Uno sfogo!

Buongiorno, credo di essere approdata qui perché non posso neanche permettermi il lusso di mostrare il mio malessere. L'ho detto a mio marito, ma non sono in grado di capire se non vuole oppure se non è in grado di starmi accanto. Ho 3 bambini e, anche se so che ci sarebbe chi si prenderebbe  cura di loro, non ce la faccio a pensare che qualcun altro potrebbe amarli più di me o almeno quanto me. Non so se si tratta di depressione di infelicità o di cosa... so che sto molto male.

ciao Shana72. se ti va, prova ad illustrare un po' la tua situazione di malessere, in modo che gli utenti possano confrontarla con la propria e, forse, offrirti qualche spunto.
è da molto tempo che non ti senti nelle tue pieghe, o è una sensazione recente?
hai provato ad attribuire il calo dell'umore a dei fattori legati alle circostanze, a quello che succede, a cose che obiettivamente influenzano la tua vita e non ti piacciono? oppure hai idea che il tuo malessere non sia "giustificato", e non te lo spieghi?
hai pensato alla possibilità di parlare con un medico per definire il tuo disagio, oppure no?

le domande che ti ho presentato sono solo esempi, per provare a mettere giù elementi che ti servano nella descrizione, sempre e solo se ti va.
considera che il forum non è frequentatissimo, e capita di non ricevere risposte anche per un po' di tempo, perché banalmente i pochi utenti attivi non leggono tutto o non sanno bene che parole spendere.
intanto ti saluto.

Ciao Canterel, grazie per avermi dedicato la tua attenzione. In passato ho avuto periodi di grande sconforto, e sono sempre stata in grado di risolverli da sola. Questa volta mi sento sospesa a mezz'aria in un burrone, vedo qualcuno che potrebbe tendermi la mano per risalire, ma non mi sente, rimane sordo alle mie grida e giorno dopo giorno cresce la solitudine. E' cominciato tutto qualche mese fa quando mio marito ha cominciato ad avvicinarsi alla ragazza di mio nipote per aiutarla a stare meglio. Ho provato a parlarle anch'io per cercare di tirarla su, ma ho accettato che non si sentisse molto a suo agio con la zia del suo ragazza, e, fidandomi di mio marito, gli ho dato il mio consenso. Ogni giorno erano sempre più in sintonia, lui non perdeva occasione per dirle quanto fosse bella e affascinante, cosa che credevo anch'io. Lentamente cominciai a intravvedere un legame troppo forte... e un allontanamento eccessivo da me ..... da lì liti, malessere, urla, rabbia ma lui niente... Scusami per il momento mi fermo qui. Torno a raccontarti il seguito, se non ti annoio troppo

Ciao cara, ho letto i post che sono stati scritti prima, una cosa viene prima delle altre, e cioè che tu non annoi, per niente! Qua nessuno ha mai annoiato nessuno, a meno che non ti metti a fare una predica religiosa di dieci pagine, stai tranquilla che in quel momento sei la regina del forum, di tutti noi.
Ognuno di noi, nel momento in cui scrive e che viene letto, è il re della situazione, nel senso che in quel momento il suo è il problema principale, la persona a cui stare attenti. Possono piovere consigli, riflessioni, sensazioni, comenti a volte critici, oppure gli altri possono inserire proprie esperienze, ma mai indifferenza. Molti non scivono perché non sanno bene cosa dire o perché timidi, impacciati, nuovi del forum, ma molti ti leggono, e se lo fanno non sono certo indifferenti..

Shana72 ha scritto:Torno a raccontarti il seguito, se non ti annoio troppo

a tuo piacere, non preoccuparti di annoiare nessuno sul forum, a meno che non annoi te stessa a causa del carattere pesantemente mediato e un po' impersonale della comunicazione.
mi sembra un elemento positivo e utile ai tuoi sforzi il fatto che tu possa localizzare una fonte di malessere abbastanza recente, oggettiva e circostanziata. questo non significa che problemi non endogeni siano per forza meno fastidiosi di quelli che non hanno una fonte nella situazione esterna, né che il loro intensificarsi o protrarsi non possa produrre anche conseguenze che potrebbero complicarsi ed essere interiorizzate.
però, mettiamola così: ci sono, potenzialmente, diverse possibili soluzioni per un problema di relazione - il ruolo del partner e il suo contributo nella loro soluzione certo costituiscono una variabile importante.