Per il collo?
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marco
Nadir78
merla
7 partecipanti
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Per il collo?
Questo messaggio è per tutti...un po' più per le donne del forum.
Non ho seguito il consiglio di mare e sono andata dal mio ragazzo...traggedia.
Soffre di depressione anche lui e in sto periodo non si alza mai prima dell'ora di pranzo, trascorre buona parte della sua giornata a cincischiare, la sera sta a casa e al max si guarda la tele. Non lavora e non cerca lavoro da due anni, il medico (ed io) gli abbiam parlato di andare da uno psico e non limitarsi a prendere farmaci, ma da quell'orecchio non ci sente, il lavoro dice che non si trova e qualsiasi cosa gli proponi ormai tira fuori scuse assurde.
Io in sti giorni non sto bene, e vederlo così mi ha solo depresso di più, tant'è che stamattina, ho preso e son scappata via, per tornare qui a casa. Ovviamente lo stato di nervi di entrambi si ripercuote sul rapporto, e non poco.
Quando ci siamo conosciuti io sapevo che non stava bene, ma mi diceva che voleva sistemarsi, da tutti i punti di vista, aveva entusiasmo per le cose e spinta. Io adesso non credo più come prima, che davvero voglia venirne fuori.
Cosa fare per convincerlo a darsi uno scossone? Prenderlo per il collo?
Un aut aut tipo 'o ti curi o ti lascio' ha senso secondo voi? o peggioro solo le cose?
Non ho seguito il consiglio di mare e sono andata dal mio ragazzo...traggedia.
Soffre di depressione anche lui e in sto periodo non si alza mai prima dell'ora di pranzo, trascorre buona parte della sua giornata a cincischiare, la sera sta a casa e al max si guarda la tele. Non lavora e non cerca lavoro da due anni, il medico (ed io) gli abbiam parlato di andare da uno psico e non limitarsi a prendere farmaci, ma da quell'orecchio non ci sente, il lavoro dice che non si trova e qualsiasi cosa gli proponi ormai tira fuori scuse assurde.
Io in sti giorni non sto bene, e vederlo così mi ha solo depresso di più, tant'è che stamattina, ho preso e son scappata via, per tornare qui a casa. Ovviamente lo stato di nervi di entrambi si ripercuote sul rapporto, e non poco.
Quando ci siamo conosciuti io sapevo che non stava bene, ma mi diceva che voleva sistemarsi, da tutti i punti di vista, aveva entusiasmo per le cose e spinta. Io adesso non credo più come prima, che davvero voglia venirne fuori.
Cosa fare per convincerlo a darsi uno scossone? Prenderlo per il collo?
Un aut aut tipo 'o ti curi o ti lascio' ha senso secondo voi? o peggioro solo le cose?
merla- Numero di messaggi : 2206
Data d'iscrizione : 09.01.08
Età : 48
Località : Torino
E' dura...
Ale, lo sai come la penso: io sono per le maniere forti, anche perchè finora sei stata buona e cara.
Hai il diritto di incavolarti e di voler vedere dei cambiamenti veri, non a parole. Ne va del vostro futuro e della sua vita.
Hai il diritto di incavolarti e di voler vedere dei cambiamenti veri, non a parole. Ne va del vostro futuro e della sua vita.
Nadir78- Numero di messaggi : 339
Data d'iscrizione : 08.01.08
Età : 45
Località : Bari
Re: Per il collo?
e tu segui il consiglio di mare???? e ci metto pure l'afro
no skerzo
seriamente,penso che sia difficile tenere in piedi un rapporto in queste condizioni,facciamo già fatica a convivere con noi stessi.
Si può scegliere di lasciare la persona con cui si sta per prendersi cura di se stessi e non far soffrire l'altra,oppure si fa squadra insieme.
Ecco,questo è il punto chiave : può un "depresso" essere affidabile sentimentalmente??? le promesse di un cambiamento vanno o non vanno con l'umore???
che ne dite?
no skerzo
seriamente,penso che sia difficile tenere in piedi un rapporto in queste condizioni,facciamo già fatica a convivere con noi stessi.
Si può scegliere di lasciare la persona con cui si sta per prendersi cura di se stessi e non far soffrire l'altra,oppure si fa squadra insieme.
Ecco,questo è il punto chiave : può un "depresso" essere affidabile sentimentalmente??? le promesse di un cambiamento vanno o non vanno con l'umore???
che ne dite?
marco- Numero di messaggi : 65
Data d'iscrizione : 09.01.08
Località : cincinnati :) ma dove sta?
infatti
ho deciso per l'aut aut, anche se spero ovviamente in una riconciliazione.
Al 'cambiamento di squadra' ci credo, e ci ho creduto per due anni, ma nel momento in cui mi viene a mancare la fiducia nell'effettiva volontà di lui, allora chiaramente smetto di crederci, e ho bisogno di un segnale dall'altra parte.
Perchè...non sono supernadia
mboh...chi vivrà vedrà
merla
Al 'cambiamento di squadra' ci credo, e ci ho creduto per due anni, ma nel momento in cui mi viene a mancare la fiducia nell'effettiva volontà di lui, allora chiaramente smetto di crederci, e ho bisogno di un segnale dall'altra parte.
Perchè...non sono supernadia
mboh...chi vivrà vedrà
merla
merla- Numero di messaggi : 2206
Data d'iscrizione : 09.01.08
Età : 48
Località : Torino
La soluzione unica
Sarebbe bello se a tutte le situazioni ci fosse una soluzione unica e certa.
