Buonasera a tutti

Quello che hai scritto Alfredo non fa una piega. Le cose che dici sono inconfutabili, niente di più esatto. Era facilmente prevedibile che finisse in questo modo, anche perchè era già accaduto in passato. Proprio per questo avevo deciso di tagliare i ponti, non "coltivare" più questo rapporto che mi ha regalato le uniche vere gioie della mia vita e mi ha provocato i dolori più forti. Perchè sapevo che non poteva esserci futuro. Per 5 anni è stato così. Fino a quando in un momento di mia estrema debolezza e di bisogno di avere qualcuno vicino, ho deciso di riaprire i giochi e con essi anche ferite mai rimarginate.
Non so se sia stato un errore oppure no, in fondo non stavo bene neppure prima.... ma adesso.... adesso è allucinante da quanto fa male.
Mi ci sono gettato a capofitto, come non avevo fatto neppure in passato, dedicandomi in tutto e per tutto per non pensare ai mei problemi, magari cercando di risolverli proprio così. Ma non era il modo giusto farlo cercando aiuto in una persona che adesso conduce una vita anni luce lontano dalla mia.
Resta solo la grande amarezza di non riuscire a gestire la situazione... di non riuscire ad essere così intelligente (e forte) da capire che una persona che per te è importante devi fare di tutto per non perderla... anche se le sue intenzioni e i suoi sentimenti differiscono dai tuoi.

JulianRoss981 ha scritto:Resta solo la grande amarezza di non riuscire a gestire la situazione... di non riuscire ad essere così intelligente (e forte) da capire che una persona che per te è importante devi fare di tutto per non perderla... anche se le sue intenzioni e i suoi sentimenti differiscono dai tuoi.

ecco, questo io non lo capisco. secondo me uno non deve fare di tutto , neanche quando il sentimento spinge in quella direzione. e soprattutto quando è manifesto che non c'è reciprocità. nessuno è così forte o intelligente da annullare o convertire la volontà di un'altra persona libera - nelle questioni che riguardano i sentimenti, almeno. bisogna porsi dei limiti, quella è la cosa difficile. arrendersi è difficile, mentre l'istinto porterebbe invece alla coazione di tentativi.
a un certo punto, si deve ammettere che si è fatto non di tutto, ma tutto ciò che era in nostro potere in quel frangente. considerare la perdita, l'abbandono, questo mostro, e affrontarlo. perdere una cosa, una persona. non è un fallimento. è una fase, o una successione di fasi, è un fatto abituale, ciclico, naturale come i solstizi e gli equinozi.
io julian ti consiglio di abbandonare appena possibile le congetture e la moviola, di esaminare e discernere tutti i lati pratici del problema, senza ascoltare a lungo le inevitabili sirene. questo non vuol dire colpevolizzarsi quando germoglia un ricordo, una divagazione, anche la voglia di commiserarsi, che è umana. però cerca di non confondere tra loro i pensieri che hanno un senso e quelli che a malapena traducono in parole una sensazione (di malessere). ai primi dedicherei le mie forze presenti, sui secondi non indulgerei troppo, né per censurarli né per analizzarli: li lascerei solo fluire come un film, quando si presentano, senza interrogarli.
fossi in te insomma favorirei il deflusso delle frasi come "era prevedibile che andasse così.. avevo deciso così, poi è successo questo, ho provato a risolvere così, ecc". comincia a indirizzarle verso il compostaggio, nel settore dei participi passati.

volevo correggere una frase che ho scritto nel post , perchè troppo crudele :
" E chi non ha degnità non merita amore . semmai pietà "
con questa :
"Chi non dimostra dignità non riceve amore ".
Mi è venuto in mente il tempo in cui avendo preso una infatuazione per una ragazza , che cosciente del mio morboso attaccamento si divertiva spesso a trattarmi senza rispetto .
Non avevdo sufficiente dignità di me stesso , pensavo che modificando il mio di comportamento , avrei migliorato la nostra storia . Naturalmente addossandomi le colpe degli atriti .
Il miglioramento è si avvenuto , ma di me stesso .
Un bel giorno , ( ci sono voluti 2 anni! ) ho capito e ho lasciato perdere .

Per cui : chi ama , e dà tutta l'anima in un rapporto , non è detto che , pur meritandolo venga amato e ricambiato , ma può ricevere indifferenza , pietà e nel peggiore dei casi , da persone ciniche , disprezzo .

Tornando a te , penso che questa grande attribuzione di importanza che dai a quella ragazza mitizzandola quasi , tu ne abbia fatto le spese togliendola a te stesso .
Non sarà forse il caso di bilanciare un pò le importanze ?
Un rapporto del genere non può stare in piedi a lungo .

Ma non ti basta sapere che non ti amava e che quindi è normale che sia innamorata di un altro? Un abbraccio.....

