Il mostro e la maledizione invisibile

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Messaggio  Stef Ven Ago 23, 2013 3:38 am

Stef ha scritto:
E secondo lei, messer canterel II, lo Stefano "dovrebbe aver cura di correggere, prendendosi il tempo che serve senza inutili autoflagellazioni nell'interesse suo e di chi gli rimane accanto"? Ordunque non sarebbe lui un ciclotimico, un malato, ma un cinico furfante ignobile?
non ho supposto nessuna furfanteria da parte tua. non sono un dottore e non posso sapere quali siano i margini di miglioramento e di contenimento del tuo disagio. credo che però, anche in una condizione cronica, tu possa impegnarti nell'ottica di una costante acquisizione di maggiore padronanza, con il sostegno e le terapie dovute, senza ripararti dietro alla malattia come se fosse un lasciapassare. intendi "correggere" nel significato più ampio che puoi dare al predicato, includendovi la possibilità di compensare, prevedere il danno, riparare a posteriori, etc.

Aspetta cant, qua dobbiamo parlare solo fra me e te, la questione è davvero delicata. Che rimanga fra noi, parlo sul serio.
Io è una vita maledetta lunga vita di m...da che sono convinto, arcistraconvinto al 1000‰ che nessuno mi crede perché nessuno mi capisce, psicologi compresi. Però da un sito sulla depressione questo non me lo sarei mai aspettato. Non è possibile che io sia normale né che possa evitare gli eccessi di ira e di cupismo interiore e avvilimento o rabbia totale inguaribile che non passa, con intendimenti inarrestabili, facili conseguenze gravi e che potrebbero o compromettono realmente la vita sociale, di relazione, lavorativa, familiare etc. etc. che non ti dico. Situazioni che si sono verificate. Per cui la speranza è la prima a morire. L'unica speranza è nel dopo, spesso riesco a risalire e riparare, ma solo nel caso di rapporti, sul lavoro o con estranei ciò è difficilissimo. Non so se lo sono, ma mi sento davvero non compreso e non creduto da alcuno sull'ineluttabilità dei miei comportamenti distruttivo-negativo o degli eccessivi anche in senso apparentemente positivo: essere ciclotimico è essere un piccolo bipolare, nel mio caso passato per la distimia (che non è la "disistima" che è un'altra parola) e infine nel 2007 nella depressionem maggiore (dopo un periodo di due mesi buoni di stato ferventissimo, mentalmente e creativamente esaltante - anche costruttivo - ma pagato a prezzo del mio sangue con la depressione "dura" di nove maledetti mortali mesi). Comunque attualmente sono stato praticamente capace di attuare quello che tu hai proposto, la "riparazione e il recupero". Ciò non mi conforta per il futuro, quando arriva la maledizionen invisibile, ricompare il mr. Hyde che - sì, è vero - sta in ognuno di noi, ma a me è particolarmente netto e distruttivo anche molto tempo dopo lo scatto.
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Messaggio  Stef Ven Ago 23, 2013 3:48 am

Stef ha scritto:
Ma l'unico dente che gli duole - allo Stefano scribente, per la precision s'intende - è il passo dove ella, messere canterel II, dice:
"Sei aperto nei confronti di queste signore, relativamente ai tuoi problemi emotivi e comportamentali? le hai avvertite esplicitamente del fatto che a volte non ti misuri o arrivi tardi a percepire di aver esagerato, perché tendi all'esasperazione, hai il sangue caldo, etc?".
E qui lo scribente risponder non può, perché troppo nei pressi il suo problema. Distacco occorre, e buono anche, per veder meglio e meglio giudiziosamente giudicar.
L'ossequi
ecco, stef: se hai trovato un punto dolente forse puoi ragionarci un po' su.[/quote]

Ecco, cant: questa è un'altra questione controversa e delicata (ma a differenza della precedente qui posso renderla pubblica).
Con Vanessa lo volevo fare, ma poi la psicologa mi ha fermato: la spaventi prima che avvenga nulla, prima del tempo, perché devi farlo? Ecco, adesso la vorrei fra le mie mani la psicologa, ma sta per ora all'estero. Con le altre l'ho fatto ma non mi hanno creduto, perché per loro ero troppo... come dire... buono, positivo, premuroso, amorevole, disponibile, aperto, ironico, allegro, brillante, tenero, davo calore umano, affetto, senso di protezione, mi immedesimavo... ero una persona stupenda, o semplicemente quel che si definirebbe e si definisce "una bella persona". All'inizio di un'amicizia vera o di un amore, nessuno mi crede, ma io che devo farci: prendere dei testimoni che hanno subìto o visto? Filmare i miei precedenti momenti o periodi "strani"?
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