Voglio domandare a voi

Ciao ragazzi del forum,
da quando ho iniziato a scrivere qui ho sempre notato la vostra capacità di interpretare le situazioni
e i problemi delle persone. Dopo un pò di tempo torno a scrivere, a malincuore a dire il vero.
Quello che voglio chiedere è semplicemente una vostra opinione perchè io non so darmi una risposta.
E' una cosa "banale" ma di cui ancora non mi capacito, non della gravità di molte storie che ho letto sul forum.

Ho un amico, diciamo un vecchio amico, con cui avevo interrotto i rapporti, tra noi 3 anni fa c'era una frequentazione abbastanza
assidua, uscivamo insieme alla nostre ragazze e studiavamo insieme.
Per vari motivi non ci siamo più frequentati, in particolare da quando mi sono lasciato.
Da li le cose sono cambiate, a me questa persona mi faceva un effetto maligno, mi faceva stare male anche per una sola frase,
ci vedevamo comunque ogni giorno per l'uni. Così decisi di tagliare completamente e anche di non aprirmi più a lui,
ridurmi a frasi di circostanza e cambiare.
da uno o due anni fa sono stato parecchio male, insfferente del luogo in cui vivevo e volevo totalmente liberarmi dalla cacchina che mi circondava.
Diciamo che ci ero riuscito, mi sentivo finalmente libero, avevo ritrovato le energie e mi sentivo fiducioso, sapevo quello che volevo.

Quando mi sono sentito meglio ho deciso di rivedere questo ragazzo, gli ho chiesto di uscire per fare due chiacchiere.
Lui si è mostrato felice del fatto che l'ho contattato e siamo usciti per una birra.
Io mi sentivvo cambiato, ma uscendo con lui subito dopo in me si è avviata una regressione
che aumenta con il tempo. Sembra assurdo, ma piano piano perdo le forze, la voglia di fare..
anche i rapporti con le nuove persone che avevo conosciuto hanno iniziato a incrinarsi
perchè è come se fossi bloccato, non riuscissi più a essere me stesso, sembro la persona che non sono
e trasmetto negatività.
Il fatto è che per una causa banale l'effetto è bruttissimo.
Con questa persona non mi sono più visto, e stop.

Quello che mi chiedo è come è possibile una cosa del genere, che questo fatto in me mi crea tutti questi problemi,
anche alterazione del sonno (sempre stanco, dormo di più), mi cambia proprio, è come se lui mi manovrasse.
Ma sono certo (almeno credo), che la cosa sia in me, e non che lui sia uno sciamano e pratichi riti voodo (sono ironico).

Però io mi chiedo come sia possibile questa cosa e per questo mi faccio delle domande. Soprattutto vorrei uscirne,
perchè sto perdendo solo tempo.
Magari sono semplicemente io che cercavo una scusa, può essere tutto.

Questa persona secondo me ha qualche problema, frequenta un gruppo (di quelli coordinati da uno psicoterapeuta),
io non so cosa insegnino in questi gruppi, forse a prelevare energia dalle persone?
perchè lui è proprio questo l'effetto che mi fa... ( si sono cose assurde, ma mi sono passate tante cose per la testa).
Forse mi fa star male il fatto che è una persona finta, che sono stato solo tanto tempo e lui non si è mai fatto sentire
(sinceramente non credo sia questo.. io non volevo stare con lui). Ma anche per questo motivo mi chiedo perchè
gli abbia chiesto di rivederci. Forse perchè finalmente mi sentivo meglio e volevo mostrarglielo. Non l'avessi mai fatto..
Quello che ho capito, sicuramente da un pò, è che abbiamo un diverso concetto dell'amicizia, lui più
strumentale, io più sincera. Anzi per me l'amicizia per definizione è sincera,
e consiste nel dare, donare, facendo stare meglio sia l'uno che l'altro. Invece ho l'impressione che lui tolga solo.

Premettendo che ho deciso di tagliare,
secondo voi quale è l'origine di questo mio malessere (quale è il vero motivo?) e come posso difendermi e ritrovare la mia positività??
Forse il motivo vero è qualcosa che nascondo a me stesso, tutto può essere, non lo so.

