Presentazione

Ciao a tutti.
Ho scoperto questo forum e lo seguo saltuariamente da diversi mesi, lo trovo molto interessante, ma solo oggi ho deciso di uscire dall'ombra e presentarmi.
Mi chiamo Stefano, ho 28 anni e vorrei raccontarvi la mia storia.
Durante la mia infanzia ho passato i peggiori anni della mia vita, i ricordi delle medie e soprattutto delle elementari sono tutti negativi. Per 11 lunghi anni sono stato in totale solitudine, non avevo amici, le maestre mi odiavano, i compagni mi allontanavano, sono sempre stato seduto in prima fila, l'unico a non avere un compagno di banco. Ho sempre avuto difficoltà a fare amicizia, un pò per timidezza, un pò forse per il mio aspetto fisico (sono sempre stato sovrappeso), ogni mio tentativo di trovare dei compagni di gioco o di conversazione era infruttuoso. Col passare degli anni ho sviluppato un sistema di difesa che è stato quello che mi ha fatto diventare quello che sono oggi: per tenere lontani i cattivi bambini che mi prendevano in giro, incapace di farmeli amici ho iniziato a fare in modo che mi temessero. Ho così iniziato a fingermi posseduto dal diavolo, disegnando mostri, teschi e frasi macabre sul mio diario e così via. Ho un fratello di 8 anni più grande che ai tempi era un metallaro e che sicuramente mi ha condizionato, io lo sono ancora adesso ma da bambino mi vestivo di nero e facevo il "satanista" per gioco senza nemmeno bene capire cosa stessi facendo. Da allora sono passati tanti anni, non fingo più di essere un satanista e non faccio più sceneggiate per incutere timore, ma sono rimasto una persona molto oscura, diffidente, fredda con gli estranei, sospettosa, cinica e fondamentalmente molto pessimista.
Oggi mi ritrovo quasi trentenne, la mia depressione non è più acuta come in quegli anni ma, salvo picchi di pura disperazione, si è trasformata in una costante malinconia e assenza di vita e di interesse per la vita, sono senza lavoro, pressochè senza nessuna vera esperienza lavorativa, con pochissimi amici, senza una donna da anni e senza nessuna fiducia in me stesso. Ho due genitori emotivamente assenti, mia madre è una gran lavoratrice, materialmente ho la fortuna che non mi ha mai fatto mancare nulla, buon cibo, soldi (motivo per cui non ho reale esigenza di avere un lavoro per vivere), grandissima libertà d'azione, ma a livello umano di comprensione, ascolto, conforto, consigli ecc, sempre pressochè zero.
Negli ultimi anni ho perso tutte le persone e le cose a cui tenevo di più (nessun lutto, solo rapporti definitivamente terminati): mio fratello, la persona che io ho sempre ammirato e usato come ispirazione, caratterialmente molto diverso da me, perso a causa di una stupida litigata purtroppo anche violenta e, a causa del suo terribile orgoglio, non più riconciliabile (mi ha detto chiaramente che mi disprezza e che non mi rispetterà mai finchè non avrò dimostrato di non essere più il fallito che sono adesso), la mia migliore amica, di cui ero quasi innamorato e che ho sempre considerato una sorella, il mio fantastico cane, scelto da me al canile quando ero piccolo, sempre legatissimi e purtroppo morto tra le mie braccia dopo 15 anni di perfetta salute a causa di una iniezione letale dovuta a un tumore, la mia adorata auto che per me significava tantissimo, considerata al pari di una persona, che non mi ha mai deluso e grazie alla quale spesso ho ritrovato la serenità ecc.
La mia situazione attuale è dunque la seguente: 28 anni, pressochè senza amici, senza una donna, senza soldi (solo quelli necessari per poter mangiare), senza un veicolo per potermi spostare (cosa, ripeto, che mi pesa tantissimo) re e allo stesso tempo prigioniero in casa mia in quanto esco di casa una volta al mese, passo le giornate a ubriacarmi (a volte anche prima di mezzogiorno), a giocare con la playstation o giuardare film al pc, nessun hobby, nessun interesse, ogni giorno uguale al precedente, non credo più in niente, non ho più voglia di vivere, mi sento debolissimo, solo, inutile e senza speranze. I miei tentativi di chiedere aiuto ai miei genitori non sono mai serviti, poichè loro vedono solo un figlio pigro che non ha voglia di lavorare, che butta via le giornare, una delusione, un peso, un parassita che si fa mantenere e basta e che ha solo il problema della noia. Ho provato a cercare per un aiuto professionale nella speranza di trovare qualcuno che mi aiuti a risollevarmi e a riprendere in mano la mia vita e mi faccia riscoprire la produttività e la felicità, ma non posso permettermelo.
Vi chiedo scusa se sono stato così prolisso e pesante, mi rendo conto che come presentazione non sia delle migliori e certo non aiuti a mettermi in buona luce, sono troppo abituato a farmi intere conversazioni da solo da riuscire a essere conciso, ma se anche solo avete avuto la pazienza di leggere tutto senza annoiarvi troppo, vi ringrazio.

