Solitudine

soffro di una profonda solitudine affettiva, forse sarà la crisi di mezz'età (ho 46 anni), forse perché non mi sono mai voluto legare a nessuno. Rifuggo - per quanto mi è possibile- il mondo e le persone e ogni forma di responsabilità/potere. tutto questo per mia scelta, non per le tante incomprensioni capitate. la mia sfiducia nella realtà (che di solito chiamo "sano realismo") mi ha riportato al grado zero di isolamento interiore. In più in questo periodo sto avendo una serie di acciacchi che non mi permettono più una vita da giovane, sono costretto a stare dietro alle mie magagne (ernie varie) fisiche di invecchiamento. Accettare il proprio corpo che cambia non è facile, perché indebolisce invecchia imbruttisce. Anche psicologicamente le cose si fanno più pesanti, sono sempre più io a dovere badare alle cose, come pure ai parenti vecchietti solo bisognosi di aiuto.
La motivazione sta a zero, la voglia di vivere pure, all'inutilità del tutto cerco di non pensare. Volo basso e faccio quello che posso.
Scusate lo sfogo, saluti a tutti

Come va? Io ho una sorella nella tua situazione. Voglia di fare zero, voglia di socializzare zero. Ma se qualcuno intorno a se lo fa soffre...

Cioè?  Cosa intendi per " sfiducia nella realtà ? "  
Alfredo

Ciao a tutti, sono nuovo del forum, ho 42 anni di Milano. Spero presto di postare la.mia storia e di condividerla.con qualcuno. Forse potremmo anche conoscerci e fare amicizia. Non dispero. A presto