Dieci anni passano in fretta.. ed in sua compagnia

3 partecipanti

Andare in basso

Dieci anni passano in fretta.. ed in sua compagnia Empty Dieci anni passano in fretta.. ed in sua compagnia

Messaggio  Lost_in_a_moment Mer Mar 30, 2016 11:28 pm

Non è possibile..
Non l'avrei mai pensato , invece tocca come sempre ad accettare la triste e dura realtà. L'impossibile diventa possibile, ma attenzione, mai che lo faccia in bene.. bisogna stupirsi del peggio e prepararsi.
all
Il lavoro, mille possibilità, porte chiuse ma sempre altre pronte ad aprirsi, le amicizie, i rapporti, la curiosità, le esperienze, l'innata tentazione di conoscere tutto il possibile... Ed ora? dieci anni passati, un lavoro stabile sudato che però porta al sacrificio, che è arrivato ma non gratifica, perchè? Perchè non potrà mai farlo nonostante l'impegno, perchè all'interno la realizzazione non c'è e non ci sarà mai, non si realizzerà mai, perchè non è ancora chiara...
La consapevolezza della maturità che ha compreso l'infinito marciume e la pesante differenza dal mondo circostante.. il rifiuto della società e dei rapporti umani, ma la costrizione del viverlo per cause lavorative, per potersi permettere quell'evasione della bottiglia alcolica che resta l'unico momento di svago.. Ma è deleteria sia per l'organismo che per la psiche che torna inevitabilmente a scontrarsi con la dura reltà peggio di prima.. non se ne esce più.. in alcuni mesi è riapparsa all'improvviso, la depressione,.,. la chiamano così ma io non la so definire, la chiamo personalmente la "maledizione", perchè lo è a tutti gli effetti, lei che era rimasta latente, aspettava solo il giusto momento per potersi sfogare definitivamente... dieci anni di alti e bassi e i bassi sempre più soffocanti... come si guarisce da questa maledizione intima, silenziosa e fastidiosa?? niente ha ancora funzionato con me... si accetta ogni tipo di consiglio.. non è un episodio, qui è qualcosa di lungo e persistente.. è difficile ma impercettibile, incomprensibile e per questo letale... ora i pensieri fissi sono la fine di tutto e come metterlo in pratica.. la morte sembra essere l'unico sollievo possibile da tutto questo...
e prima di abbandonarmi al peggio chiedo ancora un parere di chi può forse comprendermi, qualcuno di esterno che va oltre la superfice.. a differenza di tutti quelli che mi circondano quotidianamente...
grazie...

Lost_in_a_moment

Numero di messaggi : 221
Data d'iscrizione : 30.03.16

Torna in alto Andare in basso

Dieci anni passano in fretta.. ed in sua compagnia Empty Re: Dieci anni passano in fretta.. ed in sua compagnia

Messaggio  Diamante Gio Mar 31, 2016 9:03 am

E' come una maledizione. Anche io sono qui per capire se qualcuno è veramente mai guarito. Da quel che ho intuito non si guarisce, si impara a gestirla.
Non c'è un consiglio valido, semplicemente perchè tutto quel che di pratico possiamo fare viene annientato. Questo è soltanto il mio punto di vista, sarei contento se qualcuno mi smentisse.

Diamante

Numero di messaggi : 95
Data d'iscrizione : 30.03.16

Torna in alto Andare in basso

Dieci anni passano in fretta.. ed in sua compagnia Empty Re: Dieci anni passano in fretta.. ed in sua compagnia

