sfogo

inizio a fare sempre più fatica ad alzarmi la mattina.

inizio a non combinare più niente di utile in settimana tornato a casa dal lavoro.

sono uscito un paio di sere con una ragazza conosciuta conosciuta al corso di ballo a cui andavo fino a qualche mese fa.

lei mi piace. però sembra non volere eccedere nel contatto fisico. sembra non volermi come compagno insomma. mi capita di avere un trattamento molto più caloroso da sconosciute che da lei.

io sinceramente di un'amica non so che farmene.

non lo so se sta temporeggiando perché è indecisa. se lo fa per mettermi alla prova.

non sono più disposto a lunghi corteggiamenti. già fatto. già sofferto. non sono in grado di sostenere più cose del genere. non voglio stare appresso a lei per, che ne so, sei mesi, un anno, soffrire come un cane, e poi ritrovarmi di nuovo solo.

poi lei ha tanti impegni. il nuoto, il tango, e il corso di ricamo, e l'altro corso di ballo. che palle. come mai ha tanti impegni? sta cercando il super-principe-azzurro?

poi lei ha due lauree, io neanche una. mi starà svalutando per questo?

alla fine sono questione sue. io so solo che questa prova la fallirò. non farò come l'ultima volta. non le starò appresso un anno per poi farmela soffiare dal primo mammalucco con il bmw e le grandi prospettive.

l'altra sera sono stato bene in sua compagnia, ma stavo male nel fatto che da un lato mi sentivo vincolato a lei, però lei non mi dava quello che volevo. non sto parlando di chi sa che cosa, un abbraccio affettuoso sarebbe stato grandioso. in definitiva mi sono privato di andare a conoscere altre ragazze, o comunque approfondirne la conoscenza, per stare con lei che mi tiene a digiuno di affetto.

più indago i miei problemi più si rivelano dannatamente banali.

sono solo perché gli amici che avevo non avevano tanti amici e amiche da presentarmi.

le persone, le ragazze che sono comunque riuscito a conoscere, separandomi dagli amici d'infanzia e avventurandomi in nuovi circoli, non mi hanno ritenuto adatto a stabilire una relazione.

quindi, due fattori, 1) scarsa esposizione sociale, 2) scarsa attrattiva

la scarsa esposizione sociale è dovuta sicuramente al fatto di aver vissuto in ambiti molto maschili, l'informatica
è dovuta al fatto di aver segato più volte i rapporti con gruppi e persone

la scarsa attrattiva è derivata dal fatto che non sono di famiglia ricca
a suo tempo decisi di fermarmi al diploma, un po' perché non volevo gravare ulteriormente sui miei, un po' perché non tolleravo il potere che i professori avevano su di me, certi avevo davvero voglia di picchiarli, non l'ho fatto ma decisi non sottopormi di nuovo a quel tipo di relazione impari, oggi non avrei la forza di tornare agli studi, diciamo la verità non ne ho voglia e poi probabilmente ne uscirei cieco, con gli occhi già straziati da 8 ore di lavoro al computer...
cos'altro... vivo al di sotto delle mie possibilità.... abito con i miei... l'auto che guido è stata immatricolata 13 anni fa, non ha le luci bianche... ma non è che sono tirchio, già così facendo, contando il costo di sostituzione delle cose che uso, uscendo due volte a settimana, spendo la metà dello stipendio...

quindi, cosa devo fare per realizzare il grande sogno?

dovrei estendere la mia rete sociale, facendo mille corsi inutili di cui non me ne frega niente e stancandomi e stressandomi fino allo sfinitmento
dovrei iniziare a scialacquare i soldi, i miei tutti e magari anche qualcosina dei miei, fare come fare certi, sacrificare la sostanza per l'apparenza, avere di meno per mostrare di avere di più
poi se le cose andassero male e per disgrazia finissimo (io e famiglia) tutti con il culo per terra, bhe... sfiga no!?? meglio apparire e poi rincorrere bollette e debiti in due che costruire qualcosa su cui poi potrò sputare da solo no!?!?

per ora non farò niente di tutto questo perché è già tanto se domani avrò la forza di alzarmi dal letto, ormai mi ci rigiro anche per 45 minuti prima di riuscire ad alzarmi e poi dover correre per andare al lavoro, è davvero pessimo.