MI accodo a viola, cant (anche se condivido anche quanto ti ha scritto alfredo) e fossi in te (fatte salve tutte le mie precedenti considerazioni su medici etc. etc. se senti davvero questo disagio così forte in questo momento) tornerei su una linea di estrema praticità:

5 anni fa hai incontrato una persona, con cui speravi di essere felice e costruire un rapporto stabile, lungo e bla bla bla. Purtroppo questa persona stupenda (esistono le persone stupende?...mah) non ricambiava i tuoi sentimenti. È triste ma capita, quasi a tutti prima o poi.
In questi 5 anni, vuoi la delusione per questo sentimento da parte tua tanto forte, vuoi la sfiga, vuoi il succedersi degli eventi non hai evidentemente incontrato nessuna che ti ha fatto provare delle sensazioni paragonabili. Anche questo, se escludiamo le favole o le telenovele, capita, non è normale incontrare nella vita 50 persone con cui passeresti la vita (ho messo 50 perchè così copro una vita di incontri amorosi annuali media dai 20 ai 70 anni). Se ne incontrano 2, 3 magari 4, le altre magari sono innamoramenti o infatuazioni, ma prima o poi risulta evidente che non "si quaglia".
Visto che 5 anni sono lunghi, a un certo punto hai deciso di ritentare: hai ritentato, e magari hai anche fatto bene: poteva andarti bene e allora tutto a posto, sarebbe ricominciata la favola, o poteva andarti male, ma questa delusione e il fatto che lei ora abbia un altro, potrebbe/dovrebbe essere l'evento che ti fa mettere il punto.
Non ti ama: non importa come sei, se hai sbagliato o chissà chi altro, non ti ama e basta e di questo dovresti fartene una ragione. (oltretutto è un vizio, forse più femminile che maschile, fare affermazioni tipo "non ti amo perchè...., non ti amo per là", sono str**ate. Semplicemente la scintilla non scocca e quindi non c'è la spinta per portare avanti e impegnarsi in un rapporto. Altre ragioni non ce ne sono.
Magari l'altro è uno che non è né forte, né intelligente...o magari è tanto forte e tanto furbo da essere una carogna...o magari è un c**ne calzato e vestito (che palle sti asterischi), ma lei evidentemente si è innamorata. Punto, fine.

Cerca, come detto da cant, a limitarti a alla praticità della questione, che io ho ipotizzato molto stringata, ma, se fai tabula rasa delle moviole e congetture di cui sopra, probabilmente non ci sono andata tanto lontana e tieni presente che di per sé, capita a tutti. Poi ci sono sempre i superman e le wonder woman della situazione a cui non capita/non è capitato perchè sono nati forti, equilibrati, maturi bla, bla, bla. Averne mai incontrato uno/a....
Tanto Julian, puoi stare a mantecare come il risotto rigirandoti su questa storia, o puoi decidere di dedicarti semplicemente a te stesso e cercare di star bene, ma il risultato sarà comunque inevitabile: il tempo è galantuomo e le storie finite male a un certo punto si metabolizzano sempre e si incontra qualcun altro.

E poi, un po' di animo latino: inca**ati!! chi non ti ama non ti merita. Prova a pensare "io ho fatto questo, ho fatto l'altro, ho fatto quest'altro ancora e lei niente, mi viene a dire anche che non sono forte."
Ma come scusa? una accetta che tu faccia in un mese 3 volte il viaggio fino a Barcellona, perché? perché pensava che Barcellona ti piace così tanto e hai tutto sto tempo e soldi da buttare? Dirti "lascia stare non venire, tanto non c'è trippa per gatti" era troppo difficile? Suvvia, non facciamo gli ingenui.....

merla

Non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere. Ma se uno poi ti continua ad infilare il prosciutto sugli occhi!...

Forse la persona che amavi così tanto non era come la vedevi tu... forse era proprio diversa...
Una donna che ha un minimo di cuore (e sottolineo "minimo") non va a fomentare l'affetto di uno che sa essere perso di lei ma di cui non gli importa nulla. E allora dov'è questa persona stupenda??

Darsi da fare e mettere tutto in un affetto a testa bassa con una persona che fa il "tira e molla" esacerba il sentimento. Cioè una che ti dice che sei carino, ma non gli piaci abbastanza e ti accarezza come un cagnolino, ma poi ti mette da parte quando è interessata ad altro, è come chi ti dà il bastone e la carota. In fondo potresti sempre essergli utile!!

Questo è segno di profondo egoismo. Sei sicuro che lei sia così speciale? Tu ti comporteresti mai così con una persona che prova affetto per te, anche non ricambiato da parte tua?

Credo che se lei ti chiamasse e ti dicesse che si è accorta che è pazza di te, dopo qualche anno ti accorgeresti chi è veramente, e allora saresti tu a non volerla più.

Tu hai tanto da dare e ci sono in giro molte donne che vorrebbero avere un amore così vicino e che come te si disperano dentro un affetto impossibile. Cerca meglio.... e mollaci con 'sta storia inutile!!

Lei è na s t r o n z a patentata!! Gioischi che ti ha fatto un piacere...

Gioischiamo tutti assieme dai.

Ehhh... la vecchiaia e l'enfasi del momento.... sai com'è!!

Mi sono un po'... gioischiata!!