Howl ha scritto:Ciao ragazzi del forum,
da quando ho iniziato a scrivere qui ho sempre notato la vostra capacità di interpretare le situazioni
e i problemi delle persone. Dopo un pò di tempo torno a scrivere, a malincuore a dire il vero.
Quello che voglio chiedere è semplicemente una vostra opinione perchè io non so darmi una risposta.
E' una cosa "banale" ma di cui ancora non mi capacito, non della gravità di molte storie che ho letto sul forum.

Ho un amico, diciamo un vecchio amico, con cui avevo interrotto i rapporti, tra noi 3 anni fa c'era una frequentazione abbastanza
assidua, uscivamo insieme alla nostre ragazze e studiavamo insieme.
Per vari motivi non ci siamo più frequentati, in particolare da quando mi sono lasciato.
Da li le cose sono cambiate, a me questa persona mi faceva un effetto maligno, mi faceva stare male anche per una sola frase,
ci vedevamo comunque ogni giorno per l'uni. Così decisi di tagliare completamente e anche di non aprirmi più a lui,
ridurmi a frasi di circostanza e cambiare.
da uno o due anni fa sono stato parecchio male, insfferente del luogo in cui vivevo e volevo totalmente liberarmi dalla cacchina che mi circondava.
Diciamo che ci ero riuscito, mi sentivo finalmente libero, avevo ritrovato le energie e mi sentivo fiducioso, sapevo quello che volevo.

Quando mi sono sentito meglio ho deciso di rivedere questo ragazzo, gli ho chiesto di uscire per fare due chiacchiere.
Lui si è mostrato felice del fatto che l'ho contattato e siamo usciti per una birra.
Io mi sentivvo cambiato, ma uscendo con lui subito dopo in me si è avviata una regressione
che aumenta con il tempo. Sembra assurdo, ma piano piano perdo le forze, la voglia di fare..
anche i rapporti con le nuove persone che avevo conosciuto hanno iniziato a incrinarsi
perchè è come se fossi bloccato, non riuscissi più a essere me stesso, sembro la persona che non sono
e trasmetto negatività.
Il fatto è che per una causa banale l'effetto è bruttissimo.
Con questa persona non mi sono più visto, e stop.

Quello che mi chiedo è come è possibile una cosa del genere, che questo fatto in me mi crea tutti questi problemi,
anche alterazione del sonno (sempre stanco, dormo di più), mi cambia proprio, è come se lui mi manovrasse.
Ma sono certo (almeno credo), che la cosa sia in me, e non che lui sia uno sciamano e pratichi riti voodo (sono ironico).

Però io mi chiedo come sia possibile questa cosa e per questo mi faccio delle domande. Soprattutto vorrei uscirne,
perchè sto perdendo solo tempo.
Magari sono semplicemente io che cercavo una scusa, può essere tutto.

Questa persona secondo me ha qualche problema, frequenta un gruppo (di quelli coordinati da uno psicoterapeuta),
io non so cosa insegnino in questi gruppi, forse a prelevare energia dalle persone?
perchè lui è proprio questo l'effetto che mi fa... ( si sono cose assurde, ma mi sono passate tante cose per la testa).
Forse mi fa star male il fatto che è una persona finta, che sono stato solo tanto tempo e lui non si è mai fatto sentire
(sinceramente non credo sia questo.. io non volevo stare con lui). Ma anche per questo motivo mi chiedo perchè
gli abbia chiesto di rivederci. Forse perchè finalmente mi sentivo meglio e volevo mostrarglielo. Non l'avessi mai fatto..
Quello che ho capito, sicuramente da un pò, è che abbiamo un diverso concetto dell'amicizia, lui più
strumentale, io più sincera. Anzi per me l'amicizia per definizione è sincera,
e consiste nel dare, donare, facendo stare meglio sia l'uno che l'altro. Invece ho l'impressione che lui tolga solo.

Premettendo che ho deciso di tagliare,
secondo voi quale è l'origine di questo mio malessere (quale è il vero motivo?) e come posso difendermi e ritrovare la mia positività??
Forse il motivo vero è qualcosa che nascondo a me stesso, tutto può essere, non lo so.

