I FILM CHE AMIAMO
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Re: I FILM CHE AMIAMO
Dopo la vita
(titolo originale: The Legend of Hell House)
John Hough, UK 1973
molto gustoso e assai più raffinato di quanto le premesse della trama lascerebbero supporre.
la sceneggiatura è tratta da un racconto di richard matheson, filtrato dagli elementi troppo refrattari alla decenza rispetto ai canoni pur decadenti del gusto borghese degli anni in cui il film è stato prodotto.
il soggetto originale dietro al film ed al racconto, però, è lo stesso che ha ispirato il capostipite postmoderno del sottogenere “casa infestata da spirito eretista e pervertito” (the haunting, robert wise 1963), ovvero il romanzo “l'incubo di hill house” di shirley jackson, come espressamente suggerito dalla paronomasia nel titolo.
l'allucinante colonna sonora è firmata da delia derbyshire, pioniera dell'elettronica che qui trova la sintesi tecnologica tra fase di plateau ed orgasmo attraverso l'ossessivo riciclo di gemiti e rantoli indecorosi.
uno screenshot al momento opportuno permette di estrarre dal film anche una selezionata bibliografia scientifica a tema erotico-malaticcio:
sia benedetto il cinema midcult settantesco che costringeva gli attori a lanciare le tonsille oltre l'ostacolo di una recitazione costantemente sopra le righe.
(titolo originale: The Legend of Hell House)
John Hough, UK 1973
molto gustoso e assai più raffinato di quanto le premesse della trama lascerebbero supporre.
la sceneggiatura è tratta da un racconto di richard matheson, filtrato dagli elementi troppo refrattari alla decenza rispetto ai canoni pur decadenti del gusto borghese degli anni in cui il film è stato prodotto.
il soggetto originale dietro al film ed al racconto, però, è lo stesso che ha ispirato il capostipite postmoderno del sottogenere “casa infestata da spirito eretista e pervertito” (the haunting, robert wise 1963), ovvero il romanzo “l'incubo di hill house” di shirley jackson, come espressamente suggerito dalla paronomasia nel titolo.
l'allucinante colonna sonora è firmata da delia derbyshire, pioniera dell'elettronica che qui trova la sintesi tecnologica tra fase di plateau ed orgasmo attraverso l'ossessivo riciclo di gemiti e rantoli indecorosi.
uno screenshot al momento opportuno permette di estrarre dal film anche una selezionata bibliografia scientifica a tema erotico-malaticcio:
sia benedetto il cinema midcult settantesco che costringeva gli attori a lanciare le tonsille oltre l'ostacolo di una recitazione costantemente sopra le righe.
Re: I FILM CHE AMIAMO
Europa
Lars Von Trier
Spagna/Danimarca/Svezia/Francia/Germania/Svizzera, 1991
quando deploro il celebre cineasta danese, derubricando la sua opera a esercizio di furbizia stilistica finalizzato alla mera autopromozione, dimentico sempre di far torto eccessivo almeno alla prima parte della sua cinematografia che a mio parere, fino ai primi anni '90 (e fino a quella che ritengo la sua prima autentica boiata, le onde del destino), merita ancora una guardata (certamente da parte di un bravo dottore, ma anche di qualche spettatore), se non proprio l'amoroso rilascio delle mie endorfine cinefile. in particolare, non guadagnano il mio disprezzo i film che compongono la cosiddetta "trilogia europea": l'elemento del crimine, epidemic e soprattutto l'eponimo europa, che opportunamente inserisco nel thread proprio oggi, ad urne ancora dolorosamente aperte.
Lars Von Trier
Spagna/Danimarca/Svezia/Francia/Germania/Svizzera, 1991
quando deploro il celebre cineasta danese, derubricando la sua opera a esercizio di furbizia stilistica finalizzato alla mera autopromozione, dimentico sempre di far torto eccessivo almeno alla prima parte della sua cinematografia che a mio parere, fino ai primi anni '90 (e fino a quella che ritengo la sua prima autentica boiata, le onde del destino), merita ancora una guardata (certamente da parte di un bravo dottore, ma anche di qualche spettatore), se non proprio l'amoroso rilascio delle mie endorfine cinefile. in particolare, non guadagnano il mio disprezzo i film che compongono la cosiddetta "trilogia europea": l'elemento del crimine, epidemic e soprattutto l'eponimo europa, che opportunamente inserisco nel thread proprio oggi, ad urne ancora dolorosamente aperte.
