Sono sola

Sono sola da 34 anni: alle mie spalle ho una famiglia che non mi ha mai voluto e da cui me ne sono andata poco dopo aver compiuto 20 anni.
Nonostante ciò ho cercato di impegnarmi negli studi e nel lavoro, perchè sapendo di essere sola sapevo che nessun altro avrebbe mai provveduto a me se non io stessa.
Ho provato a costruirmi la mia vita: a poco più di 20 anni me ne sono andata da casa, sono andata a vivere da sola e, seppure con difficoltà e stipendi che non mi consentivano di poter fare chissà che, sono riuscita ad arrangiarmi.
Poi ho conosciuto lui ... la prima persona nella vita che mi ha ispirato totale fiducia. Non è stato il mio primo ragazzo per cui non prendetemi come una povera scemotta che conosce il primo ragazzo, si innamora e prende un'imbarcata (anzi, di uomini o presunti tali ne ho avuti fin troppi).
Mia madre era contraria a questa storia perchè era separato e mi ha messo di fronte alla scelta: "O lui o noi". Io le ho risposto: "Ok, ciao mamma" e ho riattaccato il telefono.
D'altronde, la scelta era molto facile: la scelta era tra chi non mi ha mai dato niente (la mia famiglia) e una possibilità ... Chi non avrebbe scelto la seconda?
Da quando abito qui la mia vita è un calvario: piccolo paesino del sud, in cui tutti parlano male di tutti, in cui tutti cercano di metterti i bastoni tra le ruote se vedono che sei bella, giovane e con voglia di fare e in cui sei sempre un extracomunitario anche se vieni dalla regione confinante, lavori da extracomunitaria o peggio e ora il precariato più totale.
Due anni fa è venuto a mancare mio nonno: l'unica persona nella mia famiglia che ha cercato di occuparsi di me e che ha sempre cercato di sopperire alle mancanze di quei due genitori disgraziati che non mi hanno mai voluta.
Già mentre mio nonno era verso la fine dei suoi giorni in ospedale, mia madre ribadiva il concetto che a lei avevano dato più giorni per stare con lui perchè lei essendo discendente diretta faceva parte della famiglia mentre io no (infatti, io non faccio parte della famiglia, mi ha partorito una cagna: lei!).
Da allora i miei rientri a casa sono sempre più rari e più che altro per vedere come sta mia nonna, quando non ci sarà più neanche mia non credo ci tornerò più.
Qualche mese fa sono precipitata nel baratro del precariato (un baratro per me, sempre abituata lavorare con continuità e con il perenne problema che o penso io a me o sono destinata a soccombere perchè non ci penserà nessuno, visto che sono sola), da lì tanti dubbi e incertezze; però c'era il mio ragazzo, quindi nonostante tutto mi sono fatta coraggio e ho pensato di andare avanti e magari in futuro di aprire una piccola attività per conto mio.
Tempo fa abbiamo litigato, non ricordo neanche il motivo del litigio, e lui mi ha lasciata. Dopo due giorni ha detto che non mi aveva lasciata realmente ma era per darmi una sferzata.
La sferzata l'ho avuta: ora non mi fido neanche più di lui, è diventato quasi come tutti gli altri.
Però anche se mi ha lasciata per poco qualcosa in me è cambiato e non mi fido più: chi me lo dice che non ricapiti?
Ci dovevamo sposare, ormai è da due anni che abbiamo annunciato il matrimonio e nulla e anche su quello alcune volte è ritornato sui suoi passi.
Io di lui mi fidavo, ma dopo che questo lasciarsi e dire no al matrimonio è successo già un paio di volte (seppure dopo mi dice che invece è intenzionato a stare con me e sposarmi) inizio ad avere seri dubbi.
Ora tutte le sere piango per ore e ore, soprattutto quando sono da sola, a volte bevo davvero troppo, penso al suicidio in continuazione perchè so che qui non ho opportunità di lavoro, anche dovessi decidere di avviare un'attività sono piccoli paesi quindi non riuscirei ad avere di che vivere (la maggior parte dei negozi del posto sono in perdita totale), quindi rimanendo qui non ho un futuro.
Alla fine il problema è sempre lo stesso: sono sola.
Se lui non mi sposa, che senso ha stare qui e condannarmi a vivere per strada e chiedere l'elemosina quando lui si sarà stufato o quando lui non ci sarà più?
Non è meglio a questo punto che io me ne vada?
Tanto in ogni caso non cambierebbe nulla: sono sola ora e sarò sola in futuro.