Ciao Howl!!!
una cosa che non capisco è perché devi pensare che ad aver qualcosa di sbagliato devi essere proprio tu...
non che bisogna andare a cercare il difetto del tuo amico, ma magari accettare che si cresce e quindi le persone non è detto che siano sempre compatibili durante tutto l'arco della propria vita.
vi state allontanando evidentemente, non è una cosa strana capita spessissimo nella vita non ti devi sentire giù per questo.
per quanto riguarda la negatività che senti, succede anche a me quando vedo il mio ex....
anche se in tutto questo tempo sento che qualcosa è cambiato......
ma lui è capace di minare il mio equilibrio...da un anno e mezzo.
la cosa più brutta è accettare il proprio passato, ma è anche un atto di maturità e di presa di coscienza di se stessi. Bisogna saper accettare le situazioni, per come si presentano e saper perdonare se stessi è fondamentale.
sembra quasi che non vogliamo crescere, che ci aspettiamo sempre che gli altri che qualcuno ci debba dire come dobbiamo comportarci.
l'atto più bello che possiamo fare è accettare la realtà, i cambiamenti e le separazioni, solo così possiamo crescere..
non dobbiamo seguire un idea che noi abbiamo della vita, ma dobbiamo vivere per farcene un idea.
bisogna voler bene a se stessi accettarsi in tutti i nostri difetti e limiti..e non cercare i difetti dell'altro oppure ascoltando troppo le opinioni altrui, così rischiamo solo di staccarci dalla nostra emotività da quello che sentiamo veramente...
bisogna prima mettere se stessi in primo piano, vivere al meglio senza orgoglio e senza dover per forza eliminare ciò che non ci piace perché eliminandolo di certo non riusciremo a cancellarlo ma forse a malapena solo a nasconderlo...

non so' se ti posso essere stata di aiuto!

Grazie Laura per le tue parole, ci penserò!

laura15 ha scritto:
non che bisogna andare a cercare il difetto del tuo amico, ma magari accettare che si cresce e quindi le persone non è detto che siano sempre compatibili durante tutto l'arco della propria vita.

sono d'accordissimo.. è finita con la mia ragazza un anno fa per questo, e non ci sono stato malissimo,
siamo noi ad essere cambiati, siamo cresciuti.. ma prima, prima che lei cambiasse e che io cambiassi mi piaceva molto
e ricordo con gioia quei momenti, anche se ci ho ripensato solo quando sono venuto a sapere che si è messa con un altro.

vi state allontanando evidentemente, non è una cosa strana capita spessissimo nella vita non ti devi sentire giù per questo.
per quanto riguarda la negatività che senti, succede anche a me quando vedo il mio ex....
anche se in tutto questo tempo sento che qualcosa è cambiato......
ma lui è capace di minare il mio equilibrio...da un anno e mezzo.

il problema è questo.. non capisco come fa a innescare in me questa negatività, che perdura e peggiora le cose col tempo..
bha sono cose che non capirò mai. Prima stavo bene.. mi può solo dispiacere, per me ovviamente.

la cosa più brutta è accettare il proprio passato, ma è anche un atto di maturità e di presa di coscienza di se stessi. Bisogna saper accettare le situazioni, per come si presentano e saper perdonare se stessi è fondamentale.
sembra quasi che non vogliamo crescere, che ci aspettiamo sempre che gli altri che qualcuno ci debba dire come dobbiamo comportarci.
l'atto più bello che possiamo fare è accettare la realtà, i cambiamenti e le separazioni, solo così possiamo crescere..

Ci siamo già allontanati, da due anni ormai, ma non dovevo riavvicinarmici.. perchè poi?
forse perchè sono solo, poi lui con me si è sempre mostarto gentile e amichevole, tutta apparenza...
Mi era costato così tanto riprendermi la mia "libertà" e allontanarlo dalla mia attenzione, forse stavolta volevo mostrare
a me stesso che ora non aveva più effetto su di me, che ero cambiato e che non poteva più costituire un problema per
la mia serenità. E invece, stolto, mi sbagliavo, ci sono cascato di nuovo, e non capisco come è possibile.

non dobbiamo seguire un idea che noi abbiamo della vita, ma dobbiamo vivere per farcene un idea.

Bella frase.. la terrò a mente. E' riuscire a vivere che ora mi riesce dfficile.. ma sono stato peggio

bisogna voler bene a se stessi accettarsi in tutti i nostri difetti e limiti..e non cercare i difetti dell'altro oppure ascoltando troppo le opinioni altrui, così rischiamo solo di staccarci dalla nostra emotività da quello che sentiamo veramente...

