Crisi micidiale

Il tempo che passa inesorabile... e ti ritrovi a dire "Sembra solo ieri..." ma sono trascorsi decenni. Così l'unica soluzione sembra vivere l'oggi. Ma ti distrai un attimo ed è già domani...

Riflessioni derivate da esperienze personali:
Se sono trascorsi decenni, non credo sia possibile ricordarsi bene un periodo bello. Probabilmente lo si ricorda per qualche vicenda, che per qualche motivo diventano simbolo di quel periodo, come se fossero successe solo quelle vicende. Le vicende brutte di un periodo bello però, vengono accantonate e non vengono contate nell'insieme.

Poi Homer Simpson disse una frase del genere: '''IL PASSATO E' BELLISSIMO, tranne per come ha rovinato il futuro".

Miriam ha scritto:Il tempo che passa inesorabile... e ti ritrovi a dire "Sembra solo ieri..." ma sono trascorsi decenni. Così l'unica soluzione sembra vivere l'oggi. Ma ti distrai un attimo ed è già domani...

Spesso il presente è un inferno, come il passato ed il futuro naturalmente.

Ogni istante sto mille volte peggio e non vedo via d'uscita.

Non credo sia funzionale che vi agganciate a pensieri analoghi. Se un tempo siete stati felici dovrebbe essere ‘più semplice’ riconoscere cosa vi serve per ritrovarvi. Inoltre avete il ricordo di periodi passati di allineamento salutare, il dolore passa, il come è personale. Dei momenti, quando sento di contattare nuovamente la mia parte negativa mi accorgo che cambiano improvvisamente i colori e le sensazioni. Ogni cosa la si può vedere da innumerevoli punti di vista ma bisogna trovare le forze e le risorse per ricaptare il proprio valore . Fatevi aiutare ragazzi e cominciate a provare a cercare quel barlume di luce per ritrovarvi e capire come ricomporre la vostra serenità

"Serenità" è parola grossa, semmai io potrei trovare qualche momento in cui sperare di morire quanto prima e per morte intendo il puro, totale, assoluto NON essere.

ciao

Sto sempre peggio: il destino si sta accanendo contro di me.

Ciao oudeis,
Hai mai provato a seguire i consigli che ti vengono dati su questo forum, anche se non ci credi?
Ad esempio, se non ti trovi bene con un terapeuta, perché non lo cambi? Io mi sto trovando bene col secondo.
Non fraintendermi, non ti sto giudicando od accusando, sto solo provando a trovare una soluzione, come stiamo facendo un po' tutti, credo, con calma e senza pretendere cambiamenti dal giorno alla notte.
Un altra cosa mi viene da chiederti: se fa tutto così schifo, ed hai trovato dei bravi filosofi che ti danno ragione, come mai esistono le persone felici?

Ad alcuni è data la felicità, ad altri il dolore. Perché nessuno sa. Io sono tra quelli che hanno ricevuto solo sofferenza e noia.

A me è capitato di avere momenti improvvisi di ansia e disperazione. Ma so che si tratta di picchi acuti di sofferenza. Conta solo superarli, perché dopo la situazione diventa più gestibile.
Preferisco uscire e camminare. Preferisco evitare di domandarmi subito cosa poteva essere, perché non ci sono le condizioni ed è meglio lasciarsi in pace.
I fattori di stress che ci possono essere sono più comprensibili nei giorni seguenti.

Beato te che hai dei picchi! io sono vittima di un'escalation, in senso letterale ogni istante la depressione peggiora, mi acceca, mi svuota, mi fa disperare ed andare in escandescenze. Se solo morissi quanto prima...

Hai descritto degli stati misti, cioè ansiosi, aggressivi e depressivi. Fa pensare a degli sbalzi di umore, anche se su un forum non si fanno diagnosi o accertamenti.
Secondo me ti sarebbe utile descrivere ordinatamente un episodio, con calma. Potresti vedere cose che nell'agitazione non vedi.
Quando i miei studenti sono confusi, gli faccio ripetere esattamente quello che hanno già detto e si rendono conto da soli di essere più padroni della situazione e si sanno spiegare.

Sono sempre in uno stato di esagitazione che distorce le cose, ossia le raddrizza, essendo le cose storte.

