feste strazianti

Ciao...
Queste vacanze sono devastanti...per me sono solo un modo per capire quanto sia vuota la mia vita lontana dal lavoro che di solito mi riempie le giornate. Gia il fine settimana é insostenibile...ma le feste sono peggio...troppo da sopportare.
La cosa più brutta é sentirsi soli pur non essendolo, pur avendo una famiglia... Ma é come se necessitassi di altro, di amici, di un uomo, di ridere, di fare qualcosa che non fosse stare a casa e che mi facesse sentire di avere una vita almeno lontanamente simile a quella dei miei coetanei...
Invece...sono qui, sola, a pensare a come riempire le prossime giornate, a procurarmi libri rigorosamente tristi che divorandoli mi faranno sentire meno sola...
Perché per me deve essere così difficile? Perché sento questo vuoto immenso che parte da dentro e non può che sfociare in lunghi e strazianti pianti??

ciao sara,benvenuta,non ti avevo notato fino ad ora...
beh,il vuoto interiore è un problema di molti,me compreso,dobbiamo cominciare a riscoprire il valore della vita che non deve essere solo lavoro...hai degli amici e degli interessi,sopratutto delle motivazioni?...
un abbraccio

Grazie Lorenzo per aver risposto.
In realtà sono iscritta da molto, ma negli ultimi tempi ho scritto poco...
Ho pochissimi amici...quelli che ho in questo periodo non sono andati via oppure sono impegnati...interessi ne ho pochi...ma cmq tutte cose da fare da soli...uktimamente mi sono rifugiata nella lettura...mi permette di estraniarmi, di immedesimarmi in altre storie...tristi..molto più della mia..che però, cime dice il mio psicoterapeuta, mi permettono di trovare conforto, comprensione che non ho mai avuto nella realtà...mi fanno sentire meno sola..ma fino a quando potrò andare avanti così???!!!

sarah00 ha scritto:Grazie Lorenzo per aver risposto.
In realtà sono iscritta da molto, ma negli ultimi tempi ho scritto poco...
Ho pochissimi amici...quelli che ho in questo periodo non sono andati via oppure sono impegnati...interessi ne ho pochi...ma cmq tutte cose da fare da soli...uktimamente mi sono rifugiata nella lettura...mi permette di estraniarmi, di immedesimarmi in altre storie...tristi..molto più della mia..che però, cime dice il mio psicoterapeuta, mi permettono di trovare  conforto, comprensione che non ho mai avuto nella realtà...mi fanno sentire meno sola..ma fino a quando potrò andare avanti così???!!!

Ciao Sara, non sei sola, parla pure, se vuoi anche con me, in privato, quando vuoi, ti abbraccio tesoro

il problema delle giornate vuote durante le feste o nei weekend è qualcosa che affligge tutti noi, ahimè. non sono sollevato sapendo che il problema non riguarda solo me, nè sono contento che riguarda pure voi.
il vuoto esistenziale è qualcosa di molto duro da affrontare, perchè specie al mattino quando ti alzi e ti domandi cosa cazzo farai della giornata non è semplice darti una risposta, specie se magari vivi da solo. io ho cercato di impegnare le mie giornate, col volontariato, con lavoretti di casa, guardando la tv...ma ammetto che a volte tutto questo non basta o non è abbastanza. tuttavia cari amici, non dobbiamo arrenderci. la depressione o gli stati di ansia non sono una condizione permanente, ma indicano qualcosa nella nostra vita che non stiamo vivendo coerentemente coi nostri valori o con il nostro modo di essere. gli psicofarmaci non sono risolutivi, tamponano soltanto, purtroppo. la guarigione va affrontata con l'aiuto di un valido professionista. la soluzione è a portata di mano, è semplicemente scritta in una lingua che al momento non comprendiamo, ma che qualcuno può aiutarci a tradurre.
vi consiglio un libro che ho iniziato a leggere e sembra interessante. si intitola "guarire" di Servan Schreiber

Ciao Sarah, dici che hai pochi interessi e che ti rifugi nei libri. Volevo chiederti se la scarsità di interessi è una conseguenza della tua depressione, oppure se secondo te può esserne una concausa. Nel mio caso, ma io sono mooooolto grande, gli interessi si sono progressivamente spenti, per mancanza di tempo, per delusioni, ma soprattutto perchè il mio spirito non li alimenta più, sono nel mio caso le speranze di miglioramento della vita che vengono a mancare, e questo è soprattutto dovuto all'età.

mazzonrocky ha scritto:Ciao Sarah, dici che hai pochi interessi e che ti rifugi nei libri. Volevo chiederti se la scarsità di interessi è una conseguenza della tua depressione, oppure se secondo te può esserne una concausa. Nel mio caso, ma io sono mooooolto grande, gli interessi si sono progressivamente spenti, per mancanza di tempo, per delusioni, ma soprattutto perchè il mio spirito non li alimenta più, sono nel mio caso le speranze di miglioramento della vita che vengono a mancare, e questo è soprattutto dovuto all'età.

