POESIE...
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Re: POESIE...
Scrivere un curriculum
Che cos'è necessario?
E' necessario scrivere una domanda,
e alla domanda allegare il curriculum.
A prescindere da quanto si è vissuto
è bene che il curriculum sia breve.
E' d'obbligo concisione e selezione dei fatti.
Cambiare paesaggi in indirizzi
e malcerti ricordi in date fisse.
Di tutti gli amori basta quello coniugale,
e dei bambini solo quelli nati.
Conta di più chi ti conosce di chi conosci tu.
I viaggi solo se all'estero.
L'appartenenza a un che, ma senza perché.
Onorificenze senza motivazione.
Scrivi come se non parlassi mai con te stesso
e ti evitassi.
Sorvola su cani, gatti e uccelli,
cianfrusaglie del passato, amici e sogni.
Meglio il prezzo che il valore
e il titolo che il contenuto.
Meglio il numero di scarpa, che non dove va
colui per cui ti scambiano.
Aggiungi una foto con l'orecchio in vista.
E' la sua forma che conta, non ciò che sente.
Cosa si sente?
Il fragore delle macchine che tritano la carta.
(Wislawa Szymborska, Vista con granello di sabbia)
Che cos'è necessario?
E' necessario scrivere una domanda,
e alla domanda allegare il curriculum.
A prescindere da quanto si è vissuto
è bene che il curriculum sia breve.
E' d'obbligo concisione e selezione dei fatti.
Cambiare paesaggi in indirizzi
e malcerti ricordi in date fisse.
Di tutti gli amori basta quello coniugale,
e dei bambini solo quelli nati.
Conta di più chi ti conosce di chi conosci tu.
I viaggi solo se all'estero.
L'appartenenza a un che, ma senza perché.
Onorificenze senza motivazione.
Scrivi come se non parlassi mai con te stesso
e ti evitassi.
Sorvola su cani, gatti e uccelli,
cianfrusaglie del passato, amici e sogni.
Meglio il prezzo che il valore
e il titolo che il contenuto.
Meglio il numero di scarpa, che non dove va
colui per cui ti scambiano.
Aggiungi una foto con l'orecchio in vista.
E' la sua forma che conta, non ciò che sente.
Cosa si sente?
Il fragore delle macchine che tritano la carta.
(Wislawa Szymborska, Vista con granello di sabbia)
lunatica- Numero di messaggi : 925
Data d'iscrizione : 29.01.09
Località : profondo sud
Re: POESIE...
La cipolla
La cipolla è un'altra cosa.
Interiora non ne ha.
Completamente cipolla
fino alla cipollità.
Cipolluta di fuori,
cipollosa fino al cuore,
potrebbe guardarsi dentro
senza provare timore.
In noi ignoto e selve
di pelle appena coperti,
interni d'inferno,
violenta anatomia,
ma nella cipolla - cipolla,
non visceri ritorti.
Lei più e più volte nuda,
fin nel fondo e così via.
Coerente è la cipolla,
riuscita è la cipolla.
Nell'una ecco sta l'altra,
nella maggiore la minore,
nella seguente la successiva,
cioè la terza e la quarta.
Una centripeta fuga.
Un'eco in coro composta.
La cipolla, d'accordo:
il più bel ventre del mondo.
A propria lode di aureole
da sé si avvolge in tondo.
In noi - grasso, nervi, vene,
muchi e secrezioni.
E a noi resta negata
l'idiozia della perfezione.
Wislawa Szymborska
La cipolla è un'altra cosa.
Interiora non ne ha.
Completamente cipolla
fino alla cipollità.
Cipolluta di fuori,
cipollosa fino al cuore,
potrebbe guardarsi dentro
senza provare timore.
In noi ignoto e selve
di pelle appena coperti,
interni d'inferno,
violenta anatomia,
ma nella cipolla - cipolla,
non visceri ritorti.
Lei più e più volte nuda,
fin nel fondo e così via.
Coerente è la cipolla,
riuscita è la cipolla.
Nell'una ecco sta l'altra,
nella maggiore la minore,
nella seguente la successiva,
cioè la terza e la quarta.
Una centripeta fuga.
Un'eco in coro composta.
La cipolla, d'accordo:
il più bel ventre del mondo.
A propria lode di aureole
da sé si avvolge in tondo.
In noi - grasso, nervi, vene,
muchi e secrezioni.
E a noi resta negata
l'idiozia della perfezione.
Wislawa Szymborska
lunatica- Numero di messaggi : 925
Data d'iscrizione : 29.01.09
Località : profondo sud
Re: POESIE...
Sulla morte, senza esagerare
Non s'intende di scherzi,
stelle, ponti,
tessitura, miniere, lavoro dei campi,
costruzione di navi e cottura di dolci.
