I FILM CHE AMIAMO
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Re: I FILM CHE AMIAMO
Titolo originale:Love Story
Anno:1970
Genere:drammatico
Regia:Arthur Hiller
Soggetto:Erich Segal
Sceneggiatura:Erich Segal
Produttore:Howard G. Minsky
Produttore esecutivo:David Golden
Casa di produzione:Paramount Pictures
Anno:1970
Genere:drammatico
Regia:Arthur Hiller
Soggetto:Erich Segal
Sceneggiatura:Erich Segal
Produttore:Howard G. Minsky
Produttore esecutivo:David Golden
Casa di produzione:Paramount Pictures
DragonsWings- Numero di messaggi : 16
Data d'iscrizione : 13.06.12
Età : 38
I film che amiamo
Penso che in questo film ci sia più di uno spunto interessante circa le relazioni umane e la loro problematicità nonchè sulla loro essenzialità come pensa l'autore del libro che dopo vi dirò
elisabetta5656- Numero di messaggi : 295
Data d'iscrizione : 09.05.11
I film che amiamo
Lo scrittore, Nick Hornby, è abbastanza famoso in Inghilterra ed il film è tratto da un suo libro.Per quanto smielato possa apparire, trovo che vi siano spunti interessanti e divertenti sul tema della solitudine (basti pensare alle invenzioni del protagonista per trovare la sua donna ideale.Anche io una volta pensai di iscrivermi ad un gruppo di alcoolisti anonimi per "imparare a stare in un gruppo").La frase conclusiva del film "nessun uomo è un 'isola (di Johnne Donne) nel caso di coloro che hanno grosse difficoltà ad imparare il linguaggio sociale ed emotivo della propria società potrebbe essere riconvertita in "noi siamo dei piccoli arcipelaghi"ossia delle isole con propaggini verso altre isole.....e questo potrebbe anche essere il loro piccolo,iniziale obiettivo.....
elisabetta5656- Numero di messaggi : 295
Data d'iscrizione : 09.05.11
Re: I FILM CHE AMIAMO
Ammiro il tuo Coraggio,Canterel,nel postare questi film.
Cessi sopra cessi che mangiano altri cessi
Cessi sopra cessi che mangiano altri cessi
lunatica- Numero di messaggi : 925
Data d'iscrizione : 29.01.09
Località : profondo sud
Re: I FILM CHE AMIAMO
(scusate il francesismo)
lunatica- Numero di messaggi : 925
Data d'iscrizione : 29.01.09
Località : profondo sud
Re: I FILM CHE AMIAMO
STAR SYSTEM - Se non ci sei non esisti
Bob Weide
2008
Bob Weide
2008
Niklaswolf- Numero di messaggi : 395
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Località : Milano
Re: I FILM CHE AMIAMO
Un Gelido Inverno (Winter's Bone)
Debra Granik
2011
Debra Granik
2011
Niklaswolf- Numero di messaggi : 395
Data d'iscrizione : 10.03.12
Età : 46
Località : Milano
Re: I FILM CHE AMIAMO
toby dammit
di federico fellini
episodio di tre passi nel delirio (aka spirits of the dead)
italia/francia 1968
[imho fellini al suo meglio. la forma breve favorisce la condensazione dell'apparato allucinatorio altrove sovraccarico di simbolismi un po' menosi. il soggetto - e.a. poe - è trattato con libertà ed intelligenza, senza provare ad infognarsi nella filologia letteraria. ci si tiene in equilibrio, ugualmente distanti dal rischio dell'esterofilia e da quello di incorrere nella celebrazione sbrodolante del solito setting romano. il reparto luci sembra curato da dario argento. terence stamp sembra un angelo sceso ad annunciare che la swinging london dovrà cedere il passo al punk.]
**************************
"A pensarci bene sono sempre tante le cose che restano escluse, che è necessario sacrificare. La colonna sonora originale, per esempio, quella di quando si gira, che è sempre un fedelissimo diario privato del film, giorno per giorno: le voci improvvise, il vento, le mie arrabbiature, gli sbagli, le esitazioni, il rosario dei numeri al posto delle battute per semplificare la faccenda...