Ciao...non sono mai stata una persona ricca di interessi. Ora come ora, il fatto di non avere molti amici non mi aiuta. Sto sempre da sola nel tempo libero e a volte sento la necessità di stare in mezzo alle persone e distrarmi. Distrarmi facendo cose da sola, non é sufficiente. La testa vola lo stesso. Leggere invece me la tiene davvero impegnata.
Non credo sia un problema di età...ci sono persone molto anziane (tu non lo sei!!! 😉) che hanno una vitalità, un entusiasmo, ma soprattutto VOGLIA DI VIVERE che io a 26 anni mi sogno...e sarei disposta a pagare per averne un decimo. Questa cosa mi fa molta rabbia...e mi fa sentire solo peggio

SARA
concordo con te! la voglia di vivere ed il tono dell'umore non dipendono dall'età ,ma dal dal fatto che una persona è fisiologicamente più portata ad un estremo piuttosto che un altro... io ho 39 ma mi sento distrutto,la mia vitalità è molto bassa...quindi cara sara...ti capisco perfettamente...eccome ti capisco...
ma dimmi un p'ò,tu come reagisci?...cosa cerchi di fare per tamponare il tuo malessere?
ciao

lorenzobg75 ha scritto:SARA
concordo con te! la voglia di vivere ed il tono dell'umore non dipendono dall'età ,ma dal dal fatto che una persona è fisiologicamente più portata ad un estremo piuttosto che un altro... io ho 39 ma mi sento distrutto,la mia vitalità è molto bassa...quindi cara sara...ti capisco perfettamente...eccome ti capisco...
ma dimmi un p'ò,tu come reagisci?...cosa cerchi di fare per tamponare il tuo malessere?
ciao

Ciao Lorenzo...
Cosa faccio per stare meno male??? Non molto...anzi, fino a qualche settimana fa nulla.
Ora ho deciso di iniziare la psicoterapia...dopo praticamente 5 anni di sofferenza vissuti all' oscuro dalla mia famiglia nonostante vivessimo insieme. La terapia mi sta aiutando perché mi da la speranza che sto reagendo, che qualcosa si sta muovendo, che sto affrontando tutti i miei fantasmi ancora una volta da sola, ma solo con la mia forza. Questo mi fa sentire un po meglio in generale, ma nei momenti più down non ho nemmeno la voglia di reagire. Non ho voglia di fare niente, niente mi da stimoli. La sola cosa che voglio fare é pensare al nulla, piangere o dormire sperando che non ci sia un futuro...per fortuna non durano a lungo qst momenti...solitamente la notte...poi crollo dal sonno e il gg dopo, almeno in apparenza, sembra vada meglio...
Leggo molto...storie tristi, storie di sofferenza e dolore... Mi danno l idea di non essere sola in qst mondo di sofferenza e mi aiutano a concentrarmi su un dolore diverso dal mio...

Se restiamo fermi, senza fare nulla perchè non ce la sentiamo, il cervello vola, spazia, scopre tutte le cose che non funzionano in noi stessi e negli altri, tutte le ingiustizie, tutte le nostre sfortune, disgrazie e incapacità, vere o percepite. E anche quando facciamo qualcosa, il nostro cervello continua a spaziare, a sondare, a criticare, a criticarci. Non riusciamo mai a concentrarci su una singola cosa, a vivere l'attimo, dobbiamo sempre trovare qualcosa che non va, qualcosa che non possiamo risolvere, e questo ci deprime sempre più. Ovviamente neppure io so come risolvere. Quello che ho sempre cercato di fare, e che credo sia stata tutto sommato una cosa giusta, è di imparare comunque qualcosa di nuovo, fare il possibile per non restare inerte. Per quanto mi riguarda quasi sempre sono stati confronti con me stesso, sport solitari, apprendimento di una lingua...scrivere ogni tanto qualcosa. Nei confronti con gli altri sono troppo competitivo, devo vincere! Ma in genere non vinco, e questo mi porta a rinunciare. I problemi certo non si risolvono così, "fare qualcosa" non basta. Però, quando si "fa qualcosa", comunque vada ci si arricchisce automaticamente una nuova esperienza, che nessuno ci potrà mai portare via, farà parte del nostro bagaglio, del nostro essere, per sempre, qualunque cosa facciamo, qualunque cosa faremo. Se tu un giorno avrai dei figli, o comunque quando entrerai in contatto con una persona depressa, sarai ad esempio più in grado di comprenderla e di aiutarla di quanto siano stati in grado di fare con te i tuoi genitori, perchè tu sai cosa significa, sei in grado di cogliere i segnali, distingui "la persona saggia e tranquilla" dalla persona che vive con il freno a mano tirato. L'esperienza della depressione, ammesso che la tua e la mia siano depressione, è comunque un arricchimento, purchè la si riesca a superare...
Non mi illudo che un corso di nuoto o la frequentazione della piscina, o il banjo, la corsetta lenta con il mio cane, trascinata e patetica, mi guarisca dal mio malessere interiore, così radicato e profondo. Ma SICURAMENTE male non fa, a meno che non ci siano controindicazioni fisiche per quel tipo di attività. Fa ovviamente bene all'organismo. Dimagriamo, aumenta il tono muscolare, respiriamo meglio, e sicuramente, almeno per qualche minuto, il nostro cervello si riposa. Io forse sono vivo grazie a questo.

Certo che vorresti un uomo accanto a te! Conta solo la sballo baby! Basta con questi minestroni concettuali, ne ha veramente mangiati troppi la Sara e ormai non ne può veramente più. Chi ti dice il contrario, vuole vederti seduta come un baccalá a marcire di fronte al televisore mentre guardi ''Avanti un altro!''. Non gli credere, conta solo la bellezza! Se ce l'hai mettila in mostra e subito pure se non vuoi fare una brutta fine!

Lusso, soldi, bellezza, ricchezza, sballo, fama e potere. Questi sono i valori fondamentali della vita.

The Bling Ring, directed by Sofia Coppola.