Scusami la sintesi, non è disinteresse ma soltanto stanchezza dovuta a mie ragioni personali.

Ti segnalo solo che, al di là delle possibilità economiche, potresti iniziare chiedendo un consulto al centro di salute mentale della tua zona e, visto che dici di ubriacarti ogni giorno, io valuterei anche un gruppo di auto aiuto dedicato all'alcolismo o magari potresti vedere a quali servizi puoi accedere presso il Sert di compentenza.

Sono tutte possibilità gratuite per avere un aiuto specialistico e iniziare a muoverti nella direzione di stare un po' meglio.

Ciao e scusa ancora l'eccessiva sintesi, ma sono stanchissima.

merla

Ho letto la tua storia..e ho trovato similitudini con la mia. Vorrei poterti dare consigli utili, dirti che tutto andrà bene e fare in modo di farti prendere in mano la tua vita..ma sarebbe ipocrita da parte mia dato che mi sono auto isolata dalla vita esattamente come stai facendo tu. Diversi lutti hanno caratterizzato la mia adolescenza e hanno portato in me delle conseguenze che ancora oggi bruciano parecchio..ma con dolore molto simile ricordo quel perenne senso di inadeguatezza dovuto a comportamenti di certe persone (famiglia compresa) nei miei confronti. Mia madre ha sempre avuto un particolare rapporto con mia sorella. E' oggettivamente una delle ragazze più belle che abbia mai visto ma, nonostante la cosa fosse particolarmente evidente, mia madre non ha mai perso l'occasione di sottolinearlo e di fare paragoni poco gradevoli. L'unica persona che vedeva del buono in me era morta e mi sentivo come se non valessi la pena. Mi sono resa conto di quanto mi avessero ferito solo quando sono arrivata all'università. Non sono stata in grado di instaurare nemmeno rapporti superficiali o a mantenere quelli che pensavo fossero importanti. Mi sentivo come se mi mancasse qualcosa...come se non andassi bene in nessuna circostanza. Ho sempre dato la colpa agli altri. Ho sempre attribuito la causa di tutto in parte alla cattiveria degli altri e al fatto che secondo nella mia mente io ero "nata sbagliata",diversa dagli altri. Molto probabilmente sono l'ultima persona che può dare consigli ma forse una cosa l' ho capita . Non esistono persone sbagliate. Io non sbagliata,così come non lo sei tu. Ho provato ad assomigliare a mia sorella ad ogni costo. Mi guardavo allo specchio e vedevo qualcosa di sbagliato. Ma questo solo perchè avevo in mente un modello prestabilito che dovevo raggiungere a tutti i costi. Non so dirti cosa sia scattato in me e perchè ma ad un certo punto ho capito. Io sono quello che sono. E non mi interessa se mia madre preferisce mia sorella o quest'ultima mi guardi come se non fossi mai alla sua altezza. Non sarò miss Italia ma sono certa di avere tante cose che lei non ha. Così mi sono messa a fare una lista delle cose che ero brava a fare. Lo studio era sicuramente una di quelle cose in cui riuscivo meglio così ho iniziato a far vedere di che pasta ero fatta. Quello che voglio dire è che devi capire in che cosa sei bravo. E se non sei bravo in niente allora trova qualcosa. Se non vuoi uscire di casa perchè ti vergogni del tuo aspetto fai una lista delle cose che ti piacciono di te. Persino io che mi vedevo come un mostro alla fine sono riuscita a trovare qualcosa! Fanne il tuo punto di forza. Purtroppo le persone che ci circondano fiutano le nostre debolezze.
Ogni volta che ti senti perso e ti viene in mente di bere (io mi abbuffavo) esci di casa e vai a passeggiare..o trova qualcos'altro da fare che ti piaccia. Che piaccia a te e che non debba essere per forza un lavoro. Fidati..so quanto può essere difficile ma la vita purtroppo ci riserva sempre delle prove terribili e tutta questa situazione nel mio caso è stata aggravata da avvenimenti dolorosissimi...quello che cerco di dirti è che tu puoi ancora risollevarti..puoi ancora far pace con tuo fratello e hai tutto il tempo di dimostrare agli altri e soprattutto a te stesso che non sei un fallito e che vali, così come sei.
Spero di non averti annoiato e, nel mio piccolo, di averti fatto sentire un pò meno solo.
M