P.S. x Julian: Da noi vige il proverbio "Mort un Pepa s'nin fa n'eter, grand e gros cme cleter" (Morto un Papa se ne fa un altro, grande e grosso come quell'altro).

Ragazzi.... avete capito più cose di me di quanto pensassi.
Leggendovi mi sembra che avete presente alla perfezione la situazione. Gran parte dei vostri pensieri sono quelli che mi sono ripetuto anche io nel corso del tempo per cercare di voltare pagina. Su una cosa però non mi trovo tanto d'accordo, cioè il fatto che lei si sia comportata male con me. Si ok, in alcune occasione credevo e credo ancora di che avrei meritato più rispetto, come per esempio per quello che è successo ultimamente, però vi assicuro.... lei non mi ha mai illuso. Non posso neppure tirar fuori un briciolo di rabbia e di quell'animo latino evocato da te Merla, perchè mi rendo conto che sono io che ho alimentato la speranza. Purtroppo è sempre stata sincera con me nel dirmi che non poteva esserci niente di più di una "speciale amicizia". Poi cosa vorrà mai dire questa definizione; ancora dopo anni non ho capito cosa significa. E' un modo come un altro per non esporsi, non mettersi in gioco, per non giocare sulla tua pelle ma su quella degli altri. Si perchè, secondo il mio modo di pensare, non si può essere amici e comportarsi come due che non sono soltanto amici, uno dei due (il più debole) inevitabilmente ne soffre.
Con la frase che hai sottolineato tu Alfredo io volevo dire proprio questo..... cioè che vorrei essere così intelligente e forte (o soltanto più superficiale) da riuscire a accettare la cosa. Viverla alla leggera dandogli la giusta importanza. Riuscire a superare gli attriti e portare avanti questo rapporto come una bella amicizia, perchè non vale la pena perdere una persona veramente importante, una persona che ha cambiato per sempre la tua vita. Purtroppo, io non ci riesco. Io non sono così. Vuoi perchè in un momento di grande fragilità interiore sento il bisogno di qualcuno più vicino a me, vuoi perchè in tutta sincerità, nei miei quasi 28 anni di vita per me c'è stata solo lei e pensare di averla persa mi fa un male lancinante.
Il pensiero, i ricordi vanno sempre lì.... fino a qualche giorno fa dicevo di sentirmi come anestetizzato da quello che mi era successo. Mi sentivo come un pugile sul ring, gonfiato così tanto di botte da non sentire più nemmeno il dolore, da non rendersi conto neppure di dove si trova. Adesso che "l'effetto" è passato e comincio a realizzare è tremendo...

Il tempo sarà galantuomo, come sempre, come lo è per il genere umano. Mi abituerò, i ricordi che adesso sembrano coltellate, saranno sempre più sbiaditi... ma non è così che risolverò il mio problema. Perchè è questo che adesso mi sta più a cuore.... me stesso. Sono preoccupato per me, perchè non riesco ad uscire da queste sabbie mobili dove sono piombato. Impantanato.... fermo....

Parlando con una mia collega oggi, l'unica persona amica che ho sul posto di lavoro che si è accorta di questo mio malessere, mi ha detto che mi manca la stima di me stesso. Beh dico io, non è facile avere autostima quando ti guardi intorno e vedi che non hai costruito niente. Quando ti accorgi che hai fallito nell'unica cosa che per te importava davvero. Quando stringi il pugno e non ti rimane altro che un gran vuoto. Che tu sia esistito o meno, non fa poi una così grande differenza, non hai lasciato nessun segno e questa credo sia la cosa più triste per un essere umano.
Eppure io sento si avere davvero molto da dare, vorrei soltanto riuscire a tirar fuori quello che di bello c'è in me... non sono niente di speciale, ma sono un bravo ragazzo e un buon amico... cose forse troppo spesso sottovalutate in un mondo dove mi sento ogni giorno di più fuori luogo.

ciao jullian
il tuo amico penso ci abbia preso : "mi ha detto che mi manca la stima di me stesso." e precisamente valutare la realtà e i comportamenti che ne seguono , ma forse l'avevi comunque capito , dato che ti aveva detto già che per lei era solo amicizia .
poi dici :" Beh dico io, non è facile avere autostima quando ti guardi intorno e vedi che non hai costruito niente. " ....niente cosa ? la relazione con lei ? " incaponirsi " a volere a tutti i costi una cosa , quando è evidente che non la si può avere ti sembra ragionevole?....e il non aver " costruito niente " è una generalizzazione .....costruito niente , a cosa ti riferisci ?
Semmai puoi chiederti come mai il tuo pensiero non riesce a svincolarsi da quella coazione a ripetere lo stesso schema .
poi....
"Eppure io sento si avere davvero molto da dare, vorrei soltanto riuscire a tirar fuori quello che di bello c'è in me... non sono niente di speciale, ma sono un bravo ragazzo e un buon amico... cose forse troppo spesso sottovalutate in un mondo dove mi sento ogni giorno di più fuori luogo."
E cercare persone che si accorgano delle tue qualità e che dimostrino di apprezzarti concretamente ?
Vedrai come sale poi l'autostima !
Se rincorri chi non ti apprezza è normale che l'autostima si abbassa .

e adesso ascolta questa canzone di max pezzli
https://www.youtube.com/watch?v=bxs1vbt8MxU

Ma è poi così importante avere la considerazione da parte degli altri per stare bene?