secondo me devi decidere se restare con lui o no.

deciso questo se la scelta è restare con lui vai avanti con la vita che fai.

se la scelta è lasciarlo puoi anche andare in un'altra regione d'italia visto che a questo punto non ti lega più nulla a dove ti trovi.

la vita è fatta di sorprese e magari nel futuro incontrerai una persona per la quale tu vali molto e che ti ama veramente.

sembra che ora sei depressa da quel che scrivi, per questo sarebbe bene se ti cerchi un supporto professionale (psicologo o psichiatra) che ti ascolti e ti aiuti. Con lui potrai pure discutere le tue preoccupazioni quotidiane e ti sarà di sicuro di aiuto per le scelte che devi affrontare.

Carissima, capisco benissimo la situazione, hai scritto e descritto tutto bene al punto che la sensazione di transfert è totale.
Sai cosa posso consigliarti?? Per svagarti utilizza internet, social network, chat e forum; almeno se pur virtualmente conoscerai molte persone, potrai scambiarti i numeri di telefono e cominciare a parlare e interloquire.
Sei una donna adulta, e da tale di certo capirai quando nel mondo etere incontri una persona per bene, e quando no.
Fai così, e avrai persone con cui parlare e confrontarti, e poi magari chissà se non incontrerai l'uomo giusto.
Internet è stato prezioso per tutti, tranne per il sotoscritto che ha una situazione non rara, ma assolutamente unica direi.
Ti auguro che tu possa trovare tutto il bene possibile!!!

Sono sincera: ho cercato su internet cosa vuol dire "transfert" perchè non sono per niente esperta di queste cose.
Quindi Marco79 secondo te io trasferisco la mia delusione e senso di abbandono dalla famiglia su di lui; però quello che non capisco è questo: prima delle delusioni ho vissuto diversi anni in tranquillità e fidandomi di quest'uomo, perchè questo problema salta fuori solamente adesso?
Altra cosa che ho notato è che ieri ho dormito sola fuori casa e stavo bene (ero nervosa ma non ho pianto), mentre quando sono dentro questa che dovrebbe essere casa mia-sua-nostra ultimamente piango sempre. Perchè mi succede questo?

Con transfert intendevo dire che la tua storia la fai, per così dire, vivere al lettore in prima persona.
Leggendo quanto da te scritto riesci appunto a trasmettere, a chi ti legge, le sensazioni da te provate. Probabilmente dovresti conoscere nuove persone e nuovi giri, sei ormai satura appunto, e logicamente di lui non ti fidi più, anzi lo vedi con gli occhi della assoluta diffidenza.
Da quello che racconti è normale che oramai tu sia diffidente, ti ha molto delusa e tu avevi puntato tutto su di lui.
Come ti ho detto, augurandoti le cose più belle, cerca nuove persone su internet per un semplice conforto e compagnia.

Un abbraccio

Temevo parlassi del transfert teorizzato da Freud, se non è così, meno male!
Quindi dici che sono perfettamente normale e solamente delusa?

