Trovare le possibili alternative ...

Forse scriverò male perché in questo momento ho la testa un po' incasinata. Devo uscire a comprare una stecca di sigarette – ed eventualmente dell'amaro - e poi devo farmi una doccia. In più stasera i miei compagni mi hanno invitato ad uscire. So già che non parlerò molto, so già che mi chiederanno come va l'università che ho abbandonato e vedendo che il mondo gira mentre io sono rimasto fermo, mi sentirò ancora peggio. Eh sì, ho lasciato gli studi. Sono chiuso in casa da due mesi ed esco solo per piccole faccende che mi commissiona mia madre, con grande sforzo. Penso alla morte tutto il giorno, e a quali siano le possibili alternative per restare al mondo. Quello che mi fa restare, per ora, è vedere i miei familiari vivere e sorridere. Inoltre ho anche iniziato una corrispondenza epistolare – diciamo così – con un ragazzo simpatico e dolce, il quale si è interessato a me, ma che probabilmente non incontrerò mai. L'altro giorno leggevo su internet – e mi era stato anche riferito di persona – che in Svizzera, se hai circa diecimila euro ti possono uccidere legalmente e senza dolore. Non devi per forza avere una malattia terminale, va bene anche se sei depresso – basta che paghi. Poi mi sono detto “come li trovo tutti questi soldi?” oppure “e se poi volessi tornare indietro” oppure “e se dall'altra parte è anche peggio di qui?”. Così ho iniziato a valutare le possibili alternative che comprendano l'isolamento dagli altri e un ritiro dal mondo, e mi è venuta in mente l'ipotesi del convento e del monastero. Qualcuno mi sa dire se è una buona idea? Se stessi rinchiuso in un monastero però non saprei come rinunciare a quella parte istintuale che anche ora, da depresso, è presente e mi tormenta. Voglio smettere di studiare, non voglio vedere troppe persone perché non mi so rapportare con gli altri, mi sento troppo incapace e “autistico” (sì, l'impressione che do agli altri è di essere gravemente rallentato) per lavorare e troppo spaventato e svogliato per vivere da solo (è troppo comodo avere qualcuno che lava, stira e cucina). Insomma le alternative a questa prigionia che vivo ormai da due mesi sono – secondo la mia testa che si è letteralmente incastrata – o il monastero o il suicidio. Voi avete qualche consiglio da darmi? Ah sì, come possibilità resta da vivere una vita alla Emily Dickinson, con l'unica differenza che non ho una vena creativa e poetica, non vedo la natura dalla mia finestra, e sono sicuro che dopo qualche mese i miei genitori mi caccerebbero, o magari mi fanno ricoverare come è già successo l'anno scorso. Intanto sono sotto cura anti-psicotica e anti-depressiva, e mi vedo una volta ogni tanto con uno psicanalista– senza un “setting” preciso ma quando gli fa comodo a lui, il quale fa libere associazioni sui sogni che gli racconto mandandomi ancora di più in confusione e in delirio, e spillandomi dei bei soldoni ad ogni seduta. Chiedo scusa se scrivo sempre troppo, so che c'è meno probabilità che mi leggiate, ma ci spero lo stesso. Un caro saluto e… help me

Perché non stacchi un pò e ti fai un bel viaggio a piedi spirituale? Tipo il cammino di Santiago? Chi l'ha fatto parla di emozioni uniche.

potrebbe essere un'idea ! ma come faccio ? quando inizia ? dovrei comunque stare a contatto con le persone... grazie richarson della tua risposta

Inizia quando vuoi dalla francia ai piedi dei Pirenei e porta a Santiago de Compostela in Portogallo. Se non avessi famiglia io sarei già partito. In fondo per ritrovarsi bisogna percorrere un bel cammino interiore.

Sono appena tornato dall'uscita con i miei amici. Non sono stati giudicanti verso di me, ma mi hanno detto che secondo loro è meglio chiudere in bellezza, dando un senso compiuto all'esperienza universitaria. Insomma piuttosto che stare chiuso a casa a fare niente dovrei ricominciare a studiare per dare questi benedetti 3 esami di fine semestre. Secondo loro è anche un modo per non disperdermi troppo, per occupare le mie giornate con qualcosa di sensato. Ma io non sono pienamente convinto di questo suggerimento. Piuttosto che pensare alla depressione e alla morte tutto il giorno dovrei mettere la testa sui libri … ma data la mia scarsa motivazione, la svogliatezza e la mancanza di entusiasmo non so se riuscirei. Voi cosa ne pensate? Che cosa dovrei fare trovandomi oggi a due settimane dagli esami?

Per il cammino di Santiago sto pensando a come organizzarmi, ci ho pensato quasi per tutto il tempo stasera. Magari mi aggrego a qualche gruppo che parte, oppure sento l'agenzia di viaggi vicino casa mia. Tu Richarson hai consigli?

Io ti consiglio di leggere su internet ed andare da solo. È soprattutto un esperenza individuale. Troverai tanti durante il cammino. Ti consiglio però anche di tirare fuori le ultime risorse e studiare per non vivere in futuro di rimpianti