A quanto pare si, ma fino ad un certo punto.

Del resto se proprio la tua collega ti ha fatto notare come ti manchi l'autostima, è abbastanza evidente che questa stima di te in un certo qual modo ce l'ha.
È quasi un assioma...mi sembro Cartesio...

Cmq, tornando all'autostima, magari è la proprio la mancanza che ti rende difficile aprirti con altre persone (e che ti rende difficile incacchiarti, almeno per un po'.....) e che ti fa sembrare di non avere la stima altrui.
Però questa persona con cui ti sei aperto, ci ha preso, e un po' ci abbiamo preso anche noi da quando hai iniziato ad aprirti con noi. Nel mettersi a nudo con i proprio problemi molto spesso ci si rende che le opinioni degli altri raramente sono così tranchant o giudicanti. E quand'anche lo fossero, non sono le uniche persone al mondo, come giustamente ti fa notare alfredo.

Poi non so, adesso tiro alla cieca: non vuoi/puoi arrabbiarti, vabbé, però questa relazione ha indubbiamente dato una botta non da poco proprio alla tua autostima. Alla mia veneranda (:-D) età faccio un po' fatica, nell'ambito dei rapporti umani, a classificare forte e debole: è forte chi vuole costruire un'"amicizia speciale" senza decidere esattamente dove stare e quanto esporsi/impegnarsi? è debole chi riprova dopo 5 anni? Sinceramente non lo so...al max posso pensare che forse tu hai peccato di ingenuità (ma parli di 5 anni fa, quindi all'inizio di 'sta storia eri pure giovincello) nel non pretendere quella reciprocità che è implicita in una relazione sana.
Ma in ogni caso l'ingenuità non è né un difetto né una dote, dipende sempre. L'essere stati ingenui, non merita di stare tanto male dopo, ti pare?

Ora davvero, di altri aspetti della tua vita non hai parlato: certamente hai un lavoro che spero ti piaccia, ma che in ogni caso è una cosa che hai costruito. La stima di se stessi si compone davvero di tante cose, essere un bravo ragazzo e un buon amico sicuramente non è poco, anzi...
Come dire, cerca di ripartire da lì. Sono abs d'accordo con sugge che l'autostima non ""dovrebbe"" dipendere tanto dai feedback che ti vengono da fuori, ma sicuramente è un equilibrio difficile da raggiungere e forse sarebbe un po' troppo per te in questo periodo difficile.
Però puoi provare ad aprirti pian piano con altre persone, a mostrare i tuoi lati positivi, e come alfredo, a cercare di interfacciarti soprattutto (se non soltanto nei limiti del possibile) con persone che li apprezzino.
Il mondo è grande....ed è anche pieno di donne che farebbero salti mortali per avere un fidanzato/compagno/moroso che va tre volte in tre settimane in Spagna per stare con loro. Dimostra una capacità di darsi e di esporsi che non è tanto facile da trovare al giorno d'oggi.
Riparti dalle cose buone insomma..

Merla

suggestione ha scritto:Ma è poi così importante avere la considerazione da parte degli altri per stare bene?

A quanto pare si, ma fino ad un certo punto.

secondo me , essere apprezzati dagli altri è una buona dose di energia , rinforza la propria autostima e valore , naturalmente non da tutte le persone indistintamente , ma da quelle che per noi hanno importanza , es.: chi ci vuole bene , chi apprezziamo per le sue doti intellettuali , e anche in campo lavorativo da un superiore .
Sono riconoscimenti che alimentano il proprio benessere .
E ' talmente forte questo desiderio , che si è disposti a mostrarsi anche diversi da quello che si è pur di di essere apprezzati .

