sentirsi falliti e inferiori agli altri

Ciao a tutti,
Sono un ragazzo di 16 anni molto depresso e malato che mi sono fatto un idea della vita e del mondo in generale molto brutta.
Da quando sono piccolo mi sono accorto di essere meno degli altri, di valere di meno e di essere inferiore in qualsiasi cosa, ma mi sono tenuto questa cosa sempre dentro me perché’ ero convinto che che tutto sarebbe migliorato e sarei potuto cambiare.
Fino a quando circa un anno fa sono scoppiato in una bruttissima depressione che e’ sempre andata a peggiorare.
A scuola studio e non ho risultati nel mio sport mi impegno , ma non raggiungo assolutamente nulla…ogni tipo di obbiettivo lo fallisco.
IO SONO UN FALLITO IN TUTTO
Mi sento completamente morto e la mia vita mi fa schifo e so che non potrà mai cambiare nulla.
Mi sono fatto molte domande su tutto questo e ovviamente la prima è l esistenza di qualcuno superiore alla razza umana.
Qualche stronzo che ha voluto far soffrire le persone
Sono andato da psicologi e psichiatri ma non e; servito a nulla perché nessuno di voi secondo me può veramente capirmi, apparte qualcuno che ha passato tutto questo e ne e’ uscito
Quindi…mi riferisco solo a quelle persone che possono capire veramente cosa sto passando…vi prego aiutatemi…io non ce la faccio più.
Ho pensato seriamente più volte al suicidio e ci sto andando molto vicino.
SE ESISTE QUALCUNO CHE PUÒ' VERAMENTE AIUTARMI MI AIUTI PER FAVORE!!
Io penso che quello che penso io sia giusto e che di conseguenza sia giusto uccidersi.
QUALCUNO MI SMENTISCA!!

amdA6 ha scritto:Ciao a tutti,
Sono un ragazzo di 16 anni

Non voglio risponderti in maniera semplicistica ma pensa solo a questo. Hai voglia ancora quanta strada e quante esperienze puoi fare che possono cambiarti la vita da così a così. Magari domani ti rispondo con più calma, ma davvero, pensa solo a quanto sei ancora giovane...

Buonanotte

Non voglio risponderti in maniera semplicistica ma pensa solo a questo. Hai voglia ancora quanta strada e quante esperienze puoi fare che possono cambiarti la vita da così a così. Magari domani ti rispondo con più calma, ma davvero, pensa solo a quanto sei ancora giovane...

Buonanotte

grazie Roby89 per la risposta, ma il problema e' che sto male, ogni secondo che passa sto sempre peggio,e che comunque 16 anni non per forza sono pochi..perché e' a questa eta' che si costruisce una vita, non dopo.
e la mia vita e' gia' rovinata se entro poco tempo non ci sono dei cambiamenti

quando la bassa autostima è un tratto basilare della tua personalità proverai per tutta la vita questo senso d'inferiorità. Razionalmente so che non è vero ma la sensazione di essere inferiore alla maggior parte delle persone intorno a me è inestirpabile in me, bisogna quindi gestire sensazioni del genere come se fossero fobie o allergie

Per cui cosa dovrei fare?

Ciao,
ti chiedo di perdonarmi se per illustrare quello che voglio dirti farò degli esempi che potranno sembrarti cretini, ma servono per capirsi.

Rispetto ad altri organismi, l'essere umano si adatta di più ad ambienti diversi, oltre che adattare di più l'ambiente a se stesso con le tecnologie.
Si spiega questo pensando alla struttura del nostro sistema nervoso, che è molto più sviluppato di quello di altre specie, e che per ottenere il migliore adattamento possibile si modifica nel tempo secondo gli stimoli che riceve.

Ad esempio un neonato è in grado di apprezzare pochi sapori, praticamente solo il dolce: con lo sviluppo la persona “impara” ad apprezzare cibi che all'inizio fanno solo schifo.

Ad esempio una persona non abituata a muoversi a piedi nudi sente dolori molto forti se cammina scalza, ma se si abitua può diventare indifferente come un fachiro, perché il suo organismo si adatta: sulla pianta del piede si formano i calli, e il cervello piano piano integra certe soglie di dolore.

La capacità di adattamento è molto flessibile ma richiede tempo e un po' di fatica: un'altra cosa che distingue l'essere umano da altri mammiferi è la lunga durata dello svezzamento e la permanenza anche oltre l'età adulta di necessità che richiedono un minimo di affidamento a risorse esterne come la famiglia per essere soddisfatte meglio. Cioè per adattarsi meglio serve un ambiente relativamente protettivo in cui esercitarsi a gestire stimoli via via più complessi.

Sulla base di questi esempi, ti chiedo di essere paziente e di accettare una certa soglia di schifo o di dolore, moderandoli con la curiosità, con il gioco, l'umorismo e, quando serve, con il riposo.

