gente che si autoperdona
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gente che si autoperdona
C'è gente che ti fa male. Magari si sente in colpa per un mesetto o due. Poi vabbè, ognuno deve tornare alla sua vita, tutto va avanti. E a chi hai fatto male? A lui non passa dopo un mese, neanche dopo due. Vale così poco, solo due mesetti della tua vita nel senso di colpa? E se volesse un po' di più? Sì, magari sarà puerile vendetta, e allora?
Sussurro- Numero di messaggi : 92
Data d'iscrizione : 16.03.13
Re: gente che si autoperdona
quello che mi chiedo anche io.
le persone ti conoscono, ti usano, ti spolpano, e quando non servi più ti gettano nel cesso.
dovrei imparare anche io a fare così, visto che la mia sensibilità mi ha portato a rinchiudermi in una clinica psichiatrica per combattere la depressione a cui mi ha portato.
e lei la fuori che va a ballare con le amiche, che aggiunge ragazzi su facebook, che è serena.
e io qui a morire di dolore.
le persone ti conoscono, ti usano, ti spolpano, e quando non servi più ti gettano nel cesso.
dovrei imparare anche io a fare così, visto che la mia sensibilità mi ha portato a rinchiudermi in una clinica psichiatrica per combattere la depressione a cui mi ha portato.
e lei la fuori che va a ballare con le amiche, che aggiunge ragazzi su facebook, che è serena.
e io qui a morire di dolore.
ragazzosolo- Numero di messaggi : 60
Data d'iscrizione : 17.07.12
Re: gente che si autoperdona
mi chiuderei anch'io in una clinica o almeno andare in day hospital, ma il mio psichiatra me l'ha sconsigliato vivamente, dice che non sono bei posti...
Sussurro- Numero di messaggi : 92
Data d'iscrizione : 16.03.13
Re: gente che si autoperdona
è cosi infatti.
io ringrazio il cielo sono ancora una persona che con la testa ci sta, e qui è solo pieno di malati di mente nel vero senso della parola.
vorrei uscire, ma tanto non ho ne amici ne una ragazza che mi aspettano la fuori quindi rinchiuso in una clinica rinchiuso in casa sempre solo e in gabbia sono.
purtroppo.
io ringrazio il cielo sono ancora una persona che con la testa ci sta, e qui è solo pieno di malati di mente nel vero senso della parola.
vorrei uscire, ma tanto non ho ne amici ne una ragazza che mi aspettano la fuori quindi rinchiuso in una clinica rinchiuso in casa sempre solo e in gabbia sono.
purtroppo.
ragazzosolo- Numero di messaggi : 60
Data d'iscrizione : 17.07.12
Re: gente che si autoperdona
per quel che vale, cerco di tradurre la mia fallibile e accidentata esperienza:
credo di capire e di aver patito anche io l'incredulità di fronte al modo di elaborazione degli altri di cui si parla in questo thread.
per questa incredulità occorre passare e con questo senso di ingiustizia occorre confrontarsi.
io sono arrivato a dirmi che il senso di colpa non si misura nello stesso modo per tutti, certamente non si misura solo in termini di tempo,
senza contare che si tratta di un oggetto ambiguo non facilmente disponibile al discernimento da parte di un occhio esterno. che posso saperne dei lati dolorosi e fragili di una persona, se pure la vedo e mi sembra più spensierata di me?
comunque sia: il senso di colpa in sé non ha rappresentato questo valore nella mia esistenza: dal senso di colpa degli altri non ricavo niente di utile per me stesso. non lo mangio e non lo bevo, non ne traggo la linfa che mi serve. l'obiettivo è quello di trovare un proprio equilibrio per cercare di stare bene.
quello a cui devo dedicarmi è la gestione del tormento quando lo sento che si presenta dentro di me come massa indigesta. devo occuparmi di conferirgli un significato e di convertirlo in una forma che posso accettare e riconoscere come parte di me. almeno, il lavoro grosso è stato tutto su quel versante.