Certo non dal primo deficiente che passa per la strada

E' in momenti come questo che stringe.... stringe sempre più con forza.
Si aggira furtiva intorno a te silenziosamente ma tu sai che è lì, la senti e la temi perché sai quanto male può provocarti. Provi a fare finta di niente, a non farti accorgere che sai che lei c'è. Cerchi disperatamente di far finta di distrarti e speri di scoraggiarla. Se ne andrà? Ti lascerà in pace, risparmiandoti?.... Non illuderti, lei sa che hai una paura tremenda. Ti trova debole, vulnerabile. "Annusa" la tua paura, la percepisce, come un predatore implacabile con quel suo fare vigliacco e subdolo, ma tremendamente efficace. E allora priva di ogni pietà ti attacca... Fulminea ma non troppo. Sadicamente vuole farti "godere" ogni istante di quello che è appena iniziato. Entra dentro dentro di te, si muove malignamente. Sa benissimo dove provi più dolore e inizia piano piano a "demolirti". E' come un pungo nello stomaco con i polmoni pieni d'aria.... ti toglie il fiato. Ti fa andare giù di botto, senza la minima resistenza.
La vista si appanna.... sei nelle sue sapienti mani. Mani già sporche di un sangue che non macchia. Stordito, ma ahimè lucido. Sai che non c'è più niente da fare, ormai. Sai che ti aspetta il peggio. Le sue torture sanno essere devastanti. Confonderà i tuoi sensi. I colpi che è pronta a infierire su di te ti faranno rimpiangere di essereci. Ha già preparato la sua attrezzatura. Con se la sua valigetta con le armi del mestiere. Ricordi, profumi, immagini, sensazioni. Speranze e sogni. Lei ha attentamente raccolto tutto quello che hai lasciato per strada. La apre lentamente, il silenzio ti avvolge. Non opponi la minima resistenza. Ti senti paradossalmente confortato dal fatto che sia tornata a trovarti. E' il suo momento. E' il tuo momento. Tutto esce da quello scrigno e inizia a fondersi in te. Il mescolarsi di quegli elementi diventa una droga. Paralizza quelle parti che servono per muoverti, lasciando libere braccia a gambe. Paralizza la tua mente, i tuoi occhi. Il tuo pensare.
Dilata le pupille, deglutisci....
Sei suo...
E' la morsa della solitudine.

E' esattamente in momenti come questo che viene fuori.
Giornata grigia. Il Sole, il tuo Sole, non la stella centrale del nostro sistema planetario, si è già oscurato da un pezzo. Non c'è nessuno in casa e la cosa non ti aiuta. Le voci alcune volte possono distrarti per qualche frazione di secondo. Televisione accesa con l'audio disattivato. Non vuoi sottofondo di nessun genere. Vuoi sentirla quando arriva perché sai che a momenti sarà lì con te. Non bussa, non chiede permesso perché sa che per lei la tua porta è sempre aperta. Ormai è di famiglia. Non c'è serratura che la possa scoraggiare, non c'è lucchetto che non sappia aprire e quindi tu non ci provi neppure a chiuderla fuori.
Vorresti sentire qualche “amico” ma sai che l'unica amica che verrà a trovarti è lei. Gli altri ormai hanno tutti il suo da fare. Ti ingegni in tutti i modi per tentare di non farti trovare in casa quando salirà gli scalini che portano da te. Non hai voglia di uscire ma vorresti scappare. Ti sdrai sul letto e sai che pagherai cara questa mossa. Fissi il soffitto come facevi da bambino. Quanto sembra diverso dopo tanti anni. Quanto sembra maledettamente uguale. Hai freddo ma all'improvviso un caldo abbraccio ti avvolge. È un'amica inaspettata che ogni tanto arriva a salutarti... avete poco tempo per ricordare i bei tempi andati. Parli un po' con lei, con quella nostalgia che trova sempre rifugio dentro di te. Alcuni la odiano, tu no e lei lo sa ecco perché viene da te. Sa che la capisci, non viene per farti del male ma solo per ricordarti.
Chiacchierate un po' di quando le cose erano tutte meno pesanti, di quando anche una sconfitta aveva un sapore diverso. Di quando gli amici erano amici. Di quando tu eri come tutti gli altri e ogni motivo era buono per ridere.

Vorresti con tutte le tue forze tornare indietro.... rimetterti le cuffie del tuo vecchio walkman e riascoltare quelle melodie. Ma quel nastro ormai è consumato e usurato dal tempo.
Vorresti con tutte le tue forze andare avanti.... ma quello strumento che lo può consentire, vigliaccamente, lo devono ancora inventare.
Per cui niente da fare. Sei costretto a vedere questo film, che non ti piace per niente, ma ti tiene incollato alla poltrona, un po' per vedere quando finisce, un po' per vedere in che modo finisce. Intanto gli altri spettatori piano piano se ne vanno. Abbandonano la sala e ti salutano in silenzio per non interrompere la tua visione. Salutandoli con un cenno ti accorgi che sono facce amiche e conosciute. Sono le stesse persone con le quali eri arrivato a quel maledetto cinema. Come tante volte avete fatto... solo che stavolta se ne vanno senza di te. Provi a chiamarli per pregarli di non andarsene ma la “maschera” ti intima di smetterla e di stare zitto per non disturbare lo spettacolo agli altri presenti. Soltanto che non c'è più nessuno in quella grande e buia sala.... Alzi lo sguardo verso le immagini proiettate e vedi che adesso ci sono loro nel film. Ci sono gli amici che erano venuti con te.... la cosa ti lascia di sasso. Vorresti cambiare sala.... ma niente, quello spettacolo è solo per te.
Vedi scorrere le immagini, vedi le storie di persone per te importanti e di persone con le quali non hai mai legato. Vedi le loro avventure in quel gran film per il quale non sei stato scritturato. Ti domandi perché.... ti domandi se anche lei avrà una parte in quella pellicola oppure se ne girerà un'altra tutta sua chissà dove. E ti senti fortunato a non essere costretto a vedere pure quella.... già è straziante guardare quella che hai davanti.