Su questo penso di essere migliorato.. è solo questa persona che non capisco come faccia a farmi sentire così...
Eppure pensavo di essere forte, non me ne capacito!

bisogna prima mettere se stessi in primo piano, vivere al meglio senza orgoglio e senza dover per forza eliminare ciò che non ci piace perché eliminandolo di certo non riusciremo a cancellarlo ma forse a malapena solo a nasconderlo...

Una frase un pò ambigua per me =) non so se vorrei eliminare qualcosa.. gli errori del passato forse, ma non si può
e se li ho fatti c'era un motivo

non so' se ti posso essere stata di aiuto!

Certo che lo sei stata! Ti auguro buona serata

Howl ha scritto:Grazie Laura per le tue parole, ci penserò!

laura15 ha scritto:
non che bisogna andare a cercare il difetto del tuo amico, ma magari accettare che si cresce e quindi le persone non è detto che siano sempre compatibili durante tutto l'arco della propria vita.

sono d'accordissimo.. è finita con la mia ragazza un anno fa per questo, e non ci sono stato malissimo,
siamo noi ad essere cambiati, siamo cresciuti.. ma prima, prima che lei cambiasse e che io cambiassi mi piaceva molto
e ricordo con gioia quei momenti, anche se ci ho ripensato solo quando sono venuto a sapere che si è messa con un altro.

vi state allontanando evidentemente, non è una cosa strana capita spessissimo nella vita non ti devi sentire giù per questo.
per quanto riguarda la negatività che senti, succede anche a me quando vedo il mio ex....
anche se in tutto questo tempo sento che qualcosa è cambiato......
ma lui è capace di minare il mio equilibrio...da un anno e mezzo.

il problema è questo.. non capisco come fa a innescare in me questa negatività, che perdura e peggiora le cose col tempo..
bha sono cose che non capirò mai. Prima stavo bene.. mi può solo dispiacere, per me ovviamente.

la cosa più brutta è accettare il proprio passato, ma è anche un atto di maturità e di presa di coscienza di se stessi. Bisogna saper accettare le situazioni, per come si presentano e saper perdonare se stessi è fondamentale.
sembra quasi che non vogliamo crescere, che ci aspettiamo sempre che gli altri che qualcuno ci debba dire come dobbiamo comportarci.
l'atto più bello che possiamo fare è accettare la realtà, i cambiamenti e le separazioni, solo così possiamo crescere..

Ci siamo già allontanati, da due anni ormai, ma non dovevo riavvicinarmici.. perchè poi?
forse perchè sono solo, poi lui con me si è sempre mostarto gentile e amichevole, tutta apparenza...
Mi era costato così tanto riprendermi la mia "libertà" e allontanarlo dalla mia attenzione, forse stavolta volevo mostrare
a me stesso che ora non aveva più effetto su di me, che ero cambiato e che non poteva più costituire un problema per
la mia serenità. E invece, stolto, mi sbagliavo, ci sono cascato di nuovo, e non capisco come è possibile.

non dobbiamo seguire un idea che noi abbiamo della vita, ma dobbiamo vivere per farcene un idea.

Bella frase.. la terrò a mente. E' riuscire a vivere che ora mi riesce dfficile.. ma sono stato peggio

bisogna voler bene a se stessi accettarsi in tutti i nostri difetti e limiti..e non cercare i difetti dell'altro oppure ascoltando troppo le opinioni altrui, così rischiamo solo di staccarci dalla nostra emotività da quello che sentiamo veramente...

Su questo penso di essere migliorato.. è solo questa persona che non capisco come faccia a farmi sentire così...
Eppure pensavo di essere forte, non me ne capacito!

bisogna prima mettere se stessi in primo piano, vivere al meglio senza orgoglio e senza dover per forza eliminare ciò che non ci piace perché eliminandolo di certo non riusciremo a cancellarlo ma forse a malapena solo a nasconderlo...

Una frase un pò ambigua per me =) non so se vorrei eliminare qualcosa.. gli errori del passato forse, ma non si può
e se li ho fatti c'era un motivo

non so' se ti posso essere stata di aiuto!