scusate se vi ho annoiato con le mie banalità

alla fine meglio così
ringrazio Dio
per non avermi fatto incastrare in relazioni sbagliate
per non avermi messo in condizione di rovinarmi con le mie mani, realizzando i miei desideri
per avermi dato la forza di interrompere sul nascere la relazione in cui mi stavo avventurando a inizio anno
nonostante mi avesse regalato il mio primo bacio
nonostante avesse scelto me
io non ho mentito ne a lei ne a me stesso
la disperazione non mi ha piegato
e ho preferito stare solo che con una persona che non amavo
oggi quantomeno nessuno ha titolo a rompermi i c*glioni
e l'unica cosa che devo fare è alzarmi domani mattina, attraversare la città pregando di non spiaccicarmi in tangenziale, non rispondere alle provocazioni, fare quello che devo fare, tornarmene a casa, passare il tempo finché finalmente non mi riesce di andarmene a dormire

prospettive limitate ma la notte passerà e un giorno tutto andrà per il meglio

ritroverò l'energia e la voglia di vivere
riuscirò a vedere cose nuove
a conoscere persone nuove
a relazionarmici in maniera non conflittuale
a non odiare le persone per quello che non mi danno
andrà tutto per il meglio

questo è proprio un bello sfogo, una bella presa di posizione! Mi piace!   

Che dire della tipa! Spesso la gente non sa neppure lei ciò che vuole! Però un paio di sere non mi sembrano mica così tante per dover già dire che non ti caga e ti tiene solo da tappabuchi!
Se poi è tanto impegnata, perchè dovrebbe uscire con te?

A me pare che tu sia amareggiato da ciò che ti è successo in passato ed ora giudichi tutto con un unico metro. Ma non c'è solo il sistema decimale...   
Ma tu ci hai provato a corteggiarla? A dirle che è carina, a fare un po' il simpatico? No perchè una donna mica vuol mettersi con uno che la fa deprimere già dal primo incontro, eh???
E basta con sta storia del conto in banca e della macchina!! Già il fatto di avere un lavoro, oggigiorno ti colloca come un buon partito. Rivalutati!!   E poi, scusami, ma io non conosco nessuna mia amica che abbia fatto questi ragionamenti prima di mettersi con una persona e neppure dopo.
Ok, ci sono le donne a caccia del portafoglio, come ci sono gli uomini a caccia di bonazze, ma non facciamo di tutte le donne una ragioniera commercialista e di tutti gli uomini delle teste di c....o!!  

Poi, scusa, ma è solo lei a dover stabilire un contatto fisico e che ti deve abbracciare o toccare? A casa mia, puoi anche farlo tu. Senza saltarle addosso, stile piovra, ma con bon-ton e savoir-faire...

Riguardo allo sperperare, concordo con te. Io sono ragioniera e so tenere i conti di casa.
Ma qualche volta allentare i cordoni della borsa aiuta a vivere meglio.
Quindi la prossima volta, offrile tu la cena e non fare il taccagno!   

Grazie Anthea per la risposta.

Lei l'ho conosciuta questa primavera a un corso di ballo. Io avevo altre situazioni per la testa, lei stava un tantinello sulle sue, ci siamo presi in simpatia ma non abbiamo approfondito.

Poi a settembre ho lasciato il corso di ballo, per via di una crisi, esistenziale, d'identità, ecc... forse un amore non corrisposto o forse no non lo so più non ci voglio pensare quella vita è finita li e ne è ricominciata un'altra... vita nuova io nuovo... comunque ritornando a tema, a fine settembre ci siamo incontrati per caso in discoteca, io ero uscito da solo, lei ha iniziato a propormi di uscire, mi ha invitato al suo compleanno. Io ho sempre risposto, ci sono sempre stato, anche quando avevo altro da fare, altre ragazze da conoscere, altre uscite programmate, ho lasciato tutto da parte e ho sempre deciso di stare con lei.

Una cosa che mi ha dato fastidio all'inizio, è stata che lei organizzava per vederci in un posto, io ingenuo pensavo fossimo io e lei, invece puntualmente si portava un paio di amici. Li per li io ho pensato che questo volesse dire che non voleva stare sola con me, che voleva solo aggregarmi a una comitiva, magari perché le era dispiaciuto sapere che uscivo da solo (mi aveva chiesto con chi ero e io avevo risposto la verità).

Invece almeno in parte sbagliavo, almeno in parte, il motivo è che, piuttosto che prendere la macchina di sera, e andare da sola in un posto, se ne sta a casa, per questo non la vedevo mai da sola.