Un aut aut è già un "modo duro" per uno normale, direi anche per uno forte.
A volte ci vogliono i tagli decisi ma in altri casi: maltrattamenti, tradimenti, donne che amano troppo un uomo che mantiene la situazione per comodo, per sesso, per soldi... ma il depresso non ha queste "volontà", anzi, non ne ha nemmeno una.
E' evidente che questo periodo è peggiore di quello in cui aveva "spinta" a fare le cose, in cui credeva, in cui sperava.
Ordunque, chi di voi si può ergere a giudice nei confronti di quest'essere umano sofferente? Non è un "poltrone" che guarda la tv, ma un malato! Se fosse un cane gli si darebbero più possibilità.
Un aut aut è già un "modo duro" per uno normale, direi anche per uno forte.
A volte ci vogliono i tagli decisi ma in altri casi: maltrattamenti, tradimenti, donne che amano troppo un uomo che mantiene la situazione per comodo, per sesso, per soldi... ma il depresso non ha queste "volontà", anzi, non ne ha nemmeno una.
E' evidente che questo periodo è peggiore di quello in cui aveva "spinta" a fare le cose, in cui credeva, in cui sperava.
Ordunque, chi di voi si può ergere a giudice nei confronti di quest'essere umano sofferente? Non è un "poltrone" che guarda la tv, ma un malato! Se fosse un cane gli si darebbero più possibilità.
Stef- Numero di messaggi : 1033
Data d'iscrizione : 13.01.08
Età : 70
Località : Napoli
Stef
Stef ha scritto:Sarebbe bello se a tutte le situazioni ci fosse una soluzione unica e certa.
Un aut aut è già un "modo duro" per uno normale, direi anche per uno forte.
A volte ci vogliono i tagli decisi ma in altri casi: maltrattamenti, tradimenti, donne che amano troppo un uomo che mantiene la situazione per comodo, per sesso, per soldi... ma il depresso non ha queste "volontà", anzi, non ne ha nemmeno una.
E' evidente che questo periodo è peggiore di quello in cui aveva "spinta" a fare le cose, in cui credeva, in cui sperava.
Ordunque, chi di voi si può ergere a giudice nei confronti di quest'essere umano sofferente? Non è un "poltrone" che guarda la tv, ma un malato! Se fosse un cane gli si darebbero più possibilità.
Ehi, Stef, quando smetterai di giustificarti e giustificare i depressi e comincerai a darti da fare? Se uno ci tiene a guarire, si fa curare. Punto. Nessuna giustificazione. Ale non sta dicendo al ragazzo di non guardare la tv; gli sta dicendo di fare terapia. E' un atto d'amore quello di Ale, è una richiesta costruttiva. Se non gliene fregava una mazza, rimaneva a guardare sta situazione senza dire nulla. Ma lei ci tiene e giustamente vuole che lui si dia una mossa. Non è maltrattamento. E' amore.
Nadir78- Numero di messaggi : 339
Data d'iscrizione : 08.01.08
Età : 45
Località : Bari
Re: Per il collo?
Il problema del lavoro non è da poco e sicuramente gli causerà un senso di inadeguatezza e inferiorità sociale non da poco,il problema è che il lavoro non verrà mai da lui,se non lo cerca almeno un pò.Certo già èdiff.per quelli che stanno bene figuriamoci per noi,proprio per questo deve cercalo con più convinzione ma vistoil suo blocco,hai ragione Ale necessita di una terapia,assolutamente!!!E' findamentale!!!L'out out potrebbe scuoterlo certo!forse anch'io,nella tua situazione lo farei.
Coraggio Ale!!!situazione pesantina,quindi cerca anche di proteggerti un poco.
Per Marco:hai detto la parola giusta "Fate squadra!" che saggio ilmio romano!!!
Coraggio Ale!!!situazione pesantina,quindi cerca anche di proteggerti un poco.
Per Marco:hai detto la parola giusta "Fate squadra!" che saggio ilmio romano!!!
crash- Numero di messaggi : 32
Data d'iscrizione : 08.01.08
Età : 45
Località : Torino
le maniere forti......
a volte possono servire, ma si da il caso che quando si e' in depressione sembrano le meno indicate....Lo fa per il suo bene.......certo , ma e' poi vero che sia solo per il suo di bene?....se quel rapporto non le va piu bene, c'e' un obbligo di restarci?
Anche spingere a curarsi ,se dall'altra parte non viene accettato l'invito, non esistono pressioni che tengano. Inoltre anche se venisse accettato non e' poi garanzia di guarigione, ne e' la prova , quanto anche curarsi produca miglioramenti non sempre risolutivi.
Saluti
Alfredo
Anche spingere a curarsi ,se dall'altra parte non viene accettato l'invito, non esistono pressioni che tengano. Inoltre anche se venisse accettato non e' poi garanzia di guarigione, ne e' la prova , quanto anche curarsi produca miglioramenti non sempre risolutivi.
Saluti
Alfredo
alfredo- Numero di messaggi : 328
Data d'iscrizione : 26.01.08
Re: Per il collo?
"certo , ma e' poi vero che sia solo per il suo di bene?"
Ovviamente no. Se uno da una relazione seria con una persona vuole SOLO il bene dell'altro, allora è un rapporto malsano. I rapporti si costruiscono, si vivono in due per il bene di entrambi.
"se quel rapporto non le va piu bene, c'e' un obbligo di restarci?"