Messaggio  merla Gio Mar 31, 2016 10:24 am

Ciao a entrambi,

visto che tanto lo sto spammando ai 4 venti da mesi, lo scrivo pure qui.
"Tecnicamente" io sono guarita, nel senso che farmaci non ne prendo da anni, e la psicoterapia ormai è diventata un sostegno più o meno mensile che tra non molto arriverà del tutto alla fine.
Alcune manifestazioni, ipocondria, episodi ossessivi, insonnie molto pesanti da gestire e prolungate si sono esaurite, né ho più avuto episodi di altro genere che in determinate occasioni sono stati anche piuttosto violenti. Però il fatto è che non riesco più a parlare di uno stato di "salute" vs. uno stato di "malattia", semplicemente credo con il tempo di aver portato alla consapevolezza cosa mi faceva star male, cosa mi manca, cosa mi serve, e di aver imparato ad attraversare le situazioni che mi capita di vivere, belle e brutte, senza alzare difese psichiche inadeguate al contesto, che poi pagavo per altri versi. Tuttavia quello che mi è mancato mi è mancato e non mi tornerà indietro, le mie fragilità sono lì e ogni tanto prevalgono e le mie difficoltà e i giorni bui sono comunque parte di me. Anche a volte giornate depressive in cui starei (e magari sto) a letto tutto il giorno o prenderei a testate i muri.

Ambire a non avere mai più episodi depressivi o di ansia, per me oggi, significa quasi per chiunque ambire a uno stato psichico sganciato dalla realtà, e forse più "malato" di una franca depressione, nel senso che ci sono eventi normali nella vita di chiunque che scatenano quel tipo di reazioni, a meno forse di essere un monaco zen, che è cmq una condizione spirituale e psichica a cui non tutti possono aspirare. Nella vita ci sono situazioni più drammatiche come i lutti o le separazioni o ci sono anche solo le comuni pressioni lavorative e familiare che "di per sé" generano stati depressivi e ansiosi, ed è sano che sia così. Credo che si tratti di trovare, e non è semplice, o almeno di cercare sempre un allineamento tra se stessi e il contesto, senza tra l'altro ostinarsi in una soluzione rigida che vada per tutte le situazioni perché non esiste. E soprattutto credo che si tratti, invece, di riuscire a cogliere quando questo allineamento non c'è, riuscire a chiedersi il perché, riuscire a gestirlo in modo che non diventi troppo invalidante e riuscire a mettersi in discussione proprio davanti a questo disallineamento..
In altri termini, per esempio, tu Diamante hai raccontato di una relazione finita male poco prima del matrimonio: una roba del genere è in sé disorientante e scatena in sé tutta una serie di reazioni anche depressive. Oggi per me ritenermi "guarita" vuol dire credere di essere in grado di attraversare un'esperienza del genere, vivermi il disorientamento, il dolore, la rabbia e tutto quello che mi arriva, tenendo a mente, quando riesco, la convinzione che comunque sia se ne esce e in genere migliori, cercando di vivermi il periodo senza fare troppi sfracelli in altri ambiti della vita e tuttavia senza pretendere da me stessa più di quanto io ritenga ragionevole per come sono, per quel contesto e per quel momento.

Insomma, la salute psichica per me significa prendere atto della propria vulnerabilità e della realtà esterna, e trovare il più possibile il modo di far fare loro pace, essendo tristi, anche depressi, quando si crea un abbinamento tra se stessi e l'ambiente che lo richiede, ed essere felici/sereni quando invece l'abbinamento procede per il suo verso o liscio come l'olio, cercando di mettersi in condizione di crescere, di cogliere le opportunità che la vita ci mette davanti, di uscire dalle difficoltà, di non sprofondare troppo nello sconforto e ogni tanto anche di imparare a svicolare. Riuscire a mantenere la serenità e il buon umore in qualsiasi situazione, può forse essere un obiettivo per la fine della vita, non alla portata di tutti, ma molto più spesso quando rappresenta l'atteggiamento concreto di un persona, a me fa pensare quasi sempre a un profondo disagio e a un profondo sgancio dalla realtà.
merla
merla

Numero di messaggi : 2206
Data d'iscrizione : 09.01.08
Età : 48
Località : Torino

Torna in alto Andare in basso

Dieci anni passano in fretta.. ed in sua compagnia Empty Re: Dieci anni passano in fretta.. ed in sua compagnia

Messaggio  Diamante Gio Mar 31, 2016 10:48 am

Ciao grazie per la tua esperienza, scusami ma non ho letto molto del forum.
Non sono molto d'accordo quando dici :