Comunque, quando non mi sentiva lei ho iniziato a sentirla io e da li ci siamo visti, credo tutte le settimane tranne una.

Due volte invece è successo che è uscita con me, eravamo io e lei, io sono andato a prenderla e io l'ho riportata a casa, dove siamo andati c'erano altre conoscenze comuni ma loro erano in secondo piano insomma....

Comunque, ballando è abbastanza semplice tentare un abbraccio, io poi ho sviluppato una certa sensibilità e mi viene molto semplice capire le intenzioni "motorie" dell'altra persona, lei quando provavo ad avvicinarla un po' di più, a stringerla un po' di più in un abbraccio, si irrigidiva, mi teneva lontano invece che lasciarsi avvicinare.

Poi siccome faceva freddo, quando siamo usciti dal locale ho fatto, in modo giocoso, a strofinarle l'esterno delle braccia con le mani, ed ecco lei invece di godersela mi è sembrata diventare tesa e quindi ho smesso subito.

D'altra parte in un'occasione poteva scegliere se uscire con me o con il resto del gruppo, e ha scelto me, poi abbiamo raggiunto il gruppo su mia iniziativa perché ho sentito che era la scelta migliore, comunque, la cosa mi ha colpito, poi magari mi illudo e lei l'ha fatto per chissà quale ragione però nei fatti la sua decisione è stata di uscire con me.

anthea ha scritto:Che dire della tipa! Spesso la gente non sa neppure lei ciò che vuole! Però un paio di sere non mi sembrano mica così tante per dover già dire che non ti caga e ti tiene solo da tappabuchi!

Ecco quindi, un paio di sere in realtà sono quelle in cui mi sono sentito "io e lei", invece "io, lei e i suoi amici" sono una decina di settimane che andiamo avanti... la conoscenza invece è già durata un paio di stagioni...

anthea ha scritto:Ma tu ci hai provato a corteggiarla? A dirle che è carina, a fare un po' il simpatico? No perchè una donna mica vuol mettersi con uno che la fa deprimere già dal primo incontro, eh???

Non sono mai deprimente. Al massimo sto zitto.

L'ultima volta tornando a casa, non mi ricordo di cosa si parlava, comunque ho citato mio fratello e lei mi ha fatto qualche domanda su di lui e i nostri rapporti, e anche io le ho fatto domande sulla sua famiglia e i suoi rapporti con loro. Non mi è parso per niente casuale che siamo arrivati a parlare di questo, ho valutato la questione come un tentativo di approfondire la conoscenza.

anthea ha scritto:Poi, scusa, ma è solo lei a dover stabilire un contatto fisico e che ti deve abbracciare o toccare? A casa mia, puoi anche farlo tu. Senza saltarle addosso, stile piovra, ma con bon-ton e savoir-faire...

Fatto. L'unica stupidata che ho fatto è stato, mentre la aiutavo, all'uscita dal locale, ad attraversare una lastra di ghiaccio, dire che mi sembrava di reggere mia nonna XD non ha riso... lei ha sei anni più di me, se la sua insicurezza sta in parte li, di certo la mia battutona non ha contribuito a... rompere il ghiaccio XD ... devo ammettere che anche io ho un po' di paura della differenza di età, me lo sono posto il problema, però penso che potrebbe valerne la pena.

Altra cosa, su facebook non mi metto mai in chat. Non le mando sms se non per invitarla a vederci. Blackout totale. Anche questo è frutto di una mia stortura. C'è una voce nella mia testa che mi dice "se vuole la tua compagnia ti deve ricambiare con la sua presenza". Poi c'è la paura di inflazionare le mie attenzioni. O che magari chatti facendo la carina con me e altri 5 polli contemporaneamente.

Sicuro mi viene facile accusarla dei suoi blocchi, ma devo ammettere di averne di miei, lei è bloccata nel linguaggio corporeo, io nella parola.

anthea ha scritto:Quindi la prossima volta, offrile tu la cena e non fare il taccagno!   

Sai che hai ragione. Non mi è proprio passata per la mente questa cosa della cena. Però diciamo che sarebbe quasi una dichiarazione, mi esporrei totalmente. Lei non ha ancora dimostrato tanto interesse nei miei confronti, non so potrebbe essere un invito fuori luogo, o magari fuori tempo, troppo presto. Ci devo pensare.

Grazie per i tuoi commenti, mi hai aiutato a ragionarci su.