Anche qui...ovviamente no. Però se il rapporto così com'è non ti va bene, ma la persona invece ti va bene? Questa eventualità nelle questioni sentimentali andrebbe anche presa in considerazione. Non conosco la tua esperienza in merito, ma sfido chiunque abbia avuto un rapporto di lunga a data a dirmi che gli è SEMPRE andato bene il rapporto e che non ha avuto periodi di crisi. E se il rapporto non è finito è perchè generalmente entrambi hanno tentato di risolverlo, a seconda dei periodi e dei problemi con disponibilità diverse, e con spinte diverse. C'è sempre una persona che tenta di salvare la situazione e l'altro lo segue o meno (chiaramente sono ruoli intercambiabili).
"Anche spingere a curarsi ,se dall'altra parte non viene accettato l'invito, non esistono pressioni che tengano. Inoltre anche se venisse accettato non e' poi garanzia di guarigione, ne e' la prova , quanto anche curarsi produca miglioramenti non sempre risolutivi."
Dirti di nuovo 'ovviamente' sarebbe banale...rimane se sia sensato non cercare in un modo o nell'altro di voler convincere qualcuno a provare altre strade, e secondo me è sensato...esattamente come sarebbe sensato fare pressioni a un diabetico perchè non si mangi lo zucchero a velo. Altrimenti vuol dire fregarsene.
E che la cura non sia una garanzia di guarigione, lo so benissimo, se fosse stata una garanzia, non sarei ancora qui a scrivere.
In sostanza alfredo, visto che delicatezza nel giudicare i fatti miei, non ne hai avuta molta, ti dico pane al pane e vino al vino cosa penso: sono una marea di banalità che potevo leggermi sulla posta del cuore di qualsiasi rivista da parrucchiera.
Ma senza offesa eh...ovviamente se io parlo dei fatti dei fatti miei su un forum, corro il rischio si giudichi senza conoscere.
Ovviamente no. Se uno da una relazione seria con una persona vuole SOLO il bene dell'altro, allora è un rapporto malsano. I rapporti si costruiscono, si vivono in due per il bene di entrambi.
"se quel rapporto non le va piu bene, c'e' un obbligo di restarci?"
Anche qui...ovviamente no. Però se il rapporto così com'è non ti va bene, ma la persona invece ti va bene? Questa eventualità nelle questioni sentimentali andrebbe anche presa in considerazione. Non conosco la tua esperienza in merito, ma sfido chiunque abbia avuto un rapporto di lunga a data a dirmi che gli è SEMPRE andato bene il rapporto e che non ha avuto periodi di crisi. E se il rapporto non è finito è perchè generalmente entrambi hanno tentato di risolverlo, a seconda dei periodi e dei problemi con disponibilità diverse, e con spinte diverse. C'è sempre una persona che tenta di salvare la situazione e l'altro lo segue o meno (chiaramente sono ruoli intercambiabili).
"Anche spingere a curarsi ,se dall'altra parte non viene accettato l'invito, non esistono pressioni che tengano. Inoltre anche se venisse accettato non e' poi garanzia di guarigione, ne e' la prova , quanto anche curarsi produca miglioramenti non sempre risolutivi."
Dirti di nuovo 'ovviamente' sarebbe banale...rimane se sia sensato non cercare in un modo o nell'altro di voler convincere qualcuno a provare altre strade, e secondo me è sensato...esattamente come sarebbe sensato fare pressioni a un diabetico perchè non si mangi lo zucchero a velo. Altrimenti vuol dire fregarsene.
E che la cura non sia una garanzia di guarigione, lo so benissimo, se fosse stata una garanzia, non sarei ancora qui a scrivere.
In sostanza alfredo, visto che delicatezza nel giudicare i fatti miei, non ne hai avuta molta, ti dico pane al pane e vino al vino cosa penso: sono una marea di banalità che potevo leggermi sulla posta del cuore di qualsiasi rivista da parrucchiera.
Ma senza offesa eh...ovviamente se io parlo dei fatti dei fatti miei su un forum, corro il rischio si giudichi senza conoscere.
merla- Numero di messaggi : 2206
Data d'iscrizione : 09.01.08
Età : 48
Località : Torino
Come ti capisco
merla ha scritto:sfido chiunque abbia avuto un rapporto di lunga a data a dirmi che gli è SEMPRE andato bene il rapporto e che non ha avuto periodi di crisi
Potrei scrivere un manuale su tutti i tipi di crisi in un rapporto amoroso... anzi forse un giorno lo scrivo davvero.
Potrei intitolarlo "Manuale di sopravvivenza amorosa - come evitare di strangolare il proprio partner"
Magari ci metto pure un capitolo sui miei esercizi per diventare un buddha...
Nadir78- Numero di messaggi : 339
Data d'iscrizione : 08.01.08
Età : 45
Località : Bari
forse e' inevitabile....
non fraintendere......perche' il mio intervento non era rivolto alle tue parole, ma a quelle di nadir. Lei ha parlato di "maniere forti", che a mio parere non danno risultati. Ancora una volta ti sei sentita toccata, in un modo che non era quello che volevo comunicarti.
Ma era solo una constatazione di un comportamento che non riesce a sbloccarsi.Sappiamo benissimo che quando ci dicono "devi darti una regolata"...questo non funziona , perche' inoltre mette in moto ulteriori sensi di colpa. Dirlo agli altri deve funzionare???
Come pure .."se uno ci tiene a guarire si fa curare.Punto e basta.,non ci sono giustificazioni,,,Sembrano parole di quelli che non conoscono la depressione.