Ovviamente non sono uno psichiatra, ma quello che scrivi è frutto di un ragionamento lineare, esatto, e con cognizione; sembra assolutamente il ragionamento di una persona normalissima!! Ti senti male e depressa per una situazione ostile e una vita non bella, d'altronde esattamente come me.
Hai soltanto assunto il rischio di puntare tutto su di una persona sola, e ti è andata male, tutto qui. Ovvio che al momento stai soffrendo e ti senti prigioniera di un rapporto che non va bene e di un paese che ti è ostile; appunto per questo ti ho consigliato i social network, forum e chat. Vero è che è tutto virtuale, ma la possibilità di fare diventare qualche rapporto concreto non è impossibile.
Cerca ma con le dovute attenzioni.

Un abbraccio

Insomma quindi non sono squinternata come vorrebbe farmi apparire mia madre, donna separata che è stata sempre e solo riempita di botte dall'ex marito (dal quale torna sempre con amore e devozione, cosa che non per me è sempre stata fuori da ogni concezione e mai capirò) e quindi assolutamente non comprende come si possa essere insoddisfatte avendo vicino un uomo; lei che ha sempre avuto una persona che mai ha dimostrato affetto, solo violenza, che non vuole e mai ha voluto la figlia, non riesce a comprendere come io possa essere in crisi con uno uomo che rispetto al suo ex marito vale oro. Eppure, così è.
Non avrei mai pensato potesse accadere ... lui per me era l'uomo dei sogni: colto, bellissimo ma con abitudini semplici e modo di pensare molto tradizionale e improntato alla famiglia.
Eppure è bastato quel no e quella titubanza sul matrimonio e sulla famiglia a far sparire ai miei occhi tutto.
Ora arrivo a casa, so come la pensa, e faccio peggio di quando ero all'università: non me ne frega niente, tanto se non dobbiamo creare nulla ma solo convivere cosa me ne dovrebbe fregare?
Ho lottato per anni affinchè lui ci tenesse a casa nostra, ora che lui ci tiene un pochino ma so che non vuole sposarmi nè avere figli me ne frego io.
Che mi importa tanto? La mia vita è finita, sono rinchiusa in questo guscio da cui non si schiuderà mai nulla, un uovo da cui non nascerà mai un pulcino ... tantovale romperlo, no?

Ciao.

L'indipendenza finanziaria è importante, in ogni caso, ma forse per te è fondamentale.

Hai perso la fiducia? però a ragione. Il suo comportamento è stato illogico, ispirato da chi sa che cosa.

Vattene, chiudi questo capitolo e con coraggio abbi fiducia nella vita.

Carissima si, nella vita è tutto soggettivo ed è questione anche di evoluzione cerebrale. Tua mamma essendo legata ad un uomo simile, reputa assurdo e incoerente il comportamento assunto da te nei confronti del tuo compagno, è ovvio questo.
E' cresciuta magari in una arretratezza assoluta e non ha avuto la fortuna di evolversi, cosa che invece hai avuto tu.
Si vive una volta sola, lascia questo uomo e cercane uno diverso, migliore, e che sappia guardare sempre un pò più in la. Ovviamente non fare l'errore di fuggire col primo che capita, che risulta ormai pratica diffusissima

Forse sono io che pretendo troppo, però inizio a essere un po'stanca di fare la bella statuina che tanto non diventerà mai la moglie; poi sono anche stanca del fatto di non essere nè cercata nè guardata da lui, come se fossi un cesso .... mentre tutti i giorni o quasi al lavoro ricevo delle avances da clienti in continuazione.

la scelta del tuo nome "sonosola" la dice lunga.
Sei sola...basta adesso! credi che riusciresti a stare senza di lui? se sì va via da un piccolo paese dove non ti senti a tuo agio. Mi unisco a Suggestione. Chiudi questo capitolo. Se sei pure corteggiata troverai un uomo che ti sposa e vuole figli. Sei abituata a combattere sei stata autonoma sin da quando eri ventenne, hai tutte le capacità per dare il cosiddetto colpo delle quindici palle ( biliardo ) .Un bel calcio a tutto e si ricomincia, ma fatti seguire perchè la depressione è in agguato.
In bocca al lupo
armida

Ah per stare da sola non ho certo problemi: ci sono sempre stata.
L'unico problema è che ho un contratto precario e un mutuo sulle spalle.