Esempio: si vede Terence Stamp (è una scena del Toby Dammit) affondato dietro un tavolo ingombro di bottiglie semivuote. E' ubriaco e si guarda attorno con l'aria spaesata e inquieta del nevrotico. Si avvicina Campanella (un accordatore di pianoforti che mi ostino a far recitare perché ha una faccia che mi affascina) e con una complicità da mafioso comincia a sussurrare: Uno - due - tre - quattro - cinque - sei - sette - otto.
TERENCE STAMP (stralunato) Otto?
CAMPANELLA Sissignore! Otto! (Poi lancia un'occhiata verso la macchina da presa, mi cerca e mormora)...e adesso dottò, che faccio?
IO Va' avanti, conta fino a ventinove, ma un po' più subdolo.
Campanella - che è napoletano - fa una smorfia come per dire: Contento lei... e riprende!
CAMPANELLA Nove - dieci - undici - dodici (e così via, subdolamente).
Allora Terence Stamp si alza barcollando e prende a recitare in inglese davanti al microfono:
TERENCE STAMP Spegniti, spegniti breve candela! La vita non è che un'ombra che cammina...
Da un delirio numerico a Shakespeare.
(Federico Fellini, Fare un film, Einaudi 1980)
di federico fellini
episodio di tre passi nel delirio (aka spirits of the dead)
italia/francia 1968
[imho fellini al suo meglio. la forma breve favorisce la condensazione dell'apparato allucinatorio altrove sovraccarico di simbolismi un po' menosi. il soggetto - e.a. poe - è trattato con libertà ed intelligenza, senza provare ad infognarsi nella filologia letteraria. ci si tiene in equilibrio, ugualmente distanti dal rischio dell'esterofilia e da quello di incorrere nella celebrazione sbrodolante del solito setting romano. il reparto luci sembra curato da dario argento. terence stamp sembra un angelo sceso ad annunciare che la swinging london dovrà cedere il passo al punk.]
**************************
"A pensarci bene sono sempre tante le cose che restano escluse, che è necessario sacrificare. La colonna sonora originale, per esempio, quella di quando si gira, che è sempre un fedelissimo diario privato del film, giorno per giorno: le voci improvvise, il vento, le mie arrabbiature, gli sbagli, le esitazioni, il rosario dei numeri al posto delle battute per semplificare la faccenda...
Esempio: si vede Terence Stamp (è una scena del Toby Dammit) affondato dietro un tavolo ingombro di bottiglie semivuote. E' ubriaco e si guarda attorno con l'aria spaesata e inquieta del nevrotico. Si avvicina Campanella (un accordatore di pianoforti che mi ostino a far recitare perché ha una faccia che mi affascina) e con una complicità da mafioso comincia a sussurrare: Uno - due - tre - quattro - cinque - sei - sette - otto.
TERENCE STAMP (stralunato) Otto?
CAMPANELLA Sissignore! Otto! (Poi lancia un'occhiata verso la macchina da presa, mi cerca e mormora)...e adesso dottò, che faccio?
IO Va' avanti, conta fino a ventinove, ma un po' più subdolo.
Campanella - che è napoletano - fa una smorfia come per dire: Contento lei... e riprende!
CAMPANELLA Nove - dieci - undici - dodici (e così via, subdolamente).
Allora Terence Stamp si alza barcollando e prende a recitare in inglese davanti al microfono:
TERENCE STAMP Spegniti, spegniti breve candela! La vita non è che un'ombra che cammina...
Da un delirio numerico a Shakespeare.
(Federico Fellini, Fare un film, Einaudi 1980)
Intavoliamo una conversazione cinematografica..?
Sperando di avere presto modo di leggere per bene questo thread dall'inizio
(e poter quindi commentare al "al già postato" -stessa cosa vale per il 3d "Canzoniere"-),
mi permetto, come se la conversazione partisse da zero
(perdonatemi se ne avete già parlato prima quindi),
di citare il mio film preferito:
"Il favoloso mondo di Amélie" (che trovo M-E-R-A-V-I-G-L-I-O-S-O sotto molteplici punti di vista..!)...
Spaziando a 360° invece,
sono un'appassionata spettatrice di tutti i generi escludendo per lo più i film di guerra, storico/epici o documentari
(salvo eccezioni ovviamente):
mi piace emozionarmi con film drammatici di ogni sorta, saltare nel tempo,nello spazio o nella trama con quelli più cervellotici,
provare suspence coi film horror, ridere o sorridere con comici o commedie, e così via..!