SAluti
Alfredo
Ma era solo una constatazione di un comportamento che non riesce a sbloccarsi.Sappiamo benissimo che quando ci dicono "devi darti una regolata"...questo non funziona , perche' inoltre mette in moto ulteriori sensi di colpa. Dirlo agli altri deve funzionare???
Come pure .."se uno ci tiene a guarire si fa curare.Punto e basta.,non ci sono giustificazioni,,,Sembrano parole di quelli che non conoscono la depressione.
SAluti
Alfredo
alfredo- Numero di messaggi : 328
Data d'iscrizione : 26.01.08
non si dica che questo è amore
Anch'io noto come mano mano ci si abitui all'idea che il depresso non sia un malato, che possa farcela da solo.
Ci aspettiamo da lui cose che forse nemmeno noi sapremmo dare nei veri momenti di depressione.
Certo auguro al ragazzo di Ale di stare bene, così come lo auguro a lei. Ma mi vengono in mente i momenti in cui si vuole essere capiti ed accettati anche nel buio. Ricordo Eva, mare, viola, franco e tanti altri che hanno attraversato o attraversano periodi non buoni. Ed anch'io, non per giustificarmi, ma per realismo mi ci metto.
Ora, se si vuole dare l'aut aut e non sentir ragioni, va bene ma bisogna assumersene tutta la responsabilità.
Per quanto riguarda nadir, non ho nulla di cui giustificarmi. Preparati per un trattato sull'amore, sul dare, sul compenetrarsi con l'altro, sul condividere, sullo scendere allo stesso livello dell'altro e non pretendere che l'altro (l'ammalato) raggiunga il nostro.
Poi ognuno la vede come vuole ma non si dica che questo è amore
Ci aspettiamo da lui cose che forse nemmeno noi sapremmo dare nei veri momenti di depressione.
Certo auguro al ragazzo di Ale di stare bene, così come lo auguro a lei. Ma mi vengono in mente i momenti in cui si vuole essere capiti ed accettati anche nel buio. Ricordo Eva, mare, viola, franco e tanti altri che hanno attraversato o attraversano periodi non buoni. Ed anch'io, non per giustificarmi, ma per realismo mi ci metto.
Ora, se si vuole dare l'aut aut e non sentir ragioni, va bene ma bisogna assumersene tutta la responsabilità.
Per quanto riguarda nadir, non ho nulla di cui giustificarmi. Preparati per un trattato sull'amore, sul dare, sul compenetrarsi con l'altro, sul condividere, sullo scendere allo stesso livello dell'altro e non pretendere che l'altro (l'ammalato) raggiunga il nostro.
Poi ognuno la vede come vuole ma non si dica che questo è amore
Stef- Numero di messaggi : 1033
Data d'iscrizione : 13.01.08
Età : 70
Località : Napoli
Re: Per il collo?
se cominciamo a discutere anche su cosa sia o non sia l'amore entriamo in un ginepraio di amenità.
(a me piacciono un sacco i gineprai di amenità eh, mi faccio certe ghignate... )
nessuno ha titolo per stabilire con sicurezza cos'è l'amore tra due persone, a meno di non pretendere di fare gratis le stessa figura di personaggi come crepet, la parsi, morelli e tutti gli psicogiullari che cinciallegrano alla tele o sulle rubriche dei settimanali per la plebaglia: quelli almeno hanno la scusa di prendere pacchi di soldi per confezionare le sciocchezze, e per questo accettano di far rivoltare freud, jung e adler nella tomba. ma a noi invece chi ce lo fa fare?
la storia per cui al depresso non serve essere spronato deve essere relativizzata. in senso assoluto, non è vero che non serve a niente. dipende dalla circostanza e dal tipo di sprone. chiaramente non ha senso far sentire il depresso in colpa per i suoi blocchi, e manifestare insofferenza o dubitare che non siano reali, che siano solo scuse. in questo senso è vero. ma non è il caso portato da merla, che soffre di depressione pure lei e non ha certo bisogno di "scendere al livello" del boyfriend per guadagnare la sensibilità sufficiente a gestire la cosa. io so benissimo ad esempio che nelle mie relazioni, a volte, per maturare e diventare una persona migliore ho dovuto subire l'urto anche pesantissimo con la realtà e pagare le conseguenze dei miei errori e delle mie mancanze. anche essere definitivamente lasciato e abbandonato mi ha cambiato, e credo per il meglio. non si può procrastinare l'incontro con i momenti difficili, con le scelte, anche con il dolore, all'infinito. la vita è fatta (anche) di dolore e di distacchi; le cose, i rapporti, sono belli e hanno valore (anche) perche sono condizionati, fragili, non immortali, e richiedono prove da superare a volte. e a volte si incrinano, guarda un po'. le maniere forti a cui la merla e nadir si riferiscono mi sembrano semplicemente le maniere normali per provare a tenere in piedi un rapporto, in modo SANO. il modo sano per provare a tenere in piedi un rapporto, quando si percepisce il rischio di una deriva asfittica, è mettere questo rapporto in gioco, parlarsi francamente e ammettere l'esistenza dei problemi e la necessità di tentare di superarli. il modo malato per provare a tenere in piedi un rapporto è avvolgerlo in una placenta di eufemismi, di rimozioni, di sacrifici silenziosi, girare intorno alle cose che non si vuole ammettere, per delicatezza, per una malintesa attenzione alla suscettibilità dell'altro. questo produce un logoramento interno e nascosto nella coppia. sensi di colpa, ansie, cose non dette, dubbi. sono sicuro che merla sa perfettamente, vivendo questa storia e conoscendo il partner, come riuscire a metterlo di fronte alla necessità di fare scelte senza gettarlo crudelmente spalle al muro. sa lei le parole giuste, sa lei i momenti buoni per parlare, sa lei cosa chiedere e quanto a lungo attendere. in effetti io non avrei tanta sicumera per decidere dall'esterno, senza conoscere bene né lei né il suo boyfriend né la situazione generale, sulla base delle poche cose dette qui, che lei sbaglia e che il modo giusto di amare è un altro e robe simili. ciao cari
(a me piacciono un sacco i gineprai di amenità eh, mi faccio certe ghignate... )
nessuno ha titolo per stabilire con sicurezza cos'è l'amore tra due persone, a meno di non pretendere di fare gratis le stessa figura di personaggi come crepet, la parsi, morelli e tutti gli psicogiullari che cinciallegrano alla tele o sulle rubriche dei settimanali per la plebaglia: quelli almeno hanno la scusa di prendere pacchi di soldi per confezionare le sciocchezze, e per questo accettano di far rivoltare freud, jung e adler nella tomba. ma a noi invece chi ce lo fa fare?