Quando conversiamo del domani
intromette la sua ultima parola
a sproposito.
Non sa fare neppure ciò
che attiene al suo mestiere:
né scavare una fossa,
né mettere insieme una bara,
né rassettare il disordine che lascia.
Occupata a uccidere,
lo fa in modo maldestro,
senza metodo né abilità.
Come se con ognuno di noi stesse imparando.
Vada per i trionfi,
ma quante disfatte,
colpi a vuoto
e tentativi ripetuti da capo!
A volte le manca la forza
di far cadere una mosca in volo.
Più di un bruco
la batte in velocità.
Tutti quei bulbi, baccelli,
antenne, pinne, trachee,
piumaggi nuziali e pelame invernale
testimoniano i ritardi
del suo svogliato lavoro.
La cattiva volontà non basta
e perfino il nostro aiuto con guerre e rivoluzioni
è, almeno fin ora, insufficiente.
I cuori battono nelle uova. Crescono gli scheletri dei neonati.
Dai semi spuntano le prime due foglioline,
e spesso anche grandi alberi all'orizzonte.
Chi ne afferma l'onnipotenza
è lui stesso la prova vivente
che essa onnipotente non è.
Non c'è vita
che almeno per un attimo
non sia immortale.
La morte
è sempre in ritardo di quell'attimo.
Invano scuote la maniglia
d'una porta invisibile.
A nessuno può sottrarre
il tempo raggiunto.
Szymborska
Non s'intende di scherzi,
stelle, ponti,
tessitura, miniere, lavoro dei campi,
costruzione di navi e cottura di dolci.
Quando conversiamo del domani
intromette la sua ultima parola
a sproposito.
Non sa fare neppure ciò
che attiene al suo mestiere:
né scavare una fossa,
né mettere insieme una bara,
né rassettare il disordine che lascia.
Occupata a uccidere,
lo fa in modo maldestro,
senza metodo né abilità.
Come se con ognuno di noi stesse imparando.
Vada per i trionfi,
ma quante disfatte,
colpi a vuoto
e tentativi ripetuti da capo!
A volte le manca la forza
di far cadere una mosca in volo.
Più di un bruco
la batte in velocità.
Tutti quei bulbi, baccelli,
antenne, pinne, trachee,
piumaggi nuziali e pelame invernale
testimoniano i ritardi
del suo svogliato lavoro.
La cattiva volontà non basta
e perfino il nostro aiuto con guerre e rivoluzioni
è, almeno fin ora, insufficiente.
I cuori battono nelle uova. Crescono gli scheletri dei neonati.
Dai semi spuntano le prime due foglioline,
e spesso anche grandi alberi all'orizzonte.
Chi ne afferma l'onnipotenza
è lui stesso la prova vivente
che essa onnipotente non è.
Non c'è vita
che almeno per un attimo
non sia immortale.
La morte
è sempre in ritardo di quell'attimo.
Invano scuote la maniglia
d'una porta invisibile.
A nessuno può sottrarre
il tempo raggiunto.
Szymborska
lunatica- Numero di messaggi : 925
Data d'iscrizione : 29.01.09
Località : profondo sud
Re: POESIE...
Amore a prima vista
Sono entrambi convinti
che un sentimento improvviso li unì.
E' bella una tale certezza
ma l'incertezza è più bella.
Non conoscendosi, credono
che non sia mai successo nulla fra loro.
ma che ne pensano le strade, le scale, i corridoi
dove da tempo potevano incrociarsi?
Vorrei chiedere loro
se non ricordano -
una volta un faccia a faccia
in qualche porta girevole?
uno "scusi" nella ressa?
un "ha sbagliato numero" nella cornetta?
- ma conosco la risposta.
No, non ricordano.
Li stupirebbe molto sapere
che già da parecchio tempo
il caso stava giocando con loro.
Non ancora del tutto pronto
a mutarsi per loro in destino,
li avvicinava, li allontanava,
gli tagliava la strada
e soffocando una risata
si scansava con un salto.
Vi furono segni, segnali,
che importa se indecifrabili.
Forse tre anni fa
o lo scorso martedì
una fogliolina volò via
da una spalla a un'altra?
Qualcosa fu perduto e qualcosa raccolto.
Chissà, era forse la palla
tra i cespugli dell'infanzia?
Vi furono maniglie e campanelli
su cui anzitempo
un tocco si posava sopra un tocco.
Valigie accostate nel deposito bagagli.
Una notte forse, lo stesso sogno,
subito confuso al risveglio.
Ogni inizio infatti
è solo un seguito
e il libro degli eventi
è sempre aperto a metà.
Szymborska
Sono entrambi convinti
che un sentimento improvviso li unì.
E' bella una tale certezza
ma l'incertezza è più bella.