Cambi posizione nel letto, sei di nuovo solo. Togli il cuscino... ti abbandoni. Pensi a dove avresti potuto essere in questo momento, pensi a dove avresti voluto essere. Sta per finire anche l'ultimo di 3 giorni che sarebbero dovuti essere diversi.... 3 giorni che sognavi di vivere da tanti anni. Ma che fatica viverli così. Ti eri illuso che potesse succedere davvero. Ci avevi creduto. Ti eri fidato di parole, probabilmente sincere quando sono state pronunciate, ma troppo poco solide. Infatti è bastato niente per sgretolarle e con loro sgretolare anche i tuoi sogni. Grave errore L. sai benissimo che non devi cadere in queste trappole travestite da speranze. Funziona così la vita, dovresti averlo capito dopo svariate volte.

Torce, Bagliori Dalle Bocche.
Pensi a quel magico fantastico luogo, a quel magico luna park dove lei ti ha portato. Però guarda caso le giostre erano ferme quando sei arrivato tu. Il parco sta chiudendo. Ma non lamentarti sempre, hai preso l'ultimo autobus per arrivarci, ti è pure andata bene che sei riuscito a vederle e a fotografarle, nella tua mente. Hai soltanto potuto ammirarle. Erano proprio come te le avevano descritte. Migliaia di lucine colorate fluttuano nell'aria, una musica da fiaba sale in cielo. Quel cielo che non è mai stato così vicino a te. Quel paradiso che avresti voluto conservare. Domini la città, domini la tua vita, quella vita che troppo spesso ti sfugge adesso è saldamente nelle tue mani per qualche istante. La guardi... quanto è bella, è così bella da fare male. La lasci un secondo per paura di soffocarla e ti soffermi sul balcone di quella terrazza che da sul mondo. Lei è li, ma non si avvicina, come se non volesse scoprire il mondo insieme a te. Intanto mentre tu sei lì incantato da quello spettacolo che probabilmente ammiri per la prima volta lei guarda le giostre ferme. Si entusiasma come una bimba. Ha già deciso che tornerà e ci salirà quando il suo cuore sarà aperto, ma tu non ci sarai. Non salirai mai su quelle giostre insieme a lei. Il tempo stringe, il tipo del luna park vi richiama con un urlo, quante scene simili avrà già visto nella sua vita. Tu non vuoi andartene, ti sta di nuovo sfuggendo, sai che la tua occasione è passata.... Avviandovi verso l'uscita lei ti guarda e sorride, quel grande cancello che si chiude alle vostre spalle le si riaprirà davanti presto. Tu invece sai che non tornerai mai più e dentro di te piangi...
Salite sull'autobus che vi riporterà adagio. I discorsi, le vostre parole e tutto il resto si intreccia.
Adesso che sei nella morsa fa male pensare a quel cancello riaperto.

Such a lonely day
And it’s mine
It’s a day im glad I survived
System of a Down- titolo: lonely day

un abbraccio...

Oh sì! Purtroppo sei troppo giovane, perchè io ho diverse donne che conosco, anche carine fuori, e soprattutto bellissime di testa che farebbero salti di gioia ad avere una persona come te, che è capace di donare tanto!
Se non hai pregiudizi d'età te le presento!!

Guarda, io sono attaccata alla terra. Sono una vera reggiana dalla "testa quadra" come da secoli ci definiscono i modenesi ed i parmensi e quindi certi giri mentali non li digerisco.

Io le amicizie "speciali" non ho ancora capito cosa sono. A parte la pizza che mi piace molto, il termine speciale mi sa tanto di imbonitura alla vendita: "offerte speciali, prezzi speciali, sconti speciali....", alla fine è solamente un termine che serve per mascherare una svendita od una fregatura. Cioè ti do una cosa speciale, quindi me la devi pagare di più!

Nei rapporti umani, un rapporto speciale dovrebbe contenere un ingrediente per me essenziale: l'empatia.
Cioè una comunione di menti ed anime che non confonde l'unicità dell'essere (io non copio l'altro), ma ne "sente" lo stato d'animo e lo condivide.
Perciò se l'altra persona soffre, io lo sento; se l'altra persona è persa di me, io me ne accorgo subito; se è triste, non posso gioire.
Questa condivisione non può prescindere dall'onestà. Non l'onestà finta di chi ti mette davanti ad un fatto compiuto: "se mi vuoi è così, altrimenti lascia perdere...", ma l'onestà in amore sta nella reciprocità: io ricevo, e dono almeno altrettanto.
Quando il rapporto è squilibrato perchè uno riceve più di quel che è disposto a dare, ne deriva solamente dolore.
E qui sta l'onestà: nel rifiuto. Non mi sento di darti quello che vuoi e tu soffri, lo capisco e ti libero, stronco sul nascere ogni e qualsivoglia rapporto con te.

Penso solamente se una sera rincasassi e dicessi a mio marito: guarda, sono stata a letto con un amico speciale! Ma non te la prendere sai.... è solamente un amico!!

E qui arriviamo all'autostima.
Non ci può essere autostima in un rapporto così malato. Dove uno si deve sobbarcare tutto il peso di una pseudorelazione. Alla fine, vedendo i propri sforzi fallire uno dopo l'altro, l'ego finisce sotto terra, perduto nel magma del nucleo terrestre! Non ci vuole una cima di psicologo!