Invitarla a cena... troppo presto?
No, troppo tardi.
Il miglior metodo è porci come se dovessimo morire fra tre mesi, ma essere allo stesso tempo rispettosi dell'altro.
Chiuso.

Secondo capitolo.
Non devi invitarla a cena in un posto romantico, ma in un posto particolare, o sfizioso, originale. La scusa per invitarla è per vedere-provare-sperimentare quel posto, e che da solo non ci andresti (il ché è vero, e ti faciliterebbe il dirlo).
Non devi tentare più approcci fisici. Devi aumentare il parlato, non nel senso di sforzarti a inventar cose, ma di domandarle cose di lei, sempre un pochino più a fondo, più intimo, ma pochino... come ha vissuto nel campo Amore, cosa pensa dell'amicizia uomo donna, se crede in Dio, nell'aldilà, se si è mai sentita emarginata, non amata, dai genitori, in società, fra gli amici, a scuola... quindi cerca di sondare, scoprire cosa le interessa. E ascoltala fino in fondo senza interromperla MAI, ascolta con attenzione, molto proteso interiormentre verso di lei. Voglio dire che lei HA BISOGNO DI TE, e tu non l'hai capito. Non ti negare se le vuoi bene, sarà un'amica, ma un'amica davvero particolare, e forse "speciale". Quello che tu le potrai dare non lo sai, ma è sicuramente molto, e quello che lei ti potrà dare, tu non immagini.

ciao ho letto il tuo sfogo e le risposte che ne sono seguite e non posso che concordare con loro. Ti spiego meglio sono laureata ma non mi è mai passato per la testa di valutare nessuno per il grado di istruzione che ha o sentirmi più alta di un gradino per questo, è la vita che ci forma la laurea è un attestato che ti dice che hai seguito dei corsi punto e basta ma non che sei migliore di un altro e chi lo fà bhe ha capito poco della vita, purtroppo è vero che ci sono arrivisti o simili ma concordo con anthea non facciamo di tutta un'erba un fascio. In ogni caso forse potrei esserti utile con la mia esperienza vedi io stò vivendo la situazione dall'altra parte esatta del muro uscivo, o esco non ho ancora ben capito, con un ragazzo da alcuni mesi che soffre di insicurezze, ansie e depressione ecco il fatto è che non è proprio semplice e alcuni comportamenti che lei ha potrebbero derivare dal fatto che alcuni tuoi stati d'animo, che non ti accorgi di avere sia chiaro con lei perchè sono involontari e derivano dal passato che purtroppo troppo spesso pesa sulle relazioni successive, potrebbero averla confusa e resa insicura di ciò che desideri da lei, poi per carità magari per lei è diverso non dico che è la certezza assoluta quello che ti dico. Ti faccio qualche esempio che magari ti aiuta. Il mio lui non è il tipo da messaggi e chat e il suo comunicare si fermava al "ci vediamo per la tal ora qui" quando c'era da uscire punto e basta ecco dal mio punto di vista questa sua brevità non la vivo molto bene perchè la sento come una comunicazione di servizio del tipo "va bene questa sera mi sforzo di uscire e quindi te lo comunico" ma in realtà non mi dispiacerebbe se ogni tanto mi sorprendesse con una qualsiasi cosa anche solo un ciao o   mi basterebbe per sentirmi nei suoi pensieri così invece mi sento tirata in causa alla bisogna e non sento che lui mi desidera come persona. Altra cosa ha una certa tendenza al sarcasmo e molte volte non è troppo lieve, del tipo una sera gli parlavo che mi ero tagliata con un coltello cucinando niente di che però speravo in lui in un "mi spiace" o comunque un pò di comprensione, insomma di sentirmi coccolata e protetta e la risposta è stata "bhè se finivi sotto un camion ti facevi più male" ora io ho capito che lui si sforzava di essere simpatico e brillante e ho sorvolato sulla cosa dandole poco peso però credimi che a ripensarci se metto insieme tutte le battutte che ha fatto un pochettino mi ha fatto sentire sminuita, avevo bisogno del suo conforto e appoggio e invece ricevevo battuttine. Poi va bhè la tua sul ghiaccio è stata solo una battuta uscita male e quello capita a tutti non c'è problema non si è sempre perfetti per fortuna e stà nell'essere grande dell'altro capirlo e passarci sopra. Ultimo esempio per non annoiarti troppo. Ho cercato in tutti i modi di essergli vicino con abbracci, carezze e coccole ma quando ero io ad avere lo slancio poi lui si bloccava e la cosa finiva in niente, non gli ho mai fatto pesare la cosa, niente scenate e musi lunghi nè l'ho mai rinfacciato, mi sono sempre fermata rispettando i suoi tempi però alla fine ho iniziato a rinunciare a questo perchè mi sembrava che non fosse interessato, fosse distante lui e i suoi pensieri, i suoi calcoli su come comportarsi, il suo pianificare le mosse per non esporsi troppo e quindi non lo sentivo spontaneo in quello che faceva. E ora sono qui nell'incertezza totale perchè prima mi lascia, poi mi incontra e mi saluta e poi di nuovo mi dice che è meglio che lo dimentico e credimi stò cercando di capire da oramai più di un mese se lui vuole realmente chiudere o è solo insicurezza e paura e quindi neppure lui sà cosa fare, ma stare su quest'altalena non è facile vorrei scrivergli o mandare   ma ogni volta mi chiedo se è il momento giusto per farlo e quello che non capisco è che non mi vuole più vedere ma non mi cancella da facebook e quindi come vedi stare dall'altra parte si hanno le stesse paure e incertezze che hai tu. Perciò l'unica cosa che ti consiglio è vivila tranquillo, non pensare al domani e cosa succederà fra un anno, magari è un'amica o magari di più ma non ti privare di lei se ci stai bene solo perchè pensi che potrebbe andare male prendila come una persona che è nella tua vita e che potrebbe fare con te qualche passo sulla stessa strada e poi quel che succede succede magari è solo di passaggio ma il suo esserci potrebbe aiutarti a superare degli ostacoli chissà..e non fissarti che lei poi abbia altri se giochi bene le tue mosse non avrebbe ragione per farlo..ricorda che la persona che hai accanto oggi non è la stessa che ti ha ferito in passato è tutto un altro mondo da scoprire basta darle la possibilità.Spero di esserti stata d'aiuto e non troppo pesante volevo solo darti l'esperienza e comunicarti le sensazioni di chi è dall'altra parte perchè a volte si parla troppo poco e invece parlare e dirsi cosa si pensa e si sente, spiegarsi all'altro è importante. Credi in te e non sminuirti mi raccomando! In bocca al lupo. Buona giornata.