della varietà e riconoscibilità dei modi di elaborazione altrui, ho potuto interessarmi se mai dopo, in termini per così dire filosifici o antropologici. nel vivo della pena, invece, il modo di vita degli altri di primo acchito poteva solo farmi schifo o confondermi. c'è un tempo per essere empatici e un tempo per essere egoisti e autocentrati.
credo di capire e di aver patito anche io l'incredulità di fronte al modo di elaborazione degli altri di cui si parla in questo thread.
per questa incredulità occorre passare e con questo senso di ingiustizia occorre confrontarsi.
io sono arrivato a dirmi che il senso di colpa non si misura nello stesso modo per tutti, certamente non si misura solo in termini di tempo,
senza contare che si tratta di un oggetto ambiguo non facilmente disponibile al discernimento da parte di un occhio esterno. che posso saperne dei lati dolorosi e fragili di una persona, se pure la vedo e mi sembra più spensierata di me?
comunque sia: il senso di colpa in sé non ha rappresentato questo valore nella mia esistenza: dal senso di colpa degli altri non ricavo niente di utile per me stesso. non lo mangio e non lo bevo, non ne traggo la linfa che mi serve. l'obiettivo è quello di trovare un proprio equilibrio per cercare di stare bene.
quello a cui devo dedicarmi è la gestione del tormento quando lo sento che si presenta dentro di me come massa indigesta. devo occuparmi di conferirgli un significato e di convertirlo in una forma che posso accettare e riconoscere come parte di me. almeno, il lavoro grosso è stato tutto su quel versante.
della varietà e riconoscibilità dei modi di elaborazione altrui, ho potuto interessarmi se mai dopo, in termini per così dire filosifici o antropologici. nel vivo della pena, invece, il modo di vita degli altri di primo acchito poteva solo farmi schifo o confondermi. c'è un tempo per essere empatici e un tempo per essere egoisti e autocentrati.
Re: gente che si autoperdona
Cosa volete che vi dica? non dovreste guardare il male che vi è stato fatto ma i motivi. Ma non in senso che dovete giustificarlo, no, dovete solo capire i meccanismi. Conosciuti i meccanismi conoscerete la vera natura dell'uomo e scoprirete che essere diversi è una scelta. C'è chi sceglie di andare incontro alla propria natura, sicuramente egoista e ferina, e chi invece sceglie di seguirla. Per me si deve usare la ragione per frenare gli istinti negativi. C'è chi lo fa e chi non lo fa. Chi non lo fa ha torto, ma spesso vince in questo mondo. Non c'è niente da fare.
-Nessuno-- Numero di messaggi : 521
Data d'iscrizione : 12.11.12
Re: gente che si autoperdona
Uno dei lati peggiori delle persone secondo me è non rendersi conto di quanto male si può fare agli altri.La verità è che non ha limite il dolore che possiamo infliggere agli altri e le parole, i gesti, le azioni possono ferire molto più di una lama! ma sta a noi reagire..come sempre la risposta sta in noi stessi, nella forza interiore che ci permette di ribellarci alle cattiverie altrui. e bisogna coltivarla questa forza è il solo, unico modo di vivere più serenamente queste situazioni
se nulla conta..- Numero di messaggi : 78
Data d'iscrizione : 25.03.13
Età : 30
Re: gente che si autoperdona
Quello che si può fare è stare vicini alla persona che soffre, ma senza attribuirsi la responsabilità del suo malessere (a meno che il depresso sia stato gravemente danneggiato da un nostro comportamento).
cit http://www.italiasalute.it/2386/pag2/Come-aiutare-persona-depressa.html
cit http://www.italiasalute.it/2386/pag2/Come-aiutare-persona-depressa.html
Sussurro- Numero di messaggi : 92
Data d'iscrizione : 16.03.13
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