quando manca l'aria...

x una settimana ho staccato la spina,ho preso e son "fuggito",firenze,bologna e lugano,più mi allontano dalla "mia" città e più sento quel rumore che mi segue da una vita sempre più leggero.........da ieri sono tornato e se penso all'inverno,il lavoro e gli impegni ecco lì che mi manca l'aria,odio qesta sensazione,oro sono qui,vicino la finestra con la mia chitarra,una piccola luce accesa e l'anima sempre più ferita.....
scusate,volevo solo condividere questo pensiero

... e allora perché non insegui quel silenzio?

ciao fra,
quel silenzio non si afferra,scappa e ultimamente non mi va di correre.....
sembra strano correre x riprendere la propria vita,sento che sto perdendo me stesso,e nel perdermi scopro cose di me........

Ciao Marco, e grazie per il benvenuto...

Capisco quello che dici quando scrivi che non ti va di correre.
Anch'io ho corso, e ho corso a lungo. Ogni giorno è come aprire uno di quegli incarti per vedere se hai vinto qualcosa. Se c'è qualcosa per te. Ma poi c'è sempre scritto "ritenta", e allora avanti, avanti giorno dopo giorno.

Poi la sorpresa, poi una luce bella e improvvisa e stupefacente. Ogni tanto può capitare no? Solo che avevo sbagliato a leggere...
E ancora non riesco a capire bene di cosa si parli quando si parla di depressione, ma la sento su di me. Sento che pesa e che non mi rende lucida. Che mi rende a volte cattiva mio malgrado verso chi prova ad aiutarmi...

E no... certe volte non si può correre. Ti auguro che sia una breve pausa...

è vero,il senso di non essere lucidi lo provo anche io,e questo condiziona non poco le mie giornate,l'unica cosa che so è che ho perso molto,ecco sto cercando di recuperare ma sto in netto affanno ,lo sento addosso,questa situazione non mi piace......vorrei solo ritrovare quella luce negli occhi,e non vederli più così malinconici.....

Cosa hai perso?
Io ho perduto l'affetto e l'amore di molte persone. La capacità di emozionarmi e probabilmente di dare...
Ho mandato via tutti sperando che qualcuno restasse. Ma le cose non vanno così...

un amore andato a male,amicizie a cui tenevo,sento veramete le mani vuote,il telefono che non squilla più.....cavolo,oggi sto proprio triste
non mi faccio una colpa di tutto ciò,non ho saputo ascoltare me stesso,ho agito male e non ho letto i segnali,mi sono perso e girandomi (troppo tardi) non c'era più nessuno,infondo nessuno ti cerca per sempre........e si oggi mi manca il mondo intero

Anch'io ho spesso evitato di darmi responsabilità. Ho considerato il dolore degli altri "dolore a metà", perché io stavo più male secondo me, e questo mi dava il diritto di comportarmi come volevo.
Odio le medicine che prendo ma non accettare con rassegnazione questa malattia è stato il primo passo che ho fatto dopo che ho visto gli occhi rossi di una persona che mi amava e che io ho distrutto. In un momento ho visto cosa si può causare, quanto si può far male.
Assolversi certe volte è il modo migliore per fare sempre gli stessi errori.
Tutto questo, ovviamente, per quanto riguarda ciò che è capitato a me...

In effetti la depressione porta alla chiusura in se stessi.
Il dolore sembra talmente insopportabile e la vita talmente buia e vuota di ogni stimolo, da non riuscire a vedere altro.
Eppure questo stato d'animo porta all'esclusione dalla vita e ad un egoismo involontario nei confronti delle persone che ci stanno vicino e che ci amano.

Quando stavo male, mi sforzavo enormemente perchè i miei figli non se ne accorgessero. Nonostante tutto ero come un fantasma per mio marito, che mi vedeva nascondermi in camera per piangere o girare con una faccia da automa per casa.
Nonostante tutti i miei sforzi, non riuscivo ad arginare la mia disperazione. In più mi sentivo in colpa per le sofferenze che arrecavo alla mia famiglia. Un circolo vizioso.

Diciamo che la malattia genera questo tipo di atteggiamento e quindi non dobbiamo ritenerci colpevoli, ma neppure possiamo sottovalutare l'impatto negativo che essa ha sui nostri affetti.
Perciò bisogna sforzarsi più che si può per riuscire, appena c'è un'ora di miglioramento, a riacciuffare la nostra essenza e ristabilire i legami.

Tutti noi siamo umani e non possiamo pretendere troppo da chi ci circonda senza farlo anche con noi stessi.
Forse non tutto è perduto. I legami si possono ristabilire e gli affetti riprendere se diamo prova di buona volontà e abnegazione.

Coraggio a tutti voi, ragazzi. Senza amicizia e amore non si può vivere.