Cure non convenzionali
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Cure non convenzionali
Apro questo trend per creare un data base su tutto ciò che è reperibile in internet sulle cure alternative di qualsiasi tipo e per qualsiasi patologia.
Importante!!! non commentate quanto verrà postato, aggiungete solo informazioni utili.
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suggestione- Numero di messaggi : 835
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Vitamina b17 anticancro
http://www.informarmy.com/2009/02/vitamina-b17-amigdalina-o-laetrile_21.html
suggestione- Numero di messaggi : 835
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Re: Cure non convenzionali
http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=15031
merla- Numero di messaggi : 2206
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Alimentazione: Un metodo per curare il corpo
http://www.kousmine.eu/page63.html
Viola- Numero di messaggi : 432
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Il sistema corpo specchio
http://www.healer.ch/it/il_sistema_di_guarigione_corpo_s.htm
Viola- Numero di messaggi : 432
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Curiosando...
P.N.L. E STATI D'ANIMO.
Secondo la P.N.L. le apprensioni non si contraggono come una malattia e non sopraggiungono da sole, ma le creiamo noi.
Uno stato di panico, ansia, depressione, sono il frutto di peculiari attività mentali e fisiche che la P.N.L. è in grado di identificare e scomporre.
Poniamo l'esempio della depressione, in ragione delle conoscenze di P.N.L., alcuni autori riferiscono che essa può essere identificata nella sequenza:
Vc K- Ai
La depressione coinvolge i tre sistemi sensoriali principali:
* rappresentazioni visive (quindi il canale visivo V.),
* suoni o parole (quindi il canale auditivo A),
* ed infine sensazioni ( quindi canale cenestesico K).
Scomponendo la sequenza, in tre fasi ci rendiamo conto del fatto che i depressi:
1) Si costruiscono un'immagine visiva di qualche cosa, di qualcuno o di un'esperienza dolorosa. (Vc)
2) L'immagine visiva costruita provoca sensazioni negative (K-)
3) Le sensazioni negative danno origine ad un dialogo interno (Ai)
Nel dialogo interno (Ai) gli individui "si dicono" qualche cosa che li turba e li fa soffrire, in riferimento alle sensazioni negative che percepiscono.
L'inquietudine ed il senso di prostrazione psicologica rappresentato dal dialogo interno (Ai), è legittimato dal fatto che, i depressi non sono coscienti della derivazione delle sensazioni negative (K-) poiché l'immagine che si sono costruiti, (Vc), non oltrepassa il livello di soglia d'accesso alla coscienza.
Ciò fa sì che i depressi non siano consapevoli di cosa o chi faccia scatenare le sensazioni somato-viscerali negative.
Se domandiamo ad una persona depressa il motivo per il quale si sente triste e infelice, è facile che risponda: "non lo so, so solo che mi sento abbattuto e di umore nero".
Il dialogo interno (Ai), in certi casi non supera la soglia di consapevolezza, in questo caso il depresso non ha coscienza del suo dialogo interno, non si rende conto di ciò che tra sè e sè "si è raccontato" e lo ha intristito, ma avverte solamente delle sensazioni negative (K-) che percepisce soverchianti.
Secondo questo schema, la depressione non sarebbe altro che una riflessione elaborata con tre differenti modalità di sistemi rappresentazionali sensoriali di cui, quello cenestesico, assumerebbe il valore d'importanza maggiore rispetto agli altri sistemi rappresentazionali che diventano secondari.
La sequenza Vc K- Ai finirebbe per creare un circolo vizioso, che si potrebbe bloccare soltanto nel momento in cui uno dei tre stadi che danno origine al pensiero deprimente, venisse ostacolato da un elemento Ai differente.
Secondo la P.N.L. le apprensioni non si contraggono come una malattia e non sopraggiungono da sole, ma le creiamo noi.
Uno stato di panico, ansia, depressione, sono il frutto di peculiari attività mentali e fisiche che la P.N.L. è in grado di identificare e scomporre.
Poniamo l'esempio della depressione, in ragione delle conoscenze di P.N.L., alcuni autori riferiscono che essa può essere identificata nella sequenza:
Vc K- Ai
La depressione coinvolge i tre sistemi sensoriali principali:
* rappresentazioni visive (quindi il canale visivo V.),
* suoni o parole (quindi il canale auditivo A),
* ed infine sensazioni ( quindi canale cenestesico K).
