minacce e paura di restare sola e che faccia del male

Forse è un po' fuori luogo ma vorrei raccontarvi la storia perchè non so che fare e come reagire e ho bisogno dei vostri pareri e consigli.
Da anni conosco un amico conosciutosu internet e dopo esserci persi di vista per un po di anni ci siamo ritrovati. Siamo lontani, ma ci sentivamo per messaggio o per telefono e stavo bene perchè mi ha aiutata in momenti davvero brutti. Poi però ha incominciato a volere di più da me e io non voglio impegnarmi per via della rottura col mio ex e della mia depressione. Certo, una persona affianco la voglio, ma lui molte volte non si è fidato di me e ha fatto cose che mi ha allontanato e quella persona che vorrei vicino non è lui...lo vedo solo come un amico.
Gli ho spiegato le cose come stavano per non prenderlo in giro dato che alcune voltr ci vedevamo, avevo conosciuto la sua famiglia e ci stavamo avvicinando troppo al non essere solo amici.
Lui alla mia parola ''amici'' mi ha detto che non sente una ragazza che non vede spesso e che non lo vuole mentre lui vuole di più e io ho cercato più volte di fargli capire che a lui ci tengo e che ho bisogno di un amico in questo momento, perchè sono davvero sola e lo soffro tanto, infatti dovrei andare dallo psicologo.
Questa settimana non posso andare il fine settimana e lui se è arrabbiato dicendo che sto ancora sol mio ex e incolpandomi di cose che non ho fatto e ci sto malissimo.
Anche se delle volte non gli risp crede che sono con altri ecc e non capisce che ho degli impegni soprattutto per il trasloco ma non vuole capire!!

Dice che se nn vado non mi vedrà mai più e non lo sentirò più.
Poi si è alterato dicendo che non voleva piu e io gli ho detto che lo donuunciavo per delle minacce rivolte al mio ex (l ho detto per dire) e lui ha risposto che se lo faccio fa del male alla mia famiglia.
Allora gli ho detto che a lui ci tenevo ecc xk è vero ma che senza fiducia non posso e poi mi rinfaccia tutto e fa sembrare sempre colpa mia tutto.
Non si assume mai le colpe, lui mi sta allontanando nn sono io che voglio, cm dice lui!!
Mesi fa minacciava di sent il mio ex ma ora non lo so se lo farà se lo lascio.
Ho davvero paura, anche perchè il mio ex è sparito e cm io non so di lui on voglio che lui sappia di me... Come fare??? Se perdessi il mio amico sarei sola e farei qualche cazzata lo so, ma anche di farmi ricattarre non mi va. Sono in una situazione critica!!

sono forse diversi i modi di amare e desiderare una persona, ma secondo me c'è un modo solo e fondamentale di voler bene a qualcuno; questo sentimento comporta la capacità, in momenti critici, di cercare il compromesso tra le proprie esigenze e quelle della persona a cui teniamo, e se necessario di sacrificare qualcosa del nostro desiderio (non della nostra salute e delle nostre facoltà che ci tengono in vita, sia chiaro) a vantaggio del bene dell'altro.
i successivi fallimenti nell'assestamento di un compromesso tendono a produrre situazioni negative e dolorose per i soggetti coinvolti.
ogni situazione dolorosa così determinata può
diventare la base per una nuova ricerca dell'armonia, a partire dal riconoscimento del dolore patito e di quello arrecato, a fronte del quale, nonostante la forza del desiderio, è in teoria possibile decidere di arrendersi
all'impossibilità di ottenere un appagamento e trasformare la carica di egoismo in forza di volontà da investire nel sacrificio a beneficio dell'altro (e, trascendendo il sacrificio doloroso, anche a beneficio nostro perché, se vogliamo bene all'altro, rinunciando a una pretesa in suo favore saremo fedeli a un sentimento che realizza qualcosa di profondamente vivo dentro di noi).
naturalmente è anche possibile che nella situazione dolorosa l'assestamento di un compromesso tra i desideri non sia raggiunto e che si arrivi a sciogliere il legame affettivo.