Non conoscendosi, credono
che non sia mai successo nulla fra loro.
ma che ne pensano le strade, le scale, i corridoi
dove da tempo potevano incrociarsi?
Vorrei chiedere loro
se non ricordano -
una volta un faccia a faccia
in qualche porta girevole?
uno "scusi" nella ressa?
un "ha sbagliato numero" nella cornetta?
- ma conosco la risposta.
No, non ricordano.
Li stupirebbe molto sapere
che già da parecchio tempo
il caso stava giocando con loro.
Non ancora del tutto pronto
a mutarsi per loro in destino,
li avvicinava, li allontanava,
gli tagliava la strada
e soffocando una risata
si scansava con un salto.
Vi furono segni, segnali,
che importa se indecifrabili.
Forse tre anni fa
o lo scorso martedì
una fogliolina volò via
da una spalla a un'altra?
Qualcosa fu perduto e qualcosa raccolto.
Chissà, era forse la palla
tra i cespugli dell'infanzia?
Vi furono maniglie e campanelli
su cui anzitempo
un tocco si posava sopra un tocco.
Valigie accostate nel deposito bagagli.
Una notte forse, lo stesso sogno,
subito confuso al risveglio.
Ogni inizio infatti
è solo un seguito
e il libro degli eventi
è sempre aperto a metà.
Szymborska
lunatica- Numero di messaggi : 925
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Località : profondo sud
Re: POESIE...
Archilolo.
"Frammenti" 128
Cuore, mio cuore, straziato da pene che paiono insanabili
risollèvati e difenditi dai nemici; fallo a viso aperto,
fronteggiando senza paura i tranelli di chi ti è ostile.
Non farti vanto di vittoria e non deprimerti se sconfitto;
giosci per ciò che ti allieta e senza eccesso rattristati per i rovesci.
Comprendi, finalmente, l'armonia che sta alla base della vita.
Archiloco > Frammenti > 128
"Frammenti" 128
Cuore, mio cuore, straziato da pene che paiono insanabili
risollèvati e difenditi dai nemici; fallo a viso aperto,
fronteggiando senza paura i tranelli di chi ti è ostile.
Non farti vanto di vittoria e non deprimerti se sconfitto;
giosci per ciò che ti allieta e senza eccesso rattristati per i rovesci.
Comprendi, finalmente, l'armonia che sta alla base della vita.
Archiloco > Frammenti > 128
Tibullo.
Io, mia Delia, non inseguo la gloria:
pur di restar con te non m'importa
che mi chiamino incapace e indolente.
Voglio specchiarmi in te quando verrà la morte
e in fin di vita tenerti con la mano che s'abbandona.
Mi piangerai, Delia, e composto sul letto del rogo
coi baci verserai lacrime amare.
Mi piangerai...
pur di restar con te non m'importa
che mi chiamino incapace e indolente.
Voglio specchiarmi in te quando verrà la morte
e in fin di vita tenerti con la mano che s'abbandona.
Mi piangerai, Delia, e composto sul letto del rogo
coi baci verserai lacrime amare.
Mi piangerai...
Ancora Albio Tibullo... :)
Quale felicità, mentre si è distesi,
ascoltare le raffiche dei venti
e stringere in tenero abbraccio la donna cui appartieni;
quando l'Austro nel tempo invernale verserà
acqua gelida dal cielo
cedere, senza pensieri, al sonno,
con il rumore invitante della pioggia!
Questo mi tocchi in sorte!...
Ora è il tempo di darci all'amore senza pensieri,
sin che non proviamo rossore nello scardinare le porte
e proviamo piacere nell'avvinghiarci in risse.
Quanto a questo, io sono condottiero e buon soldato:
voi, invece, vessilli e trombe, andate altrove, lontano:
agli uomini che ne sono vogliosi
recate ferite e recate pure ricchezze.
Io, senza pensieri per aver riposto nel granaio
il mio buon raccolto, guarderò dall'alto i ricchi,
e dall'alto guarderò anche la miseria.
ascoltare le raffiche dei venti
e stringere in tenero abbraccio la donna cui appartieni;
quando l'Austro nel tempo invernale verserà
acqua gelida dal cielo
cedere, senza pensieri, al sonno,
con il rumore invitante della pioggia!
Questo mi tocchi in sorte!...
Ora è il tempo di darci all'amore senza pensieri,
sin che non proviamo rossore nello scardinare le porte
e proviamo piacere nell'avvinghiarci in risse.
Quanto a questo, io sono condottiero e buon soldato:
voi, invece, vessilli e trombe, andate altrove, lontano:
agli uomini che ne sono vogliosi
recate ferite e recate pure ricchezze.
Io, senza pensieri per aver riposto nel granaio
il mio buon raccolto, guarderò dall'alto i ricchi,
e dall'alto guarderò anche la miseria.
