Una nuova depressione

Salve a tutti,
sono nuova in questo forum ma so fin troppo bene di cosa tratta.

Non so se vi possa interessare la mia storia ma cercherò di usare questo topic come sfogo, come una sorta di autocoscienza che, spero, mi porterà a qualcosa di buono (o almeno minimamente positivo). Non fate caso al mio italiano, se sbagliato o no.. scrivo di getto, non rileggo... forse è meglio così.

Sono sempre stata una ragazzina timida, con qualche amico, nulla più.
Fin da piccolina le figure intorno a me mi sovrastavano, riuscivano ad essere più dirompanti e divertenti di me. Io vivevo attorno a loro, come un ombra, come un qualcosa che c'è ma se non c'è va bene uguale.

Con l'adolescenza riesco ad avere un minimo di riscatto personale: le persone (soprattutto i ragazzi) cominciano a notarmi, io riesco a crearmi una personalità un pochino più forte che mi porta ad avere più amici e perfino un gruppo fisso con il quale uscire la sera.
Stavo bene, finchè i primi dissapori (e amori non ricambiati) portano a rompere tutto.
Qui il primo accenno di depressione che riesco a accantonare riuscendo a ricreare un altro gruppo, fatto di ragazze e pochi ragazzi che, bene o male, erano nella mia stessa situazione.
Anche qui tutto bene finchè la vita, le scelte, gli amori portano tutto a rompersi nuovamente. Qualcuno lo sento ancora ma è solo una formalità: tanti auguri qui, tanti auguri lì, tutto bene? son contenta. stop.
La depressione c'è, più forte di prima.
Arrivo a toccarla con mano, abbracciarla e farla mia nel momento in cui affronto una storia più che burrascosa durata 2 anni con un ragazzo, un amore travolgente che porta entrambi a una malattia incredibile fatta di "ti voglio" e di "ti voglio morto". Non sto a dilungarmi su questo fatto, lui l'ho dimenticato, LEI (depressione) entra a far parte definitivamente di me come un piccolo tarlo che ogni giorno scava sempre di più una voragine infinita nei miei pensieri.
C'è terra bruciata intorno a me: famiglia che pretende cose che non posso dare, amici inesistenti, amore distruttivo.
Solo una persona è sempre stata al mio fianco: La mia migliore amica da quando andavamo all'asilo insieme.
Lei c'è sempre stata ma non credo ci sarà ancora.
Le sue scelte di vita l'hanno avvicinata al mio mondo ma allontanata completamente da me.
Sento che è come se si fosse presa una parte della mia vita riuscendo maestralmente a tagliarmi fuori completamente.
Mi sento come un estranea in casa mia.

L'unica che mi ascoltava, mi stava vicino, sulla quale sapevo di poter contare ora non c'è più. Ha deciso di diventare un'altra, una persona peggiore e insopportabile (a volte).

E, in tutto questo, mi sento sola. Senza uno straccio di amico.
Invidio quelli che si fanno i viaggetti con gli amici, quelli che "il sabato si va a far aperitivo, è un obbligo", quelli che sanno con chi andare al cinema oltre il proprio compagno... io non ho tutto questo. Forse non posso permettermelo. Forse sono io che faccio schifo. Sono io la persona orribile che non riesce a tenersi stretto nessuno e solo una era riuscita a sopportarmi fin'ora, poi ha aperto gli occhi.

Eppure io ci sono sempre stata. Per TUTTI. Sempre.
Ho sempre anteposto gli altri a me stessa.
La moneta con cui vengo ripagata è la solitudine.

E, grazie a tutto questo, sono rientrata nel loop della depressione, della nonfame o troppafame, degli attacchi di panico, delle crisi di pianto dal niente, della consapevolezza di essere inutile, di non riuscire più a farci niente perchè tutte le mie cartucce le ho già sprecate. vorrei solo andare in un altra città, con la speranza di poter ricominciare tutto da capo.. ma tanto so che, anche se lo facessi, sarebbe troppo tardi perchè alla mia età (27) le persone hanno già intrapreso delle strade ben definite fatte di cose e di persone già presenti. Per me non c'è spazio in nessuna delle loro vite.

Io non voglio vivere in questa cacchina. io voglio essere Felice. Ma non lo sono mai fino in fondo.. mi illudo solo che, a fine giornata, nonostante tutto non sia andata così male. Io non voglio accontentarmi, io voglio sentirmi BENE.

benvenuta liberty

in certi tratti rivedo me stessa.. Anche io ho passato gran parte dell'adolescenza in solitudine, sicuramente per via del mio carattere un pò diverso dalle altre ragazze, ma anche forse per aver incrociato persone superficiali.. Avevo delle amiche ma le vedevo poco e poi ci siamo perse strada facendo. Ma oggi, ripensandoci, non cambierei nulla delle mie scelte e del mio carattere, perchè sono persone che non meritano e ho fatte bene a perdere.
Non bisogna incolparsi per come si è quando si perde qualcuno.. Se ci si perde è colpa di entrambi.
Ora vedi tutto nero e pensi che resterai sola, ma la tua visione cambierà quando incotrerai il ragazzo giusto. Se quelli passati, fanno appunto parte del passato, è proprio perchè non erano quelli giusti, quindi inutile torturarsi e darsi delle colpe.

Si è vero che qualcuno a 27 anni ha già una famiglia e un lavoro, ma tanti sono nella tua stessa condizione, quello di non avere ancora intrapreso una strada.