Il metodo mi sembra giusto

Oggi sto malissimo. Non sono mai stato così male. Sono disperato e nessuno mi aiuta, nessuno mi può aiutare. Perché sono nato se devo soffrire così?

Perché il dolore è fatto così: finché c'è sembra insopportabile e interminabile.
Ieri ho vissuto una giornata pessima, in cui mi passavano per la mente solo pensieri e ricordi negativi. Ho cominciato a star meglio quando ho detto "è depressione e me la tengo, fino a che non cambia qualcosa. Meno mi sforzo di reagire, meglio è". Che è migliorata solo verso mezzanotte.
In questi casi uso una tecnica semplice: quella dei tempi. Cioè vedo cosa cambia nei tratti di tempo della giornata. Perché non sono mai uguali e non sono uguali i miei stati.
In generale non conviene mai pensare a tutta la vita (non ci riesce neanche Trump), ma solo a dei piccoli pezzi di oggi. Il resto si vedrà.

Ci sono dei giorni che mi sento perseguitato dai brutti ricordi e non riesco a non pensarci. Però ho visto che sto molto meglio se sto tra la gente, anche di un ipermercato. La gente distrae e mi distoglie da me.

Nel gruppo di auto sostegno in 9 anni, ho visto casi che sembravano disperati, che ho visto migliorare incredibilmente. Poter parlare di sé a chi ti capisce, perché vive le stesse esperienze, è una grande risorsa.

Temo che la depressione sia una malattia incurabile.

Si può curare, ma è inguardabile. Cioè non va via per sempre.
Io sono stato piuttosto male nel pomeriggio. Mi sembrava che tutta la vita andasse male. Ma sentivo proprio un vago malessere fisico. Quando è così, esco di casa e sto almeno nel giardino sotto casa. Che vuol dire almeno stare meno peggio. In casa sembra sempre tutto più grave, congestiona la mente. Poi ho incontrato alcuni e mi sono rianimato.
Poi noi tendiamo a costruire la realtà con la mente, e non immaginiamo che le cose accadono. Ma è dell'imprevisto che abbiamo più bisogno, perché è in questo che vediamo che un'altra vita è possibile.

Beato chi ha ancora delle oscillazioni. Io vado di male in peggio. Oggi sto peggio di ieri ma meglio di domani in un crescendo rossiniano.

Si, ma dopo ricado lo stesso. E quando sono giù non vedo altro che aspetti negativi, come se ogni brutto ricordo fosse la prova che sono sbagliato o peggio degli altri. In ogni caso, mi sembra che non ce potrò fare ad andare avanti.
Però so che è l'umore, perché sono capace di fare e anche bene.
So che devo camminare adesso, almeno un'ora. Schiarisce la mente. I discorsi invece l'annebbiano e aumentano l'ansia.

Resta il fatto che la percezione della realtà è molto, molto più grave di quanto la realtà effettivamente non sia.
Purtroppo i c... amari stanno nel fatto che noi viviamo molto nella percezione e molto meno nella realtà.
Se ci sembra sempre che ci sia il lupo, ce ne facciamo una convinzione, anche se il lupo qui si è estinto da un pezzo.

Essere è essere percepito.

Purtroppo dipende, quando vivi in un contesto malato, la percezione diventa il reale e il reale la percezione. Perciò aprire gli occhi diventa dapprima estremamente doloroso, e ancora più complesso e terrificante il fatto che devi ricontestualizzarti in una realtà per te quasi immaginaria, rinunciando al fatto che il nuovo e oggettivo te non verrà mai riconosciuto da chi hai per anni creduto e voluto che ti percepisse o vedesse nella tua autenticità. Comprendere che l’importante siamo noi e se non cerchiamo prima l’amore incondizionato per noi da noi stessi, anche se non ci è stato insegnato, non possiamo pretenderlo da nessun altro. Pertanto si fa fatica ad uscire dalla realtà immaginaria poiché la realtà oggettiva è un vero e proprio schianto nel vuoto. Ma nonostante tutto, ne vale la pena, perché finalmente ritrovi l’alleato in te stesso e la pace interiore e perciò con il tempo anche quella esteriore.

Molte parole, nessuna risoluzione... un po' come dire "tantissimi santi, nessuna grazia".

Non esiste via d'uscita!