Ambire a non avere mai più episodi depressivi o di ansia, per me oggi, significa quasi per chiunque ambire a uno stato psichico sganciato dalla realtà, e forse più "malato" di una franca depressione, nel senso che ci sono eventi normali nella vita di chiunque che scatenano quel tipo di reazioni, a meno forse di essere un monaco zen, che è cmq una condizione spirituale e psichica a cui non tutti possono aspirare

Io prima di 3 anni fa non avevo mai avuto episodi depressivi o di ansia, sinceramente la serenità non mi sembra una forma malata di esistenza. E' normale che ci siano nella vita episodi che ti intristiscono e ti deprimono, non si discute su questo, ma non ritengo che ogni episodio triste o brutto debba automaticamente trascinarci nella depressione.
Sinceramente io ambirei proprio a non avere episodi o momenti di depressione acuta, ambirei a tornare sereno.. la tristezza e la malinconia le considero parte della vita.

Diamante

Numero di messaggi : 95
Data d'iscrizione : 30.03.16

Torna in alto Andare in basso

Dieci anni passano in fretta.. ed in sua compagnia Empty Re: Dieci anni passano in fretta.. ed in sua compagnia

Messaggio  merla Gio Mar 31, 2016 11:24 am

Beh innanzitutto è solo la 'mia' opinione. Smile

Vva considerata anche la vulnerabilità psichica personale (che non è un difetto, ma una caratteristica). Tenendo conto della "mia", oggi non sono in condizione di essere sempre "serena". E va bene così, farei la muffa.  cheers

Guardandomi attorno inoltre direi che eventi che fanno parte della vita di tutti come nascite, lutti, traslochi, perdita o cambio di lavoro, separazioni, matrimoni, esami, innamoramenti, periodi di solitudine o di cambiamento e via dicendo scatenano nella stragrande maggioranza delle persone mediamente psichicamente sane ed equilibrate, reazioni emotive più o meno forti, che spesso sfociano in momenti che sono sostanzialmente identici a momenti di depressione, ansia, euforia.
E meno male, perché vuol dire essere vivi. IMHO

PS: È chiaro che si spera siano "gestibili". Ma anche lì, dipende molto da cosa intendi tu per "gestibile" e da quanto è proporzionato rispetto alla realtà.
merla
merla

Numero di messaggi : 2206
Data d'iscrizione : 09.01.08
Età : 48
Località : Torino

Torna in alto Andare in basso

Dieci anni passano in fretta.. ed in sua compagnia Empty Re: Dieci anni passano in fretta.. ed in sua compagnia

Messaggio  Diamante Gio Mar 31, 2016 12:03 pm

Per qualche minuto ho sperato davvero tu fossi guarita.

Diamante

Numero di messaggi : 95
Data d'iscrizione : 30.03.16

Torna in alto Andare in basso

Dieci anni passano in fretta.. ed in sua compagnia Empty Re: Dieci anni passano in fretta.. ed in sua compagnia

Messaggio  merla Gio Mar 31, 2016 12:47 pm

Ma sai Diamante, io mi considero tecnicamente guarita (e non solo io, pure tutte le persone che mi hanno conosciuto, voluto bene, curato e visto in questi anni), e mi basta. Se non basta a te, sappi che non prendo più farmaci da tre anni dopo averne presi abbastanza per 7, nonostante eventi forti e dolorosi, ho un lavoro, una vita relazionale normale con normali alti e bassi, mi mantengo e mi sono anche appena comprata un'auto. E non ho episodi particolarmente violenti di malessere psichico. Smile

Credo che considerare la depressione una "malattia" esterna sia sostanzialmente condannarsi all'impotenza: è vero che si sono momenti in cui si percepisce una tale differenza rispetto al prima da non capacitarsene. Però davvero, se uno prende in considerazione che non c'è soluzione di continuità tra malessere e benessere psichico, ma che le ragioni della depressione e dell'ansia sono insite in noi stessi, prende automaticamente anche in considerazione il fatto che anche le soluzioni e le strategie sono insite in noi stessi.