Quando ti senti saturo dello schifo che certe cose possono suscitare, puoi provare a dirigere la tua attenzione altrove.
Forse non ti serve nell'immediato associare al tuo dolore l'idea di divinità o intelligenze lontanissime nell'universo: puoi indirizzare più utilmente la tua curiosità verso l'ambiente più vicino a te: le persone a cui vuoi bene, gli argomenti che ti interessano e che sono accessibili grazie a libri, film, esperienze e ragionamenti che puoi fare con chi ti vive accanto.

Io credo che l'avvertenza di avere pazienza e di dosare per quanto possibile la quantità e il tipo di stimoli a cui ci si sottopone sia utilissima anche per persone mature o anziane, ma certamente è molto importante alla tua età.

La scuola e lo sport possono creare molto stress, se vengono affrontati nel modo sbagliato. Ad esempio, ragionare in termini di “successo” o “fallimento” è sbagliato sia a scuola che nello sport (anche questa è un'avvertenza che troppe persone non più giovani non prendono in considerazione: ma sbagliano!).
Cerca di  considerare la scuola e lo sport come ambienti in cui eserciti nel tempo e progressivamente la tua capacità di integrare fatica, informazioni, occasioni di coordinarti con altre persone, e non come luoghi dove si decide il successo/fallimento.

Cerca di essere curioso: anche cose e vicende terribili possono essere interessanti e possono aumentare la nostra capacità di comprendere il mondo e di voler bene a noi stessi e agli altri, se le guardiamo con la giusta angolazione.


Se ti senti molto male, cerca aiuto tra le persone di fiducia, che puoi vedere in faccia!
Qui sul forum non si discute pro o contro il suicidio, ma si condividono esperienze utili per chi vuole stare meglio, confrontarsi un poco,  fare due chiacchiere. Non si risolvono i problemi qui.


Psicologi e psichiatri possono aiutarti, ma la psicoterapia richiede tempo (anche quella).
Non si tratta di ubbidire a dei professori perché ci si sottomette a loro o perché si deve credere che sono persone “migliori” di noi, o più intelligenti. Si tratta piuttosto di creare un patto di fiducia riconoscendo che queste persone hanno delle competenze tecniche e sono obbligati dalla loro professione a seguire delle regole per cercare di aiutarci.
Pensa: se viene l'idraulico per sistemarmi il lavandino, non significa che mi devo sottomettere a lui o devo credere che sia una persona migliore di me, o che lui ha ragione e io invece ho torto. Mi fido del fatto che capisce di cose idrauliche, e questo mi basta.

Scusa la risposta un po' aiutata e semplicistica di ieri. Cercavo in qualche modo di rincuorarti nell' immediato, visto che mi sembrava evidente il tuo malessere dalle parole che hai scritto. Spero di averlo fatto.
Tu dici di esserti sentito sempre inferiore agli altri in tutta la tua vita, giusto?
Ci fai degli esempi? Nello sport, nello studio? E' davvero così o sono delle costruzioni tue mentali, o magari pretendi troppo da te stesso e vorresti essere il migliore in tutto?Io ad esempio, mi sono sentito sempre l' eterno secondo, ad esempio, che è peggio di essere ultimo alle volte. Nel senso che mi impegnavo sempre come un mulo sotto tutti gli aspetti, ma vedevo che c'era gente che arrivava prima di me col minimo sforzo. Ti faccio un esempio. Ho sempre cercato di essere/apparire simpatico, preparato, competente, per attrarre le ragazze, a volte andando anche oltre le mie possibilità reali, ma mi passavano sempre davanti i belli della situazione, e io di questo ne ho sofferto, perchè mi infatuavo di quelle che per me erano irraggiungibili, dato che non mi cacavano proprio e pensavano a ragazzi più belli, più bastardi, più superficiali...
Poi ci hai detto che sei stato già da psichiatri e psicologi? Così giovane? Quasi mi viene da dire "così piccolo"?
Cosa ti hanno detto loro? Ti hanno dato una diagnosi?
Venendo al tuo problema, io credo che ognuno debba sentirsi innanzitutto a posto con la coscienza, ovvero tu fai il tuo, nei limiti delle possibilità che hai. Non pensare agli altri che possono essere o apparire (perchè non è tutto oro quello che luccica) migliori di te. Vedrai che col tempo l' impegno e la determinazione vengono sempre premiati, anche se i mezzi sono inferiori rispetto a quelli degli altri.
Mi sento inoltre di sposare anche il discorso fatto da Canterel per la maggior parte delle cose che ha detto, soprattutto quando dice che lo sport e la scuola non possono/devono essere presi come indici di fallimento/successo, ma solo come modi per formarsi e crescere.

Ciao! Ascoltami.. Ho 21 anni quasi e a 16 anni,sì alla tua età persi il mio primo amore e la mia bambina, l'anno dopo mia nonna che mi aveva cresciuta. QuiNdi ti posso capire,ma credimi dopo tutto il dolore siamo noi stessi con l aiuto di chi sa ascoltare con il cuore,a sollevare matto e dopo mattone la nostra vita. Non mi dilungo tanto se vuoi sfogarti sono qui