Moderna: Alfonso Gatto.
Era stupore di notte
o anima di vento
la casa leggera che il lume
portava alla sua ombra.
Rimani in sogno laggìù,
giovane di plenilunio
alle terrazze aperte.
Abbiamo freddo insieme
nelle notti se chiami
il tuo nome nel sogno a illimpidirti.
La paura d'esistere non salva
una giornata calma alla bambina
che ricerca nel seno il tuo passato.
Rimani in sogno e come il sogno uguale
trascorra la pianura, il dolce vento.
o anima di vento
la casa leggera che il lume
portava alla sua ombra.
Rimani in sogno laggìù,
giovane di plenilunio
alle terrazze aperte.
Abbiamo freddo insieme
nelle notti se chiami
il tuo nome nel sogno a illimpidirti.
La paura d'esistere non salva
una giornata calma alla bambina
che ricerca nel seno il tuo passato.
Rimani in sogno e come il sogno uguale
trascorra la pianura, il dolce vento.
"Margherita" di Riccardo Cocciante.
Io non posso stare fermo
con le mani nelle mani,
tante cose devo fare
prima che venga domani...
E se lei già sta dormendo
io non posso riposare,
farò in modo che al risveglio
non mi possa più scordare.
Perché questa lunga notte
non sia nera più del nero,
fatti grande, dolce Luna,
e riempi il cielo intero...
E perché quel suo sorriso
possa ritornare ancora,
splendi Sole domattina
come non hai fatto ancora...
E per poi farle cantare
le canzoni che ha imparato,
io le costruirò un silenzio
che nessuno ha mai sentito...
Sveglierò tutti gli amanti
parlerò per ore ed ore,
abbracciamoci più forte
perché lei vuole l'amore.
Poi corriamo per le strade
e mettiamoci a ballare,
perché lei vuole la gioia,
perché lei odia il rancore,
poi con secchi di vernice
coloriamo tutti i muri,
case, vicoli e palazzi,
perché lei ama i colori,
raccogliamo tutti i fiori,
che può darci Primavera,
costruiamole una culla,
per amarci quando è sera.
Poi saliamo su nel cielo
e prendiamole una stella,
perché Margherita è buona,
perché Margherita è bella,
perché Margherita è dolce,
perché Margherita è vera,
perché Margherita ama,
e lo fa una notte intera.
Perché Margherita è un sogno,
perché Margherita è sale,
perché Margherita è il vento,
e non sa che può far male,
perché Margherita è tutto,
ed è lei la mia pazzia.
Margherita, Margherita,
Margherita adesso è mia,
Margherita è mia...
con le mani nelle mani,
tante cose devo fare
prima che venga domani...
E se lei già sta dormendo
io non posso riposare,
farò in modo che al risveglio
non mi possa più scordare.
Perché questa lunga notte
non sia nera più del nero,
fatti grande, dolce Luna,
e riempi il cielo intero...
E perché quel suo sorriso
possa ritornare ancora,
splendi Sole domattina
come non hai fatto ancora...
E per poi farle cantare
le canzoni che ha imparato,
io le costruirò un silenzio
che nessuno ha mai sentito...
Sveglierò tutti gli amanti
parlerò per ore ed ore,
abbracciamoci più forte
perché lei vuole l'amore.
Poi corriamo per le strade
e mettiamoci a ballare,
perché lei vuole la gioia,
perché lei odia il rancore,
poi con secchi di vernice
coloriamo tutti i muri,
case, vicoli e palazzi,
perché lei ama i colori,
raccogliamo tutti i fiori,
che può darci Primavera,
costruiamole una culla,
per amarci quando è sera.
Poi saliamo su nel cielo
e prendiamole una stella,
perché Margherita è buona,
perché Margherita è bella,
perché Margherita è dolce,
perché Margherita è vera,
perché Margherita ama,
e lo fa una notte intera.
Perché Margherita è un sogno,
perché Margherita è sale,
perché Margherita è il vento,
e non sa che può far male,
perché Margherita è tutto,
ed è lei la mia pazzia.
Margherita, Margherita,
Margherita adesso è mia,
Margherita è mia...
Re: POESIE...
Charles Baudelaire – "Corrispondenze"
La Natura è un tempio ove pilastri viventi
lasciano sfuggire a tratti confuse parole;
l'uomo vi attraversa foreste di simboli,
che l'osservano con sguardi familiari.
Come lunghi echi che da lungi si confondono
in una tenebrosa e profonda unità,
vasta come la notte e il chiarore del giorno,
profumi, colori e suoni si rispondono.