Ovviamente la mia risposta si basava su quello che hai scritto tu. Non conosco tutti i retroscena della vostra conoscenza. E poi volevo un po' smorzare questa tua "prevenzione" nei confronti dell'altro sesso e questo disfattismo...   

La battuta sulla vecchia non è stata felice, data la differenza d'età!!    Quindi devi recuperare.
In più il fatto che non la cerchi, neppure x sms, se non per uscire non è carino. Anche lei potrebbe pensare che non sei interessato più di tanto... Capisco che non sia nelle tue corde chattare o inviare sms, ma insomma.... mica ti si incancreniscono le dita a digitare un "come stai?", giusto?   

E poi avete un'età nella quale potresti benissimo essere sincero. Invitarla fuori solo voi due e poi, con un po' di carineria farle presente che ti interessa (per non sbilanciarti troppo..), ma però ti sembra che lei sia un po' fredda nei tuoi riguardi. A volte la verità detta con garbo scioglie tanti dubbi e timori.
Vedrai che in questo caso dovrà per forza sbilanciarsi... Quindi, se poi va bene, puoi pagarle la cena; se invece va male....    Eh no! Fai il signore e pagagliela ugualmente, così capirà che sei uno in gamba!

Grazie siete stati preziosissimi, metterò in atto i vostri consigli e farò tesoro delle esperienze e degli insegnamenti che avete condiviso con me.

Grazie Anthea per i consigli, le osservazioni e la considerazione, grazie Stef per aver condiviso la tua profondità d'animo, spero di rimanerne ispirato, grazie Moon Down per aver condiviso la tua situazione e avermi raccontato cosa si prova dall'altra parte, quando ho scritto mettendomi a nudo speravo che ci fosse una risposta di questo tipo, tra le altre.