E la faccenda che la stima di sè non dovrebbe dipendere dagli altri è un'utopia come la pace sulla terra... sarebbe bellissimo, ma insomma, siamo realisti!

Se vuoi stare bene e stimare te stesso hai bisogno che i tuoi sforzi, di qualunque natura essi siano, vengano riconosciuti da chi è per te più importante. Questo è fondamentale.

...azzarola Anthea, me sei proprio piaciuta!!!!!!!!! Leggendoti m'è venuta su una vitalità....vavavumaaa!

Nei miei momenti di serenità mentale, io e la Maionchi siamo anime gemelle (parolacce a parte)

E quando sento certe "pippe" non mi contengo più! E' ora di finirla con questo buonismo di facciata: certe persone sanno essere decisamente s t r o n z e! Ed in più ti convincono che la colpa è pure tua!!!

Lì sta la loro forza, capite?!? Non è mica facile riuscire in tale intento!

Julian... per Giove!!...
- Togli il prosciutto di Parma dagli occhi (che è buono solo se lo mangi) e l'aura mistica con cui veli il ricordo di questa persona, che non vale neppure una di quelle caccoline che ti escono dal naso.
- Brucia tutte le foto e butta via gli oggetti che te la ricordano.
- Quando ti torna in mente datti un pugno dove non batte il sole, che ti fa meno male e ti riporta al presente.
- Iscriviti ad un corso di parapendio, di bungee jumping, di rafting che ti scateni l'adrenalina in corpo....
- Cambia taglio di capelli
- Vai a fare un mese di volontariato in Africa o parti con Avventure nel mondo...
- ..... segue a piacere.....

E' tempo di cambiamento.

Ciao Lorenzo,

ho letto tutti i messaggi di questa discussione e ne sono rimasta colpita. Mi ha colpito molto soprattutto il tuo ultimo post, perché mi trovo nella tua stessa situazione, e le parole che usi vanno dritte al cuore.
Poi le cose andranno meglio, andranno meglio anche tuo malgrado, per una sorta di forza "altra" che andrà al di là del tuo desiderio (più o meno conscio) di continuare ad amare questa ragazza.

Questa canzone è per te...
https://www.youtube.com/watch?v=5yXU9t98vlw&feature=related

Un abbraccio forte.

Anthea, io sono di bocca buona, presentamele a me le tue stupende amiche!!!!!
JulianRoss, tra amici posso solo dirti, non ne vale la pena, MAI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! quindi schiodati da ste menate, cercati una ragazza e fatti una sana scopata.
L'amore, i sentimenti il perbenismo ostinato e tutte ste cazzate che ci vogliono mettere in testa, confondono e fanno male a tutti.
Vivi la vita serenamente, con leggerezza e il sorriso sempre pronto, sii curioso, e impara da tutto e tutti.

da moderatrice.....condivido i vostri concetti, ma lo si sta smontando troppo sto ragazzo.

Suvvia....qualche pensiero melenso in gioventù ce lo siamo fatti tutti, o no?

insomma....fly down che sennò poi Julian ci scappa e se ne va in un altro forum.

PS: cosa c'entra il perbenismo con le "amicizie speciali" sugge?

Non c'entra affatto, la frase era a se, comunque per perbenismo ostinato intendo il voler essere gentili e tolleranti anche quando la situazione non lo richiede.
Credo che mandare a cagare chi ti prende per il culo per anni sia il minimo che uno debba fare, per lo meno per amor proprio.

Merla, siccome di pensieri mielosi me li son fatti pure io, l'esperienza mi impone di dire le cose da persona che ha compreso l'inutilità e il danno che provocano certi atteggiamenti.

Se avessi potuto accedere alle informazioni ed ai consigli che trovo sul web, nei forum, su Youtube etc, molte sofferenze me le sarei risparmiate.

Spero che JulianRoss, comprenda che non diciamo le cose per cattiveria, ma perchè ci siamo incattiviti.

ola

quoto merla. benché gli ultimi post di julian si presentino in pratica come l'esempio del comportamento che io gli ho suggerito di non coltivare, se ritiene di mettere in poesia le sue sensazioni, evidentemente al momento ne ha bisogno per digerire. del resto più volte ha ammesso che nei nostri interventi gli offriamo suggerimenti che aveva già formulato da sé. a me sembra che julian stia nella fase, a volte lunga e laboriosa, in cui si fatica ad adeguarsi a quello che la ragione suggerisce. capire astrattamente cosa sarebbe utile fare e non riuscire ancora ad agire correttamente è spesso un passaggio obbligato, nell'elaborazione del distacco.
inoltre secondo me non possiamo davvero desumere molto sul comportamento della persona oggetto del desiderio di julian. non la conosciamo, non ci parla anche lei, quindi eviterei di riferirmi ai suoi moventi e di giudicare le sue azioni. tra l'altro, riguardo le "amicizie speciali", inviterei a considerare non solo l'età di julian, ma anche la generazione a cui appartiene. anche gran parte della mia storia affettiva è attraversata da amicizie speciali, ad alcune di queste devo molto per la mia crescita, e mi hanno regalato momenti belli. non si tratta di condannarle a priori come ambigue: si tratta di verificarne onestamente la praticabilità. in questo momento e con questa persona pare anche a me che julian non potrebbe vivere bene un rapporto sereno senza una precisa definizione, e che farebbe bene piuttosto a tenersi alla larga dalla ragazza, almeno finché non sentisse sciolto il vincolo affettivo nei suoi confronti.
ci sono persone dalle quali ho avuto bisogno di prendere le distanze per anni, e che poi, maturati i tempi, ho rivisto con molto piacere, riuscendo a costruire con loro un rapporto diverso.