Chi vuole quindi intavolare discussioni cinematografiche di qual-si-voglia-sorta (o quasi) con me,
è il benvenuto!
Se la mia richiesta risultasse troppo generica, posso lanciare tre domande "di partenza":
1) Cosa avete visto al cinema di recente..?
2) Serie tv interessanti che ricordate..?
2) Una domanda per tutti noi più "tecnica": quali film che parlano di Malattie o disturbi specifici sentite più vostri..?
In particolare, film sulla Depressione che conoscete/che consigliereste..?
Non parlo di Depressione traumatica o legata ai disturbi alimentari
(non è per essere pignola: è solo per restringere il raggio dato che l'argomento è vasto..!),
ma di quella per lo più "non circoscritta a qualcosa di definito",
e che degenera tendenzialmente non tanto in bipolarismo, quanto piuttosto in Apatia totale...
(e poter quindi commentare al "al già postato" -stessa cosa vale per il 3d "Canzoniere"-),
mi permetto, come se la conversazione partisse da zero
(perdonatemi se ne avete già parlato prima quindi),
di citare il mio film preferito:
"Il favoloso mondo di Amélie" (che trovo M-E-R-A-V-I-G-L-I-O-S-O sotto molteplici punti di vista..!)...
Spaziando a 360° invece,
sono un'appassionata spettatrice di tutti i generi escludendo per lo più i film di guerra, storico/epici o documentari
(salvo eccezioni ovviamente):
mi piace emozionarmi con film drammatici di ogni sorta, saltare nel tempo,nello spazio o nella trama con quelli più cervellotici,
provare suspence coi film horror, ridere o sorridere con comici o commedie, e così via..!
Chi vuole quindi intavolare discussioni cinematografiche di qual-si-voglia-sorta (o quasi) con me,
è il benvenuto!
Se la mia richiesta risultasse troppo generica, posso lanciare tre domande "di partenza":
1) Cosa avete visto al cinema di recente..?
2) Serie tv interessanti che ricordate..?
2) Una domanda per tutti noi più "tecnica": quali film che parlano di Malattie o disturbi specifici sentite più vostri..?
In particolare, film sulla Depressione che conoscete/che consigliereste..?
Non parlo di Depressione traumatica o legata ai disturbi alimentari
(non è per essere pignola: è solo per restringere il raggio dato che l'argomento è vasto..!),
ma di quella per lo più "non circoscritta a qualcosa di definito",
e che degenera tendenzialmente non tanto in bipolarismo, quanto piuttosto in Apatia totale...
Anima in pen...ombra- Numero di messaggi : 159
Data d'iscrizione : 28.06.12
Età : 37
Località : Bologna (provincia)
Re: I FILM CHE AMIAMO
Anima in pen...ombra ha scritto:Sperando di avere presto modo di leggere per bene questo thread dall'inizio
(e poter quindi commentare al "al già postato" -stessa cosa vale per il 3d "Canzoniere"-),
mi permetto, come se la conversazione partisse da zero
(perdonatemi se ne avete già parlato prima quindi),
di citare il mio film preferito:
cita pure senza timore, anche perché questi sono per lo più dei thread-silos dove ciascuno può ammannire agli altri i postumi digestivi dei suoi consumi culturali, senza un ordine del discorso (e sovente proprio senza discorso).
nel canzoniere puoi inserire i brani che più ti garbano, o scrivere dei tuoi gusti e disgusti. non ti consiglierei di scorrere tutto il thread prima di intervenire: fa conto che sono 58-60 pagine, considera una media di 15-18 link a pagina, dovresti prendere visione di oltre 900 fra video e commenti.
Grazie mille!
[center]Grazie mille allora..!
[size=12]orgia]]
[size=12]orgia]]
Anima in pen...ombra- Numero di messaggi : 159
Data d'iscrizione : 28.06.12
Età : 37
Località : Bologna (provincia)
Re: I FILM CHE AMIAMO
Anima in pen...ombra ha scritto:[center]Grazie mille allora..!