Certo che lo sei stata! Ti auguro buona serata

Howl il fatto è che ti senti solo....e anzi che costruire al presente ti sei rivolto al passato.
in più hai voluto dimostrare qualcosa a questo passato. ma ti ha causato frustrazione in quanto non fa più parte di te.
tu sei andato avanti interiormente ma fisicamente sei rimasto fermo!
ma non ti preoccupare!!!! provo la stessa identica cosa!!
anche io mi faccio rovinare le giornate, perché dentro di me covo il desiderio di dimostrare i miei cambiamenti alle persone che mi interessano, e quando vedo che non serve a niente mi pare di non aver fatto nessun cambiamento!! ma li ho fatti! sono le persone a cui voglio farli vedere che sono sbagliate!!!! non che siano degli esseri orripilanti....semplicemente non sono le persone che li dovranno apprezzare...tutto quì.
io lo so' che è triste...ci combatto ogni giorno...calcola che la persona che mi crea disagio abita a due passi da casa mia e non fa altro che organizzare cene e feste in quella dannata casetta...alla faccia mia che spesso torno a casa, mi sento malissimo e mi trovo a regredire per molto poco, proprio nel momento poi che pensavo di esserne uscita.
purtroppo la vita è fatta di queste cose e noi conoscendone questo aspetto siamo in un certo senso vaccinati per quello che verrà dopo...certo dobbiamo permettere alla nostra vita di scorrere...
come fare?? credo provare ad essere ricettivi ai stimoli esterni....anche se capisco che hai problemi di sonno, pure io tuttora ho ritmi allucinanti.
infatti spesso mi blocco....ma spesso mi metto nella condizione di buttarmi nella mischia, ma ho notato una cosa efficace è non farlo con la voglia di ottenere qualcosa, ma farlo esclusivamente per se stessi anche senza forzarsi di essere simpatici a tutti i costi!!.
bisogna partecipare per salvarsi, e non bisogna per forza essere al top.
non fermarti....vedrai che quando verrai apprezzato e avrai vicino qualcuno che ti ama dimenticherai quest'esperienza
io sono anni che spero di risolvere e di capire tutti i perché lasciati dalla mia storia.....ho deciso che solo facendo quello che mi sento di fare avrò le risposte.
e se c'è qualcosa di me che non mi piace, la devo cambiare per me...non per i fantasmi che sono nella mia testa!
vabbè
andiamo a dormire và!!!

domani starò come al solito a pezzi

Non è proprio la stessa cosa però io in inghilterra ho un'amica, inglese, con cui convivevo il secondo anno di università. ci abbiamo messo poco a diventare grandi amiche, uscivamo insieme, ci raccontavamo dei nostri ragazzi, provavamo a studiare insieme (con scarsi risultati). lei è un po' particolare, è iperattiva (anche se in certi periodi si deprime un sacco) e ha un deficit di attenzione. in più è inglese, che per me è sinonimo di stranezza di per sé.
comunque, non so perché, è ormai da vari mesi che, per quanto mi trovi benissimo con lei in certi momenti, mi diverta tantissimo e senta la nostra come un'amicizia molto stretta, in altri mi fa sentire ancora più giù e ancora più sola. di solito succede semplicemente quando mi risponde male, oppure quando parliamo dell'amicizia e lei tira fuori la sua idea di amicizia come basata sull'utile. è probabile che a giugno io lasci l'inghilterra, e lei spesso ripete che secondo lei non saremo più amiche come prima. il che è vero, perchè non potremo più uscire insieme tutte le sere, ma a me dà molto fastidio che non ne voglia sapere di cercare di mantenere un bel rapporto.
quindi ecco, da un lato anche lei riesce a minare la mia serenità, in certi momenti (o meglio, in certi periodi). ultimamente però sto cercando di distaccarmi da lei, anche se mi dispiace perchè è sicuramente la mia migliore amica da quelle parti!

Ma vivi in inghilterra?

Yes, Sir!
Sì sì Da un paio d'anni.

io penso che magari gli hai attribuito dei sentimenti negativi e tutte le volte che lo hai rivisto questi sono venuti a gala ... poi può darsi che razionalmente vuoi allontanarti ma un altra dice che tu vuoi essere accettato. Non so !
Non hai fatto male a ricercarlo ... e non fai male a non cercarlo se credi che la cosa ti creerebbe dei problemi!
Magra io ci rifletterei su .. ci possono essere tanti motivi alla tua reazione ... perchè la sua presenza ti dovrebbe turbare? , credi che abbia qualcosa in più di te? . che ti giudichi? , che esca con te perchè a giusto del tempo da perdere?, che non ti consideri un amico?
Può darsi che te per lui saresti un ottimo amico ma se ti condizioni e ti poni dei limiti la cosa si sviluppa in modo distorto , e penserai sempre di aver qualcosa che non va ... faci caso ai pensieri che ti vengono quando pensi alle volte che siete usciti ...