ciao..di nulla!figurati sono felice di esserti stata d'aiuto con la mia esperienza   soprattutto perchè era una risposta in cui speravi e capisco il perchè. Anzi anch'io ti ringrazio, leggendo le tue righe ho potuto sbirciare indirettamente anche un pò nei pensieri del mio lui e capire che quelle che pensavo fossero solo ipotesi sulle sue insicurezze ma che continuavo a rimandare indietro dicendomi "impossibile è solo perchè non gli interesso più " forse non sono poi così sbagliate soprattutto nella parte in cui non scrive perchè si aspetta che gli altri lo cerchino ora capisco che forse per lui vale il principio "io li distanzio e aspetto che tornino" ma se non lo fanno è solo una conferma alle sue idee che nessuno lo vuole veramente ecc..diciamo un mettere alla prove le persone e la veridicità dei loro sentimenti perchè purtroppo lui è il tipo che ha ricevuto poco e si aspetta ancora meno o peggio che tutti prima o poi lo lascino. Perciò ora che abbiamo guardato dall'altra parte e capito un pò meglio come sono le cose non ci resta che provare e vedere come và. In bocca al lupo! e non perdere la speranza vivi ogni giorno a pieno, un passo per volta e le cose andranno sempre meglio. Buona giornata.   

Ciao MMM,
leggendo il tuo sfogo mi è tornato in mente un periodo di 4 anni fa, in cui facevo più o meno le tue stesse cose. La mia ex mi aveva lasciato per un altro (avevamo un rapporto a distanza, ma con il progetto di andare a vivere insieme) ma mi sono accorto che già da 3 mesi se la spassava con lui e stando lontano, le ho reso la cosa ancor più facile. Mi ritrovai a dover fare il rogito, l'arredamento di casa e tutti i lavori del caso ovviamente da solo e tutti insieme...ero caduto nella disperazione. Ringraziando Dio ho un bell'aspetto e le ragazze non sono state mai un problema e questo ovviamente non lo dico per vantarmi...ci mancherebbe...ma solo per dire che ho sfruttato questa cosa a mio vantaggio, trasformando la mia nuova casa in un vero puttanaio. Le ragazze venivano a casa e quando avevamo finito se ne andavano via. Le conoscevo al ballo (latino americano) perchè mi ero iscritto al corso per cercare di conoscere più gente possibile e scappare dalla realtà della mia vita. Nel giro di un anno, il veleno che avevo in corpo e l'odio per la mia ex finì e mi ritrovai a ripensare a lei in una versione nuova...idealizzata. Cominciai quindi a fare cilecca al letto, perchè la ragaza che avevo davanti in quel momento non era lei e perchè sapevo che non c'era affetto da parte di entrambi...lo squallore più totale. Smisi per il successivo anno di avere rapporti e riconquistare la stima di me stesso. Conobbi lì la mia attuale ragazza, ma come te, ho avuto non pochi problemi per conquistarla. Lei aveva in mente un altro ed io dovevo lottare ogni giorno con questo fantasma...è stata dura, ma alla fine ce l'ho fatta. Non sai quante volte mi dicevo: ma guarda tu questa se deve fare la preziosa in questo modo...ma perchè sto ancora qui a scodinzolare per questa stronza...ma perchè non te ne cerchi un'altra. La verità è che mi piaceva ed ho lottato per averla. Quello che voglio dirti è che non sempre le persone sono predisposte al 100% per nuovi incontri e per creare un rapporto, a volte bisogna lavorare sodo per conquistare la loro fiducia ed un posto nel loro cuore. A volte vediamo cose che non esistono in realtà, ma sono presenti solo nella nostra testa...e per questo ci facciamo dei film assurdi, quando invece basta solo un po' di pazienza. Di tanto particolare non dovrai fare niente, perchè se questa ragazza ha un certo interesse per te, allora non se ne andrà...non ha bisogno di trappole o sotterfugi per avvicinarsi a te. Se posso permettermi, ti consiglierei anche di non fare come ho fatto io con il ballo. Ho conosciuto solo persone che usavano questo mezzo per divertirsi una sera...non c'è nulla di male, ma se lo fai anche tu, non ti sarà certo d'aiuto, anzi, presto ti farà sentire ancora più solo perchè lì non ci sono vere amicizie...si fa gruppo solo perchè c'è il corso di ballo, ma in realtà c'è sempre invidia e competizione e ben presto si sfalderà tutto

Ciao Occhiofelino, grazie per il tuo contributo.

E' vero, probabilmente lei non se ne andrà.

Ma io ci sto male, a vederla allontanarsi ogni volta che io cerco di avvicinarmi, e non parlo più solo di fisicità, ma anche nei discorsi, nelle proposte, nei fatti. A vederla tenermi li, in opzione, mentre vaglia/attende le alternative, o mentre si occupa di tutto fuorché di me, qualsiasi cosa anche cose senza alcuna importanza, dal nuoto alla replica di ballando sotto le stelle all'annoiarsi in casa dichiarandolo pure, sono tantissime le cose che ha messo davanti a me in questi mesi, a vederla chiudersi ogni volta che diviene evidente che io desideri un legame.