[size=12]orgia]]
pure qui l'orgia.
fa una cosa, scrivi in century gothic, altrimenti gli utenti iniziano ad equivocare.
quanto al rapporto tra cinema e depressione: ci penso. va detto che si tratta di un soggetto molto poco cinematografico in sé, proprio per la scarsità di spunti che un personaggio seduto sul divano a bestemmiare e rimuginare offre anche al più talentuoso degli sceneggiatori.
se poi come scrivi scartiamo la depressione reattiva (che almeno fornisce un innesco per l'evoluzione di una storia) o legata a disturbi comportamentali (che almeno sono osservabili), direi che bisogna penare per trovare i film, e ancora di più per trovare la pazienza di guardarli.
oltre alla rappresentabilità in immagini, l'altro problema grosso che la depressione al cinema deve affrontare è l'appetibilità commerciale:
"ciao amore, che facciamo stasera?".
"non saprei... andiamo al cinema!".
"va bene, allora: c'è coso, lì, il film con brad pitt che accarezza i piedi dei bambini appena nati e si stupisce che pure loro, così piccoli, ci hanno i piedi come vuole domineddio, e poi riflette su che cosa misteriosa e bellissima, ancorché dolorosa, è la vita".
"oppure?".
"oppure c'è il film con matt damon che sta sul divano tutto il giorno con le tapparelle a metà corsa, non parla, non si lava, non risponde al telefono né al citofono e medita se continuare a vegetare, spararsi un porno o scrivere una lettera di minacce e insulti a sua zia".
"aggiudicato" .
ad ogni modo, per cominciare facile facile, se uno ha lo stomaco può esplorare la filmografia dell'autoproclamatosi re della depressione nella settima arte lars von trier. tiè: melancholia. più in tema di così. personalmente sconsiglierei, a me von trier è sempre sembrato un cazzaro. ma alla fine sconsigliare è brutto quando si tratta di cultura. però ripeto: solo con corredo di pazienza e stomaco tollerante.
Grazie..Altro..? E qualche film motivante invece..?
...Uffa, ma a me piace il Georgia tra i font offerti qui!
Vorrà dire che ne farò un motivo per impratichirmi al pc senza fare più errori!
Siate clementi se sbaglio qualche altra volta però:
giuro, non ho strane manie sessuali!
Il film di cui parli è il primo a cui ho pensato documentandomi in internet e leggendo Ciak,
ma purtroppo al momento non ho la possibilità di scendere in città per reperirlo
(e non posso nemmeno dire di scaricarlo, visto che qui dove sto io c'è un ADSL che va a spinta, e non ci si riesce... )...
Tu intanto pensa ad altre idee e fammi sapere:
se anche ti viene in mente qualcosa di buono ma non pienamente attinente, passamelo lo stesso! Filtrerò io eventualmente!
Non propormi "The tree of life" come nel tuo dialoghino però,
perchè lì sì che veramente ho avuto voglia di tagliarmi le vene
(altro che Depressione!
Scusate, lo so che non bisognerebbe scherzare su cose del genere, ma voglio sdrammatizzare un pochino
il clima pesante che io spesso introduco in prima persona coi miei post...)!
Una bellissima "poesia per immagini", per l'amor di Dio, ma dopo un pochino non se ne può più..................................................!!!
La cosa più simile che ho visto
(ma che per certi aspetti mi è piaciuta di più perchè non ha "pretese commerciali" di sorta
e contiene una sequenza particolarmente toccante secondo me, quella sui sorrisi...)
è Naqoyqatsi...Lo conosci..? Fa parte della trilogia semi-sconosciuta di Qatsi (di Godfrey Reggio)..!
P.S. E film "stimolanti" invece..? A me hanno consigliato, in alternativa ai "classici più famosi" del genere,
"Ikiru-Vivere" di Akira Kurosawa, ma anche quello per il momento mi è irreperibile uffa..!
Chiedo anche film vecchiotti o "banali" (termine che comunque mi sento di virgolettare),
qualcosa che ti inviti a "crederci" anche quando sei giù giù insomma
(ti faccio qualche esempio: "Un sogno per domani" di Mimi Leder,
"Non è mai troppo tardi" di Rob Reiner,
"Il favoloso mondo di Amélie" di Jean-Paul de Jeunet -lo so, sono fissata con questo film-,
e così via...)!!!