In altri termini, se tu inizi a capire cosa "di te" ha fatto scattare tutto questo, ti metti in condizione di riconoscere in genere prima i tuoi stati emotivi che possono portarti al crollo o alla crisi depressiva acuta e di correre ai ripari. Invece se lo si considera come un fattore esterno a se stessi, che arriva tra capo e collo, come un virus, ci si condanna a subirlo passivamente nella totale imprevedibilità.
Non è questione di avere torto o ragione o di considerare "me" guarita o meno (che insomma!), è questione di trovare l'atteggiamento più utile per affrontare il problema. Conviene considerarla come la malaria, che t'arriva e te la tieni per sempre e ti esce quando vuole lei, o ti conviene considerarla come qualcosa che dipende da te e che quindi puoi cambiare, nella misura in cui puoi cambiare te stesso?
merla
merla

Numero di messaggi : 2206
Data d'iscrizione : 09.01.08
Età : 48
Località : Torino

Torna in alto Andare in basso

Dieci anni passano in fretta.. ed in sua compagnia Empty Re: Dieci anni passano in fretta.. ed in sua compagnia

Messaggio  Diamante Gio Mar 31, 2016 1:08 pm

Nono non intendevo metterla sul piano torto o ragione, ho capito perfettamente cosa intendi comunque.

Diamante

Numero di messaggi : 95
Data d'iscrizione : 30.03.16

Torna in alto Andare in basso

Dieci anni passano in fretta.. ed in sua compagnia Empty Re: Dieci anni passano in fretta.. ed in sua compagnia

Messaggio  Lost_in_a_moment Ven Apr 01, 2016 3:13 am

Quindi, mi pare di capire.. che alla fine come pensavo già non se ne esce mai.. più o meno alti e bassi la maledizione se inizia a colpirti una volta non si scolla mai e ti segna a vita.. sempre che alla fine non ci si scocci del tutto e si finisca l'esistenza definitivamente perchè è l'unica via di uscita per non soffrire più.. ci penso sempre di più e il pensiero non si placa anzi aumenta solo...

Lost_in_a_moment

Numero di messaggi : 221
Data d'iscrizione : 30.03.16

Torna in alto Andare in basso

Dieci anni passano in fretta.. ed in sua compagnia Empty Re: Dieci anni passano in fretta.. ed in sua compagnia

Messaggio  merla Ven Apr 01, 2016 1:31 pm

A me spiace, ma assolutamente non intendevo dire quello, anzi.
Se la consideriamo "una malattia", allora sì si guarisce, decisamente.
È la mia esperienza, corroborata dall'opinione di psicologi, medici, e persone care.

Personalmente non amo considerarla "una malattia", tutto qui.
merla
merla

Numero di messaggi : 2206
Data d'iscrizione : 09.01.08
Età : 48
Località : Torino

Torna in alto Andare in basso

Dieci anni passano in fretta.. ed in sua compagnia Empty Re: Dieci anni passano in fretta.. ed in sua compagnia

Messaggio  Lost_in_a_moment Dom Apr 03, 2016 4:25 am

infatti ormai malattia non lo trovo manco corretto... proprio perchè dalle malattie, quasi sempre si arriva ad una cura.. Non tutte eh, ma per la maggior parte... Io la chiamo maledizione... come quelle malattie da cui non si esce .. maledizioni come quelle malattie incurabili ... è come un tumore della psiche!

Lost_in_a_moment

Numero di messaggi : 221
Data d'iscrizione : 30.03.16

Torna in alto Andare in basso

Dieci anni passano in fretta.. ed in sua compagnia Empty Re: Dieci anni passano in fretta.. ed in sua compagnia

Messaggio  merla Dom Apr 03, 2016 9:58 am

Non credo che insisterò a lungo... Smile

Però se fosse incurabile tout court, ammesso e non concesso il paradigma della malattia, io non sarei guarita a detta di medici e di chi mi ha avuto in cura; se accettiamo il paradigma della malattia, accettiamo la diagnosi, il decorso, la prognosi e gli esiti terapeutici definiti nell'ambito di quel paradigma; altrimenti è il gioco delle tre carte, malattia sì, ma solo quando fa acqua al mio muilno. Non vale!  Basketball
Né ci sarebbero altre persone che più o meno hanno fatto la stessa cosa, e a volte scrivono ancora, più spesso non scrivono più su questo forum. Tra l'altro io conosco personalmente e molto bene, un'ex-utente di questo forum che oltre a guarire, si è rifatta una vita (e intendo proprio rifatta, figlio, matrimonio, trasloco, non scemenze) partendo da una diagnosi decisamente più impegnativa della diagnosi di un disturbo dell'umore.

