Voglio condividere questa mia poesia con voi.

COMPTINE D'UN AUTRE ÉTÉ

il vento tiranno, non mi accarezza.
Mi consuma, espone ciò che di me rimane al cielo, all'oro delle sabbie.
I miei occhi hanno ancora la forza di rivolgersi verso l'immensa stellata, diventando due piccoli universi.
Sogno una vita diversa, un mondo diverso in cui basta l'immaginazione per concretizzare qualsiasi cosa;
ma i miei piedi sono ancora troppo ancorati a terra, e le mie membra troppo stanche per poter vivere tutto questo in modo sereno.
Non c'è più speranza; solo il ciclico tormento delle onde che mi comprime le orecchie e la consapevolezza che tornerò nel baratro,
ancora.
Per sempre.
Dov'è la gioia, l'amore?
Non riesco a vedere nulla, se non l'orrore, impresso nei miei occhi, aperti, a specchiare la meravigliosa immensità inafferrabile, lo spettacolo che sopra di me, lontano, stava avvenendo.

Federico90 ha scritto:
Non c'è più speranza; solo il ciclico tormento delle onde che mi comprime le orecchie

Complimenti, sul serio, è stupenda.

k93 ha scritto:

Federico90 ha scritto:
Non c'è più speranza; solo il ciclico tormento delle onde che mi comprime le orecchie

Complimenti, sul serio, è stupenda.

Grazie mille