la storia per cui al depresso non serve essere spronato deve essere relativizzata. in senso assoluto, non è vero che non serve a niente. dipende dalla circostanza e dal tipo di sprone. chiaramente non ha senso far sentire il depresso in colpa per i suoi blocchi, e manifestare insofferenza o dubitare che non siano reali, che siano solo scuse. in questo senso è vero. ma non è il caso portato da merla, che soffre di depressione pure lei e non ha certo bisogno di "scendere al livello" del boyfriend per guadagnare la sensibilità sufficiente a gestire la cosa. io so benissimo ad esempio che nelle mie relazioni, a volte, per maturare e diventare una persona migliore ho dovuto subire l'urto anche pesantissimo con la realtà e pagare le conseguenze dei miei errori e delle mie mancanze. anche essere definitivamente lasciato e abbandonato mi ha cambiato, e credo per il meglio. non si può procrastinare l'incontro con i momenti difficili, con le scelte, anche con il dolore, all'infinito. la vita è fatta (anche) di dolore e di distacchi; le cose, i rapporti, sono belli e hanno valore (anche) perche sono condizionati, fragili, non immortali, e richiedono prove da superare a volte. e a volte si incrinano, guarda un po'. le maniere forti a cui la merla e nadir si riferiscono mi sembrano semplicemente le maniere normali per provare a tenere in piedi un rapporto, in modo SANO. il modo sano per provare a tenere in piedi un rapporto, quando si percepisce il rischio di una deriva asfittica, è mettere questo rapporto in gioco, parlarsi francamente e ammettere l'esistenza dei problemi e la necessità di tentare di superarli. il modo malato per provare a tenere in piedi un rapporto è avvolgerlo in una placenta di eufemismi, di rimozioni, di sacrifici silenziosi, girare intorno alle cose che non si vuole ammettere, per delicatezza, per una malintesa attenzione alla suscettibilità dell'altro. questo produce un logoramento interno e nascosto nella coppia. sensi di colpa, ansie, cose non dette, dubbi. sono sicuro che merla sa perfettamente, vivendo questa storia e conoscendo il partner, come riuscire a metterlo di fronte alla necessità di fare scelte senza gettarlo crudelmente spalle al muro. sa lei le parole giuste, sa lei i momenti buoni per parlare, sa lei cosa chiedere e quanto a lungo attendere. in effetti io non avrei tanta sicumera per decidere dall'esterno, senza conoscere bene né lei né il suo boyfriend né la situazione generale, sulla base delle poche cose dette qui, che lei sbaglia e che il modo giusto di amare è un altro e robe simili. ciao cari
Grazie cant
per aver espresso in un modo elegante, quello che io avrei detto in ben altri termini.....
Al di là tutto...ognuno si gestisce i rapporti con il partner e con se stessi nel modo che ritiene giusto, e lo stesso fa nei confronti della depressione che sia la propria o di qualcun altro. e se sbaglia il modo, se ne paga le conseguenze.
Il mio post, era relativo a un problema personale che per me è grosso, e forse si tratta di un problema troppo personale per essere discusso su un forum.
Rimane che scrivo io qui e non il mio ragazzo, e mi chiedo come si possa credere di essermi d'aiuto tacciandomi gratuitamente di disamore e di mancata conoscenza della depressione.
Forse dovreste riflettere se postate per esprimere un parere, confrontarvi o, in questo caso, fornire uno spunto che possa avere delle utilità a chi si pone delle domande o se invece postate in un certo modo, decisamente aggressivo, semplicemente per per trovare conferme a posizioni assolutiste che però poi in pratica non sono realistiche e spesso e volentieri sono indifendibili.
Al di là tutto...ognuno si gestisce i rapporti con il partner e con se stessi nel modo che ritiene giusto, e lo stesso fa nei confronti della depressione che sia la propria o di qualcun altro. e se sbaglia il modo, se ne paga le conseguenze.
Il mio post, era relativo a un problema personale che per me è grosso, e forse si tratta di un problema troppo personale per essere discusso su un forum.
Rimane che scrivo io qui e non il mio ragazzo, e mi chiedo come si possa credere di essermi d'aiuto tacciandomi gratuitamente di disamore e di mancata conoscenza della depressione.