Come ho detto io ho la fortuna di non aver subito traumi quali dei lutti in famiglia, ma mi sono sempre sentito solo e non amato anche dentro le mura di casa, fin da bambino. Ho un padre completamente assente che sa solo fare il suo lavoro e guadagnarsi la paga, ma per il resto si è sempre disinteressato di tutti, ricordo che quando ero piccolo interveniva nelle discussioni in famiglia solo quando mia madre gli chiedeva di aiutarla a sgridarmi o punirmi per brutti voti a scuola o cose del genere. Mia madre invece è una persona fantastica che stimo molto, si è sempre fatta un mazzo così per tutti, ha sempre lavorato anche in condizioni di precaria salute e materialmente non ha mai fatto mancare nulla a nessuno, forse proprio per sopperire alla sua freddezza emotiva. Tuttavia, pur essendo una madre migliore della media, è sempre stata una persona su cui a livello di supporto morale non ho mai potuto contare. Ormai io coi miei non ho più dialogo, vivo recluso in camera mia tutto il giorno e scendo in cucina solo per pranzare e cenare, mangio in silenzio e torno nel mio buco. Inutile tentare di far capire a qualcuno come io mi senta. Per i miei sono solo una bocca da sfamare, che finchè se ne resta per conto suo, non si fa sentire e non crea grossi problemi, si può anche sopportare. Ma so di essere una delusione per loro. Sono sempre stato considerato come quello la cui opinione non conta, quello i cui interessi e desideri non sono importanti. I miei ormai sono anziani, io cerco di aiutarli come posso, mio fratello da 10 anni è andato a vivere da solo e per tutti io sono invisibile. Io e mio fratello siamo totalmente diversi, lui è un sagittario, vitale, sportivo, prende i problemi di petto, io sono gemelli, logico, riflessivo e purtroppo decisamente troppo tendente allo sconforto. Dopo tutta una vita a sentirmi dare del fallito da tutti mi sono convinto di esserlo davvero e i miei innumerevoli tentativi di combinare qualcosa nella vita lo hanno confermato. So di avere anche dei pregi, come l'intelligenza, la sincerità, so essere un buon amico, ma quando sono preso male dimentico anche quelle poche cose di valore che ho e ricomincio a considerarmi solo come un inutile relitto umano, un errore che non sarebbe mai dovuto venire al mondo. Ho provato e riprovato più volte a trovare qualcosa in cui io sia bravo, ma non ho trovato nulla. Una volta io non ero così, sono peggiorato tantissimo negli ultimi anni. Suonavo il pianoforte, andavo in palestra, leggevo tanti libri, mi interessavo di cose come l'astronomia ecc.. adesso ho abbandonato tutto. Ogni volta che cado ho meno forze per rialzarmi. E' sempre più dura e credo di non potercela fare più. Sono l'ombra di me stesso, il ragazzo quasi felice che ero non esiste più da tanti anni e non ho nessuna possibilità di farlo tornare, non con le sole mie forze. Non riesco a credere in me stesso, non ho motivo per credere in me stesso. Non riesco a vedere quelle cose come cose in cui sono o ero portato, qualità, talenti o cose simili. Per me sono solo attività piantate a metà, fallimenti. E' per questo che bevo. Per distrarmi, per non pensare, per allontanare la mente dalla realtà e entrare nella finzione in cui io sto bene, tutti mi vogliono bene e io non ho problemi, per uccidere il mio cervello, spegnerlo e non pensare più a nulla. Fosse per me vorrei essere ubriaco 24 ore su 24, o fatto. Piu' di una volta ho immaginato come starei bene se fossi sempre continuamente sotto l'effetto di qualche stupefacente, in modo da non avere mai e poi mai il rischio di rendermi conto di quanto inutile e penosa sia la mia vita e non ricordare nessuno dei miei infruttuosi tentativi di concludere qualcosa in modo soddisfacente. Sono troppo critico con me stesso, pretendo troppo, lo so, ma quando sono giu' non riesco a fare diversamente.
Ad ogni modo ho smesso di desiderare di morire, c'è sempre tempo per quello e chissà, forse spero in un miracolo. Ma se è vero che solo io posso trovare la forza di reagire, non credo di esserne più in grado, considerato quanto a fondo sono andato. Grazie lo stesso per le belle parole, cmq, sono state ugualmente molto apprezzate