Scomponendo la sequenza, in tre fasi ci rendiamo conto del fatto che i depressi:
1) Si costruiscono un'immagine visiva di qualche cosa, di qualcuno o di un'esperienza dolorosa. (Vc)
2) L'immagine visiva costruita provoca sensazioni negative (K-)
3) Le sensazioni negative danno origine ad un dialogo interno (Ai)
Nel dialogo interno (Ai) gli individui "si dicono" qualche cosa che li turba e li fa soffrire, in riferimento alle sensazioni negative che percepiscono.
L'inquietudine ed il senso di prostrazione psicologica rappresentato dal dialogo interno (Ai), è legittimato dal fatto che, i depressi non sono coscienti della derivazione delle sensazioni negative (K-) poiché l'immagine che si sono costruiti, (Vc), non oltrepassa il livello di soglia d'accesso alla coscienza.
Ciò fa sì che i depressi non siano consapevoli di cosa o chi faccia scatenare le sensazioni somato-viscerali negative.
Se domandiamo ad una persona depressa il motivo per il quale si sente triste e infelice, è facile che risponda: "non lo so, so solo che mi sento abbattuto e di umore nero".
Il dialogo interno (Ai), in certi casi non supera la soglia di consapevolezza, in questo caso il depresso non ha coscienza del suo dialogo interno, non si rende conto di ciò che tra sè e sè "si è raccontato" e lo ha intristito, ma avverte solamente delle sensazioni negative (K-) che percepisce soverchianti.
Secondo questo schema, la depressione non sarebbe altro che una riflessione elaborata con tre differenti modalità di sistemi rappresentazionali sensoriali di cui, quello cenestesico, assumerebbe il valore d'importanza maggiore rispetto agli altri sistemi rappresentazionali che diventano secondari.
La sequenza Vc K- Ai finirebbe per creare un circolo vizioso, che si potrebbe bloccare soltanto nel momento in cui uno dei tre stadi che danno origine al pensiero deprimente, venisse ostacolato da un elemento Ai differente.
Viola- Numero di messaggi : 432
Data d'iscrizione : 20.01.08
Età : 60
Località : Roma
Re: Cure non convenzionali
E da quando ti sei data alla PNL?
suggestione- Numero di messaggi : 835
Data d'iscrizione : 08.01.08
Età : 55
Località : nessuna
Re: Cure non convenzionali
Non mi sono data alla P.N.L. ma dovendo scrivere una tesina che tratta temi comuni, ho iniziato una ricerca anche in internet e mi sono imbattuta nel pezzo che ho postato. L'ho trovato interessante per il forum.
Viola- Numero di messaggi : 432
Data d'iscrizione : 20.01.08
Età : 60
Località : Roma
Re: Cure non convenzionali
Io ho provato sulla mia pelle la naturoptia con massaggi plantari (e applicazioni di agoputura al padiglione dell'orecchio destro).
Fu davvero rivoluzionaria, su tutti i fronti.
Quattro mesi dopo ritornai a peggiorare e dovetti ricorrere alle cure di un neurologo perché stavo troppo male - e perché era una vera depressione di quelle forti. Però rimane il fatto che quella "rivoluzione energetica e positiva" così bella ed efficace non l'ho più provata.
In passato, quando la depressione non era ancora manifesta, ebbi benefici dal Karatè (verso i 27 anni di età) e da adulto sopra i quarant'anni con il Tai Chi-Chuan che sarebbe un'arte marziale ma che invece è praticamante movimenti dolci del corpo tra il rilassamento e la meditazione. Comunque è anche una forma di ginnastica e di stretching molto bella ed efficace.
Fu davvero rivoluzionaria, su tutti i fronti.
Quattro mesi dopo ritornai a peggiorare e dovetti ricorrere alle cure di un neurologo perché stavo troppo male - e perché era una vera depressione di quelle forti. Però rimane il fatto che quella "rivoluzione energetica e positiva" così bella ed efficace non l'ho più provata.
In passato, quando la depressione non era ancora manifesta, ebbi benefici dal Karatè (verso i 27 anni di età) e da adulto sopra i quarant'anni con il Tai Chi-Chuan che sarebbe un'arte marziale ma che invece è praticamante movimenti dolci del corpo tra il rilassamento e la meditazione. Comunque è anche una forma di ginnastica e di stretching molto bella ed efficace.
Stef- Numero di messaggi : 1033
Data d'iscrizione : 13.01.08
Età : 70
Località : Napoli
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