Detto questo, davanti a queste rese all'impotenza, io mi trovo sempre un po' in imbarazzo: come capisco e conosco bene il senso di impotenza, so anche che si accompagna in genere all'altra faccia della medaglia, cioè a una specie di senso di onnipotenza girato al contrario. La mia sofferenza è unica, il mio malessere lo capisco solo io, tu, gli altri, il mondo non mi capiscono ecc. ecc.. E quindi mi trovo in un inghippo comunicativo perché non sono tirata da due parti, se ragionare sull'impotenza o sull'onnipotenza.

Detto questo, sì c'è chiaramente una sorta di ingiustizia (o di maledizione, se la vogliamo chiamare) nella depressione. Sicuramente c'è almeno altrettanta (secondo me molta di più) ingiustizia nella schizofrenia, nel nascere disabili, nel vedere morire un figlio, o nel ritrovarsi in vite che ti portano sulla strada, in carcere o in un cpe (tanto per uscire dall'ambito sanitario). Oltretutto, l'ingiustizia regge sempre è solo in funzione di dove metti il paletto: anche solo riferito all'esempio che hai fatto tu, raramente un tumore incurabile ti dà dieci anni e chi non ha avuto/avrà modo di viverseli quei dieci anni sente sicuramente una profonda ingiustizia rispetto a te. E dagli torto.

Credo sia razionale e più etico, quindi, e anche più conveniente in termini di buone prassi, non rifarsi tanto a concetti astratti come l'ingiustizia o come le maledizioni, salvo magari appunto concederselo in qualche momento sconforto ma tenendo presente che l'ingiustizia è parte della vita (oppure non esiste di per sé, visto che appunto dipende sempre dal tuo riferimento per definirla), e piuttosto cercare di farsi carico della propria sofferenza, non perché meritata, assolutamente no, ma per il semplicemente motivo che quella è, e con quella bisogna fare i conti.
E magari ogni tanto concedersi anche il lusso di guardarsi attorno e accorgersi che, se si ha la volontà di vedere e non soltanto guardare distrattamente, la propria sofferenza non è poi così diversa da quella di chiunque altro. Magari spesso in quantità superiore o apparentemente insopportabile, per carità, ma a volte anche in quantità molto inferiore e di natura decisamente più sopportabile.
merla
merla

Numero di messaggi : 2206
Data d'iscrizione : 09.01.08
Età : 48
Località : Torino

Torna in alto Andare in basso

Dieci anni passano in fretta.. ed in sua compagnia Empty Re: Dieci anni passano in fretta.. ed in sua compagnia

Messaggio  Lost_in_a_moment Mer Apr 06, 2016 8:18 pm

Sono d'accordo con te, hai ragione anche se nei momenti più bui è difficile vedere un'uscita o pensare positivo, ma non posso che darti ragione.. E' un'ingiustizia ma poteva anche colpirmi un'ingiustizia peggiore.. E cmq anch'io in fondo, nei momenti in cui riesco ad essere più lucida sono consapevole di questo.. Che forse è l'unica vera speranza a cui mi aggrappo e non arrivo a farla finita.. Forse perchè so che per quanto dura forse un giorno non sarà più così! Speriamo bene Smile
Grazie delle risposte e del sostegno, eper avermi spinto a ricordare quel poco di positivo che a volte non vedo ...

Lost_in_a_moment

Numero di messaggi : 221
Data d'iscrizione : 30.03.16

Torna in alto Andare in basso

Dieci anni passano in fretta.. ed in sua compagnia Empty Re: Dieci anni passano in fretta.. ed in sua compagnia

Messaggio  Contenuto sponsorizzato


Contenuto sponsorizzato


Torna in alto Andare in basso

Torna in alto

- Argomenti simili

 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.