PapaveroRosso ha scritto:io penso che magari gli hai attribuito dei sentimenti negativi e tutte le volte che lo hai rivisto questi sono venuti a gala ... poi può darsi che razionalmente vuoi allontanarti ma un altra dice che tu vuoi essere accettato. Non so !
Non hai fatto male a ricercarlo ... e non fai male a non cercarlo se credi che la cosa ti creerebbe dei problemi!
Magra io ci rifletterei su .. ci possono essere tanti motivi alla tua reazione ... perchè la sua presenza ti dovrebbe turbare? , credi che abbia qualcosa in più di te? . che ti giudichi? , che esca con te perchè a giusto del tempo da perdere?, che non ti consideri un amico?

Tra queste di una cosa sono sicuro: che mi giudichi.

Può darsi che te per lui saresti un ottimo amico ma se ti condizioni e ti poni dei limiti la cosa si sviluppa in modo distorto , e penserai sempre di aver qualcosa che non va ... faci caso ai pensieri che ti vengono quando pensi alle volte che siete usciti ...

Ci faccio molto caso ai pensieri che mi genera: entro in un tunnel.
Non pensarci è una buona cosa, mi libera.

@ Kate: Come mai? mai stato in Inghilterra, mi piacerebbe vederla, un giorno di questi

Studio all'università lì.
Beh, Londra è la mia città preferita, ti consiglio di andarci quando ne avrai occasione, ma per il resto non c'è niente dell'Inghilterra che mi entusiasmi in modo eccezionale, da visitare. Però da vivere è un posto molto bello, mi sto trovando benissimo (a parte la pioggia!)...


Per quanto riguarda il fatto del tuo amico che ti giudica, io ormai mi sono rassegnata al fatto che mi giudicano tutti e quindi o rimango chiusa in casa o lo accetto e vado avanti disinteressandomene!

cosa è che ti fa male veramente? , come può la tua serenità dipendere da una persona ?
capita spesso anche a me di sentirmi giudicata anche in cose di scarsa importanza .. ma non si può vivere temendo troppo il giudizio altrui ...cioè si può vivere ma non si vive affatto bene . é una cosa che sto ancora imparando , giorno dopo giorno !
Tu sei una persona valida quanto Lui , con qualche difficoltà in più forse.
L'idea che abbiamo di noi stessi influisce molto su come ci rapportiamo con gli altri.
Io ad esempio quando sono felice non riesco a frenare il mio modo allegro/ un po' infantile (forse) di scherzare, ma se mi trovo davanti una persona con cui non ho molta confidenza mi trattengo molto al punto da sembrare una persona che non vuole dare confidenza e che vuole fare quella distaccata , non lo faccio apposta , è la paura del giudizio che mi inibisce sempre!

PapaveroRosso ha scritto:cosa è che ti fa male veramente? , come può la tua serenità dipendere da una persona ?
capita spesso anche a me di sentirmi giudicata anche in cose di scarsa importanza .. ma non si può vivere temendo troppo il giudizio altrui ...cioè si può vivere ma non si vive affatto bene . é una cosa che sto ancora imparando , giorno dopo giorno !
Tu sei una persona valida quanto Lui , con qualche difficoltà in più forse.

Non mi piace questa tua frase, non mi piace affatto.
Non mi piacciono i paragoni, per nulla, ognuno vive la sua vita e ha interessi diversi, che cazzo me ne frega lui che vuole fare?.
Sono ragionamenti infantili, al massimo adolescenziali.
Io sono uno con una testa.