Forse a chi ti ha detto che l'indipendenza economica è fondamentale tu avrai pensato "... che me lo dicono a fare, lo so benissimo". Però è vero, l'indipendemza soprattuto femminile è quella economica. Il tuo pensiero, il tuo obiettivo, il tuo sforzo, la tua intelligenza devi sfruttarla, devi cercare un lavoro a Roma, a Firenze, a Bologna, a Milano, dove più ci siano possibilità, senza per ora lasciare niente (né lavoro, né casa e nemmeno il fidanzato). Voglio dire che mentalmente, emotivamente, spiritualmente, dentro di te, devi già da ora essere tranquilla perché in realtà "hai staccato". Devi solo vedere come attuare questo "stacco", con calma, non avere fretta. Ma quando sarà il momento, molla tutto e cambia vita.
In bocca al lupo.

Già Stef, hai ragione, è quel che penso anche io, evidentemente allora non sono io ad essere "strana" ...

Una storia incasinata pure la tua…questi benedetti uomini bellissimi!!!!

SonoSola ha scritto: lui per me era l'uomo dei sogni: colto, bellissimo ma con abitudini semplici e modo di pensare molto tradizionale e improntato alla famiglia

Uomini dei sogni!!!! Quante delusioni poi danno!!

SonoSola ha scritto: ora non mi fido neanche più di lui, è diventato quasi come tutti gli altri.

E meno male che hai ancora questo sesto senso che ti protegge.
Non mi quadra il fatto che non voglia sposarti, eppure l’hai definito “uomo con modo di pensare molto tradizionale e improntato alla famiglia”, il punto resta che con te però una famiglia non la vuole fare…...e allora perché continuare a disperarsi per uno che ti ha rubato la freschezza, la gioia di vivere e il sogno di potersi costruire una famiglia propria
( desiderio più che legittimo quando si ama)

SonoSola ha scritto: Ora tutte le sere piango per ore e ore, soprattutto quando sono da sola, a volte bevo davvero troppo, penso al suicidio in continuazione perchè so che qui non ho opportunità di lavoro, anche dovessi decidere di avviare un'attività sono piccoli paesi quindi non riuscirei ad avere di che vivere

Adesso devi smetterla di piangere ma soprattutto di bere….cavoli vuoi rovinare anche quello che ti resta!!!
È una botta tremenda quella che ti sei presa e per di più anche in un periodaccio dove hai già il problema del lavoro.
Tua madre in fondo ci aveva visto giusto….
Ma purtroppo non ha saputo trasmetterti nel modo corretto il suo pensiero. Forse questa, poteva essere la molla che faceva scattare una qualche, se pur piccola, forma di legame con lei…..peccato!
Ma non è mai troppo tardi!
Coraggio, vedi di sistemare la storia del lavoro, anche andandotene da questo paesino da gossip.
Hai una grande voglia di emergere e di impegnarti……il “vero amore” arriverà al momento giusto!
Un saluto affettuoso!

non avevo notato che scrivi che bevi. Spesso chi beve lo fa per "autocurarsi" in una situazione depressa perchè l'alcool tiene allegri. Purtroppo poi c'è anche la dipendenza, il fegato rovinato e altri problemi sociali.

per questo invece di bere sarebbe meglio se vai da uno psichiatra che saprà valutare se sei depressa e curarti, devi dirgli che bevi affinchè lui valuti la situazione.

se non vuoi uno psichiatra eventualmente vai solo dal medico di famiglia ed esponigli la tua situazione. Sta attenta perchè l'alcoolismo ha rovinato la vita a tanta gente ed è meglio curarsi presto che tardi.