Re: I FILM CHE AMIAMO
E morì con un felafel in mano, lo consiglio.
crashtest- Numero di messaggi : 44
Data d'iscrizione : 28.01.14
Re: I FILM CHE AMIAMO
Fingers
(titolo italiano: Rapsodia per un killer)
James Toback
USA, 1978
la migliore sequenza di erotismo interrazziale che io ricordi di aver visto in un film nordamericano.
la visione di questo film rende meno che superflua quella del remake francese (De battre mon coeur s'est arrêté) di Jacques Audiard.
(titolo italiano: Rapsodia per un killer)
James Toback
USA, 1978
la migliore sequenza di erotismo interrazziale che io ricordi di aver visto in un film nordamericano.
la visione di questo film rende meno che superflua quella del remake francese (De battre mon coeur s'est arrêté) di Jacques Audiard.
Re: I FILM CHE AMIAMO
Nel 1979 Elena Sofia Ricci doveva avere diciassette anni, e non calcava ancora le scene.
Terence Hill era impegnato sul set di Io sto con gli ippopotami.
La legge 180 del 13 maggio 1978, "Accertamenti e trattamenti sanitari obbligatori", meglio conosciuta come "Legge Basaglia" era da poco in vigore.
Nelle sale cinematografiche usciva Suor Omicidi di Giulio Berruti.
Suor Omicidi (aka The Killer Nun)
Giulio Berruti, Italia 1979
Re: I FILM CHE AMIAMO
W.R : Mysteries of the Organism
Dusan Makavejev
Jugoslavia/RFT 1971
contiene, tra le altre cose, un documentario sulle perpezie di wilhelm reich negli stati uniti e sulle sue macchine orgoniche, e dimostrazioni delle sedute di psicoterapia bioenergetica del suo discepolo alexander lowen,
brani di un'intervista alla femminista betty dodson che illustra le possibilità emancipatorie della masturbazione,
improvvisazioni buffonesche del fondatore dei the fugs tuli kupferberg,
inserti di cinema di propaganda cinese e sovietico (feat. mao zedong e josif stalin).
una sequenza memorabile documenta una sessione di plaster casting (calco in gesso dei genitali maschili), e può quindi essere estrapolata dal corpo del film come un pratico tutorial per un'idea regalo originale con poca spesa e tanto divertimento.
Dusan Makavejev
Jugoslavia/RFT 1971
contiene, tra le altre cose, un documentario sulle perpezie di wilhelm reich negli stati uniti e sulle sue macchine orgoniche, e dimostrazioni delle sedute di psicoterapia bioenergetica del suo discepolo alexander lowen,
brani di un'intervista alla femminista betty dodson che illustra le possibilità emancipatorie della masturbazione,
improvvisazioni buffonesche del fondatore dei the fugs tuli kupferberg,
inserti di cinema di propaganda cinese e sovietico (feat. mao zedong e josif stalin).
una sequenza memorabile documenta una sessione di plaster casting (calco in gesso dei genitali maschili), e può quindi essere estrapolata dal corpo del film come un pratico tutorial per un'idea regalo originale con poca spesa e tanto divertimento.
I film che amiamo
Sottovento 1991 regia di Stefano Vicario con Anna Valle e Claudio Amendola.Spunto per riflessioni interessanti sulle problematiche che interessano questo forum
elisabetta5656- Numero di messaggi : 295
Data d'iscrizione : 09.05.11
I film che amiamo
Xavier Dolan - Mommy 2014
https://youtu.be/K-rC2n0QuiY
https://youtu.be/K-rC2n0QuiY
elisabetta5656- Numero di messaggi : 295
Data d'iscrizione : 09.05.11
Re: I FILM CHE AMIAMO
Jeanne Dielman, 23 quai du Commerce, 1080 Bruxelles
Chantal Akerman, Belgio/Francia 1975
nell'estratto video, Delphine Seyrig si rimette al lavoro dopo aver castrato Gordon Ramsay con un trinciapollo.
Chantal Akerman, Belgio/Francia 1975
nell'estratto video, Delphine Seyrig si rimette al lavoro dopo aver castrato Gordon Ramsay con un trinciapollo.
Re: I FILM CHE AMIAMO
Cyrano de Bergerac, 1990 diretto da Jean-Paul Rappeneau.
prigach80- Numero di messaggi : 7
Data d'iscrizione : 20.01.15
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