Vi sono profumi freschi come carni di bimbo,
dolci come oboi, verdi come prati,
altri, corrotti, ricchi e trionfanti,
che posseggono il respiro delle cose infinite:
come l'ambra, il muschio, il benzoino e l'incenso;
e cantano i moti dell'anima e dei sensi.
lunatica- Numero di messaggi : 925
Data d'iscrizione : 29.01.09
Località : profondo sud
Dacia Maraini - "Le poesie delle donne"
Le poesie delle donne sono spesso
piatte, ingenue
realistiche e ossessive -,
mi dice un critico gentile dagli occhi a palla.
Mancano di leggerezza, di fumo, di vanità,
sono tutte d'un pezzo come dei tubi,
non c'è garbo, scioltezza, estro;
sono prive dell'intelligenza maliziosa
dell'artificio, insomma non raggiungono
quell'aria da pomeriggio limpido dopo la pioggia. - /
Forse è vero, gli dico. Ma tu non sai
cosa vuol dire essere donna. Dovresti
provare una volta per piacere anche se
è proibito dal tuo sesso di pane e ferro.
Ride. Strabuzza gli occhi. - A me non importa
se sia donna o meno. Voglio vedere i risultati
poetici. C'è chi riesce a fare la ciambella
con il buco. Se è donna o uomo cosa cambia? -
Cambia, amico dagli occhi verdi, cambia;
perché una donna non può fare finta
di non essere donna. Ed essere donna
significa conoscere la prorpia soggezione,
significa vivere e respirare la degradazione
e il disprezzo di sé che si può superare
solo con fatiche dolorose e lagrime nere...
piatte, ingenue
realistiche e ossessive -,
mi dice un critico gentile dagli occhi a palla.
Mancano di leggerezza, di fumo, di vanità,
sono tutte d'un pezzo come dei tubi,
non c'è garbo, scioltezza, estro;
sono prive dell'intelligenza maliziosa
dell'artificio, insomma non raggiungono
quell'aria da pomeriggio limpido dopo la pioggia. - /
Forse è vero, gli dico. Ma tu non sai
cosa vuol dire essere donna. Dovresti
provare una volta per piacere anche se
è proibito dal tuo sesso di pane e ferro.
Ride. Strabuzza gli occhi. - A me non importa
se sia donna o meno. Voglio vedere i risultati
poetici. C'è chi riesce a fare la ciambella
con il buco. Se è donna o uomo cosa cambia? -
Cambia, amico dagli occhi verdi, cambia;
perché una donna non può fare finta
di non essere donna. Ed essere donna
significa conoscere la prorpia soggezione,
significa vivere e respirare la degradazione
e il disprezzo di sé che si può superare
solo con fatiche dolorose e lagrime nere...
Rutilio Namaziano - "L'addio"
...E già, sciolto l'abbraccio della città amata,
siamo piegati, e a stento ci rassegnamo al ritardato viaggio.
Si sceglie il mare, perché le vie di terra,
fradice in piano per i fiumi, sui monti sono aspre di rocce.
Dopo che i campi di Tuscia, dopo che la via Aurelia,
sofferte a ferro e fuoco le orde dei Goti,
non domano più le selve con locande, né i fiumi con ponti,
è meglio affidare le vele al mare, sebbene incerto.
Molti baci posiamo sulle porte della città, lasciandola
e controvoglia, ecco, i piedi superano la soglia sacra.
Ne chiediamo perdono con lacrime e offrendo in sacrificio lodi,
per quanto lascia fluire le parole il pianto...
siamo piegati, e a stento ci rassegnamo al ritardato viaggio.
Si sceglie il mare, perché le vie di terra,
fradice in piano per i fiumi, sui monti sono aspre di rocce.
Dopo che i campi di Tuscia, dopo che la via Aurelia,
sofferte a ferro e fuoco le orde dei Goti,
non domano più le selve con locande, né i fiumi con ponti,
è meglio affidare le vele al mare, sebbene incerto.
Molti baci posiamo sulle porte della città, lasciandola
e controvoglia, ecco, i piedi superano la soglia sacra.
Ne chiediamo perdono con lacrime e offrendo in sacrificio lodi,
per quanto lascia fluire le parole il pianto...
Re: POESIE...
*Mi nasconda la notte e il dolce vento.
Da casa mia cacciato e a te venuto
mio romantico antico fiume lento. *
*Guardo il cielo e le nuvole e le luci degli uomini laggiù così lontani sempre da me.
Ed io non so chi voglio amare ormai se non il mio dolore. *
*La luna si nasconde e poi riappare- lenta vicenda inutilmente mossa sovra il mio capo stanco di guardare.*
Sandro Penna
Da casa mia cacciato e a te venuto
mio romantico antico fiume lento. *
*Guardo il cielo e le nuvole e le luci degli uomini laggiù così lontani sempre da me.
