Morale cattolica

Qualcuno di voi è riuscito o sta provando a levarsi di torno la morale cattolica che gli ronza in testa?

Secondo me ho patito più che altro il fatto che buona parte della prima educazione mi è stata impartita da persone molto disorientate e spaventate, al limite dell'incapacità morale. Non era tanto la provenienza cattolica delle regole o dei modelli a crearmi dei problemi, quanto piuttosto il fallimento della comprensione di cosa sia un sistema di norme morali, della sua natura storica, sociale e strumentale. Gli adulti che falliscono nel comunicare questo ai più piccoli trasmettono involontariamente l'idea che l'oppressione sia normale e giusta, che l'oppressione coincida con la bontà e con l'educazione, che l'ambiente sociale sia omogeneo, fondamentalmente giusto ed effettivamente informato dello spirito delle regole, e che una paradossale libertà dalle regole sia segretamente ottenibile al termine di una serie di umiliazioni, passando per la più sorda ed automatica acquiescenza in presenza dei simboli dell'autorità, rifiutando sistematicamente la possibilità di comprendere la ratio delle regole, rifiutando di interpretarle e di modularne l'applicazione secondo i bisogni di sviluppo e di scoperta delle persone.
L'adesione perinde ac cadaver ad un sistema che non si capisce, e di cui neppure si intuisce la natura di sistema, produce tanta sofferenza, meschinità, e arresta a lungo tante importanti direzioni di sviluppo.

Ma quali sono, secondo te, i ronzanti elementi della morale cattolica che ti danno fastidio oggi?

soprattutto riguardo alla sessualità

Su questo punto non ho ricevuto un'educazione cattolicissima - tralasciando il fatto che già quando ero piccolo la morale sessuale cattolica batteva in ritirata.
Da un certo punto di vista ho perfino beneficiato del fatto che l'esperienza sessuale appariva in gran parte misteriosa e difficile per le figure educanti più influenti su di me: se da una parte sono cresciuto nell'ignoranza, attratto morbosamente da un oggetto indecifrabile - e questo senza dubbio ha fatto danni - d'altra parte ho goduto di una larga autonomia nel dare significato alle mie esperienze, perché non avevo parametri opprimenti di riferimento.

Il peggio, sul piano dell'influenza cattolica, devo averlo scontato da bambino quando ho scoperto le pippe e le fantasie sessuali. Le ho scoperte presto. Un po' di vergogna, qualche dibattimento, poi ho incominciato a ignorare deliberatamente l'occhio accigliato di dio e a trovare ridicola l'idea che mi spiasse mentre mi masturbavo.

Per quanto mi riguarda la morale cattolica ha fatto enormi danni. Ho sempre creduto che se mi fossi comportata secondo i dettami religiosi, avrei avuto una vita piena e soddisfacente. Sarei stata al sicuro.
Invece qualcuno ha voluto beffarsi di me.
La morale cattolica, soprattutto per una donna, impregna pure la nostra società. Anche i non credenti la assorbono e la riportano nelle loro case.

Basti pensare al ruolo femminile nella coppia, oppure alla morale sessuale, o anche al "senso di colpa" tipico della società cristiana occidentale.

La supremazia del ruolo maschile nella nostra società fa sì che noi donne siamo molto più sensibili e condizionabili su certi argomenti, tipo il desiderio sessuale, la promiscuità nei rapporti, i doveri di una brava moglie e madre, ecc... Pure sul lavoro.

Io, da credente praticante, sono arrivata alla repulsione per i luoghi religiosi e per ogni forma di preghiera. Guardo con disgusto tutti i precetti inutili di cui sono composte le varie religioni. Seguo piuttosto la Fallaci, mi sento un'atea cristiana.
Ammiro infatti la figura di Gesù, ma non lo ritengo affatto figlio di Dio, o comunque non me ne curo. Il suo messaggio era l'amore. Non ha scritto lui i Vangeli, proprio perchè secondo me non voleva che ci fossero dogmi, sapeva che sono la scusa e la rovina dell'umanità.
In un'epoca in cui la donna non poteva neppure uscire di casa senza un uomo, in cui non contava praticamente nulla per sè stessa, lui si circondava di donne. Le amava e le rispettava. Inoltre era progressista e non si interessava delle origini delle persone. Non giudicava quasi mai.

Quindi sì... la morale cattolica, per come viene recepita da secoli, è altamente deleteria per l'essere umano. Anche il rito della confessione è assurdo. Ti dovrebbe liberare dalla colpa, invece ti fa sentire una caccolina sotto processo. Io da piccola ricordo che mi inventavo i peccati perchè non sapevo cosa cavolo dire in confessione. E trovo assurdo che ad un bambino venga imposta la confessione. In pratica impari ad essere punito anche per cose sciocche, che nulla hanno a che fare con la colpa vera. Un bimbo sensibile arriva a sentirsi colpevole per ogni cosa e magari a sentirsi inadeguato. Non dovrebbe essere così.

Da diversi anni ho iniziato ad avvicinarmi alle filosofie orientali. Buddismo indiano e giapponese. Ho letto diverse cose che mi hanno aperto la mente. Non mi ritengo buddista, ma simpatizzo per la loro filosofia. Il buddismo indiano per la pratica meditativa, che mi ha aiutata tantissimo, e quello giapponese per il concetto fondamentale che la buddità è dentro di noi. Dio siamo noi.

Vabbè..... mi stoppo qui perchè sono argomenti infiniti e molto complicati e profondi. Ma io continuo a rimanere incazzata per il tempo perso.....