Forse dovreste riflettere se postate per esprimere un parere, confrontarvi o, in questo caso, fornire uno spunto che possa avere delle utilità a chi si pone delle domande o se invece postate in un certo modo, decisamente aggressivo, semplicemente per per trovare conferme a posizioni assolutiste che però poi in pratica non sono realistiche e spesso e volentieri sono indifendibili.
merla- Numero di messaggi : 2206
Data d'iscrizione : 09.01.08
Età : 48
Località : Torino
E' successo a me
alfredo ha scritto:non fraintendere......perche' il mio intervento non era rivolto alle tue parole, ma a quelle di nadir. Lei ha parlato di "maniere forti", che a mio parere non danno risultati. Ancora una volta ti sei sentita toccata, in un modo che non era quello che volevo comunicarti.
Ma era solo una constatazione di un comportamento che non riesce a sbloccarsi.Sappiamo benissimo che quando ci dicono "devi darti una regolata"...questo non funziona , perche' inoltre mette in moto ulteriori sensi di colpa. Dirlo agli altri deve funzionare???
Come pure .."se uno ci tiene a guarire si fa curare.Punto e basta.,non ci sono giustificazioni,,,Sembrano parole di quelli che non conoscono la depressione.
SAluti
Alfredo
Alfredo, io ho dato la mia opinione ad Ale. Con me le maniere forti hanno funzionato, per cui ho pensato di consigliarlo a lei. Non è vero che non funzionano; con alcune persone funzionano molto bene. Hanno bisogno di uno stimolo per darsi una mossa, che può anche essere la minaccia di perdere una persona importante. Perchè non so la tua esperienza sentimentale o quella di Stef, ma la paura di perdere una persona amata spesso fa smuovere le montagne... ovviamente se ci si tiene. Per cui ripeto, a me le maniere forti sono servite.
Inoltre grazie per aver detto che non conosco la depressione... non mi conosci, non ci siamo mai parlati, non sai nulla di me. Non sai cosa ho passato e le battaglie che ho affrontato, nè te ne voglio parlare. Però io la penso così: con la depressione si arriva ad un punto in cui ci si giustifica con gli altri e con se stessi per non reagire a nulla. So quello di cui parlo. Ci si nasconde dietro a mille motivi e il tempo passa. Questo tempo non te lo ridà indietro nessuno. Per me la depressione è una malattia, per cui va curata, come fosse un raffreddore. 3 anni fa ho scelto di smetterla di dirmi cretinate per nascondermi al mondo ed evitare tutto. Non dico che sia una passeggiata, ma ci sto provando. Anche per la persona che amo.
Adios.
Nadir78- Numero di messaggi : 339
Data d'iscrizione : 08.01.08
Età : 45
Località : Bari
e' tanto difficile
leggere i post di altri e se non si e' daccordo non restarne arrabbiati? sembra di no. O per lo meno quando le risposte non collimano con i propri pensieri e azioni.
Non si puo' rimanere della propria opinione senza per questo non sentirsi di aver detto una cosa sbagliata?
Esprimere una opinione, non ha il carattere di aver detto la verita' assoluta, e ogn'uno e' libero di accettare o meno le risposte degli altri.....ma senza risentimento.Senza sentirle come dei dictat.
Mi sembra invece che, quelle che dissentono dalle proprie visioni delle cose, sono percepite come ostili, accusatorie, aggressive...etc
Obiettivamente parlando sono sempre opinioni, che tutte possono avere una base di verita' , nessuna esclusa,
ma che ogn'una ha il diritto di essere espressa. Quando invece si pensa di dire delle cose come valore assoluto, escludendo altri punti di vista, a mio parere c'e' qualche problema.
Se poi uno vuole risolvere il problema, basta che dica con quali persone e' disposto a dialogare .
Saluti
Alfredo
Non si puo' rimanere della propria opinione senza per questo non sentirsi di aver detto una cosa sbagliata?
Esprimere una opinione, non ha il carattere di aver detto la verita' assoluta, e ogn'uno e' libero di accettare o meno le risposte degli altri.....ma senza risentimento.Senza sentirle come dei dictat.
Mi sembra invece che, quelle che dissentono dalle proprie visioni delle cose, sono percepite come ostili, accusatorie, aggressive...etc
Obiettivamente parlando sono sempre opinioni, che tutte possono avere una base di verita' , nessuna esclusa,
ma che ogn'una ha il diritto di essere espressa. Quando invece si pensa di dire delle cose come valore assoluto, escludendo altri punti di vista, a mio parere c'e' qualche problema.
Se poi uno vuole risolvere il problema, basta che dica con quali persone e' disposto a dialogare .
Saluti
Alfredo
alfredo- Numero di messaggi : 328
Data d'iscrizione : 26.01.08
Re: Per il collo?
Io penso una cosa:anche riflettendo su quello che ha scritto Marco, io ammiro Ale e Nadia perché hanno un compagno,e gestire la depressione e allo stesso tempo un rapporto affettivo importante ,è sicuramente ancora più pesante.Per Ale poi c'è una punta d'ammirazione in più,perché non si è fatta prendere da pregiudizi,e sta costruendo una storia con un ragazzo che come lei soffre di depressione,il che può avere questo tipo di conseguenze,che lei sa bene perché è sempre super lucida.Ma Alfredo, a maggior ragione ,penso che lei ami Luca,perché lo ha accettato nel suo periodo di crisi ,e non penso ci sia coraggio e affetto più grande.Io ,come ho letto anche Marco,non penso sarei in grado ora di gestire un rapporto affettivo,senza buttare in malora i pochi progressi raggiunti.Detto ciò...mi eclisso...
crash- Numero di messaggi : 32
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Località : Torino
per nadir
Dicendo "tu non conosci la depressione" mi riferisco a "non conosci la depressione in tutti i suoi aspetti".....infatti tu stessa dici " so quello di cui parlo",,,pensi che il discorso sulla depressione si esaurisca alla sola tua esperienza?