nella situazione che descrivi, il desiderio del tuo amico non può essere accolto da te. il sacrificio che ti si propone come forma di compromesso è accettare che per lui sia troppo doloroso continuare a frequentarti, in questo momento.
il sacrificio che tu proponi a lui è di rinunciare al suo desiderio di una relazione più intima. nella siuazione negativa che si produce, il dolore che lui prova è lo stesso che dovrebbe affrontare anche se accettasse di restare un tuo amico, o se semplicemente interrompesse ogni rapporto con te.
invece, per quanto ti riguarda, il tuo dolore è aumentato dal peso delle minacce di ritorsione da parte del tuo amico. se interrompi ogni rapporto con lui, ti mancherà un confidente e una sorgente di affetto, ma non dovrai più curarti delle ritorsioni.
non posso dire che il tuo amico non ti vuole bene, perché non lo conosco: certamente, però, in questo momento non ha la forza di far prevalere il tuo bene sul suo desiderio.
per le stesse ragioni non so neanche valutare se le sue ritorsioni debbano essere prese sul serio o considerate come delle espressioni di dolore senza conseguenze reali, ma la paura che tu provi è reale e quindi tu devi decidere se vale la pena per te sacrificare un po' della tua serenità e passare sopra le ritorsioni o se è meglio evitare al presente ulteriori scambi con questa persona. con tutto il rispetto per un caso che non conosco da vicino, ma i contorni della storia - per come li presenti - mi suggerirebbero al posto tuo di mettere una distanza tra te e questo ragazzo, soprattutto considerando che non disponi ora di energie e serenità sufficiente per caricarti contemporaneamente dei tuoi crucci e di quelli di un'altra persona.

in ogni caso dovete cercare - tu almeno - di essere assolutamente onesti nella dichiarazione delle intenzioni. se hai bisogno di un amico, e questa persona rifiuta di considerarsi tale, continunare a intrattenere scambi con lui non diminuirà la tua solitudine. al posto tuo, in una situazione simile, forse sospenderei ogni rapporto per un periodo, riservandomi la possibilità di riprovare in futuro a instaurare un dialogo, se proprio mi sentissi affezionato alla persona che al presente mi minaccia e considerassi che il suo attuale comportamento è perdonabile.

canterel II ha scritto:sono forse diversi i modi di amare e desiderare una persona, ma secondo me c'è un modo solo e fondamentale di voler bene a qualcuno; questo sentimento comporta la capacità, in momenti critici, di cercare il compromesso tra le proprie esigenze e quelle della persona a cui teniamo, e se necessario di sacrificare qualcosa del nostro desiderio (non della nostra salute e delle nostre facoltà che ci tengono in vita, sia chiaro) a vantaggio del bene dell'altro.
i successivi fallimenti nell'assestamento di un compromesso tendono a produrre situazioni negative e dolorose per i soggetti coinvolti.
ogni situazione dolorosa così determinata può
diventare la base per una nuova ricerca dell'armonia, a partire dal riconoscimento del dolore patito e di quello arrecato, a fronte del quale, nonostante la forza del desiderio, è in teoria possibile decidere di arrendersi
all'impossibilità di ottenere un appagamento e trasformare la carica di egoismo in forza di volontà da investire nel sacrificio a beneficio dell'altro (e, trascendendo il sacrificio doloroso, anche a beneficio nostro perché, se vogliamo bene all'altro, rinunciando a una pretesa in suo favore saremo fedeli a un sentimento che realizza qualcosa di profondamente vivo dentro di noi).
naturalmente è anche possibile che nella situazione dolorosa l'assestamento di un compromesso tra i desideri non sia raggiunto e che si arrivi a sciogliere il legame affettivo.