Ed io non so chi voglio amare ormai se non il mio dolore. *
*La luna si nasconde e poi riappare- lenta vicenda inutilmente mossa sovra il mio capo stanco di guardare.*
Sandro Penna
lunatica- Numero di messaggi : 925
Data d'iscrizione : 29.01.09
Località : profondo sud
Re: POESIE...
Benvenuto raggio di sole, a questa terra di terra e sassi
a questi laghi bianchi come la neve, sotto i tuoi passi
a questo amore a questa distrazione, a questo carnevale
dove nessuno ti vuole bene, dove nessuno ti vuole male.
A questa musica che non ha orecchi, a questi libri senza parole
benvenuto raggio di sole, avrai matite per giocare
e un bicchiere per bere forte, e un bicchiere per bere piano
un sorriso per difenderti e un passaporto per andare via lontano
Benvenuto a questa finestra, a questo cielo sereno
a tutti i clackson della mattina, a questo mondo già troppo pieno
a questa strana ferrovia, unica al mondo per dove può andare
ti porta dove tira il vento, ti porta dove scegli di ritornare
A questa luna tranquilla, che si siede dolcemente
in mezzo al mare c'è qualche nuvola ma non fa niente
perché lontano passa una nave, tutte le luci accese
benvenuto figlio di nessuno in questo paese.
De Gregori,Raggio di sole
a questi laghi bianchi come la neve, sotto i tuoi passi
a questo amore a questa distrazione, a questo carnevale
dove nessuno ti vuole bene, dove nessuno ti vuole male.
A questa musica che non ha orecchi, a questi libri senza parole
benvenuto raggio di sole, avrai matite per giocare
e un bicchiere per bere forte, e un bicchiere per bere piano
un sorriso per difenderti e un passaporto per andare via lontano
Benvenuto a questa finestra, a questo cielo sereno
a tutti i clackson della mattina, a questo mondo già troppo pieno
a questa strana ferrovia, unica al mondo per dove può andare
ti porta dove tira il vento, ti porta dove scegli di ritornare
A questa luna tranquilla, che si siede dolcemente
in mezzo al mare c'è qualche nuvola ma non fa niente
perché lontano passa una nave, tutte le luci accese
benvenuto figlio di nessuno in questo paese.
De Gregori,Raggio di sole
lunatica- Numero di messaggi : 925
Data d'iscrizione : 29.01.09
Località : profondo sud
"Natale" di Francesco De Gregori
C'è la luna sui tetti
e c'e' la notte per strada
le ragazze ritornano in tram
ci scometto che nevica
tra due giorni è natale
ci scometto dal freddo che fa.
E da dietro la porta
sento uno che sale
ma si ferma due piani più giù,
è un peccato davvero
ma io già lo sapevo
che comunque non potevi esser tu.
E tu scrivimi scrivimi
se ti viene la voglia
e raccontami quello che fai
Se cammini nel mattino
se ti addormenti di sera
e se dormi che dormi
e che sogni che fai.
E tu scrivimi scrivimi per il bene che conti
per i conti che non tornano mai
se ti scappa un sorriso
e ti si ferma sul viso
quell'allegra tristezza che c'hai...
Qui la gente va veloce
ed il tempo corre piano
come un treno
dentro una galleria
tra due giorni è natale
e non va bene e non va male...
Buonanotte torna presto e così sia.
E tu scrivimi scrivimi
se ti viene la voglia
e raccontami quello che fai
Se cammini nel mattino
se ti addormenti di sera
e se dormi che dormi
e che sogni che fai.--
e c'e' la notte per strada
le ragazze ritornano in tram
ci scometto che nevica
tra due giorni è natale
ci scometto dal freddo che fa.
E da dietro la porta
sento uno che sale
ma si ferma due piani più giù,
è un peccato davvero
ma io già lo sapevo
che comunque non potevi esser tu.
E tu scrivimi scrivimi
se ti viene la voglia
e raccontami quello che fai
Se cammini nel mattino
se ti addormenti di sera
e se dormi che dormi
e che sogni che fai.
E tu scrivimi scrivimi per il bene che conti
per i conti che non tornano mai
se ti scappa un sorriso
e ti si ferma sul viso
quell'allegra tristezza che c'hai...
Qui la gente va veloce
ed il tempo corre piano
come un treno
dentro una galleria
tra due giorni è natale
e non va bene e non va male...
Buonanotte torna presto e così sia.
E tu scrivimi scrivimi
se ti viene la voglia
e raccontami quello che fai
Se cammini nel mattino
se ti addormenti di sera
e se dormi che dormi
e che sogni che fai.--
Re: POESIE...