Non pensare che nessuno possa capirti..anche se per motivazioni diverse abbiamo in comune il fatto di essere "ombre di noi stesse". Ora personalmente mi ritrovo ad avere il tuo stesso modo di "vivere"... .. quello che cerco di farti capire però è che i genitori sbagliano, gli amici sbagliano,i fratelli sbagliano e anche noi in prima persona lo facciamo. Il fatto è che tu hai secondo me una sensibilità diversa dagli altri..certe cose ti toccano maggiormente che alla maggior parte delle persone. So che ti senti perso...attaccarsi alla bottiglia, alle droghe..non è la soluzione nè per risolvere i problemi nè per spegnere i pensieri. Fidati,non funziona. Ho fatto questa vita sregolata per quasi due anni e soffocare tutto quello che stai provando non aiuta. Mi ritrovo dopo 2 anni con gli stessi dolori e con problemi in più. Ho cominciato a soffrire di una vera e propria paralisi mentale e fisica..ho allontanato tutti e tutto. La tua situazione però non è irrecuperabile...puoi ancora fare qualcosa. Fare qualcosa per te stesso, non per dimostrare qualcosa a qualcuno. Spero davvero che la vita ti riservi cose bellissime..
un abbraccio
M

Sono commosso. Sul serio. Grazie. Non capita spesso di sentirmi dire parole del genere, non a me almeno, non sono così fortunato. Credo di essere una persona che sa apprezzare anche le piccole cose e queste parole, per quanto siano solo parole, significano molto per me. E' grazie a parole come queste che la mia depressione e malinconia vengono interrotte da momenti di quella che si potrebbe definire serenità. Stavo per inviare un altro post molto lungo e pieno di frasi, considerazioni e pensieri, ma ripensandoci penso che sia sufficiente dire questo. Spero davvero tu abbia ragione, che un giorno (si spera non troppo lontano, dato che mi sento addosso non i miei 28 ma bensì 70 anni) io possa trovare quella forza necessaria per reagire, rialzarmi e riconquistarmi la mia vita. Ora sinceramente ne dubito fortemente, considerato quanto debole e impotente mi senta, ma forse un giorno troverò l'affetto e l'amore di cui ho tanto bisogno e da li arriverà anche la forza e la sicurezza che ho perso per strada. Nel frattempo, un brindisi alla tua salute e grazie ancora.