@Kate91: che studi di bello? mmm... ma che ti chiudi in casa?penso scherzassi
non è il fatto che mi giudichi in se, è una serie di atteggiamenti, un modo di fare nel complesso,
ragionamenti di stampo infantile che mi lasciano basito e che mi "legano" (tipo l'ultima frase che non mi piaceva affatto),
la falsità, e tutto il resto. L'effetto è a livello inconscio, razionalmente mi fa solo innervosire ascoltare
pensieri malati e che sembrano essergli stati piantati nella capoccia.
Forse in quel gruppo cercano di dargli sicurezza
convincendolo con pensieri che distorcono la realtà delle cose ma che lo rendono più sicuro;
lui però tende a sopraffare con questi pensieri, in modo particolare me,
per sentirsi bravo e in gamba vuole necessariamente che io pensi questo di lui,
o comunque vuole sentirsi considerato così dagli altri.
Al contrario i miei successi gli abbassano questo livello di "sazietà",
più ottengo qualcosa, più lui si sente "minato", spaurito (o almeno questa è la mia impressione, ma per me è così).
Per questo non gioisce delle miei "gioie", non condivide nulla con me,
perchè queste a lui non fanno piacere. Non riesce a essere felice di se senza mettersi in relazione con gli altri. Deve per forza togliere.
Sottolineo alcune cose chiavi di ciò che ho scritto: a lui non fa piacere se ottengo delle gioie, se ottengo dei risultati.
Dice delle cose per farmi vedere che vale. Queste cose per me non sono normali. Possono esserlo nell'infanzia.
A me questi suoi pensieri, questo modo di mettersi in relazione con gli altri (con me in particolare), fa male.

Adesso mi pare di aver dato una descrizione più accurata, oh voi del forum che ne capite un pò di psicologia, che ne pensate
di queste mie conclusioni in proposito?

Howl ha scritto:
Forse in quel gruppo cercano di dargli sicurezza
convincendolo con pensieri che distorcono la realtà delle cose ma che lo rendono più sicuro;
lui però tende a sopraffare con questi pensieri, in modo particolare me,
per sentirsi bravo e in gamba vuole necessariamente che io pensi questo di lui,
o comunque vuole sentirsi considerato così dagli altri.
Al contrario i miei successi gli abbassano questo livello di "sazietà",
più ottengo qualcosa, più lui si sente "minato", spaurito (o almeno questa è la mia impressione, ma per me è così).
Per questo non gioisce delle miei "gioie", non condivide nulla con me,
perchè queste a lui non fanno piacere. Non riesce a essere felice di se senza mettersi in relazione con gli altri. Deve per forza togliere.
Sottolineo alcune cose chiavi di ciò che ho scritto: a lui non fa piacere se ottengo delle gioie, se ottengo dei risultati.
Dice delle cose per farmi vedere che vale. Queste cose per me non sono normali. Possono esserlo nell'infanzia.
A me questi suoi pensieri, questo modo di mettersi in relazione con gli altri (con me in particolare), fa male.

Howl, pur non pretendendo di capirne di psicologia, il fatto è che tu parli di lui.
Anche se fosse possibile dare pareri psicologici su un terzo che non c'è (e non è possibile neanche se fossimo competenti), forse faresti meglio a chiederti perché tu stai tanto male per i comportamenti di una persona che, sembra, non stimi e a cui rinunceresti senza troppo sforzo.

Però la risposta "perché lui fa così" non vale, al massimo, se proprio vuoi, può servirti capire cosa scatta in te di tanto sgradevole da farti reagire così male e capire quello. Perché questo o quello, o quell'opinione o quell'atteggiamento, ti danno tanto fastidio.
Anche perché alla fine credo che il tuo intento sia di stare meglio tu e non che lui cambi come piacerebbe a te.

Ciao Merla,
grazie per la risposta.
Se leggi i primi messaggi noti che quello che mi chiedo è proprio perchè risenta anche a lungo per un accaduto
a cui nessuno darebbe peso. Quello che ho scritto è riferito sempre a questo,
perchè ho associato la mia reazione a un suo modo particolare di porsi e di essere.
Probabilemte reagisco così perchè lo consideravo una persona diversa (forse speciale), o ci tenevo a lui, vedevo amicizia (cos'è poi?), non so
Per quello che mi riguarda lui può fare quello che vuole, io me ne sto alla larga.

Buona serata

E ma perché associ l'incontro con la reazione che hai avuto e la reazione che hai avuto con il malessere successivo, è difficile da dire.

Diciamo che in qualche modo una birra con un amico (o ex-amico o conoscente) può essere un fattore scatenante, ma se stai male per diverso tempo, probabilmente ci sono ragioni di base che con quell'incontro c'entrano fino a un certo punto.

merla ha scritto:E ma perché associ l'incontro con la reazione che hai avuto e la reazione che hai avuto con il malessere successivo, è difficile da dire.