L'ACROBATA
Da trapezio a trapezio, nel silenzio dopo dopo un rullo di tamburo d'un tratto muto, attraverso attraverso l'aria stupefatta, più veloce del del peso del suo corpo che di nuovo di nuovo non ha fatto in tempo a cadere . Solo. O anche meno che solo, meno, perchè imperfetto,perchè gli mancano le ali, gli mancano molto, una mancanza che lo costringe a voli vergognosi su una attenzione senza piume ormai soltando nuda. Con faticosa leggerezza, con paziente agilità, con calcolata ispirazione. Vedi come si acquatta per il volo? Sai come congiura dalla testa ai piedi contro quello che è? Lo sai, lo vedi con quanta astuzia passa attraverso la sua vecchia forma e per agguantare il mondo dondolante protende le braccia nuovamente generate? Belle più di ogni cosa proprio in questo proprio in questo momento, del resto già passato. W. Szymborska
Da trapezio a trapezio, nel silenzio dopo dopo un rullo di tamburo d'un tratto muto, attraverso attraverso l'aria stupefatta, più veloce del del peso del suo corpo che di nuovo di nuovo non ha fatto in tempo a cadere . Solo. O anche meno che solo, meno, perchè imperfetto,perchè gli mancano le ali, gli mancano molto, una mancanza che lo costringe a voli vergognosi su una attenzione senza piume ormai soltando nuda. Con faticosa leggerezza, con paziente agilità, con calcolata ispirazione. Vedi come si acquatta per il volo? Sai come congiura dalla testa ai piedi contro quello che è? Lo sai, lo vedi con quanta astuzia passa attraverso la sua vecchia forma e per agguantare il mondo dondolante protende le braccia nuovamente generate? Belle più di ogni cosa proprio in questo proprio in questo momento, del resto già passato. W. Szymborska
Viola- Numero di messaggi : 432
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Salvatore Quasimodo...
"Dare e avere"
di Salvatore Quasimodo.
Nulla mi dài, non dài nulla
tu che mi ascolti. Il sangue
delle guerre s'è asciugato,
il disprezzo è un desiderio puro
e non provoca un gesto
da un pensiero umano,
fuori dall'ora della pietà.
Dare e avere. Nella mia voce
c'è almeno un segno
di geometria viva,
nella tua, una conchiglia
morta con lamenti funebri.
di Salvatore Quasimodo.
Nulla mi dài, non dài nulla
tu che mi ascolti. Il sangue
delle guerre s'è asciugato,
il disprezzo è un desiderio puro
e non provoca un gesto
da un pensiero umano,
fuori dall'ora della pietà.
Dare e avere. Nella mia voce
c'è almeno un segno
di geometria viva,
nella tua, una conchiglia
morta con lamenti funebri.
Re: POESIE...
"Voce di donna"
di Antonia Pozzi.
Quando balena il cielo di settembre
e pare un'arma gigantesca sui monti,
salvie rosse mi sbocciano sul cuore;
che tu mi chiami,
che tu mi usi
con la fiducia che dai alle cose,
come acqua che versi sulle mani,
io lana che ti avvolgi intorno al petto.
Sono la scarna siepe del tuo orto
che sta muta a fiorire
sotto convogli di zingare stelle.
di Antonia Pozzi.
Quando balena il cielo di settembre
e pare un'arma gigantesca sui monti,
salvie rosse mi sbocciano sul cuore;
che tu mi chiami,
che tu mi usi
con la fiducia che dai alle cose,
come acqua che versi sulle mani,
io lana che ti avvolgi intorno al petto.
Sono la scarna siepe del tuo orto
che sta muta a fiorire
sotto convogli di zingare stelle.
Re: POESIE...
"La storia"
di Adriano Guerrini.
Chi era perseguitato, appena poteva diveniva persecutore
Chi chiedeva per sé la libertà, poi la negava agli altri
Chi rifiutava la censura, presa una redazione, censurava...
Chi sapeva Bruno e Galileo, credeva fossero cose passate
Chi sapeva Voltaire, ignorava che l'Infame è immortale...
Chi aveva indetto macelli, curava libri sulla tolleranza
Chi diceva di voler servire, in realtà intendeva guidare...
Chi sapeva parlare agli altri, non sapeva mai ascoltare
Chi sapeva ascoltare, raccoglieva stima e compatimento
Chi era colto, credeva che cultura fosse lite di parte
Chi parlava di un uomo nuovo, lo faceva mostrando le zanne
Chi parlava d'impegno, coltivava in realtà solo odio
Chi era moralmente indignato, detestava la parola dovere...
Chi ribolliva di idealismo, diceva che tutto è interesse
Chi viveva per l'interesse si copriva di nobili parole
Chi aveva creduto, pensava di liberarsi cambiando fede
Chi scriveva "Anarchia!", lavorava per lo stato assoluto
Chi viveva tra i lupi, non temeva per la sua libertà
Chi studiava storia, credeva nel disegno del bene finale
Chi comandava e chi obbediva, tutti, nutrivano fiducia
Chi era lupo chi volpe chi pecora, pochissimi gli uomini.