Perché mai dovrebbe andarsene? Ci sono io a farla sentire desiderata, ad offrile la parte migliore di me, sempre disponibile, paziente, amorevole. Una vera pacchia. Rimarrebbe di sicuro. Anche l'altra ragazza di cui mi ero innamorato, mica se ne è andata lei, lei è rimasta, con il suo nuovo fidanzato, con cui si è messa poco dopo aver lasciato l'altro, che problema aveva a rimanere? Anche quella prima, aveva l'amico a pomparle l'ego e a scorrazzarla/scortarla in giro, e perché mai avrebbe dovuto andarsene?

Sono sempre stato io a dovermene andare, perché a un certo punto la rabbia, l'amarezza, il senso del rifiuto, diventano insostenibili. L'amor proprio va sotto i tacchi, a forza di essere trattato come una persona indegna di amore, mi succede di iniziare a convincermi io stesso di esserne indegno, MA LO SO CHE NON E' COSI. Il dolore diventa eccessivo, e la cosa meno drastica che io possa fare è andarmene. In qualsiasi modo, scomparire senza proferire parola, inventarmi una palla enorme quanto il mondo, dire la sacrosanta verità, non fa alcuna differenza, l'importante è mettere fine alla sofferenza.

Bhe, grazie a tutti per i consigli, la condivisione, l'interessamento, io purtroppo anche questa volta non sono in grado di andare avanti, mi saranno d'aiuto la prossima volta.

Avevi ragione Stef, ha tanto bisogno di me. E' crollata in questi giorni e sta affrontando demoni che io ho già affrontato, non ultimo, la depressione.

Mi prenderò cura di lei finchè ne avrà bisogno. Il resto non conta.

Non ho mai creduto tanto in Dio in vita mia. Tutto quanto è accaduto fin'ora, ogni disfatta ogni sofferenza ogni lezione ogni meravigliosa scoperata, anche il frequentare voi, tutto è stato necessario affinché io fossi pronto a soccorerla in questo momento: tutto ha senso, tutto ora acquisisce una valida motivazione di essere stato.

In questo momento di solitudine mi sento addosso una tristezza che non comprendo, non è frutto di un pensiero compiuto e non l'ho ancora interpretata, non so se è il dispiacere per lei o se è il dispiacere di starle lontano dopo esserle stato tanto vicino. Ci siamo raccontati tutto, alcuni dettagli a parte, quello che ho raccontato a voi, l'ho raccontato a lei, non potevo continuare a fare il riservato mentre lei mi raccontava tutta la propria storia.

Io di forza ne ho tanta quanta ce n'è al mondo, se c'è una cosa che non mi manca è quella, spero che mi venga concesso di condividerla con lei e che mi venga concesso di farmi carico di parte del peso delle sue sofferenze.

Gli altri problemi che avevo erano frivolezze, puro disorientamento, non sapevo dove andare a sbattere la testa, ora lo so cosa devo fare, lo so a cosa sono chiamato, e quando avrò compiuto il mio compito, sarà la vita, Dio, a darmi di nuovo la direzione.

Ciao auguro a tutti un Buon Natale! Un Natale di rinascita e di riscoperta della vita e dell'amore!

.

Grazie Joy per il consiglio, però sento davvero che il mio posto ora è a fianco a lei.

Lei non mi ha chiesto niente, lei ha mandato tutti al diavolo, come ho fatto io altre volte, per motivi simili.
Però in questo caso, io ero nella posizione di potermi ribellare e di andarle incontro, e così ho fatto.

Fin quando servirà ci sarò, quando sarò di troppo non potrò che farmi da parte, come in retrospettiva ho fatto altre volte, e ora che ho capito non me ne pento, nulla è andato perduto e niente è stato sprecato, così doveva andare, così è stato bene che sia andata, tutte le volte.

Non mi metto a soccorrere chiunque, sacrificarsi a volte potrebbe voler dire togliere a chi dovrebbe intervenire (e sarebbe intervenuto) l'opportunità di farlo.

Però non mi sento di star sacrificando me stesso, al contrario non riesco a resistere, questo ora è il mio posto, il mio ruolo, la mia missione, se io diserterò non ci sarà nessuno a compierla al posto mio, nessuno può vivere la mia vita al posto mio, sarebbe una disgrazia, forse si o forse no per lei, ma sicuramente per me.

