio.

Premetto che, nel leggere le discussioni, solitamente non mi sforzo di cercare di comprendere frasi complicate. Pur essendo laureato, ho sempre preferito usare un linguaggio semplice, chiaro a tutti. Quindi, nel leggere discussioni, se trovo cose che non capisco tendo a saltarle e passare avanti.

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Alcool e antidepressivi: è risaputo che insieme fanno male... lo dicono tutti. Eppure ho sentito più di una volta di gente che mescola le due cose. Quando ero depresso lo feci anch'io, e notavo che l'effetto delle due cose non faceva che amplificare la mia depressione, invece di attenuarla. Forse fu quella la prima volta che iniziai a odiare l'alcool. E a meditare di abbandonarlo per sempre. Poi però, quando capita una serata tra amici, è difficile resistere.

Non sono mai stato un alcolista, per fortuna. Qualche mese fa sono stato con una donna che avevo conosciuto anni fa in questo forum, e di cui non farò il nome. Quando ci siamo conosciuti sul forum, nell'estate 2009, eravamo entrambi depressi; poi io ne sono uscito (l'ultima volta che mi sono sentito davvero depresso fu nell'autunno del 2009), mentre lei purtroppo non ne è mai uscita. Ci fu una corrispondenza virtuale che ebbe alti e bassi, perché fin dall'inizio nacque del tenero tra me e lei, ma lei era legata a un altro ragazzo con il quale a sua volta aveva alti e bassi. Per anni fu essenzialmente una conoscenza solo virtuale, ci eravamo visti solo una volta di presenza, nell'autunno 2009, e per poche ore. Ho imparato che non puoi dire di conoscere una persona fino a quando non l'hai conosciuta bene di presenza. Credevo di avere molte cose in comune con lei, c'era un'intesa particolare, ma qualche mese fa lei improvvisamente si decise a rendere reale questa conoscenza, rompendo con il suo ragazzo. E allora la conobbi veramente... scoprii che aveva una forte dipendenza dall'alcool, beveva quotidianamente e parecchio, e prendeva ansiolitici. Fu difficilissimo vivere con lei, e durò pochissimo. Ironia della sorte, credevo che la nostra fosse un'intesa soprattutto spirituale, e invece scoprii che l'unico momento in cui stavamo bene era quando facevamo l'amore. Per il resto era un inferno. L'alcool la rendeva aggressiva, litigavamo un giorno sì e un giorno no. Non riuscivo a tollerare il fatto che lei bevesse in continuazione, e quando provavo a impedirglielo lei diventava cattiva. Mi insultava, sputava fuori cattiverie che nessuno mai mi aveva detto. Inoltre mi era molto difficile convivere con una persona che aveva continui capricci, come ad esempio tenermi sveglio fino a notte fonda (in quel periodo stavo facendo la tesi ed ero molto stressato) o mettersi a cucinare di notte. Di giorno non potevo alzare la tapparella perché lei odiava la luce. Non aveva amici e parlava solo con persone depresse conosciute su internet... insomma non faceva niente per liberarsi dalla sua depressione, anzi ci sguazzava dentro e sembrava la accettasse come una filosofia di vita. Penso che, se ci si vuole liberare davvero della depressione, bisogna convincersi che bisogna cambiare una parte di noi stessi. Io amavo questa ragazza, penso che lei con me avrebbe potuto riscattare la sua vita... mi è costato fatica allontanarmi da lei, ma a un certo punto ho capito che non poteva andare, perché mi stava trascinando con sé nel baratro della depressione, e senza motivo... con me avrebbe potuto essere felice, se avesse voluto. Era giù per la mancanza di lavoro, ma per il resto non aveva altri problemi, a parte la dipendenza dal fumo e dall'alcool. Io ero uscito da tempo dalla depressione, ma vederla bere sempre mi rendeva nervoso, lei percepiva questo nervosismo e mi accusava di essere cupo, e in certi momenti mi diceva che io sarò sempre depresso, senza rendersi conto che era come il bue che diceva cornuto all'asino.

Ho capito che il lavoro maggiore per uscire dalla depressione lo dobbiamo fare noi... i farmaci possono servire, ma a volte ho l'impressione che se ne faccia un uso esagerato. A volte uno ha bisogno di parlare, di un amico che ti aiuti a ritrovare la strada smarrita.

Quella ragazza manifestava spesso il desiderio di avere un figlio... e io gliel'avrei dato molto volentieri, ma come si può immaginare di fare una famiglia con una persona che beve e fuma in continuazione, e che non dà segni di essere capace di costruire una famiglia? Una volta mentre era ubriaca mi disse che avrebbe fatto un figlio con me, ma che sarebbe morta giovane e me l'avrebbe lasciato crescere da solo. Mi fece venire la pelle d'oca. Ho vissuto l'inferno, proprio con la persona che ho amato di più in tutta la mia vita. Vederla ridotta così mi ha fatto venire la nausea, avevo solo voglia di mettere un bel po' di chilometri tra me e lei. E se sto ancora scrivendo di lei, è perché non l'ho dimenticata e farò molta fatica a dimenticarla. Non so se lei mi leggerà sul forum, visto che non scrive più qui da tanto tempo. Ma tanto non ho fatto nomi, non ho detto chi è, quindi non mi si può accusare di niente.

-2-

Altro argomento che mi ha colpito: il demonio. Ho letto di qualcuno che è convinto di essere posseduto dal demonio... e allora rifletto su quanti danni abbia commesso la Chiesa (aiutata in parte dai vari film horror). Nessuno ha mai visto questo fantomatico demonio, eppure c'è chi si convince di esserne posseduto. Qualche anno fa ho anche avuto una breve frequentazione con una ragazza che era convinta di essere stata posseduta dal demonio ed esorcizzata. Rimasi pazientemente ad ascoltare la sua storia, senza credere a una parola di ciò che mi disse. Non riesco a credere in ciò che non percepisco e in ciò che è irrazionale, è più forte di me. Se crediamo nel demonio o in Dio possiamo credere anche a Babbo Natale, per quanto mi riguarda. Io credo che a volte ci si inventi delle cose per fuggire dalla realtà.

-3-

Avere una moglie e dei figli, e non riuscire ad apprezzare la vita. Passare il tempo ad autodistruggersi. Io non ho nemmeno 30 anni ancora, non ho mai avuto figli, ma non riesco a capire come si possa buttare la propria vita pur avendo dei figli... se io avessi dei figli cercherei di vivere soprattutto per loro, per rendere loro la vita migliore... ho l'impressione che mi verrebbe istintivo... passi il fatto che si può non andare più d'accordo con la moglie, ma i figli...


Mi son messo a fare un po' di riflessioni così, a ruota libera, come piace a me. Spero di non aver tediato nessuno, e spero anche che possano essere risultate interessanti per qualcuno.

Luciano

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