Forse "smettere di giustificarsi" come "consigli" a stef .... andava bene per la tua esperienza, se poi ne hai visto i risultati, cio' non vuol dire che vada bene per tutti i casi.
Una delle caratteristiche della depressione e' appunto quella di non riuscire a reagire (e' cosi' questa forma cosi' strana di patologia) e tu arrivi imperativa a dire cosa deve fare uno.
E' solo proponendo qualche possibile indicazione di comportamento, e sempre lasciando all'altro la liberta' di seguirla o meno che ci possono essere miglioramenti.
Non e' ricattando con la negazione dell'affetto che si spinge l'altro a reagire, perche' gli si aggiunge una paura a quelle che gia aveva, inducendolo a una maggiore passivita'.
Quando le paure si sono un po attenuate...e si e' ripreso un po di coraggio per affrontare le situazioni ,nasce la spinta a reagire.
Ci sono per questo le terapie comportamentali e cognitive, che stimolano a modificare i comportamenti autolesionisti, c'e' chi li segue e chi no.
Chi non si sottopone a curarsi?.......si giustifica?
SalutoS
Alfredo
Forse "smettere di giustificarsi" come "consigli" a stef .... andava bene per la tua esperienza, se poi ne hai visto i risultati, cio' non vuol dire che vada bene per tutti i casi.
Una delle caratteristiche della depressione e' appunto quella di non riuscire a reagire (e' cosi' questa forma cosi' strana di patologia) e tu arrivi imperativa a dire cosa deve fare uno.
E' solo proponendo qualche possibile indicazione di comportamento, e sempre lasciando all'altro la liberta' di seguirla o meno che ci possono essere miglioramenti.
Non e' ricattando con la negazione dell'affetto che si spinge l'altro a reagire, perche' gli si aggiunge una paura a quelle che gia aveva, inducendolo a una maggiore passivita'.
Quando le paure si sono un po attenuate...e si e' ripreso un po di coraggio per affrontare le situazioni ,nasce la spinta a reagire.
Ci sono per questo le terapie comportamentali e cognitive, che stimolano a modificare i comportamenti autolesionisti, c'e' chi li segue e chi no.
Chi non si sottopone a curarsi?.......si giustifica?
SalutoS
Alfredo
alfredo- Numero di messaggi : 328
Data d'iscrizione : 26.01.08
Re: Per il collo?
posso dire solo una cosa :
ROCK THE CASBAH !
ROCK THE CASBAH !
marco- Numero di messaggi : 65
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Località : cincinnati :) ma dove sta?
Re: Per il collo?
alfredo ha scritto:leggere i post di altri e se non si e' daccordo non restarne arrabbiati? sembra di no. O per lo meno quando le risposte non collimano con i propri pensieri e azioni.
Non si puo' rimanere della propria opinione senza per questo non sentirsi di aver detto una cosa sbagliata?
Esprimere una opinione, non ha il carattere di aver detto la verita' assoluta, e ogn'uno e' libero di accettare o meno le risposte degli altri.....ma senza risentimento.Senza sentirle come dei dictat.
Mi sembra invece che, quelle che dissentono dalle proprie visioni delle cose, sono percepite come ostili, accusatorie, aggressive...etc
Obiettivamente parlando sono sempre opinioni, che tutte possono avere una base di verita' , nessuna esclusa,
ma che ogn'una ha il diritto di essere espressa. Quando invece si pensa di dire delle cose come valore assoluto, escludendo altri punti di vista, a mio parere c'e' qualche problema.
Se poi uno vuole risolvere il problema, basta che dica con quali persone e' disposto a dialogare .
Saluti
Alfredo
ma infatti...io ho posto un problema e alla fine dei conti la mia domanda era un 'cosa faccio?'. Mi sono arrivate molte opinioni di esperienze dirette, e non tutte erano quelle erano positive come io avrei anche potuto sperare. C'è chi attraverso un aut aut si è scosso, per altri la storia è finita, per altri non sarebbe gestibile una storia tra due persone depresse. Però queste sono esperienze/consigli che derivano dal vissuto e queste cercavo e ringrazio chi mi ha risposto in questo modo.
Altri post invece erano righe in cui si dissertava sulla capacità di amare e sulla sensibilità nei confronti della depressione. Oltre al fatto che non erano una risposta a me, rimane che anche io posso esprimere l'opinione riguardo a certe affermazioni che secondo me oltre che estremamente 'amene' sono anche decisamente superficiali.
Non mi voglio ergere a insegnante, ma in tutta franchezza..la vita non si impara sui libri, la si prova a vivere, sbagliando, costruendo e distruggendo. Io ho portato avanti per due anni una relazione inficiata dalla depressione, con tanti momenti belli ma anche momenti in cui siamo stati costretti a fare i conti con questa malattia. Adesso evidentemente siamo giunti a un bivio.
Vuoi dialogare, dialoghiamo..ammetti però che le mie opinioni esperienziali non sono meno valide dei tuoi discorsi astratti, altrimenti non è un dialogo ma un monologo.
merla- Numero di messaggi : 2206
Data d'iscrizione : 09.01.08
Età : 48
Località : Torino
Alfredo...