--------------------
Se vi capita, leggete "L'età di ferro". Un libro bellissimo (specchio Mondadori) credo del 1979...
di Adriano Guerrini.
Chi era perseguitato, appena poteva diveniva persecutore
Chi chiedeva per sé la libertà, poi la negava agli altri
Chi rifiutava la censura, presa una redazione, censurava...
Chi sapeva Bruno e Galileo, credeva fossero cose passate
Chi sapeva Voltaire, ignorava che l'Infame è immortale...
Chi aveva indetto macelli, curava libri sulla tolleranza
Chi diceva di voler servire, in realtà intendeva guidare...
Chi sapeva parlare agli altri, non sapeva mai ascoltare
Chi sapeva ascoltare, raccoglieva stima e compatimento
Chi era colto, credeva che cultura fosse lite di parte
Chi parlava di un uomo nuovo, lo faceva mostrando le zanne
Chi parlava d'impegno, coltivava in realtà solo odio
Chi era moralmente indignato, detestava la parola dovere...
Chi ribolliva di idealismo, diceva che tutto è interesse
Chi viveva per l'interesse si copriva di nobili parole
Chi aveva creduto, pensava di liberarsi cambiando fede
Chi scriveva "Anarchia!", lavorava per lo stato assoluto
Chi viveva tra i lupi, non temeva per la sua libertà
Chi studiava storia, credeva nel disegno del bene finale
Chi comandava e chi obbediva, tutti, nutrivano fiducia
Chi era lupo chi volpe chi pecora, pochissimi gli uomini.
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Se vi capita, leggete "L'età di ferro". Un libro bellissimo (specchio Mondadori) credo del 1979...
Re: POESIE...
Oceanografia-Pessoa
Giro le spalle al mare che conosco,
al mio essere umano me ne torno,
e quanto c'è nel mare lo sorprendo
nella pochezza mia di cui son conscio
Di naufragi ne so di più del mare,
dagli abissi che sondo,torno esangue,
e perchè da me nulla lo separi,
vive annegato un corpo nel mio sangue.
Giro le spalle al mare che conosco,
al mio essere umano me ne torno,
e quanto c'è nel mare lo sorprendo
nella pochezza mia di cui son conscio
Di naufragi ne so di più del mare,
dagli abissi che sondo,torno esangue,
e perchè da me nulla lo separi,
vive annegato un corpo nel mio sangue.
lunatica- Numero di messaggi : 925
Data d'iscrizione : 29.01.09
Località : profondo sud
Re: POESIE...
Ibernazione- ancora Pessoa
In grembo al tempo trovo il mio rifugio:
passano giorni e giorni nel torpore,
nella muffa che intorpidisce i gesti.
Solo conforto a questo mio sopore
è che il mio corpo sa della rivalsa,
se sorgerà per lui l'ora promessa
In grembo al tempo trovo il mio rifugio:
passano giorni e giorni nel torpore,
nella muffa che intorpidisce i gesti.
Solo conforto a questo mio sopore
è che il mio corpo sa della rivalsa,
se sorgerà per lui l'ora promessa
lunatica- Numero di messaggi : 925
Data d'iscrizione : 29.01.09
Località : profondo sud
Re: POESIE...
Enigma-sempre Pessoa
Nasce in me un nuovo essere a ogni ora.
Chi fui,ho già scordato.Chi sarò
conserverà dell'esser che sono ora
solo,di quel che so,il compimento
Nasce in me un nuovo essere a ogni ora.
Chi fui,ho già scordato.Chi sarò
conserverà dell'esser che sono ora
solo,di quel che so,il compimento
lunatica- Numero di messaggi : 925
Data d'iscrizione : 29.01.09
Località : profondo sud
René Chateaubriand
Non sono sicuro che domani ti amerò.
Non credo a me stesso. Non mi conosco.
La passione mi divora
e io sono pronto a pugnalarmi o a ridere.
Ti adoro, ma tra un momento,
più di te amerò il rumore del vento,
una nuvola in cielo, una foglia che cade...
(da "René")
Non credo a me stesso. Non mi conosco.
La passione mi divora
e io sono pronto a pugnalarmi o a ridere.
Ti adoro, ma tra un momento,
più di te amerò il rumore del vento,
una nuvola in cielo, una foglia che cade...
(da "René")
Ewa Lipska
Divinità della Terra unitevi!
Create un partito che abbia cuore e fegato,
proteggete il lattaio
che alle cinque di mattina
attraversa all'alba la nebbia
cantando canzoni di libertà.
Create un partito che abbia cuore e fegato,
proteggete il lattaio
che alle cinque di mattina
attraversa all'alba la nebbia
cantando canzoni di libertà.
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