Vorrà dire che ne farò un motivo per impratichirmi al pc senza fare più errori!
Siate clementi se sbaglio qualche altra volta però:
giuro, non ho strane manie sessuali!
Il film di cui parli è il primo a cui ho pensato documentandomi in internet e leggendo Ciak,
ma purtroppo al momento non ho la possibilità di scendere in città per reperirlo
(e non posso nemmeno dire di scaricarlo, visto che qui dove sto io c'è un ADSL che va a spinta, e non ci si riesce... )...
Tu intanto pensa ad altre idee e fammi sapere:
se anche ti viene in mente qualcosa di buono ma non pienamente attinente, passamelo lo stesso! Filtrerò io eventualmente!
Non propormi "The tree of life" come nel tuo dialoghino però,
perchè lì sì che veramente ho avuto voglia di tagliarmi le vene
(altro che Depressione!
Scusate, lo so che non bisognerebbe scherzare su cose del genere, ma voglio sdrammatizzare un pochino
il clima pesante che io spesso introduco in prima persona coi miei post...)!
Una bellissima "poesia per immagini", per l'amor di Dio, ma dopo un pochino non se ne può più..................................................!!!
La cosa più simile che ho visto
(ma che per certi aspetti mi è piaciuta di più perchè non ha "pretese commerciali" di sorta
e contiene una sequenza particolarmente toccante secondo me, quella sui sorrisi...)
è Naqoyqatsi...Lo conosci..? Fa parte della trilogia semi-sconosciuta di Qatsi (di Godfrey Reggio)..!
P.S. E film "stimolanti" invece..? A me hanno consigliato, in alternativa ai "classici più famosi" del genere,
"Ikiru-Vivere" di Akira Kurosawa, ma anche quello per il momento mi è irreperibile uffa..!
Chiedo anche film vecchiotti o "banali" (termine che comunque mi sento di virgolettare),
qualcosa che ti inviti a "crederci" anche quando sei giù giù insomma
(ti faccio qualche esempio: "Un sogno per domani" di Mimi Leder,
"Non è mai troppo tardi" di Rob Reiner,
"Il favoloso mondo di Amélie" di Jean-Paul de Jeunet -lo so, sono fissata con questo film-,
e così via...)!!!
Anima in pen...ombra- Numero di messaggi : 159
Data d'iscrizione : 28.06.12
Età : 37
Località : Bologna (provincia)
Anche i titoli di romanzi sono ben accetti! ^_^
Ovviamente sono ben accetti anche titoli di romanzi "motivanti"..!
Chissà che io non riesca ad uscire dalla spirale esclusiva dei "libri di auto-aiuto" e a dedicarmi anche a questi..!
A proposito, qualcuno ha letto il libro "L'Amico immaginario"..? Com'è..?
Chissà che io non riesca ad uscire dalla spirale esclusiva dei "libri di auto-aiuto" e a dedicarmi anche a questi..!
A proposito, qualcuno ha letto il libro "L'Amico immaginario"..? Com'è..?
Anima in pen...ombra- Numero di messaggi : 159
Data d'iscrizione : 28.06.12
Età : 37
Località : Bologna (provincia)
Re: I FILM CHE AMIAMO
l'eroe depresso di celluloide che probabilmente riscuote la mia più piena e commossa simpatia è il tetanico marlon brando di ultimo tango a parigi (decisamente il caso di un film sopravvissuto grazie ai suoi interpreti, e sotto ogni altro aspetto impietosamente cannibalizzato da ultimo tango a zagarol).
http://it.wikipedia.org/wiki/Ultimo_tango_a_Zagarol
abbiamo dunque marlon ridotto a vagare tra luride stanze in compagnia degli acari, che esce per strada in ciabatte solo per prendere le gauloises bleu al distributore, davanti al pont de bir-hakeim.
si tratta di depressione reattiva? non so, non direi, il suicidio della consorte è piuttosto un fattore emotigeno occasionale, ma il deboscio di marlon è troppo tetragono e sistematico:
pantegane come hors' d'oeuvre, riduzionismo fecale di ogni ragionamento, facies persistente tra il rincoglionito e il depravato, vestaglia, canottiera e capelli padellunti.
a dimostrazione esaustiva del grave stato di disagio di marlon brando c'è il dato della nullità iatrogena risultante perfino dall'applicazione diretta di un panetto da 250 gr. di burro di centrifuga sul deretano di maria schneider.
una terapia d'urto che supera per radicalità le tecniche di psicomagia di jodorowski. e invece niente. ancora barzellette sulla cacca, nuvole di polvere e di forfora, pose maledette rannicchiato per terra. un uomo senza futuro.