Ripeto per l'ennesima volta: è una MIA opinione dovuta alla MIA esperienza. Se un'amica ti chiede un consiglio, non glielo dai sulla base della tua esperienza? Penso di sì. Allora basta: io non ho mai detto di essere l'esperta della depressione. Non sono una dottoressa; non mi è mai passato per la testa di dare lezioni di psichiatria. Nè dico agli altri cosa fare.
Se mi si chiede un consiglio di coppia mi sento di rispondere, visto che ho una storia che va avanti da tempo, e se mi si chiede consiglio sulla depressione, mi sento di rispondere, visto che l'ho vissuta e la vivo pure io.
Tutto qua.
Con questo argomento ho chiuso. Ale ha capito il mio discorso e questo era quello che mi interessava.
Se mi si chiede un consiglio di coppia mi sento di rispondere, visto che ho una storia che va avanti da tempo, e se mi si chiede consiglio sulla depressione, mi sento di rispondere, visto che l'ho vissuta e la vivo pure io.
Tutto qua.
Con questo argomento ho chiuso. Ale ha capito il mio discorso e questo era quello che mi interessava.
Nadir78- Numero di messaggi : 339
Data d'iscrizione : 08.01.08
Età : 45
Località : Bari
ale potresti dirmi?
dove hai avuto sentore che io abbia detto che le tue opinioni esperienziali siano meno valide dei miei discorsi astratti?
Esprimendo delle opinioni , in ogni caso si da un giudizio, e come hai detto tu, su un forum, le cose spiegate sommariamente, possono generare giudizi non sempre attinenti.
Sul discorso dei post aggressivi c'era un riferimento a quello che ho detto io?
Ho capito che per te sono banalita' , ma non so se le ritenessi anche aggressive. Se si, dove?
Saluti
Alfredo
Esprimendo delle opinioni , in ogni caso si da un giudizio, e come hai detto tu, su un forum, le cose spiegate sommariamente, possono generare giudizi non sempre attinenti.
Sul discorso dei post aggressivi c'era un riferimento a quello che ho detto io?
Ho capito che per te sono banalita' , ma non so se le ritenessi anche aggressive. Se si, dove?
Saluti
Alfredo
alfredo- Numero di messaggi : 328
Data d'iscrizione : 26.01.08
per nadir
a Stef dici invece cosa fare...:"quando smetterai di giustificarti e comincerai a darti da fare?"......e' in uno dei tuoi post precedenti....
Alfredo
Alfredo
alfredo- Numero di messaggi : 328
Data d'iscrizione : 26.01.08
anche le risposte
anche le risposte assolutistiche a favore delle maniere forti sanno di "certezza", di "verità assoluta". Inoltre ci son cose messe in bocca che non so se siano state dette: merla è libera di fare quel che vuole ma qua si discuteva se era più efficace, opportuno, usare certi metodi o meno. In questo c'entra l'amore perché si tratta di una coppia, e c'entra la depressione perché si tratta di due persone affette da depressione. Dare giudizi su chi è superiore o inferiore tra i due mi sembra francamente inopportuno.
Nessuno può decidere dall'esterno cosa è meglio fare e la propria esperienza è relativa. Quello che dico è che la persona che agisce sul depresso se ne assume tutta la responsabilità, ed io ci penserei due volte prima di dare un ultimatum senza ritorno, senza appello, senza perdono. Qua si perdonano gli omicidi, i brigatisti e con un depresso basterebbero le maniere forti? Ripeto, io non so, non posso giudicare perché sono estraneo ma ho forti dubbi su quanto dicono gli altri (al di fuori di merla) e le loro espereinze e teorie.
Nessuno può decidere dall'esterno cosa è meglio fare e la propria esperienza è relativa. Quello che dico è che la persona che agisce sul depresso se ne assume tutta la responsabilità, ed io ci penserei due volte prima di dare un ultimatum senza ritorno, senza appello, senza perdono. Qua si perdonano gli omicidi, i brigatisti e con un depresso basterebbero le maniere forti? Ripeto, io non so, non posso giudicare perché sono estraneo ma ho forti dubbi su quanto dicono gli altri (al di fuori di merla) e le loro espereinze e teorie.
Stef- Numero di messaggi : 1033
Data d'iscrizione : 13.01.08
Età : 70
Località : Napoli
Qui:
alfredo ha scritto:a volte possono servire, ma si da il caso che quando si e' in depressione sembrano le meno indicate....Lo fa per il suo bene.......certo , ma e' poi vero che sia solo per il suo di bene?....se quel rapporto non le va piu bene, c'e' un obbligo di restarci?
Forse ho frainteso, ma il tono sembrava essere quello di chi teorizza e vuole far riflettere gli altri su determinate questioni.
Senza pensare che chi sta vivendo una situazione, con certi problemi, con i dubbi e le domande ci fa i conti tutti i giorni, e tutti i giorni si rimette in gioco.
Questo vale per ogni cosa e ogni situazione, ma visto che parliamo di depressione, è implicito che, vivendola, io mi renda conto che ci sono momenti e situazioni e tipi di rapporti, in cui le maniere forti non sono le più indicate.
E allo stesso modo, vivendo una relazione, è implicito che io mi chieda cos'è il bene suo, cos'è il bene mio, cos'è il bene nostro e se tutti e tre sono compatibili, e che mi chieda se un rapporto mi va bene o no, e che nel caso, valuti se è il caso di continuare o meno.
Sono sotto stress per diverse ragioni in questo periodo e quindi sicuramente prendo male le cose. però a leggere certe domande mi sembra di essere presa per cretina.
merla- Numero di messaggi : 2206
Data d'iscrizione : 09.01.08
Età : 48
Località : Torino
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