Starle accanto è l'unica cosa che voglio, anzi vorrei che facesse maggior ricorso a me, vorrei fare di più, però sono io che sono a sua disposizione ora e devo aspettare, spronarla se necessario si ma secondo le sue necessità, non secondo le mie.

La crocerossina ha bisogno del ferito quanto lui di ella, altrimenti lei si sentirà vuota e non capirà più il senso delle cose.

Questo è quello che mi propone la vita, questa è la mia vita, la posso vivere, tra gioie e dolori, o posso tornarmene alla non-vita, alla depressione, a torturarmi chiedendomi cosa esisto a fare.

Cosa mai dice Joy?
Vediamo un po', di mantenere il carro sulla discesa, affinché non precipiti a ruota libera rischiando di sfracellarsi e sfracellare quanto si trova sulla sua strada. In effetti se noi non abbiamo una grande forza, rischiamo di essere schiacciati dall'eventuale allontanamento dell'altro, dall'abbandono se pur giustificato. Mi spiego meglio.
Se lei si "riavrà" e un giorno scoprirà di stare meglio da sola o con un altro, può essere l'annullamento interiore, una specie di morte. Se non si prevede questo, non si accettano tutti i rischi. Se io vado in guerra o anche in missione di pace, devo sapere cosa rischio, e accettarlo. Accettare di perdere.
Non so se questo era il pernsiero di Joy, ho solo cercato di tradurlo in eventualità. Ora proviamo a estendere il pensiero di Joy.
La forza umana non è quella divina, quella divina ha "già perso" nell'amore, in partenza. Se io ti amo, io "ti devo perdere" (dentro di me), questo è amore. Tu, altro da me, sei libero, ed io devo rispettare questa libertà, le tue scelte, qualsiasi esse siano. Ma questa è prerogativa dell'amore cristiano, divino, quello per cui Gesù diede l'esempio. Da soli non so...
Se non vogliamo metterla sul religioso, limitiamoci a dire che noi siamo deboli, chi più, chi meno, e in amore più che mai.
Joy, tu che ne dici, ho interpretato bene?

.

Capisco, Joy, il tuo punto di vista, realistico ed oggettivo senza dubbio.
Solo vorrei essere un attimo più "sicuro" del caso negativo che tu ben hai esposto. Cioè capire se lei è interessata, e se lo è, a che cosa è interessata.
Se l'interesse è di convenienza, di puro bisogno, è una cosa, se è un interesse "disinteressato" che può o potrebbe divenire qualcosa di più (se solo lui si comportasse in maniera meno servile e disponibile) allora è tutt'altra cosa...

.

Anch'io ho avuto un'esperienza di "trascinamento", "trasporto", nel senso di vittima del mio stesso entusiasmo, trascinato, trasportato da una mia visione dell'amore. Un amore vissuto realmente, iniziato come una bella e forte amicizia, poi diventata amore in modo non pre-stabilito. Un'esperienza davvero troppo forte, troppo bella, e reale, assolutamente reale. Una cosa anche particolare perché la persona era diversa dal solito (lungo spiegare). Tutto bello, tutto positivo, tutto okay, davvero, credetemi, alla grande. Tranne che per un piccolo particolare: io sono ciclotimico, e forse bipolare. Era ed È tuttora un modo di viverla (l'esperienza) molto pericolosa. Io soffro per questo, perché debbo cercare di non vederla né sentirla. Ci potrei ricascare perché la persona è innamorata seriamente, mi ama, mi vuole bene, ed io la amo profondamente. Questa esperienza è stata compromettente socialmente, lavorativamente, familiarmente, penalmente, economicamente oltre ogni dire, in maniera seria.
Noi crediamo di vivere come ci vediamo dal di fuori, con la coscienza, con libere scelte, con i "sentimenti", e non vediamo che è la nostra ombra a vivere e a decidere la nostra vita. Rendersi conto di essere innamorati, di andare incontro a delusioni probabili concretamente o pericoli, per un depresso o un nevrotico, è molto, troppo raro. Cosa fare, non lo so, chiunque si frapponga fra l'innamorato e il suo amore, diventa "il nemico".

Le tengo compagnia - amichevolmente - durante le feste, poi come ha già deciso si farà seguire dai servizi preposti. Tra lavoro e altri impegni, lei sarà abbastanza occupata e io potrò disimpegnarmi senza troppi drammi.