Infatti maria schneider e le sue rancorose emorroidi non tarderanno a farsi emissari della natura per decretare solennemente l'estromissione di marlon dal pool genetico della specie.
http://it.wikipedia.org/wiki/Ultimo_tango_a_Zagarol
abbiamo dunque marlon ridotto a vagare tra luride stanze in compagnia degli acari, che esce per strada in ciabatte solo per prendere le gauloises bleu al distributore, davanti al pont de bir-hakeim.
si tratta di depressione reattiva? non so, non direi, il suicidio della consorte è piuttosto un fattore emotigeno occasionale, ma il deboscio di marlon è troppo tetragono e sistematico:
pantegane come hors' d'oeuvre, riduzionismo fecale di ogni ragionamento, facies persistente tra il rincoglionito e il depravato, vestaglia, canottiera e capelli padellunti.
a dimostrazione esaustiva del grave stato di disagio di marlon brando c'è il dato della nullità iatrogena risultante perfino dall'applicazione diretta di un panetto da 250 gr. di burro di centrifuga sul deretano di maria schneider.
una terapia d'urto che supera per radicalità le tecniche di psicomagia di jodorowski. e invece niente. ancora barzellette sulla cacca, nuvole di polvere e di forfora, pose maledette rannicchiato per terra. un uomo senza futuro.
Infatti maria schneider e le sue rancorose emorroidi non tarderanno a farsi emissari della natura per decretare solennemente l'estromissione di marlon dal pool genetico della specie.
Re: I FILM CHE AMIAMO
V per vendetta, l'uomo che verrà, il labirinto del fauno, i cento passi, La rosa bianca, la chiave di sara, requiem for a dream, trainspotting, slc punk!, little miss sunshine
se nulla conta..- Numero di messaggi : 78
Data d'iscrizione : 25.03.13
Età : 30
Re: I FILM CHE AMIAMO
Perchè si diceva fossero più di 60 pagine, questo thread? Io leggo 19.
Comunque, non vorrei essere troppo in tema con il forum, ma cerco un film depressivo.
Meglio se bianco e nero ma non anni '40, forse neanche '50. Intenso non per sottintesi ma che ogni silenzio e ogni parola e ogni ruga dicano qualcosa e siano cercati, studiati. Triste o immobile. Piatto ma profondo, in orizzontale s'intende. Ambientazione vecchia maniera. Pioggia, avete anche della pioggia?
Comunque, non vorrei essere troppo in tema con il forum, ma cerco un film depressivo.
Meglio se bianco e nero ma non anni '40, forse neanche '50. Intenso non per sottintesi ma che ogni silenzio e ogni parola e ogni ruga dicano qualcosa e siano cercati, studiati. Triste o immobile. Piatto ma profondo, in orizzontale s'intende. Ambientazione vecchia maniera. Pioggia, avete anche della pioggia?
Analitica- Numero di messaggi : 190
Data d'iscrizione : 08.04.13
Re: I FILM CHE AMIAMO
Analitica ha scritto:Perchè si diceva fossero più di 60 pagine, questo thread? Io leggo 19.
Comunque, non vorrei essere troppo in tema con il forum, ma cerco un film depressivo.
Bergman, Il silenzio
piquemal- Numero di messaggi : 390
Data d'iscrizione : 17.02.11
Età : 43
Re: I FILM CHE AMIAMO
journal d'un curé de campagne
robert bresson
francia 1951.
però mi dispiace perché usando bresson per deprimersi, anche se è molto facile, si fa peccato.
il thread da sessanta colonne è il canzoniere.
robert bresson
francia 1951.
però mi dispiace perché usando bresson per deprimersi, anche se è molto facile, si fa peccato.
il thread da sessanta colonne è il canzoniere.
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