Diciamo che in qualche modo una birra con un amico (o ex-amico o conoscente) può essere un fattore scatenante, ma se stai male per diverso tempo, probabilmente ci sono ragioni di base che con quell'incontro c'entrano fino a un certo punto.

Si ragioni di base senza dubbio ci sono; se non fossi solo, se avessi molte più relazioni, qualche persona cara apparte i familiari,
probabilmente non gli avrei attribuito quel peso.
Comunque io immediatamente dopo sono stato anche felice di esserci uscito, dopo ci pensavo con piacere
perchè è stata una cosa carina, non sono stato male con lui, anzi mi sono trovato bene..
A me fa anche piacere dirgli certe cose, parlare con lui, non nego che avevo un interesse altrimenti non ci sarei uscito.
Quindi subito dopo ci pensavo come si pensa a un bel momento, trascorso con una persona amica un pò speciale.
Forse è proprio il fatto che mi ci sia trovato bene, o forse ancor di più che sono tornato a considerarlo "un pò speciale",
che ha instaurato in me quella catena di pensieri e regressioni amplificatesi col tempo.
Io purtroppo a certe persone non riesco a smettere di volere bene, posso smettere di considerarle.

Edit: accanna l'ultima frase... certe cose rimangono è vero, ma sono solo la traccia e non bisogna lasciarsi ingannare
le persone non sono quello che crediamo e se sapevamo quello che erano possono sembre cambiare.

beh però allora, se ti sei trovato bene e la definisci una "cosa carina", forse è un peccato smettere di frequentarlo...

nel senso, se anche ti ha mandato in crisi l'incontro, in sé è probabile che lui non ne abbia idea. ed è certo che in nessun gruppo di psicoterapia ti insegnano a "rubare l'energia" agli altri.
per cui boh, se ci puoi passare del buon tempo, perché evitare questa persona, se i problemi poi sono altri?

merla ha scritto:beh però allora, se ti sei trovato bene e la definisci una "cosa carina", forse è un peccato smettere di frequentarlo...

nel senso, se anche ti ha mandato in crisi l'incontro, in sé è probabile che lui non ne abbia idea. ed è certo che in nessun gruppo di psicoterapia ti insegnano a "rubare l'energia" agli altri.
per cui boh, se ci puoi passare del buon tempo, perché evitare questa persona, se i problemi poi sono altri?

Perchè poi sto male, dopo averlo visto.. mi era capitato più volte quando ci vedevamo più di un anno fa
e mi è ricapitato quando pensavo che non mi sarebbe più ricapitato.
Come si dice, meglio solo che male accompagnato.

Questa persona mi fa un effetto strano, se non la vedo l'effetto non si presenta.

Edit: bè è vero, era una cosa carina, e non mi dispiaceva... ma ho
bisogno di difendere un equilibrio che da quanto ho capito, per
quanto faccia, rimane instabile. Meglio accontentarsi di quello che la vita ci da
senza esagerare, prendersi le piccole e gioie e quando si hanno cercare di coltivarle
difendendole, tenendole strette a se.

Howl ha scritto:Meglio accontentarsi di quello che la vita ci da
senza esagerare, prendersi le piccole e gioie e quando si hanno cercare di coltivarle
difendendole, tenendole strette a se.

È sacrosanto difendere il proprio equilibrio, soprattutto nel momento in cui questo è fragile, però, per come sono fatta io, al di là della contingenza di continuare o meno a frequentare questo amico, credo che vorrei capire e affrontare le motivazioni per cui un evento tutto considerato innocuo come quello che racconti, mi fa scattare tutta una serie di malesseri. La domanda è evidente che te la stai facendo, non dico di no, però anche se decidessi di non frequentarlo mai più, sicuramente ti potrebbe essere più utile darti da fare per metterti in condizione di essere meno destabilizzato da una cosa del genere.

Difendersi è sacrosanto, ma sempre a misura di buon senso, perché altrimenti rischi di rinunciare a tante piccole gioie (come può essere rinunciare a una serata carina) senza aver affrontato davvero il problema e questo può essere molto limitante.
Non siamo tutti uguali, però nel mio caso se ritengo abbia un senso che io continui la psicoterapia e un cedrto tipo di percorso non è più solo per non star male, visto che male male non sto più da parecchi tempo, ma proprio per togliermi certe zavorre che limiterebbero la mia vita.