suggestione ha scritto:

Merla, siccome di pensieri mielosi me li son fatti pure io, l'esperienza mi impone di dire le cose da persona che ha compreso l'inutilità e il danno che provocano certi atteggiamenti.

Se avessi potuto accedere alle informazioni ed ai consigli che trovo sul web, nei forum, su Youtube etc, molte sofferenze me le sarei risparmiate.

Davvero sugge?

Ogni tanto, un po' di invidia per i 20 anni e per il modo in cui ci si buttava nelle cose non ce l'hai?
Anche se poi potevano essere delle batoste mostruose????
Non ci crederò mai

Scusate se non ho più preso parte alla discussione ma ieri mi sono perso nei miei mille (o uno?) pensieri. Infatti penso di avervi tediato anche troppo con il mio ultimo post...
Innanzi tutto ringrazio Anthea perché sentirla incacchiata stamani mattina mi ha strappato un sorriso. Credimi io non ho pregiudizi di nessun tipo, tanto meno per quello che riguarda l'età di una persona. Tu sei una reggiana dalla “testa quadra” io sono il tipico fiorentino polemico brontolone e poco equilibrato, che si butta giù eccessivamente quando le cose non vanno bene e magari si esalta per un niente, a patto che si tratti di un niente che a lui sta molto a cuore.
Apprezzo anche i suggerimenti di Suggestione, anche se mi perdonerete se in questo momento li trovo un po' semplicistici. Comunque non è l'unico che pensa che io sia sciocco.... siamo in due.
Partendo da quello che dice Cantarel, in realtà non mi sono mai sognato di mettere in poesia le mie sensazioni, anche perché non credo di esserne in grado, ho soltanto messo a fuoco le immagini che avevo nella testa. Sono stati giorni un po' “particolari” gli ultimi trascorsi... Avrebbero dovuto essere quello che desideravo da tempo. Trovarmi da solo è stato allucinante.

Ci tengo comunque a precisare che la ragazza della quale non vi ho parlato molto non è assolutamente il “demonio” di tutta questa storia, come io non sono solo l'angioletto. Io e questa dolcissima persona ci siamo conosciuti nel febbraio del 2003, in un momento per lei molto triste. Conoscendola e passando del tempo insieme ci siamo siamo subito presi... la prima cosa che abbiamo scoperto di avere in comune, dopo 1 minuto che ci eravamo conosciuti, era che a tutti e due piaceva Julian Ross (adesso capite perché ci sono affezionato). Potrei raccontarvi di più su di lei e su tutta la storia, ma non credo che in un forum sulla depressione e cose analoghe possa essere interessante. Ciò che mi preme però è farvi capire che qui non si sta parlando di una ragazza frivola, vuota e superficiale. Si sta parlando di una persona meravigliosa che nonostante tutto in tutto questo tempo ha cercato di starmi vicino come poteva. Una persona che mi ha regalato tutto ciò che di più bello mi ha offerto la vita fino ad oggi. Una ragazza che ama la vita ed è riuscita a scrollarsi di dosso tutte quelle paure che a volte affiorano. E' forte, intelligente e piena di talento. È l'unica persona che mi abbia veramente voluto bene ed io l'ho persa per il motivo che Cantarel ha descritto alla perfezione nel suo post... perché non riesco a vivere un rapporto con lei senza una precisa definizione, perché non riesco a sciogliere il vincolo affettivo nei suoi confronti e quindi costruire con lei un rapporto diverso che avrebbe potuto permetterci di restare in un certo qual senso vicini.

Non ho molto spirito d'appartenenza alla mia generazione per essere sincero, non mi ritrovo molto nella “cultura” e nei contenuti che ha. A dire il vero spesso penso che per il carattere che ho avrei dovuto nascere almeno 25 anni prima. Mi sento perennemente fuori luogo... Faccio fatica a trovare argomenti in comune. I miei sogni non sono quelli dei miei coetanei, o comunque non abbiamo lo stesso modo di tentare di realizzarli.

Tornando al discorso dell'autostima.... purtroppo quello che è successo qualche giorno fa ha seriamente minato quel tenue equilibrio che avevo tentato di raggiungere negli anni precedenti. Ho fatto tanti sforzi, tante rinunce. Ho sofferto... e vedere che non è servito a niente è disarmante in questo momento.