nella situazione che descrivi, il desiderio del tuo amico non può essere accolto da te. il sacrificio che ti si propone come forma di compromesso è accettare che per lui sia troppo doloroso continuare a frequentarti, in questo momento.
il sacrificio che tu proponi a lui è di rinunciare al suo desiderio di una relazione più intima. nella siuazione negativa che si produce, il dolore che lui prova è lo stesso che dovrebbe affrontare anche se accettasse di restare un tuo amico, o se semplicemente interrompesse ogni rapporto con te.
invece, per quanto ti riguarda, il tuo dolore è aumentato dal peso delle minacce di ritorsione da parte del tuo amico. se interrompi ogni rapporto con lui, ti mancherà un confidente e una sorgente di affetto, ma non dovrai più curarti delle ritorsioni.
non posso dire che il tuo amico non ti vuole bene, perché non lo conosco: certamente, però, in questo momento non ha la forza di far prevalere il tuo bene sul suo desiderio.
per le stesse ragioni non so neanche valutare se le sue ritorsioni debbano essere prese sul serio o considerate come delle espressioni di dolore senza conseguenze reali, ma la paura che tu provi è reale e quindi tu devi decidere se vale la pena per te sacrificare un po' della tua serenità e passare sopra le ritorsioni o se è meglio evitare al presente ulteriori scambi con questa persona. con tutto il rispetto per un caso che non conosco da vicino, ma i contorni della storia - per come li presenti - mi suggerirebbero al posto tuo di mettere una distanza tra te e questo ragazzo, soprattutto considerando che non disponi ora di energie e serenità sufficiente per caricarti contemporaneamente dei tuoi crucci e di quelli di un'altra persona.

in ogni caso dovete cercare - tu almeno - di essere assolutamente onesti nella dichiarazione delle intenzioni. se hai bisogno di un amico, e questa persona rifiuta di considerarsi tale, continunare a intrattenere scambi con lui non diminuirà la tua solitudine. al posto tuo, in una situazione simile, forse sospenderei ogni rapporto per un periodo, riservandomi la possibilità di riprovare in futuro a instaurare un dialogo, se proprio mi sentissi affezionato alla persona che al presente mi minaccia e considerassi che il suo attuale comportamento è perdonabile.

la cosa brutta è che mi rimane amico solo se faccio le cose con altri ragazzi così si mette in testa che non sono sua.. Così dice. Ma io non voglio perchè sono quel genere di ragazza così facile

Dreamer95 ha scritto:la cosa brutta è che mi rimane amico solo se faccio le cose con altri ragazzi così si mette in testa che non sono sua.. Così dice. Ma io non voglio perchè sono quel genere di ragazza così facile

onestamente, forse è la giovane età, forse la cattiva educazione: ma questa idea è insensata, in primo luogo perché presuppone che l'amicizia non sia un rapporto con una dignità in sé, ma una specie di ripiego qualora ci siano ostacoli alla possibilità di consumare una relazione erotica;
e inoltre perché la tua libertà di desiderare e di decidere, cioè la tua dignità di soggetto, in tale prospettiva non è minimamente presa in considerazione.
per considerarti "non sua", questo ragazzo dovrebbe farsi bastare l'espressione del tuo rifiuto. solo una visione violentemente arcaica e patriarcale può avallare l'idea che una donna sessualmente non impegnata non attenda altro che di essere finalmente l'oggetto erotico del primo che passa, laddove la donna già impegnata diventa oggetto sessuale proibito (e solo a quel punto può intrattenere serenamente normali rapporti sociali con un uomo, non finalizzati alla copula).
ripeto: non conosco la situazione direttamente e quindi il mio giudizio vuole essere prudente, ma tutto ciò che scrivi di questo ragazzo, se corrisponde a ciò che pensa e sente intimamente, si concilia poco con i comportamenti e le inclinazioni di una persona che ti rispetta e ha dell'affetto per te.
si direbbe che gli interessa solo ciò che custodisci sotto le mutande. pertanto, se non lo trovi attraente e non lo prenderesti in considerazione come scopamico, consiglierei davvero di lasciarlo perdere. allo stato attuale il suo desiderio sessuale è tanto frustrato quanto il tuo bisogno di un amico affettuoso. a che pro insistere?